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Toyota Aygo: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Dopo Citroen C1 e Peugeot 108, la redazione di Professione Motori ha provato anche l’ultima delle tre nuove “cugine” del segmento delle citycar: la Toyota Aygo. La differenza sostanziale rispetto alle prime due è essenzialmente di natura estetica, e più nel dettaglio nell’enorme X che domina il muso e che nella versione che abbiamo avuto in prova, la x-play 5 porte, era su piano black, tanto quanto l’inserto centrale del paraurti posteriore. Rimanendo sempre sull’esterno le maniglie e i retrovisori esterni in tinta con la carrozzeria, con i secondi regolabili elettricamente e riscaldati. Altre caratteristiche riscontrabili già a prima vista sono: cerchi in acciaio da 15 pollici, luci diurne a Led e mini spoiler posteriore che ne accentua lo spirito dinamico. Per quel che concerne invece le dimensioni, la lunghezza è leggermente inferiore ai 3,5m, la larghezza è di 1,6m e l’altezza 1,4 m. Passando agli interni, il volante è in pelle con inserti, sempre nella versione x-play, neri, è regolabile in altezza e nei modelli con cambio automatico (come il nostro ndr) sono presenti anche le palette per cambiare le marce. I sedili sono ricamati in tessuto Dark grey, sobrio ma al tempo stesso adatto ad una vettura che si prefissa un target di riferimento perlopiù giovanile. La seduta del conducente è regolabile, manualmente, in altezza, le altre rimangono comode ed anche piuttosto avvolgenti, premesso ciò stiamo parlando, come detto anche in apertura, di una macchina che riassume in pieno l’essenza della citycar e che predilige, pertanto, brevi spostamenti a viaggi lunghi. A conferma di quest’ultima considerazione non solo sedute posteriori piuttosto strette, in particolar modo per quel che concerne lo spazio per le gambe, ma anche un portabagagli che non supera i 168l di capacità. Il climatizzatore è automatico, il contagiri grande e ben visibile indipendentemente dall’inclinazione che si da al proprio sedile di guida, la componente tecnologica della nuova Aygo, al pari delle sue sorelle, è totalmente riassumibile nel schermo touchscreen da 7″ con funzione MirrorLink che permette di collegare alla vettura, in estrema facilità, il proprio smartphone e che domina la plancia. La retrocamera di serie. Sul fronte sicurezza, la nuova Aygo è equipaggiata, tra le altre, di Abs, ripartitore elettronico della frenata, controllo elettronico della stabilità e della trazione, sei airbag complessivi (2 frontali, 2 laterali e 2 a tendina) ed Hill assist per le partenze in salita. Il motore è un 3 cilindri 1.0 benzina, capace di consegnare comunque buone sensazioni soprattutto in termini di ripresa, il cambio della versione che abbiamo provato era automatico, ma rimane disponibile anche il manuale a cinque rapporti, la trazione è anteriore ed il diametro di sterzata è di 10,2 metri. La velocità massima è di 160 km/h, l’accelerazione da 0-100 è in 15,5 secondi.

Toyota

Toyota: il destino è “fatto in casa”

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione di Maurizio Elviretti

 

Dopo aver intervistato Andrea Carlucci in merito a quelle che erano le proposte di Toyota all’ultimo Salone di Ginevra, questa volta è stato il Responsabile Comunicazione Fabio Di Giuseppe ad accoglierci nella sede romana del marchio giapponese per parlarci della nuova Verso appena introdotta sul mercato, ma anche del futuro di Yaris, dei successi del RAV4 e delle novità sul fronte Lexus.

È uscita sul mercato la nuova Toyota Verso 1.6 D-4D, macchina importante che introduce un motore 1.6 con delle particolarità significative: parliamo infatti di un diesel con consumi ridotti, basse emissioni ed abbinato ad un cambio sei marce, potenza 112 CV e velocità massima da 185 km/h

“Verso è il primo esempio di collaborazione tra Toyota e Bmw. Parliamo di un motore nel cuore del segmento dei monovolume, un prodotto di derivazione tedesca che il centro di ricerca e sviluppo europeo di Toyota ha rivisitato e perfezionato per rimanere in linea con le ultime normative in termini di emissioni a livelli di consumi assolutamente ridotti. Avevamo prima un 2.0 diesel, forse troppo grande come cubatura per quello che è il mercato, per la classica famiglia con necessità di sette posti. Così facendo avremo la possibilità di offrire una vettura 1.6 diesel, 112 CV, nel cuore del segmento con consumi ridottissimi e sicuramente un prodotto dalle molteplici configurazioni, dai sette posti fino a trentadue tipi di configurazione all’interno dell’abitacolo. Una vettura molto compatta, con la disponibilità dei sette posti, leader di segmento in questo senso, una vettura in linea con i tempi anche per quello che richiede questo tipo di cliente, una famiglia moderna, in termini di tecnologia e connettività. Oltre ai classici schermi per dvd sui sedili posteriori, troviamo il Toyota Touch 2, l’evoluzione del sistema Touch Toyota che abbiamo visto per la prima volta su Yaris al lancio della nuova generazione. Un sistema multimediale che oltre alle classiche connessioni, Usb, Bluetooth, aggiunge oggi dei servizi di connessione molto avanzati. Troviamo addirittura della applicazioni tipo Twitter, Google Panoramio o Google Street View”.

Una macchina, quindi, che possiamo riassumere dicendo che piace, unica nel suo segmento e che fa davvero risparmiare, dati i bassissimi consumi ed un motore che garantisce un risparmio sulla manutenzione ordinaria

“Questo è uno dei primi passi che stiamo portando avanti, in questi ultimi mesi abbiamo dato sempre più attenzione a quello che non è solo il mercato del privato ma anche al mercato delle flotte. Un cliente privato percorre meno di 15 mila km, mentre un cliente flotte va ben oltre con 20 o 25 mila km l’anno. Quello che accade con Verso 1.6, abbiamo allungato il periodo di manutenzione e questo permette meno tagliandi all’interno del periodo di possesso della vettura. Abbassare il costo di possesso della vettura, quindi, oltre a costi che dipendono dalla motorizzazione come il bollo o l’assicurazione. Allungare il periodo di manutenzione della vettura ti permette di abbassare anche il costo di possesso”.

Arrivata sul mercato a fine marzo, quali sono i prezzi di lancio e a quale target di clientela è rivolta?

“Il prezzo di lancio è di 19.900€, in concessionaria c’è un’azione molto forte di lancio sul prodotto cuore di gamma, l’allestimento Active, che comprende il sistema Touch 2, cerchi in Lega, clima automatico, nuovi rivestimenti interni e tutto quello che è necessario su una vettura di questa categoria. Il target sono famiglie che hanno necessità di qualche spazio o posto in più, in una vettura che rimane comunque sempre entro i 4 metri e mezzo”.

A giugno è previsto il restyling di Yaris, e questo ci permette di chiederle come sta procedendo la commercializzazione della versione ibrida che in Italia ha incassato successi davvero ovunque

“Anticipazioni sul restyling non possiamo darli, non abbiamo informazioni ufficiali di cui poter parlare. Per quel che concerne l’ibrido, Verso completa la famiglia monovolume Toyota, dove si aggiunge un sette posti ibrido il Prius Plus, quindi al 1.6 Diesel di cui abbiamo parlato non dimentichiamo il 1.8 con cambio automatico e Power Train ibrido, che anche questo sta godendo di grandissimo successo soprattutto nei grandi centri urbani. Yaris Ibrida oggi è il primo prodotto fra le citycar, se parliamo di grandi centri urbani, su Roma e Milano, il grande successo di questo modello proietta la gamma ibrida di Toyota, ma dell’ibrido in generale. Un mercato ibrido che ormai viaggia stabilmente su numeri vicini all’uno, uno e mezzo di mercato, quindi in grandissima crescita, con sempre più attenzioni da parte delle istituzioni. Il comune di Milano sappiamo che dà l’accesso gratuito all’area centro, mentre il comune di Roma dà un accesso scontato nel centro storico e non si paga il parcheggio nelle strisce blu. Molte tra le maggiori regioni italiane hanno esentato le vetture ibride al pagamento del bollo e sono sempre di più i comuni e le regioni che hanno attenzioni per questa tecnologia”.

In occasione dell’ultimo salone di Ginevra abbiamo avuto occasione di sbirciare nel vostro stand una delle protagoniste assolute dell’intero Salone: la Toyota Aygo

“Sicuramente il successo di Ginevra è dato dal fatto che fino a quell’istante non avevamo svelato nulla, neppure una foto, tranne un teaser dove si intravedeva la parte anteriore della vettura. In questo senso è stata una delle sorprese assolute di Ginevra. C’era uno stand intero dedicato all’Aygo con 13 vetture, una diversa dall’altra, con i molteplici modi di personalizzare questo gioiellino. Questa X che parte da davanti ed arriva fino alla parte posteriore caratterizza molto il design della vettura, come disse il chief engineer David Terai che si è ispirato ai manga giapponesi, precisamente ad Astroboy. Un altro pilastro di questa vettura è l’estrema multimedialità, un sistema touch di ultimissima generazione e retrocamera disponibile di serie sul segmento A che rappresenta un’unicità all’interno del mercato. Collettività ai massimi livelli con il Mirror Link, questa funzione che duplica quello che vediamo sul nostro cellulare direttamente nel touchscreen della macchina”.

La vedremo sul mercato italiano entro l’estate, sono confermati questi tempi d’uscita?

“Sì, la presentazione è prevista per giugno e le prime consegne a cavallo tra Luglio e Settembre”.

Passiamo ora ad una macchina che proprio in questi giorni ha festeggiato il ventennale della sua nascita. Stiamo parlando del RAV4, la vettura che ha creato il segmento di riferimento, rivoluzionandolo sia in termini stilistici che prestazionali. I numeri di questa macchina sono impressionanti: cinque milioni di unità vendute dal suo lancio ad oggi, ed anche nell’ultimo anno, il 2013, si è affermata come una delle vetture più apprezzate del mercato italiano, a dimostrazione che gli anni passano per tutti ma non per la RAV4

“Io andrei anche aldilà del mercato italiano, oggi se guardiamo le classifiche mondiali rientra all’interno della top 15 dei modelli venduti, oltre mezzo milione di vetture vendute ogni anno con il badge RAV4. La sua storia parte dal 1994, parliamo di quattro generazioni che hanno avuto un filo di continuità in ognuna di esse. Si è partito dal primo modello tre porte, una vettura che era assolutamente avanti sia in termini di design ma anche in termini di tecnologia. Un vero fuoristrada contenuto in una citycar del tempo. La seconda generazione ha avuto un’esplosione in termini di volumi, motore diesel e cinque porte. Anche li c’è stata l’evoluzione della trazione integrale, un po’ più votata ai consumi rispetto alla performance off-road. La macchina si stava evolvendo in un concetto di crossover più moderno. La terza generazione, un successo incredibile, con questo motore D-Cat che abbatteva il particolato pur senza avere il filtro antiparticolato. Anche li ci fu un record con quasi ventimila vetture vendute in un anno in Italia. Dopodiché il RAV ha abbandonato la ruota posteriore, è diventata una vettura sempre meno da esperto del off road e più macchina da famiglia, l’ultima generazione soprattutto ha una capienza di bagagliaio di 500 litri, apertura elettrica per facilitare il carico, grandissimo comfort di guida pur non abbandonando mai quella che è la storia del RAV, ovvero il 4×4, un sistema permanente. Una vettura che si è evoluta con i tempi, sempre più crossover e sempre meno fuoristrada, senza abbandonare però il suo DNA originale”.

RAV4 è stata fonte d’ispirazione per tanti competitor, voi di Toyota, fronte Lexus, recentemente avete lanciato questa nuova Lexus NX, un SUV compatto che si ispira nella sua compattezza proprio al RAV4

“Mancava nella gamma Lexus un SUV compatto, avevamo l’RX, il primo per antonomasia di quelle dimensioni che ha precorso un po’ i tempi, dagli Stati Uniti è arrivato poi qui in Italia. Quello che mancava era un SUV più compatto, intorno ai 4,50 metri, ibrido perché il DNA di Lexus è 100% ibrid, almeno per quel che riguarda in Italia. Abbiamo parlato prima del successo globale del RAV4, vale la pena citare anche il successo globale di Lexus, visto che è il marchio premium più di successo nel mondo, dopo Bmw, Mercedes e Audi. Sicuramente questo nuovo modello NX, svelato per ora solo nel nome, poi lo vedremo ufficialmente al Motorshow di Pechino a breve anche nelle sue forme, avrà sicuramente una nuova spinta in termini sia di volumi che di successo del marchio”.

Riguardo invece alla Lexus CT 200 H, stiamo parlando di una vettura migliorata nella dinamica di guida, nell’insonorizzazione, nel feeling del cambio e in termini di consumi di emissioni CO2

“Emissioni assolutamente ridotte, leader di segmento, ovviamente dove è molto difficile arrivare per altre tecnologie può arrivare oggi l’ibrido di Toyota e Lexus. CT rappresenta il ticket d’ingresso nel mondo del Premium Lexus, un mondo sicuramente votato al lusso e alla raffinatezza, alla ricerca dei materiali, alla cura dei dettagli, ma un lusso sicuramente alla portata del cliente che si rivolge a quel tipo di vettura. Oggi è una vettura fortemente riposizionata nel prezzo, che si affaccia sul mercato al di sotto dei 23 mila euro con un equipaggiamento assolutamente completo, e che invitiamo i clienti interessati al segmento C, quello di successo nel Premium, ad andare a provare questa, perché rimarranno entusiasti sia della fluidità, della silenziosità, del piacere di guida, ma anche delle performance che riesce a garantire”.

In chiusura, impossibile non parlare di Toyota e motorizzazioni alternative: a Ginevra ci avete confermato che state facendo passi in avanti per quel che riguarda la tecnologia Fuel Cell, che porterà alla realizzazione della prima auto ad idrogeno

“Quando è stata lanciata la prima Prius, nel 97, l’ingegnere capo di Prius era visto come un pazzo, un visionario, al tempo. Sono passati alcuni anni, e Toyota ha raggiunto i sei milioni di unità ibride vendute nel mondo. Solo in Italia ne sono state vendute oltre 14 mila lo scorso anno, in totale non solo Toyota e Lexus. Quindi la visione di quell’ingegnere è stata una visione di successo. Vedremo se anche in questo caso succederà lo stessa cosa”.

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Ginevra 2014: le dimensioni non contano

 

di Filippo Gherardi

 

Anche quest’anno il Salone Internazionale de l’Automobile di Ginevra ha consegnato un’impronta decisa in merito alla stagione automobilistica in corso. Anche in questo 2014 tra padiglioni e stand del Palexpo sono arrivate novità, e conferme, che hanno tracciato un profilo inequivocabile della strada intrapresa dai più importanti marchi europei e mondiali. E a tal proposito, l’ottantaquattresima edizione della kermesse ginevrina sembra destinata ad andare in archivio, soprattutto, come quella delle city car. Automobili piccole nelle dimensioni ma non nei contenuti, complete di accessori, all’insegna della comodità e dai prezzi intelligenti. Peugeot, Citroen e Toyota scelgono la medesima piattaforma ma linee e combinazioni cromatiche diverse per le loro 108, C1 ed Aygo. Renault si esalta con la sua nuova Twingo con motore posteriore e trazione al retrotreno, mentre Suzuki prova a rispondere per le rime con la piccola (ma neanche troppo) Celerio. Ed anche l’universo Fiat, alla prima “ufficiale” dalla nascita di FCA, non si risparmia: Model Year 2014 della 500, nuovo SUV (il più piccolo mai prodotto) per Jeep con Renegade e, fronte Lancia, l’ultima versione della collaudatissima Ypsilon Elefantino. Esce dai parametri “mini” la Ford con la nuova Focus, tanto quanto Kia che scommette (e punta) forte sull’elettrico consegnando copertina e riflettori della sua proposta ginevrina alla Soul Ev. Si discosta, ovviamente, Mercedes con l’anteprima mondiale della Classe S Coupé, la première europea della nuova Classe C e l’accattivante scommessa della Classe V, tanto quanto Nissan con i “muscoli” di Qashqai, X-Trail e del restyling di Juke. Fronte tedesco, e detto già di Mercedes, Audi mette in vetrina soprattutto la nuova TT, mentre tra le mura di casa BMW l’attenzione si focalizza per lo più sull’anteprima mondiale della Serie 4 Gran Coupé. Tornando in orbita francese, doveroso aprire una parentesi anche sulla C4 Cactus, un tentativo di rivoluzione firmato Citroen sotto forma di crossover di segmento C e con tanto di AirBump incorporati. Nel frattempo, Peugeot si coccola la sua 308 eletta Auto dell’Anno 2014 in volata sulla “sorpresa” Tesla Model S. Infine, solita, seppur contenuta rispetto agli anni passati, carrellata di supercar: Aston Martin Vantage N430, Cadillac Ats Coupé, McLaren 650S, Lamborghini Huracan, Porsche 911 Targa, Jaguar XFR-S Sportbrake e tante altre, oltre che naturalmente la Ferrari California T.

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Salone di Ginevra 2014, le più importanti novità

 

di Germana Condò

 

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con una delle kermesse automobilistiche più importanti d’Europa. Il Salone di Ginevra 2014, giunto all’ottantaquattresima edizione, si terrà al Palexpo. Come dichiarato dal Presidente dell’ente organizzatore dell’evento, Maurice Turrettini, sono attese tantissime novità come di consueto, 146 quelle annunciate dai 250 espositori, cui sono stati messi a disposizione oltre ottantamila metri quadri, non riuscendo a far fronte completamente alla richiesta di 83.000, formulata dai partecipanti. In un momento di cauto ottimismo generato dalla chiusura in positivo del mercato dell’auto a fine gennaio in Europa, le case automobilistiche vogliono sorprendere giocando soprattutto su due fronti, quello delle auto supersportive e quello delle green, che sul mercato sono al centro di un sempre crescente interesse. Così si sfideranno le due italiane, la Maurice Turrettini con la nuova California T e la Lamborghini con Huracan LP610-4, costrette a competere faccia a faccia con la nuova McLaren 650S, la più veloce auto da strada mai realizzata dalla factory di Woking. Sono 65 i modelli green attesi agli stand di Ginevra, che promettono livelli di emissioni di CO2 sotto i 95g/km. Questa tipologia di auto è stata radunata in un unico padiglione dedicato, in cui è stata allestita una piccola pista sulla quale il pubblico potrà testare le vetture elettriche. Il segmento dei SUV di piccola e media taglia è uno dei pochi a non conoscere crisi. Alla kermesse svizzera sono attese molte novità tra cui la nuova Fiat Panda Cross, sgargiante e tecnologica versione off-road di una tra le utilitarie più vendute in Europa, oltre alle nuove Jeep B-SUV e Opel Adam Rocks. Tra le citycar faranno il loro debutto le tre cugine accomunate da un unico progetto, la Toyota Aygo, la Citroen C1 e la Peugeot 108. E ancora la nuova generazione di Twingo, con la novità del motore posteriore e la nostalgica rievocazione della storica Renault 5. Tra le ammiraglie di lusso, è sfida aperta tra la Mercedes Classe S e la nuova Maserati Quattroporte. Il padiglione numero tre è dedicato alle 20 storiche auto vincitrici della ventiquattro ore di Le Mans. Nel corso della manifestazione, verrà presentata l’edizione 2014 della prestigiosa corsa. Il Salone di Ginevra sarà aperto dal 6 al 16 marzo. Il costo del biglietto intero è di 16 franchi svizzeri, il biglietto ridotto ha un costo di 9 euro.