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Toyota Yaris GRMN: sensazioni e prestazioni

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

L’ispirazione è data dal ritorno alle origini sportive e da qui nasce na nuova Toyota ad alte prestazioni: Yaris GRMN. Un veicolo di razza, spiega la casa, che nasce dalle modifiche e dai costanti sviluppi dei team motorsport. Testata sul circuito del Nürburgring da un appassionato team di piloti e specialisti TOYOTA GAZOO Racing, la Yaris GRMN vuole trasmettere al guidatore e a tutti coloro che sono a bordo le sensazioni della pista, il carattere e lo stile sportivo; e gli elementi, oltre alle novità che porta con sé lo dimostrano appieno. Telaio rinforzato attraverso barre stabilizzatrici nella parte inferiore del veicolo, aggiunta di una barra duomi nella parte anteriore e di un differenziale Torsen antislittamento per assicurare controllo di precisione e trazione potente in curva. Relativamente alla motorizzazione, sotto il cofano di Yaris GRMN troviamo un motore da 1.8 litri sovralimentato da 212 CV dotato di sistema con intercooler e compressore volumetrico sovralimentato Magnussen Eaton, ampia presa d’aria e sistema di iniezione migliorato. La potenza dei 212 CV, spiega Toyota, viene trasferita su strada grazie al differenziale antislittamento Torsen e al cambio manuale a 6 rapporti che assicurano a Yaris GRMN l’accelerazione migliore della categoria e una velocità massima di 230 km/h. Mix perfetto di reattività e trazione, elementi indispensabili per una sensazione di guida totalmente orientata alla sportività. Coniugata ad un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi. E poi l’aspetto, il design, che a prima vista ne portano agli occhi la dimensione sportiva; paraurti posteriore profilato, diffusore e il tubo di scarico centrale conferiscono infatti alla vettura il suono e l’aspetto di una vera auto da rally. Questo sistema integra poi nel pianale di Yaris uno scarico dal diametro più grande, silenziatori e catalizzatore più grandi per ridurre il peso, aumentare la potenza e conferire all’auto un suo suono distintivo. Come nel modello da rally, poi, la carrozzeria sportiva a tre porte presenta dettagli esclusivi come tetto, specchietti e griglia a nido d’ape di colore nero a contrasto, con lo spoiler posteriore che conferisce il dettaglio finale sul design tipico delle vetture da rally. Yaris GRMN monta poi un impianto frenante da sportiva di livello; dietro i cerchi in lega da 17 pollici si trova l’impianto ad alte prestazioni, grazie alle pinze bianche a quattro pistoncini, unite ai dischi dei freni ventilati anteriori e posteriori più grandi.

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Nuova Yaris, il restyling punta su sicurezza e hybrid

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Dal 1999, quando venne lanciata sul mercato per la prima volta, Toyota Yaris ha macinato riconoscimenti importanti uno dopo l’altro; dal 2012, poi, anno in cui è stata presentata la terza generazione, Yaris ha inoltre introdotto la tecnologia Full Hybrid su un modello di volume, creando le condizioni per un allargamento della platea che sceglie l’ibrido. Il progetto che funge da base al comparto Yaris, è per Toyota strutturato su quattro pilastri: nuovo design, power unit ibrida aggiornata, nuova motorizzazione e sicurezza attiva di serie su tutta la gamma. Obiettivi ambiziosi che nelle nuove versioni di Yaris provano a combinarsi sempre con maggiore elasticità ed efficacia. L’ultimo modello che ha visto la luce da poco, viene definita dalla casa madre “The Ultimate Citycar”; la vettura si presenta con un look rinnovato, nello stile e nel design, che le conferisce più dinamicità e, allo stesso tempo, eleganza. Si tratta dell’unica citycar full Hybrid, con oltre il 50% di guida in modalità elettrica (che permette emissioni da 75g/km), trasmissione e-CVT e sistema TSS (Toyota Safety Sense ) di serie su tutta la gamma, elemento decisivo in quanto a sicurezza aumentata sulla vettura. Che presenta 4 dispositivi di sicurezza: Sistema Pre-Collisione (PCS) con frenata assistita, Abbaglianti Automatici (AHB), Avviso Superamento Corsia (LDA) e il Riconoscimento Segnaletica Stradale (RSA). Anche l’abitacolo arriva con grandi cambiamenti rispetto alla serie precedente, visto che presenta nuovi colori e tappezzeria, oltre che una struttura degli strumenti sensibilmente modificata: il quadro strumenti, infatti, ospita i diversi comandi su due quadranti analogici posizionati ai lati del display multi-informazioni a colori da 4,2 pollici, disponibile di serie a partire dall’allestimento Active. Gli allestimenti, appunto. La nuova Yaris è disponibile in Italia negli allestimenti COOL, ACTIVE, STYLE e TREND per la versione ibrida, mente negli allestimenti COOL, ACTIVE e LOUNGE per la versione con motori convenzionali. L’obiettivo di Toyota, lanciando questo modello di Yaris, è toccare tre punti fondamentali: ”ancora più sicura, ancora più ibrida, ancora più bella”. Obiettivo di alto profilo, per una vettura che negli anni, come detto, non ha mai mancato di far sentire il suo apporto nel mercato auto e che oggi si rinnova con una dimensione ancora più ”hybrid”, per andare incontro sempre più a quelle che sono le esigenze del mercato e dei consumatori, attenti alla vettura e alle prestazioni ma anche alla sostenibilità ambientale.

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Mobilità del futuro e Human Machine Interface: Toyota Concept i-Tril

di Stefano Ursi

Nel 2030 ci muoveremo così in città. Questo potrebbe essere lo slogan della presentazione da parte di Toyota al Salone di Ginevra del nuovo prototipo i-TRIL, progettato da Toyota Motor Europe (TME) in collaborazione con lo studio ED2 di Nizza. A guida autonoma e dotato di un motore elettrico e di un peso di soli 600 kg, le dimensioni del nuovo i-TRIL vedono 2.830 mm di lunghezza e 1.460 mm di altezza, con una carreggiata di 1.200 mm sull’anteriore e 600 mm sul posteriore, e con un giunto che collega l’asse posteriore all’abitacolo per consentire l’inclinazione della scocca e degli pneumatici anteriori, mantenendo quelli posteriori in posizione perpendicolare rispetto alla strada. Ha molte caratteristiche che la pongono nella dimensione intermedia fra una due ruote e una quattro ruote; ad esempio la possibilità di ”piegare” sulle curve come una moto e l’apertura delle portiere ”a farfalla”. Un modello che pare uscito dal futuro per le forme e per le caratteristiche, come ad esempio la capacità di fondere con maestria le due visioni: Active Lean e Relaxed Engagement. La prima rende possibile un’inclinazione fino a dieci gradi con venticinque gradi di sterzo e un raggio di sterzata di soli quattro gradi. La seconda prevede un posto guida rialzato con schienale leggermente orientato verso il retrotreno per garantire facilità nell’ingresso nell’abitacolo. E il modello 1+2, ovvero alla guida una sola persona e dietro due, che godono del viaggio. Il nuovo i-TRIL, spiega Toyota, non possiede una pedaliera, consentendo al conducente di tendere le gambe in tutta libertà e di indossare qualsiasi tipo di calzatura. La guida può essere scelta in modalità autonoma o manuale, e la grande novità è la presenza dei comandi vocali, con head-up display e tutta la strumentazione collegata. Tutto viene gestito dalla tecnologia ‘Drive-by-Wire’ e l’approccio, spiega ancora Toyota, è sul concetto Human Machine Interface (HMI), focalizzato sui sistemi di attivazione vocale e sull’Intelligenza Artificiale per il controllo dei sistemi multimediali e su quelli di infotainment. i-TRIL viene gestito da due controller che dalle mani del conducente, volendo, possono scivolare sotto il rivestimento che copre il modulo di guida. Durante la guida autonoma le cui estremità dal panello strumenti vanno ad illuminarsi ogni qualvolta l’i-TRIL fa il suo ingresso in curva per informare gli occupanti sulla direzione in cui il mezzo andrà ad inclinarsi.

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Toyota: partnership con il Coni fino al 2024

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Un nuovo accordo è stato siglato tra il più grande costruttore di auto mondiale e la massima organizzazione sportiva italiana: Toyota e Coni avviano una nuova partnership che durerà fino al 2024. Si tratta di un accordo dal valore di poco più di un milione di euro all’anno, sottoscritto dal Presidente del Coni Giovanni Malagò e dall’Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia Andrea Carlucci, che prevede la fornitura di 25 vetture, 20 Toyota Rav4 Hybrid e 5 Lexus, le quali accompagneranno gli atleti azzurri nel percorso che li porterà prima alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang 2018 e poi a quelle di Tokyo 2020 fino a chiudersi con i giochi del 2024. A fare da testimonial durante la “cerimonia” di presentazione c’erano cinque grandi sportivi italiani:Odette Giuffrida,  medaglia d’argento nel Judo a Rio 2016, Daniele Lupo, argento nel Beach Volley, e gli azzurri Marco Di Costanzo, Marta Pagnini e Matteo Castaldo, ovviamente arrivati a bordo di una Rav4 Hybrid. Toyota Mondo e il Comitato Olimpico Internazionale avevano già avviato una collaborazione nel 2015, ora la partnership si concretizza anche in Italia con grande soddisfazione del Presidente Malagò: «Il fatto che Toyota abbia voluto investire nel Coni per noi è motivo di grandissimo orgoglio. Quando il Cio ha fatto l’accordo con Toyota, ma non era così automatico che arrivasse anche per i comitati olimpici nazionali. Questo è quello che il Cio chiede e si dovrebbe fare, ma soprattutto c’è un formidabile desiderio da parte di Toyota di investire nello specifico nella realtà del Coni. E arrivando fino al 2024 non è un’esperienza mordi e fuggi. Complimenti al responsabile marketing del Coni, Diego Nepi, il motore, il sostenitore, il coordinatore di questa partnership. Per il mondo dello sport si tratta di un giorno importante perché sancisce l’inizio di un rapporto con un’eccellenza del mondo automobilistico. La mia esperienza personale, da imprenditore, mi aveva fatto conoscere la Toyota molti anni fa, permettendomi di intuire che sarebbe diventato un colosso del settore perché sapeva anticipare i tempi e percorrere strade coraggiose e innovative. Per il CONI, la Toyota è un partner nuovo ma al tempo stesso un partner importante che ha ottenuto successi in tutto il mondo in tema di mobilità. Siamo molto soddisfatti per questo accordo che garantisce al Comitato Olimpico Nazionale Italiano un parco auto molto innovativo, vicino ai temi dell’ambiente, considerando che utilizzeremo auto ibride e con celle a combustibile, una peculiarità lanciata proprio sul mercato dalla Toyota. Oggi sono un’azienda leader e siamo particolarmente onorati di celebrare questa intesa che ci consente di viaggiare nel futuro». Il numero uno del Coni avrà in dotazione una Lexus Rx450 per tutta la durata dell’accordo, a consegnargli le chiavi l’a.d. Carlucci che ha voluto così commentare l’avvio della collaborazione: «Il nostro obiettivo è battere i nostri record e confidiamo di superarci anche quest’anno. Come detto dal presidente del Cio, Thomas Bach, si parla di mobilità sostenibile e senza innovazione e investimenti non si riesce a generare un beneficio per i clienti. In questo noi ci sentiamo davvero sportivi e dall’unione di queste due culture nasce una partnership di eccellenza. Questa partnership rappresenta per Toyota un traguardo importante e rispecchia valori comuni sui quali il nostro brand lavora da sempre: creare una società migliore, attraverso l’applicazione del nostro spirito Kaizen, il miglioramento continuo di qualsiasi attività o processo, unito all’innovazione, nel rispetto delle persone e del lavoro di squadra. Riteniamo che attraverso la tecnologia ibrida e l’uso diffuso dell’idrogeno, quale risorsa energetica alternativa, si possano ottenere obiettivi importanti per un futuro migliore e favorire il benessere delle persone e della società in generale. Come nello sport, che punta alla ricerca continua di nuove sfide, nel pieno rispetto delle persone e del loro potenziale, con la tecnologia ibrida e con l’idrogeno, abbiamo lanciato la nostra sfida più grande e adesso la stiamo raggiungendo: costruire un mondo che sia realmente a emissioni zero. Grazie a questa partnership, di lunga durata, sono sicuro che svilupperemo programmi innovativi che vedranno sport e mobilità sempre più in prima linea».

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Euro NCAP 2016: classifica della sicurezza ”di serie”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Ogni anno, Euro NCAP pubblica un elenco dei veicoli che hanno dimostrato le prestazioni migliori nelle rispettive categorie. Il punteggio viene espresso nelle ormai famose ”stelle”. Al fine poi di comparare categorie diverse di veicoli Euro NCAP stila un elenco dei “Best in Class”, ovvero i modelli che sono risultati migliori rispetto alla concorrenza. Per definire il modello “Best in Class”, Euro NCAP calcola la somma pesata dei punti per ciascuna delle quattro aree di valutazione: sicurezza adulti, sicurezza bambini, sicurezza pedoni e Safety Assist e la somma viene usata come base per il confronto tra i veicoli. La classificazione viene formulata solo relativamente al punteggio con equipaggiamento di sicurezza di serie. Ma andiamo a vedere cosa ha detto la classifica del 2016 che si sta per concludere. Le tre categorie che si prendono il podio, prime nel rispettivo comparto, sono Large Family – Small Family – Small Off-Roader. In testa troviamo, per il comparto Large Family, Toyota Prius, le cui valutazioni sono altissime in tutte le aree di valutazione: Occupanti adulti 92% – Occupanti bambini 82% – Pedoni 77% – Safety Assist 85%. Un grande peso nella valutazione del punteggio finale di Prius è da attribuire, in relazione a quanto detto in sede di spiegazione dei meccanismi di assegnazione dei punteggi, alla presenza del Toyota Safety Sense di serie nella vettura,che ha dato ottomi risultati. Al secondo posto ci troviamo ad analizzare le prestazioni di sicurezza di Hyundai Ioniq, per il comparto Small Family. E anche qui vediamo, come c’era da attendersi, numeri d’eccellenza: Occupanti adulti 91% – Occupanti bambini 80% – Pedoni 70% – Safety Assist 82%. Anche qui sono molti gli elementi su cui il punteggio ha permesso alla vettura della casa coreana di eccellere, ma va focalizzata la presenza di serie del sistema di frenata d’emergenza assistita (Automatic Emergency Braking – AEB). In terza posizione, ma sempre con punteggi di altissimo livello, per il comparto Small Off-Roader, troviamo Volkswagen Tiguan: Occupanti adulti 96% – Occupanti bambini 84% – Pedoni 72% – Safety Assist 68%. Punteggi altissimi che vedono ai massimi livelli la valutazione sulla sicurezza degli adulti, che arriva quasi a toccare il 100% del punteggio. Soddisfatto il Segretario Generale di Euro NCAP, Michiel van Ratingen, che in una nota dice: “Siamo lieti di vedere una vasta diffusione dei sistemi AEB di rilevamento pedonale come quella vista nel 2016, di serie o opzionale”.

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Toyota Aygo x-pure: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Tra le citycar è una della più originali in assoluto, stiamo parlando della Toyota Aygo, che abbiamo avuto modo di provare nella variante x-pure, dotata di diversi accessori e di un’accattivante colorazione Cool White. Esteticamente, si riconosce subito per quel frontale con la X anteriore che ricorda tanto una sneaker, per l’andamento originale delle superfici vetrate laterali e per quei gruppi ottici posteriori che fanno tanto manga. Anche l’interno è estremamente personale, con la strumentazione concentrica, e la parte centrale della plancia in cui spicca il display del sistema d’infotainment e l’originale comando della climatizzazione. Particolare anche la forma delle bocchette d’areazione, mentre il cruscotto è impreziosito nella zona centrale da un trattamento differente. L’abitabilità anteriore è molto buona, ma la vivibilità della zona posteriore dipende anche dalla mole dei passeggeri anteriori. Il bagagliaio da 168 litri ha una capienza che è utile soprattutto in città, ma abbattendo il divano posteriore la capacità di carico arriva a 780 litri. Al volante, il 1.0 a 3 cilindri, con i suoi 69 CV, offre delle discrete prestazioni e degli ottimi consumi, visto che l’Aygo si accontenta di 4,1 l/100 km e tocca i 160 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in 14,2 secondi. In città è agile, grazie al passo corto, ma anche fuori dalle mura cittadine se la cava bene, per via di una stabilità da vettura di segmento B.  Nell’esemplare provato, il propulsore era abbinato ad un cambio manuale a 5 marce, ma, volendo, con 750 euro in più, si può avere anche la trasmissione automatica. La vettura del nostro test, con cerchi in lega da 15 pollici, coprimozzi bianchi, inserti silver sui paraurti, telecamera posteriore, fendinebbia, sensore luce, retrovisori ripiegabili e riscaldabili elettricamente, clima automatico, pulsante d’accensione, luce nel bagagliaio e la vernice Cool White, tutti accessori di serie, ha un prezzo di 14.000 euro, e l’unico optional che fa crescere il listino è rappresentato dai lussuosi interni in pelle.

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Toyota Aygo x-cite

 

di Maurizio Elviretti

 

Tempo di rinnovamento per Toyota che presenta la nuova Aygo con allestimento x-cite. Una vettura con un look ancora più aggressivo e accattivante quella della casa Giapponese, per una citycar che con la nuova colorazione Yellow Fizz non passerà certo inosservata. Si distingue grazie alla sua nuova livrea bicolore, in tinta con il tetto e il Piano Black degli inserti nei paraurti. Altri elementi in nero che contrastano con il giallo sono le calotte degli specchietti retrovisori e i cerchi in lega da 15 pollici. In più si può scegliere tra nero e giallo per colorare i montanti della vettura. Lo stesso tema cromatico viene riproposto anche all’interno della nuova Aygo x-cite, dotata di finiture Yellow Fizz su sedili, tappetini, portiere, pomello del cambio e cornici delle bocchette di aerazione. Gli inserti in Bold Black con dettagli cromati mpreziosiscono invece plancia e consolle centrale. In termini di equipaggiamento la nuova Toyota Aygo x-cite offre di serie l’impianto d’infotainment x-touch con display da 7 pollici e telecamera posteriore. La nuova Aygo x-cite è disponibile solo col motore 1.0 da 69 CV, abbinabile al cambio manuale o all’automatico, che secondo quanto dichiarato da Toyota è garantisce consumi di 3.8 litri di carburante ogni 100 chilometri a fronte di 88 g/km di emissioni di CO2. Il rinnovato allestimento della city car nipponica debutterà sul mercato a giugno, con il listino prezzi per l’Italia che non è stato ancora reso noto.

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Toyota C-HR, sportività e sicurezza

 

di Stefano Ursi

 

La pre-vendita in Italia dovrebbe avvenire entro il mese di Settembre, con possibili consegne nel Gennaio del prossimo anno, ma già in molti hanno avuto modo di farsi un’idea della nuova Toyota Coupé – High Rider (C-HR), crossover ibrido svelato al Fuorisalone di Milano che andrà ad arricchire la gamma Toyota per la fine dell’anno 2016. Abitacolo rialzato e profilo coupé ne fanno un modello attrattivo già a prima vista, soprattutto se combinati con le linee sportive che ne caratterizzano profondamente il design esterno ed interno. Ma partiamo innanzitutto dalla modalità ibrida, che è il tratto distintivo più marcato di questo modello e che, secondo Toyota, permetterà emissioni dai valori di Co2 inferiori a 85g/km; per quanto riguarda le motorizzazioni C-HR un 1.2 benzina turbo da 85 kw e 116 cv e in alcune zone geografiche un 2.0 benzina da 150 cv. Il modello permette la scelta di cambio manuale a 6 rapporti o automatico CTV e trazione integrale e solo anteriore. Per quanto riguarda gli interni abbiamo eco-pelle per superfici generiche e nappa per quelle che più vengono a contatto; le colorazioni disponibili per quanto riguarda gli interni sono tre: Black/Brown, Black/Blue e Dark Grey. Tutte combinazioni capaci di esaltare il senso dell’eleganza e dello stile che Toyota ha voluto condensare in C-HR. Completano l’immagine i fari LED e i montanti neri caratteristici della casa che puntano dritti al fondamentale concetto della riconoscibilità, elemento che mai deve mancare, anche quando si voglia costruire un modello che nelle intenzioni sia innovativo. Anche Toyota C-HR si privilegia l’intuitività dei comandi e la semplificazione nella gestione della tecnologia; il touchscreen (da 8 pollici), ormai immancabile in tutti i modelli di auto di nuova generazione, risulta infatti posizionato in maniera quasi “slegata” rispetto alla consolle degli strumenti e questo non per un vezzo di stile, bensì per renderlo meno invasivo della visuale di guida da parte del conducente che dunque lo può gestire con totale disinvoltura senza che al suo sguardo risulti scoperto nemmeno un frammento di strada. Saltando con un balzo dalla strumentazione alla tecnologia virtuale che in essa risiede e che fa di C-HR un modello interessante dal punto di vista dell’hi-tech; dal Simple Intelligent Park Assist e il Pre Collisione System, passando l’Adaptive Cruise Control e il Lane Departure Alert che vanno, assieme ad altri, a completare il pacchetto Toyota Safety Sense che sarà di serie.

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Toyota: lo shopping si fa in Yaris

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per tutti coloro che non possono fare a meno di comprare e di essere sempre all’ultimo grido Toyota lancia una speciale versione della sua Yaris, la Trend Platinum Edition. Si differenzia dai normali modelli per la doppia colorazione platino e nera, con il tetto, i montanti e la fascia anteriore in nero lucido, ma ancora per i vetri oscurati e i cerchi in lega da 16” dal disegno specifico. Nella dotazione sono comprese luci diurne a LED e fendinebbia, mentre per i motori nessuna novità: ha tutti quelli proposti dalla gamma Yaris; gli interni, in particolare plancia, portiere e volante, riprendono la stessa colorazione della carrozzeria e i sedili sono in tessuto grigio-nero/platino. Tra gli accessori proposti ci sono il volante e il pomello del cambio in pelle, i vetri posteriori elettrici, il climatizzatore automatico, gli specchietti retrovisori richiudibili elettricamente, cruise control ed infine sistema multimediale Toyota Touch 2 con telecamera posteriore. In aggiunta, il modaiolo che acquisterà questa special edition potrà scegliere tra due pacchetti di accessori differenti: con il Tech Pack avrà sensori di pioggia e crepuscolari, lo specchietto retrovisore elettrocromatico e il sistema di ingresso a bordo senza chiave, mentre con il Toyota Safety Sense è la sicurezza ad essere al centro dell’attenzione grazie al sistema di pre-collisione, al superamento di corsia e agli abbaglianti automatici. Sul sito appositamente dedicato alla Yaris Trend Platinum Edition c’è inoltre una particolare sezione chiamata “The Shopping Excuse Generator”, un’originale generatore di scuse da utilizzare per riempire il proprio bagagliaio di acquisti.

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Toyota: presentata Lexus LS

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Se mettiamo assieme l’avvio nell’Ottobre scorso del programma Highway Teammate di Toyota e l’approssimarsi dell’ufficializzazione delle linee guida del Governo Federale Americano sulla circolazione di veicoli a guida autonoma su strade aperte al traffico, comprendiamo il perché dell’importanza della presentazione al G7 di Ise-Shima in Giappone della nuova Lexus LS. L’auto che Toyota ha scelto di presentare proprio in occasione del Summit è infatti equipaggiata con il nuovo sistema di guida autonoma “Toyota Urban Teammate”; un sistema nato e sviluppato per permettere la conduzione di veicoli a guida autonoma in ambiente cittadino. Obiettivo ambizioso quello della realizzazione di vetture a guida autonoma, di cui in altri passaggi abbiamo parlato e che passo dopo passo pare divenire sempre più una priorità; sebbene permanga una importante distanza concettuale fra il conducente tipo di automobile e i sistemi di guida virtuali, una breccia pare potersi aprire a patto che il settore dia prova di voler e saper dotare i modelli in questione delle migliori tecnologie soprattutto in tema di sicurezza. Non sono infatti le prestazioni o la potenza a concentrare le attenzioni e le remore degli utilizzatori finali potenziali, bensì quanto una vettura del genere sia in grado di assicurare gli standard più elevati di sicurezza su strada fra le auto, gli ostacoli e i pedoni. Ed è qui che si concentrano i maggiori sforzi delle case automobilistiche. A latere del Summit, che si è svolto nella due giorni 26 – 27 Maggio, hanno infatti avuto luogo i test drive della Lexus LS che presenta un sistema di utilizzo dei dati provenienti da GPS, scansione laser dell’ambiente, radar e telecamere oltre che dai sensori di cui è dotata la vettura. Un sistema misto, dunque, di apparecchiature che analizzano l’esterno e di processi tecnologici che indirizzano le informazioni al “cervello” del veicolo, tale da strutturarlo come un vero e proprio data center di guida capace di “comportarsi” in maniera differente a seconda delle situazioni e delle circostanze. Se a questo aggiungiamo che successivamente, sulla base delle risultanze dei test drive verranno installate sul veicolo anche delle tecnologie in grado di realizzare in tempo reale mappe 3D dell’ambiente circostante ci si rende conto di quanto si stia lavorando nel settore, a contatto con gli esperti del virtuale, per rendere questi veicoli un futuro possibile e non solo immaginato.