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Suzuki: a Francoforte premier mondiale per la Swift Sport

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

In anteprima mondiale fa la sua apparizione al Salone di Francoforte la nuovissima Suzuki Swift Sport. La piccola giapponese è figlia di un restyling tanto estetico quanto tecnico che l’ha resa, come dicono in casa Suzuki, una vera e propria “hot hatch”.  Le prestazioni sono nettamente migliorate grazie a due fattori principali: le modifiche al motore ed un peso più contenuto. La nuova Swift Sport è infatti dotata della piattaforma di nuova generazione Suzuki Heartect , molto rigida per una guida più sicura, alla quale si aggiunge la leggera scocca Tect, ottimizzata per essere più leggera di ben 80 kg facendo raggiungere alla vettura il peso totale di appena 970 kg. Inoltre, il nuovo turbocompressore permette al motore a benzina 1.4 Boosterjet di erogare maggiore potenza, 70 Nm in più di coppia massima per un totale di 230 Nm; in questo modo si genera un rapporto peso/coppia motrice di 4,2 kg/Nm. uno dei valori migliori registrati in categoria. Altri interventi per avere una guida più fluida ed una maggiore tenuta di strada sono stati fatti sulle sospensioni (MacPherson a molle  elicoidali all’anteriore, Barra di Torsione e molle elicoidali al posteriore) e sul cambio, lo stesso manuale a 6 marce presente sulla precedente versione ma ritoccato per velocizzare le cambiate e rendere gli innesti più precisi. Il passo più lungo e le carreggiate allargate aiutano a migliorare la stabilità in rettilineo ma a dare quel tocco finale alle prestazioni è sicuramente una carrozzeria abbassata di 15 mm e allargata di 40 mm, che oltre ad avere uno scopo in termini di guidabilità lo ha anche in senso estetico fornendo maggiore sportività. La nuova Swift Sport porta in dote tutte le caratteristiche della gamma “standard”, si distingue da essa però in termini di design grazie alle appendici aerodinamiche nere sul frontale e sulle fiancate e allo spoiler sul tetto. Altri dettagli esclusivi della versione sportiva sono l’ampia griglia frontale a nido d’ape, finitura look carbon per la mascherina, spoiler anteriore, minigonne e cerchi in lega da 17” a razze sottili. Gli interni sprizzano sportività grazie agli inserti rossi e al pannello di strumenti inclinato verso il pilota, ma  nuovi materiali e rivestimenti di alta qualità non fanno mancare una buona dose di confort. Nella dotazione tecnologica della nuova Swift Sport troviamo un sistema di replica dello schermo dello smartphone con schermo da 7” e navigatore a mappe 3D con SD Card, compatibile con Apple CarPlay, Android Auto e Mirror Link. Lunga e completa la lista dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, tra cui citiamo Advanced Firward Detection System, Dual Sensor Brake Support, Lane Departure Warning e Adaptive Cruise Control.

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Suzuki Jimny Shinsei: la prova su strada

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Dopo 18 anni di onorata carriera, la Suzuki Jimny è ancora molto apprezzata sul nostro mercato, perché offre quelle doti in fuoristrada che le consentono di mettere le ruote praticamente dappertutto. Ma per celebrare questo traguardo è nata una versione a tiratura limitata, denominata, Shinsei, che in giapponese ha il significato di sacro, inviolabile. Ed in effetti la Jimny sembra essere un’auto sacra, visto che è uguale a sé stessa da anni, intramontabile con quell’impostazione meccanica con telaio a longheroni e traverse da off-road dura e pura. Esteticamente, la Shinsei si distingue per la speciale colorazione Dark Yellow, che non passa di certo inosservata, impreziosita da dettagli di colore bianco per la parte bassa del paraurti e le calotte dei retrovisori esterni. Completano il quadro estetico i cerchi verniciati di nero, mentre l’interno vanta il tetto apribile elettricamente ed il navigatore Pioneer. La misure sono, come detto, da fuoristrada, per cui il corpo vettura compatto si sposa bene con un’altezza da terra di 19 cm, e l’auto vanta angoli d’attacco, d’uscita e di dosso, rispettivamente di 34, 46 e 31 gradi. Proprio quello che ci vuole per mettere tranquillamente le ruote oltre l’asfalto insieme alla trazione integrale Allgrip Pro che può essere inserita direttamente dal conducente in base alle necessità. Ci sono anche le ridotte, per togliersi d’impaccio dalle situazioni più difficili. Sotto il cofano troviamo una vecchia conoscenza, il 1.3 a 4 cilindri e 16 valvole da 85 CV che consente alla Jimny di scattare da 0 a 100 km/h in 14 secondi e di raggiungere una velocità massima di 140 km/h. Ma le prestazioni generali, come avrete capito, non sono la priorità per questa vettura, pensata più che altro per affrontare terreni difficili. Comunque, con tutti i limiti del caso, la Shinsei si muove bene anche su asfalto e in città è molto agile per via delle dimensioni contenute, simili a quelle di una citycar ma con il vantaggio di avere dalla sua un’altezza più importante. Sulla neve bisogna ammettere che si sente veramente a suo agio ed è capace di diventare inarrestabile, come abbiamo potuto verificare nel test andato in onda su Professione Motori. Il prezzo è di 23.000 euro, ma stiamo parlando della top di gamma prodotta in serie limitata, che in futuro potrebbe avere anche un valore collezionistico tra gli appassionati del genere.

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Suzuki Vitara Yoru: serie limitata alla conquista della notte

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Suzuki Vitara si appresta a fare della notte il suo regno con la serie speciale Yoru: una produzione di soli 100 esemplari dalla colorazione completamente nuova e basata sull’allestimento alto di gamma V-Top Allgripp. La tinta esterna si ispira ai colori della notte, in giapponese Yoru appunto, e propone una tinta BiColor Blu Capri con il tetto grigio, calotte degli specchietti retrovisori riscaldabili in argento e tanti dettagli in bronzo, colore che troviamo sulle cornici dei fari anteriori, dotati in parte di tecnologia a Led, e sui cerchi da 17”; dalla Vitara S proviene la griglia anteriore e per osservare meglio il cielo notturno c’è il tetto panoramico apribile Star View. Il color bronzo spopola anche nell’abitacolo: inserti nel cruscotto, nelle portiere, sulle cornici delle bocchette di aerazione e sul tunnel centrale, oltre che sui sedili riscaldati in pelle unita a microfibra e materiali pregiati. Anche il volante regolabile è in pelle, e mette a disposizione i comandi per il sistema multimediale e per l’Adaptive Cruise Control.  Al centro della plancia è presente un display touch da 7” con navigatore 3D, connessione Bluetooth e Usb e compatibile con le App CarPlay MirrorLink; la dotazione si completa poi con clima automatico, bracciolo centrale in pelle, sensori di luce e piogga, privacy glass e sistema Key Less. Il motore offerto per la Suzuki Vitara Yoru è un diesel 1.6 DDiS da 120 cavalli con trazione integrale 4WD Allgrip Select comprendente Hill Descent Control. Per il cambio a 6 marce si può scegliere tra un manuale e un automatico doppia frizione DCT con paddle al volante. Infine, dal lato sicurezza, la dotazione di questa serie limitata si completa con Radar Brake Support, un sistema che mantiene la distanza di sicrezza, ESP, 7 Airbag, controllo della trazione e retrocamera con sensori di parcheggio anteriori e posteriore. I cento esemplari di Yoru sono già sul nostro mercato, a prezzi che vanno dai 29.400 euro per la versione con cambio manuale fino ai 31.100 euro del cambio automatico a doppia frizione DCT.

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Nuova Suzuki Ignis: la prova

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A metà tra una city car e un SUV, pronta a soddisfare tutte le esigenze o quasi, la nuova Suzuki Ignis intende conquistare un mercato quasi nuovo, quello del segmento A, con ambizioni altissime, come quella di diventare la bestseller della casa giapponese ponendosi anche sopra Vitara. Un’impresa difficile ma non impossibile se andiamo a vedere i primi risultati portati a casa dall’edizione prelancio Ignis Iunique, una versione speciale commercializzata via web che in appena 20 giorni ha fatto registrare ben 42 vendite, conquistando in un attimo persone che non avevano né visto né toccato con mano la vettura. Le dimensioni, in particolar modo la lunghezza di soli 3,70 metri, sono perfette per la città, il look è giovanile e tipicamente Suzuki: sul frontale troviamo caratteristici fari a LED, i montanti sono neri e le fiancate muscolose, mentre sui lati posteriori sono presenti i graffi ormai caratteristici del marchio nipponico. Le tinte per gli esterni sono accattivanti, fresche e per tutti i gusti, stesso impatto che si riceve dagli interni impreziositi da inserti in arancione o titanium. Nonostante sia così corta, la Suzuki Ignis offre un abitacolo comodo e spazioso oltre che un bagagliaio da 267 litri di capienza (ampliabili abbattendo i sedili posteriori) e una buona dotazione tecnologica di serie: sistema SLDA per la connettività compatibile con tutti gli smartphone, bluetooth, comandi al volante, telecamera posteriore, climatizzatore e sedili anteriori riscaldabili. Ritocchi alla struttura l’hanno resa più leggera ma anche più rigida, forse un po’ troppo se ci si siede dietro, ma ciò significa allo stesso tempo maggiore sicurezza, un aspetto di certo garantito dall’equipaggiamento che la Ignis mette a disposizione: frenata automatica di emergenza con rilevamento pedoni (DCBS), avviso superamento corsia e rilevamento stanchezza. Le prestazioni sono soddisfacenti grazie al motore 1.2 Dualjet benzina da 90 cavalli che troviamo sotto al cofano, disponibile sia con trazione anteriore che integrale, e al quale può essere aggiunto il sistema ibrido SHVS (Smart Hybrid Veihicle by Suzuki), capace di abbassare ulteriormente consumi ed emissioni. Ignis è già nelle nostre concessionarie ad un prezzo base di 14.050 euro per l’entry level iCool, che sale a 15.800 euro con la iTop ed arriva ad un costo di partenza di 18.000 euro con la top di gamma iAdventure, comprensiva di protezioni per la carrozzeria che la avvicinano ad un vero fuoristrada. Per tutti gli allestimenti però, grazie ad un offerta di lancio valida fino al 31 gennaio 2017, ci sarà un conveniente sconto pari a 2.100 euro.

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Suzuki Jimny Shinsei: serie speciale della piccola off-road di casa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Come ogni anno ormai, Carrara si trasforma per un week end nella casa dell’off-road e ospita all’interno del suo quartiere fieristico il 4×4 Fest, giunto alla sedicesima edizione. Suzuki non poteva scegliere evento migliore per presentare Jimny Shinsei, serie speciale della nota mini fuoristrada giapponese che viene prodotta da oltre quarant’anni. La  nuova Suzuki Jimny Shinsei si ispira alla LJ20 del 1972 ma ovviamente presenta delle particolarità che già al primo sguardo catturano l’occhio: la tinta Dark Yellow ’70 è un forte richiamo alle colorazioni della gamma LJ20, ma sulla versione moderna è accostata al bianco lucido dei gusci degli specchi retrovisori esterni e della modanatura della protezione sottoscocca anteriore; la stessa impostazione classica si ritrova sui cerchi in acciaio da 15” con finiture in nero lucido. Ancora un tuffo nel passato viene fatto attraverso il monogramma Jimny posto sia sul cofano motore che sulla ruota di scorta esterna, mentre una delle più grandi novità è rappresentata dal tetto apribile in tela con comando di apertura elettrico. Il motore è uno solo ed è il solito benzina 4 cilindri da 1,3 litri con distribuzione a quattro valvole per cilindro e alimentazioni a iniezione Multipoint, capace di generare 85 cavalli di potenza e di toccare i 140 km/h come velocità massima. Negli interni spiccano la pelle ed il tessuto con finiture ancora in Dark Yellow ’70, la ricca dotazione di serie comprende: climatizzatore manuale, volante in pelle, fendinebbia, mancorrenti sul tetto e sistema di infotainment Pioneer con schermo da 6,2”, usb, navigazione e MirrorLink. Il piccolo fuoristrada di casa Suzuki arriverà sul mercato il prossimo marzo ad un prezzo che si aggira intorno ai 23.000 euro, ma saranno solamente cento gli esemplari di Jimny Shinsei, tutti identificati da una targhetta numerata posta all’interno.

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Nuova Suzuki Ignis

 

di Maurizio Elviretti

 

Manca poco più di due settimane al debutto della nuova Suzuki Ignis, che sarà presentata in occasione del Salone di Parigi di fine settembre, prima di essere commercializzata a partire dal prossimo gennaio. Alla kermesse parigina la Casa giapponese, oltre al crossover compatto che punta a combinare versatilità ed efficienza, presenterà anche il rinnovato SUV SX4 S-Cross, ammiraglia della gamma Suzuki che promette maggiore forza, qualità e sofisticatezza. La nuova Ignis si porta dietro l’eredità stilistica Suzuki declinata in un inedito e distintivo carattere che fa leva su un design sobrio e minimalista. Costruito su una piattaforma di nuova generazione leggera e resistente, il crossover della Casa di Hamamatsu promette la combinazione tra efficienza e prestazioni brillanti affidandosi a tecnologie all’avanguardia come il compatto sistema ibrido SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) che assiste il motore termico attraverso un’unità elettrica e un sistema di ricarica della batteria agli ioni di litio. L’altra principale novità di Suzuki al Salone di Parigi 2016 è la nuova SX4 S-Cross che si presenta con un aggiornato look caratterizzato dal frontale ridisegnato e da una serie di migliorie ai contenuti interni, oltre alla qualità superiore dell’abitacolo. Dotato di sistema di frenata automatica e tecnologia di connettività evoluta, il rinnovato SUV nipponico sarà offerto con le nuove motorizzazioni benzina 1.0 e 1.4 Boosterjet di Suzuki.

Suzuki Baleno, piccola e leggera ma con carattere da grande

Suzuki Baleno: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

La scorso 23 Marzo siamo intervenuti anche noi, a Peschiera del Garda, alla presentazione stampa della nuova Baleno, la compatta di segmento B appena lanciata sul mercato, dopo l’anteprima al Salone di Francoforte 2015, dal marchio Suzuki. Un progetto ambizioso, in una nicchia di mercato dove difficoltà e concorrenza di certo non mancano e nel quale il marchio nipponico prova il colpaccio con la prima SHVS (Smart Hybrid Vehicle) della sua storia introdotta tra i confini europei. Lunga 4 metri e con una massa complessiva di 940 Kg, la nuova Baleno si caratterizza per un pentagramma di primati. Detto del primo esempio europeo di veicolo smart a propulsione ibrida firmato Suzuki, si tratta anche della prima vettura ad adottare il nuovo sistema di strumentazione MyDrive con schermo da 4,2″, la prima a proporre in gamma (tra due mesi) un propulsore 3 cilindri Boosterjet e la prima ad essere stata ideata dal Centro Stile Suzuki di Torino. Ultima in ordine, ma decisamente non per importanza, è stata anche la prima vettura di casa Suzuki ad aver venduto, sul mercato asiatico, più di 100.000 unità nei primi 5 mesi dal suo esordio. Forme tipiche di una compatta, sobrie ma al tempo stesso eleganti, abitabilità interna quasi sorprendente ed una capacità di carica che si traduce nei 355 litri di un bagagliaio leader nel proprio segmento. Il motore di riferimento, in attesa come detto del Boosterjet da 112 CV, è il 1.2 benzina Dualjet da 90CV, disponibile anche nella declinazione micro-ibrida ed abbinato di serie al cambio manuale a 5 rapporti, con la soluzione del cambio automatico CVT riservata alla versione top di gamma. Tre gli allestimenti: B-Easy, B-Cool e B-Top, con quest’ultima che mette a disposizione del cliente, in termini di sicurezza, anche il Radar Brake Support, un sistema di assistenza alla guida che supporta la frenata automatica di emergenza e anche il cruise control adattivo. Nove differenti colorazioni per la carrozzeria esterna, mentre sempre in termini di cifre per quel che riguarda i prezzi si parte dai 14.100 euro della versione B-Easy e si arriva fino ai 16.600 euro di quella B-Top, passando dai 15.100 della B-Cool e considerando un aumento di 1000 euro per ciò che riguarda la versione ibrida e di 1500 per quella con cambio automatico. Attenzione comunque alle offerte in fase di lancio, con sconti iniziali che variano tra i tre e i quattro mila euro a seconda dell’allestimento. Una rivoluzione tecnica, stilistica e comunicativa la nuova Suzuki Baleno, attraverso un cambiamento profondo che riguarda tanto il Target di Comunicazione quanto la Gamma Prodotti e la Rete vendita del marchio giapponese. All’interno di un piano industriale che prevede da qui al 2021 il lancio di almeno un nuovo modello per anno e forte di numeri incoraggianti che hanno permesso, nel 2015 appena trascorso, di certificare una crescita di oltre il 17% in Italia del brand, grazie soprattutto all’ottimo impatto sul nostro mercato dell’ultimo restyling in ordine di tempo di Vitara.

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Tre concept di Suzuki per il Tokyo Auto Salon

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

L’apertura del prossimo Tokyo Auto Salon è ormai alle porte, tutte le case impegnate nel tuning potranno mettere in mostra le proprie creazioni nella kermesse giapponese e Suzuki ha già pronti sul suo palco tre diversi concept: Ignis Water Activity, Hustler Rough Road e Alto Works GP. Come si capisce dal nome, la prima deriva esplicitamente dalla Ignis Trail presentata un paio di mesi fa al Salone di Tokyo: si tratta di una crossover color verde opaco con dettagli arancioni, come gli specchietti, protezioni sottoscocca e ruote maggiorate; a renderla ancora più speciale c’è una canoa legata sul tetto per i clienti in cerca di avventure torrenziali. Ancora più avventurosa è l’off road Hustker Rough Road: una 4×4 gialla con il tetto nero e variopinte scritte “Hustler” sia sul cofano che le fiancate. Si fa subito notare l’assetto rialzato e le ruote tassellate usate per le griglie protettive che ricoprono i fari anteriori, ma non sono da meno le protezioni sottoscocca e le sospensioni pensate proprio per questo veicolo. A chiudere il tridente c’è la Works GP, la sportiva del gruppo che prende spunto dalla Alto e si distingue per la sua livrea dai colori ufficiali del Team Suzuki di MotoGP, il blu e il giallo. Con il suo speciale cofano in fibra di carbonio, durante il Tokyo Salon Auto sarà possibile vederla proprio accanto alla moto guidata quest’anno da Maverik Vinales e Aleix Espargaro.

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Suzuki “entra” in MotoGP con la nuova Swift Sport GSX-RR Tribute

di Federico Gianandrea de Angelis

Per farle da testimonial è stata chiamatauna persona che di velocità ne sa qualcosa, Aleix Espargarò, il pilota di MotoGp del Team Suzuki, ed è proprio per celebrare le moto da corsa che la casa giapponese ha creato una serie limitata della sua piccola: la Swift Sport GSX-RR Tribute. Chiaramente ispirata alla classe regina, questa particolare Swift presenta una carrozzeria bicolore nelle tinte Bianco Artico e BlueGP con particolari in Light YellowGp, come i supporti degli specchietti o i coprimozzo dei cerchi in lega da 17”. A proposito di colorazioni, troviamo inserti rossi sull’estrattore posteriore di impostazione sportiva e delle righe adesive in RedGP sulle fiancate. Disponibile solo in carrozzeria tre porte, sulla nuova Swift Sport GSX-RR Tribute è stato montato un quattro cilindri 1.6 aspirato da 136 cavalli, che abbinato all’assetto sportivo e al cambio manuale 6 rapporti permette di avere un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,7 secondi e di toccare la velocità massima di 195 km/h. E’ possibile averla esclusivamente ordinandola online, ad un prezzo di listino di 16.900 euro che include anche un corso di guida sicura Suzuki&Safe della durata di due giorni presso l’impianto permanente MotorOasi Piemonte di Susa (TO), vitto e alloggio inclusi.

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Celerio Country: small fuori, XL dentro

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Look più aggressivo, carrozzeria in grado di combattere gli urti cittadini grazie a fasce paracolpi nere, e dimensioni davvero small (solo 3,6 metri di lunghezza): sono questi i tratti distintivi della versione Country della Suzuki Celerio. Nonostante le dimensioni che permettono una facilità di guida altissima, all’interno, invece, è stata data via libera al confort. Sono cinque i posti disponibili e tantissimo lo spazio a bordo, il vano di carico, inoltre, ha una capacità di 254 litri, estendibile abbattendo il divano posteriore frazionato 60:40 Troviamo inoltre i cerchi in lega da 14 pollici tinta black con profilature Silvers, spoiler frontale e montanti laterali black, passaruota allargati: tutti dettagli che non fanno che sottolineare come la casa si sia ispirata alle 4×4 nel disegnare questa versione. Sotto al cofano c’è un tre cilindri 1.0 (K10B) capace di 68 CV e 90 Nm di coppia abbinato di serie alla trazione anteriore con cambio manuale ma si può scegliere anche un automatico robotizzato Auto Gear Shift. Ancora, in gamma, c’è un quattro cilindri DualJet K10C da 90 CV e 120 Nm di coppia.  Grazie alle dimensioni ridotte, cala il peso della vettura che arriva a 880 kg nella versione con motore k10B e cambio manuale, che salgono a 885 nella versione con cambio AGS e 890 per la  versione con motore K10C DualJet. Naturalmente questa riduzione di peso ha effetti notevoli sulla facilità di guida.  Quanto ai consumi l’auto è in grado di fare 23,3 km/l con soli 99 g/km di CO2. Attenzione alta anche in materia sicurezza, ci sono infatti 4 airbag, l’assistente alla frenata, ABS, ESP©, TC e sistema di fissaggio ISOFIX per il seggiolino. Di serie il rivestimento a pois dei sedili, i vetri elettrici anteriori, la chiusura con telecomando, l’autoradio CD/Mp3 con porta USB, Bluetooth e altoparlanti. Impossibile poi non citare il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, il display multifunzionale con indicatore di consumi e temperatura esterna, l’indicatore di marcia inserita e il climatizzatore manuale.  Si avrà tempo fino alla notte di Halloween per portarsi a casa  la l Nuova Celerio Country a un prezzo a partire da 9.790 euro, grazie all’offerta “1500 euro di vantaggi”. Dal primo novembre, invece, si partirà da 11.290 euro per la M/T e 11.990 per la versione AGS.