di Filippo Gherardi
Giro di boa, calendario alla mano, per quel che riguarda il 2013 del mercato automobilistico, e rivolgendo uno sguardo ai dati emersi dopo i primi sei mesi dell’anno in Italia le cose sembrano ancora lontane da una ripresa concreta e positiva. Partendo dalle cifre diffuse e relative all’ultimo mese di giugno, ci accorgiamo di come il segno meno rimanga una non proprio piacevole costante nel rapporto, rispetto a dodici mesi fa, delle vendite di tutti i principali gruppi automobilistici. Poche le eccezioni, come ad esempio Renault (+6,77%), Nissan (+12,59%) e Ford (+18,37%). Il calo generale delle vendite, tra giugno 2012 e giugno 2013, si stanzia su un 5,51%, per un totale di 122.008 veicoli venduti contro i 129.118 di un anno fa. Le cose non migliorano, affatto, se si allarga il raggio di analisi all’ultimo semestre. Da gennaio a giugno si registrano 731.203 unità vendute, mentre nei primi sei mesi di un 2012 comunque, di per se, non proprio esaltante i numeri si stanziavano sulle 815.213 unità. Percentuale del calo: il 10.31%. Entrando anche in questo caso nel dettaglio di ciascun costruttore, trovare bilanci positivi rimane difficile quanto cercare un ago in un pagliaio. Sempre Renault manda in archivio una crescita dello 0,07%, anche se il bilancio complessivo del gruppo rimane con segno meno. Mercedes è migliorata di un 2,36% rispetto ai primi sei mesi del 2012, mentre BMW, penalizzata nella variazione del gruppo dal calo di Mini, si stanzia con il proprio marchio in leggero rialzo con un + 0,24%. Le altre, ed uniche, note “non dolenti” arrivano da Land Rover (+8,55%) e dal gruppo Jaguar Land Rover (+4,73%). Per il resto, la crisi non molla nessuno e penalizza le virate di tutte le altre case automobilistiche, Fiat in primis. Ad un mercato che non cresce si abbina, parallelamente, un mercato che sta cambiando anche i propri connotati. A e B, sempre numeri alla mano, sono i segmenti maggiormente in quota, mentre dal D in giù si fatica a trovare spunti incoraggianti. Crossover e piccoli monovolume si confermano i modelli che più di ogni altro si stanno provando a caricare sulle spalle il rilancio, in termini di mercato delle quattroruote, del nostro paese, mentre si registra, ed è impossibile non sottolinearlo, un calo evidente negli ultimi mesi per quel che riguarda le vetture benzina, diesel ed anche Gpl, a vantaggio, seppur ancor relativo, dei modelli a metano, ibridi ed elettrici. Quest’ultimi, tutti rigorosamente in crescita.