images

Indy Car: Pagenaud vince a Baltimore, scintille Dixon-Power

 

della Redazione

 

Si è conclusa con la vittoria di Simon Pagenaud, pilota francese del team Schmidt Peterson Motorsports, il Gran Premio di Baltimore, sedicesima tappa del campionato 2013 di Indy Car. A rimanere in eredità però, ancor prima che il secondo acuto stagionale del pilota originario di Poitiers, è stata la polemica tra Will Power e Scott Dixon, con il neozelandese che dopo aver conquistato la pole position nella giornata di sabato è costretto al ritiro, in gara, nel corso del 53esimo giro a causa di un contatto proprio con lo stesso Power, quando i due si trovavano rispettivamente al terzo e quinto posto provvisorio. Un altro fine settimana da dimenticare, quindi, per Dixon dopo quello vissuto esattamente sette giorni fa a Sonoma, ed un altro fine settimana, al contrario, che avvicina sempre più Helio Castroneves, nono al traguardo, alla conquista del titolo. A tre gare dal termine infatti il vantaggio in classifica del brasiliano proprio nei confronti di Dixon è di 49 punti. Prossimo appuntamento con la Indy Car il 5 e 6 di Ottobre con la doppia tappa del Shell and Pennzoil Grand Prix di Houston.

IndyCar Pocono (Dixon)

IndyCar: la rivolta di Pocono

 

di Filippo Gherardi

 

Il neozelandese Scott Dixon, del Team Ganassi Racing, ha vinto il Pocono IndyCar 400, diventando l’ottavo vincitore diverso su undici gare disputate nella IndyCar 2013. Sul tracciato di Long Pond, in Pennsylvania, Dixon si è imposto al termine di centosessanta giri emozionanti e precedendo, nell’ordine, lo statunitense Charlie Kimball e il britannico Dario Franchitti, per un podio che consegna una strepitosa tripletta al team Ganassi. Un exploit incredibile ed inaspettato per la squadra del duo Ganassi-Sabates, sin qui a secco di vittorie nelle prime dieci uscite della stagione. Quarto posto per un redivivo Will Power del Team Penske, quinto un sorprendente Josef Newgarden del team Sarah Fisher Hartman Racing. In una gara che ha fatto, letteralmente, strage di big, chi si salva a giochi fatti è l’attuale leader del campionato Helio Castroneves. Il brasiliano del Team Penske chiude solo in ottava posizione, alle spalle anche di Simon Pagenaud e Justin Wilson e senza essere mai stato davvero competitivo, tuttavia i suoi diretti avversari fanno peggio di lui e pertanto il fine settimana di Castroneves va comunque in archivio con un bilancio positivo. Passando proprio agli altri attesi attori protagonisti di questa IndyCar 2013, partiamo dall’altro brasiliano Tony Kanaan del Team KV Racing Technology che dopo una gara vissuta in gran parte nelle prime posizioni, in cui figurano anche quindici passaggi in testa alla corsa, chiude sotto la bandiera a scacchi con una deludente tredicesima posizione finale. Peggio ancora, malgrado le premesse, il Team Andretti Autosport. I piloti della scuderia di Michael Andretti erano andati alla grande nel corso delle qualifiche, con Marco Andretti capace di strappare la pole position davanti, appunto, ai suoi due compagni di squadra Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe. Poi, però, la gara ha riservato ben altri scenari. Il primo a lasciare punti, pesanti, sull’asfalto di Pocono è stato James Hinchcliffe, fuori senza nemmeno aver percorso un giro dell’ovale. Finisce, invece, dopo centoventuno tornate la corsa del campione in carica Ryan Hunter-Reay, fuori per un incidente. Ancora più amaro in bocca per Marco Andretti, che dopo la pole mette a referto addirittura ben ottantotto giri davanti a tutti, per poi finire in una più che anonima decima posizione finale. A questo aggiungete anche il ritiro, al centoquattresimo giro, per il “quarto moschettiere” E.J. Viso. A sorridere, a posteriori, è quindi e soprattutto Helio Castroneves, a cui il pazzo fine settimana di Pocono non costa (come invece molti immaginavano alla vigilia) la leadership del campionato, ancora ad appannaggio del pilota di San Paolo con 356 punti, ventitre in più rispetto a Ryan Hunter-Reay (333) e cinquantacinque rispetto a Marco Andretti (301). Si torna tutti in pista tra una settimana con il doppio appuntamento (13-14 luglio) con l’ Honda Indy Toronto.

hunter-reay-wins-alabama

Indycar: Hunter Reay è “Mr. Alabama”

 

di Filippo Gherardi

 

Secondo appuntamento stagionale in archivio per quel che riguarda il campionato 2013 di Formula Indy. Dopo il successo del canadese James Hinchcliffe in occasione della gara di debutto, lo scorso 24 Marzo a St. Petersburg, tra i tornanti del circuito permanente del Barber Motorsport Park di Birmingham, in Alabama, è stato il campione in carica Ryan Hunter Reay a terminare la corsa davanti a tutti e a riuscire nell’accoppiata pole-vittoria finale. Il pilota statunitense prende il largo sin dalla partenza, agevolato anche dal guasto “pronti-via” che fa perdere posizioni alla vettura dell’australiano Will Power, secondo in griglia e vincitore delle ultime due edizioni del Grand Prix di Alabama. Con Power attardato e costretto ad affidarsi a pit stop e strategie azzardate nel disperato tentativo di recuperare posizioni in classifica, le insidie maggiori per Hunter Reay, la sua Dallara Andretti Autosport e il suo primato in solitario arrivano dal neozelandese Scott Dixon, team Ganassi Racing e al terzo podio consecutivo su questo tracciato, e dal brasiliano Helio Castroneves, Team Penske e vincitore nel 2010, che chiudono rispettivamente al secondo e terzo posto finale. Quarto al traguardo l’americano Charlie Kimball, quinto uno sfortunato e combattivo Will Power, sesto il francese Simon Pagenaud, autore di una bella rimonta dopo che aveva iniziato la gara con il tredicesimo posto in griglia di partenza. Chiude soltanto al decimo posto invece l’altro francese, debuttante assoluto, Tristan Vautier che nelle qualifiche ufficiali aveva fatto segnare un ottimo terzo tempo generale alle spalle di Hunter Reay e Power. Va ancora peggio a James Hinchcliffe, vincitore come detto nella prima gara a St. Petersburg, rilegato in decima fila sulla griglia di partenza e costretto al ritiro anticipato dalla gara dopo un incidente, un tamponamento a voler essere esatti, subito da parte dello statunitense Graham Rahal. Rivolgendo uno sguardo alla classifica, quanto mai parziale dopo appena due gare su sedici disputate, in testa troviamo il brasiliano Castroneves con 79 punti, seguito a quota 70 da Dixon e a 66 da Hunter-Reay. Quarto posto in classifica per Andretti (settimo al traguardo nel Grand Prix di Alabama ndr) con 61 punti complessivi in cascina, quinto il canadese Hinchcliffe che rimane fermo ai 56 punti conquistati a St. Petersburg. Prossimo appuntamento con la Formula Indy 2013 fissato per il 21 di Aprile, quando a Long Beach si svolgerà la trentanovesima edizione del Toyota Grand Prix.