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Nuova Smart Fortwo

 

a cura di Delfina Maria D’Ambrosio

Intervista di Filippo Gherardi

L’ultimo mese, per gli appassionati del mondo dei motori, è stato caratterizzato anche e soprattutto dal grande interesse ed entusiasmo per l’uscita della Smart Fortwo e della Smart Fourfor, le nuove edizioni delle citycar di casa Mercedes. Dopo aver incuriosito tutti con l’installazione di misteriosi palloni nelle maggiori città italiane dai quali, il 7 novembre, sono state svelate proprio le nuove Smart, l’11 novembre la Fortwo è stata presentata ufficialmente alla stampa nel cuore di Roma. Noi di Professione Motori non potevamo mancare, e dopo averla provata su strada ci siamo fatti raccontare le sue principali innovazioni da Eugenio Blasetti, Responsabile Prodotto Mercedes Benz Italia:

“La nuova Smart cambia radicalmente, ma una cosa rimane esattamente identica: le dimensioni. È lunga sempre 2,69 metri e questo significa che tutti i nostri clienti possono continuare a parcheggiare esattamente come sono abituati, ma cambia la larghezza, maggiore di dieci centimetri. Questo significa non solo che la macchina è più larga e più spaziosa ma anche molto più stabile e ciò ci ha consentito di montare degli ammortizzatori molto più confortevoli che rendono la Nuova Smart perfetta per le strade dissestate delle nostre città”.

Abbiamo avuto modo di provare l’auto proprio sulle strade dissestate di Roma e ciò che ne è emerso è soprattutto un’enorme maneggevolezza migliorata anche rispetto ai modelli precedenti

“Questo è stato possibile grazie al raggio di sterzata record che hanno sia la Smart Fortwo che la nuova sorella maggiore Smart Forfour  quattro porte, la prima in meno di 7 metri ma questo non rende bene l’idea di quelle che sono le potenzialità. Questa macchina si districa nel traffico e gira praticamente su se stessa come se avesse davanti quasi una monoruota”.

Abbiamo potuto provare una vettura con cambio manuale, ma sappiamo che a marzo arriverà anche con il cambio automatico

“I nostri ingegneri hanno ascoltato quello che chiedevano i clienti di Smart: ovvero un cambio automatico più veloce. Li abbiamo accontentati perché il nuovo cambio sarà automatico doppia frizione a sei marce velocissimo, le marce potranno essere cambiate in maniera quasi istantanea. Costerà circa 1000 euro in più che è una cifra molto ridotta per uno strumento che vanta queste caratteristiche. Un’altra innovazione è l’introduzione di un cambio manuale perfetto per l’uso cittadino, visto che sarà possibile inserire la prima in movimento senza nessuna grattata, questo cambio, inoltre, è perfetto per una delle edizioni di Smart ovvero per la Sport Edition One che è una sorta di piccola BRABUS con la quale il cambio meccanico manuale è la sublimazione perfetta perché si riesce in un misto stretto a fare la doppietta e a divertirsi davvero molto”.

Novità importanti anche per quello che riguarda il design esterno che presenta un frontale molto più muscolare e nuovi gruppi ottici ingranditi nel posteriore

“In Smart la forma è funzione, ogni caratteristica serve a qualcosa. Oggi Smart nella sua parte anteriore è molto più sicura e rispettosa dei pedoni e il design è anche figlio dell’angolo di sterzata”.

Punto fermo di Smart resta la calotta Tridion che è sinonimo ormai consolidato di sicurezza da generazioni per la vostra city car

“È un elemento cruciale di Smart che è l’automobile più sicura in assoluto sul mercato di queste dimensioni. La cellula Tridion è una sorta di gabbia estremamente rigida che serve a proteggere gli occupanti ed è in grado di farlo anche in caso di urti con macchine molto più grandi. Noi abbiamo fatto un test con la nostra Mercedes Classe S contro la piccola Smart, quindi Davide contro Golia e in uno scontro a 50 Km/h, quindi i 50 della Smart e i 50 della Mercedes per un totale complessivo di 100 Km/h, quella che ha avuto la peggio è stata la Classe S. Addirittura, le porte della Smart si aprivano perfettamente dopo un urto con un tale gigante e il tasso di decelerazione che hanno subito i manichini all’interno della macchina era assolutamente all’interno delle soglie di sopravvivenza”.

Passando ai motori, questa è una macchina che consuma pochissimo, abbiamo letto in alcune stime che avete diffuso che arriva fino a 30Km/l

“Aggiungo che è possibile fare anche di più con le Smart, saranno inoltre disponibili tre motori: 70CV benzina 3 cilindri al lancio, a dicembre arriverà anche la versione 90CV  turbocompressa e poi a marzo la variante per i neopatentati da 60CV”.

In chiusura non possiamo non strapparle due battute anche sulla location che ha ospitato questa anteprima Smart

“Siamo nel cuore  di Roma, a San Lorenzo, un quartiere storico e precisamente nelle vecchie dogane. Si tratta di una zona che è stata utilizzata come una sorta di museo, ci sono degli artisti che ogni anno realizzano le loro opere e si è creata un’atmosfera molto partcolare, molto giovane, molto moderna: perfetta per Smart”.

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Nuova Smart Fortwo: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

La Smart Fortwo cambia forma ma non l’essenza. La nuova versione della citycar simbolo, indiscusso e numeri alla mano, dell’ultima generazione rimane legata a filo doppio con i modelli che l’hanno preceduta per quel che concerne lunghezza (2,69 m), trazione e motore rigorosamente posteriori, cellula Tridion sinonimo di sicurezza per l’intero abitacolo e praticità tra le strade cittadine. Tuttavia non mancano le novità, alcune anche particolarmente considerevoli. Cominciamo con gli ammortizzatori più morbidi, ideali per le superfici irregolari dell’asfalto cittadino, proseguiamo con un volante ancora più maneggevole che accompagna un diametro di sterzata, record, di 6,95 metri. In termini estetici, la nuova Smart Fortwo aumenta, nei limiti del possibile, la propria muscolosità, presentando un nuovo frontale arricchito da un cofano più robusto ed orizzontale oltre che da nuovi gruppi ottici rivisitati ed ingranditi, nelle forme, tanto all’anteriore quanto al posteriore. All’interno si avvertono da subito i 10 cm di larghezza in più rispetto della nuova Smart Fortwo rispetto ai modelli precedenti, i sedili si presentano più larghi e di conseguenza ancor più comodi, quello del passeggero, inoltre, diventa reclinabile raggiungendo un’estensione massima, e una conseguente capacità di carico, di 170cm. Dal monitor touchscreen 7” collocato al centro della plancia si accede a tutte le principali funzioni, a cominciare da stereo, telefono e navigatore, dal volante, attraverso dei semplici comandi, si può invece gestire il computer di bordo con display a colori da 3,5″ posto al centro del quadro strumenti. Nuovi bocchettoni per l’aria, tetto panoramico, cerchi in lega ed un bagagliaio che per capienza ricorda quello delle versioni antecedenti ma migliorato, notevolmente, per praticità di apertura con un’unica leva posta al centro del portellone. Da un punto di vista tecnico, la novità più considerevole è senza dubbio quella legata al cambio manuale, con la prima azionabile in movimento, a cui a partire da marzo verrà affiancato però il consueto cambio automatico. Due motori differenti, uno da 70 e l’altro da 90 CV, entrambi a benzina ed entrambi a 3 cilindri. Cinque, al contrario, le versioni disponibili: youngster, sport edition 1, passion, proxy e prime, con il modello d’ingresso (youngster) ben più equipaggiato rispetto a quanto non succedeva con le precedenti versioni. La nostra redazione ha avuto modo di provare, lungo le strade del centro di Roma, la versione Passion, con sedili ed interni in tessuto black-orange, volante e pomello del cambio (manuale) in pelle e cerchi in lega da 15”. I prezzi, IVA inclusa, partono dai 12.000 euro ed arrivano fino ai 15.500.

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Smart Fourjoy, il trionfo della street art

 

di Germana Condò

 

 

Ogni volta che il Gruppo Daimler presenta una novità lo fa in grande stile e soprattutto in maniera che l’evento abbia la maggior risonanza possibile. Questo è lo spirito con il quale, per rendere unico e indimenticabile il lancio della nuova Smart Fourjoy, è stato scelto il connubio tra innovazione dell’automobile e arte contemporanea ai massimi livelli. Sarà No Curves, l’artista che compone con il nastro isolante, uno tra i più interessanti nel panorama attuale della tape art internazionale a rappresentare, attraverso un suo progetto artistico, la nuova anima di Smart, attraverso le sue note sovrapposizioni di nastro isolante di vari colori e campiture di vernice con un risultato bidimensionale della materia, capace di mostrarsi all’occhio umano quasi in una visione tridimensionale. Anche la location non è casuale, l’evento si svolgerà nel quartiere che maggiormente è fulcro di fermento artistico nella città capitolina, l’Ostiense il prossimo 6 febbraio. Il soggetto è la nuova Smart con le nuove generazioni di fortwo e forfour e il risultato finale sarà l’intervento artistico di No Curves sopra una grande installazione di diciotto metri per otto realizzata dagli Studios International, partner di Smart in questo progetto di street art. La parete su cui interverrà No Curves è autoportante e interamente in materiale ligneo, ancorata sulla terrazza dell’edificio di Via del Porto Fluviale. Per quanto riguarda il rapporto di Smart con l’arte si potrebbe dire che la piccola city car navighi in acque conosciute. È difatti l’unica vettura in produzione esposta al MoMA di New York. Nel 2009 Smart ha realizzato, insieme al partner ROJO, 400 metri quadri di superfici in cemento nel centro di San Paolo su cui artisti internazionali  hanno dipinto i loro murales. La nuova fortwo resterà delle stesse dimensioni che l’hanno resa famosa mentre la quattro posti sarà una vera sorpresa in termini di innovazione delle forme e dei valori racchiusi nella nuova forfour, garantisce il Gruppo Daimler.