Suzuki Baleno, piccola e leggera ma con carattere da grande

Suzuki Baleno: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

La scorso 23 Marzo siamo intervenuti anche noi, a Peschiera del Garda, alla presentazione stampa della nuova Baleno, la compatta di segmento B appena lanciata sul mercato, dopo l’anteprima al Salone di Francoforte 2015, dal marchio Suzuki. Un progetto ambizioso, in una nicchia di mercato dove difficoltà e concorrenza di certo non mancano e nel quale il marchio nipponico prova il colpaccio con la prima SHVS (Smart Hybrid Vehicle) della sua storia introdotta tra i confini europei. Lunga 4 metri e con una massa complessiva di 940 Kg, la nuova Baleno si caratterizza per un pentagramma di primati. Detto del primo esempio europeo di veicolo smart a propulsione ibrida firmato Suzuki, si tratta anche della prima vettura ad adottare il nuovo sistema di strumentazione MyDrive con schermo da 4,2″, la prima a proporre in gamma (tra due mesi) un propulsore 3 cilindri Boosterjet e la prima ad essere stata ideata dal Centro Stile Suzuki di Torino. Ultima in ordine, ma decisamente non per importanza, è stata anche la prima vettura di casa Suzuki ad aver venduto, sul mercato asiatico, più di 100.000 unità nei primi 5 mesi dal suo esordio. Forme tipiche di una compatta, sobrie ma al tempo stesso eleganti, abitabilità interna quasi sorprendente ed una capacità di carica che si traduce nei 355 litri di un bagagliaio leader nel proprio segmento. Il motore di riferimento, in attesa come detto del Boosterjet da 112 CV, è il 1.2 benzina Dualjet da 90CV, disponibile anche nella declinazione micro-ibrida ed abbinato di serie al cambio manuale a 5 rapporti, con la soluzione del cambio automatico CVT riservata alla versione top di gamma. Tre gli allestimenti: B-Easy, B-Cool e B-Top, con quest’ultima che mette a disposizione del cliente, in termini di sicurezza, anche il Radar Brake Support, un sistema di assistenza alla guida che supporta la frenata automatica di emergenza e anche il cruise control adattivo. Nove differenti colorazioni per la carrozzeria esterna, mentre sempre in termini di cifre per quel che riguarda i prezzi si parte dai 14.100 euro della versione B-Easy e si arriva fino ai 16.600 euro di quella B-Top, passando dai 15.100 della B-Cool e considerando un aumento di 1000 euro per ciò che riguarda la versione ibrida e di 1500 per quella con cambio automatico. Attenzione comunque alle offerte in fase di lancio, con sconti iniziali che variano tra i tre e i quattro mila euro a seconda dell’allestimento. Una rivoluzione tecnica, stilistica e comunicativa la nuova Suzuki Baleno, attraverso un cambiamento profondo che riguarda tanto il Target di Comunicazione quanto la Gamma Prodotti e la Rete vendita del marchio giapponese. All’interno di un piano industriale che prevede da qui al 2021 il lancio di almeno un nuovo modello per anno e forte di numeri incoraggianti che hanno permesso, nel 2015 appena trascorso, di certificare una crescita di oltre il 17% in Italia del brand, grazie soprattutto all’ottimo impatto sul nostro mercato dell’ultimo restyling in ordine di tempo di Vitara.

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Salone di Francoforte: tutto pronto per il debutto della nuova Suzuki Baleno

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Debutterà al Salone di Francoforte (in scena dal 15 al 27 settembre) la nuova Suzuki Baleno. L’importante kermesse automobilistica tedesca aggiunge così alla sua lista di anteprime mondiali anche questa attesissima berlina compatta. La casa giapponese ha da sempre un grande impegno nel segmento B, precisamente dal 1955 quando nacque la “Suzukilight”. Il nome della Baleno deriva invece da un’altra automobile, un’utilitaria, prodotta per sette anni a partire dal 1995. Ma se al passato deve il nome, le analogie finiscono qui e lasciano il posto alle novità che sono davvero tantissime. A voler comunque cercare un predecessore, lo troviamo nel concept Sukuzi iK-2 che fu svelato lo scorso marzo al Salone di Ginevra  Nell’analisi delle innovazioni partiamo prima di tutto la tecnologia microibrida che riduce i consumi senza però aumentare peso e i costi tipici delle ibride.  Quanto ai motori, la Nuova Baleno vanta il Boosterjet 1.0 dotato di iniezione diretta e turbocompressore, mentre la componente ibrida ‘smart’ Shvs (Smart  Hybrid Vehicle by Suzuki) pone le sue basi su un componente integrato alternatore/motorino di avviamento con funzioni di assistenza al motore termico e dovrebbe permettere di abbattere notevolemtne le emissioni. C’è poi un evoluto sistema Start&Stop e il sistema di recupero Ene – Charge.  Dalle prime immagini che la Suzuki ha fatto circolare si può apprezzare il design caratterizzato da armonia ed eleganza, la Nuova Baleno sarà probabilmente esclusivamente cinque porte, una vettura spaziosa e robusta, funzionale, con telaio rigido ma leggero (con ottimi effetti in termini di piacere di guida) sviluppato su una piattaforma di nuova generazione e con un bagagliaio dalle ampie dimensioni.  Ricordiamo, inoltre, che l’adozione dell’innovativa piattaforma modulare è finalizzata alla realizzazione di una gamma futura.  Per trovarla sul mercato dovremo attendere la primavera del prossimo anno, quando dovrebbe esserci il debutto anche nelle concessionarie europee.