di Federico Gianandrea de Angelis
Dopo l’incidente mortale causato all’inizio della scorsa estate da un malfunzionamento o dall’uso improprio (ancora in corso l’indagine della NHTSA, ente federale americano che vigila sulla sicurezza stradale), la casa statunitense ha da pochi giorni presentato un aggiornamento del suo sistema di guida semi-autonoma. Nelle prossime settimane tutti i proprietari di Tesla Model S o Modlel X a guida autonoma potranno scaricare l’Autopilot 8.0 direttamente sulla propria auto; l’aggiornamento non comporta alcuna modifica all’hardware, composto sempre da un radar, dodici sensori a ultrasuoni ed una telecamera posteriore, ma investirà in l’intero software Tesla interessando in particolar modo l’assistenza alla guida e il radar prodotto da Bosch utilizzato sulle Model S. Nello specifico, il radar Bosch sarà potenziato diventando il sensore primario e non più secondario, in modo che possa dare input al sistema anche senza avere conferma da parte delle immagini. A presentare l’aggiornamento è stato lo stesso patron di Tesla Elon Musk, che ha così spiegato le miglriorie apportate: “I radar riescono a vedere attraverso la nebbia, la polvere, la pioggia e la neve, ma hanno dei limiti come gli oggetti metallici e le persone che appaiono rispettivamente come degli specchi oppure semitrasparenti“. Da ora in poi il radar sarà quindi più preciso ed avrà la possibilità di vedere anche oltre l’auto che precede, oltre che avere l’autoapprendimento condiviso con tutta la flotta Tesla, permettendo alle auto di scambiare tra loro informazioni raccolte durante tutto il giorno e quindi distinguere falsi allarmi e attivare la frenata di emergenza anche senza l’aiuto della telecamera. Infine, l’aggiornamento dell’Autopilot consentirà alle vetture di imboccare in autonomia le rampe dell’autostrada e di avere un cruise control adattivo più reattivo, e il sistema si disattiverà automaticamente nel caso in cui venga utilizzato in maniera errata (ad esempio senza le mani sul volante).