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Seat e Polizia di Stato: l’accordo scende in pista

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Procede a gonfie vele la collaborazione tra Seat e la Polizia di Stato nata due anni fa, quando la casa spagnola si aggiudicò la gara d’appalto per la fornitura delle Leon 2.0 TDI 150 CV alle Forze dell’Ordine. Fino ad ora sono state consegnate circa 1.000 volanti ma l’impegno di Seat va oltre alla “semplice” distribuzione delle vetture, a questo si aggiunge la fornitura di un servizio di assistenza specifico svolto da del personale tecnico dedicato proprio alla Polizia di Stato e soprattutto alla formazione degli addetti ai lavori coinvolti nel progetto. Duecento collaboratori della Polizia sono stati formati per avere un’ottima conoscenza sulle caratteristiche delle auto, e la Rete ufficiale di Concessionari e Service Partner di Seat è stata istruita per poter garantire il massimo servizio di assistenza. Fa parte di questo accordo anche il corso promosso da Seat che si è svolto nei giorni scorsi presso il Circuito di Franciacorta, a Brescia, volto alla formazione degli istruttori di guida del Corpo di Polizia; le “lezioni” hanno coinvolto istruttori di guida delle Questure di Roma, Milano, Padova e Verona sia dal punto di vista teorico che pratico, con esercizi svolti in pista sotto la supervisione di piloti Seat. La giornata si è conclusa con le parole di Massimo Improta, Primo Dirigente della Polizia di Stato: “La formazione continua degli istruttori, per permettere loro di trasmettere a propria volta le nozioni acquisite ai collaboratori, consentendo a questi ultimi di lavorare in piena sicurezza su qualsiasi tipo di vettura, Più sono preparati i collaboratori che hanno la responsabilità alla guida, più sono al sicuro i cittadini, e questo è esattamente il cuore del nostro lavoro”. Era presente anche il Direttore di Seat Italia, Gianpiero Whinny, che ha specificato: “Dall’inizio dell’accordo, la Seat ha preso l’impegno di dimostrare quanto ci tenga a dare un servizio a 360°. Il processo non si chiude con la vendita del prodotto, il cliente va seguito durante tutto il percorso di utilizzo della vettura, e siamo quindi onorati di aver potuto offrire quest’attività di formazione e di scambio di conoscenze”. Le Seat Leon fornite ai poliziotti, è opportuno specificarlo, hanno ovviamente subito delle modifiche per generare condizioni e modalità di guida diverse da quelle di un’auto di serie. Tra queste troviamo la struttura blindata, equivalente ad un maggiore peso di 225 kg, sospensioni rinforzate, batteria e alternatore sovradimensionati, luce diurne più alte da terra, deposito antiscoppio, protezione della parte inferiore e centralina dell’unità di controllo.

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Seat: si chiama Arona l’attacco ai B-SUV

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Seat non si ferma e prosegue con i lanci, negli ultimi due anni il marchio spagnolo ha presentato quattro nuove vetture ed ora l’attacco viene sferrato verso il segmento dei B- SUV. L’ultima arrivata si chiama Arona, terzo modello del 2017, il suo nome deriva da una città delle Canarie mentre il suo posto è accanto ad Ateca, prendendo parte alla famiglia che nel 2018 accoglierà un SUV di grandi dimensioni. Arona ha lo scopo di racchiudere in sé tutti gli stilemi dell’ultima generazione Seat, oltre che le dimensioni compatte tipiche di una cittadina e l’indole da crossover. Partiamo allora dalle dimensioni, il nuovo B-SUV nasce sulla stessa piattaforma della Ibiza (la MQB A0) ma è più lungo rispetto ad essa di 79 mm (per una lunghezza totale di 4,1 m), oltre che più alto di 99 mm. Questo permette ad Arona di avere una maggiore altezza da terra e soprattutto una maggiore abitabilità per i passeggeri, ed un bagagliaio di ben 400 litri. L’estetica ricorda molto quella della Ateca, a cominciare dal frontale su cui sono presenti i gruppi ottici Full Led e proseguendo con le fiancate e la zona posteriore, offrendo fino a 68 diverse combinazioni cromatiche ed una variante sportiva FR. Uno dei punti di forza del nuovo B-SUV spagnolo è sicuramente nella dotazione tecnologica, in particolare per quanto riguarda la sicurezza: Front Assist, regolatore automatico della distanza, Stop/Start, Hill Hold Control, rilevamento della stanchezza del conducente, sensori pioggia e luce, frenata anticollisione multipla e telecamera posteriore ad alta precisione. L’infotainment comprende uno schermo touch premium da 8”, compatibile con i sistemi Android Auto AppleCarPlay e Mirror Screen, ed il caricabatteria wireless per smartphone con amplificatore di segnale GSM, mentre saranno a richiesta il Rear Traffic Alert, il Blind Spot Detection e un sistema di assistenza al parcheggio che funziona sia per manovre in parallelo che trasversali. Le motorizzazioni di Arona saranno tutte ad iniezione diretta con turbocompresse e abbinate alla trazione anteriore, la gamma si compone di tre benzina e due diesel: per i primi c’è il 1.0 3 cilindri da 95 o 115 cavalli (il secondo anche con cambio automatico DSG), e soprattutto il nuovo TSI 4 cilindri da 150 cavalli; dal lato diesel è disponibile il 1.6 TDI da 95 cavalli, con automatico DSG, o  da 115 cavalli. Nel 2018 arriverà anche il 1.0 TSI da 90 cavalli bifuel metano/benzina, portando Seat ad essere la prima casa ad aver inserito questo tipo di propulsore su una vettura del segmento crossover compatti. Per ora la gamma motori del mercato italiano non è ancora stata definita in via ufficiale, ma sappiamo che le vendite partiranno dal prossimo mese di novembre, mentre avverrà al Salone di Francoforte il debutto al pubblico di Arona.

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Spazio, design e tecnologia: nuova Seat Ibiza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Le parole con cui la casa madre descrive la nuova Ibiza non lasciano molto spazio a dubbi o interpretazioni su cosa si volesse raggiungere: ”La miglior Ibiza di sempre”. Così Seat ha presentato a Barcellona la nuova nata, ormai alla quinta generazione, e prima del Gruppo Volkswagen ad utilizzare la piattaforma modulare MQB A0 (Modularer Querbaukasten), che nelle intenzioni della casa dovrà apportare ”un grande passo avanti in termini di sicurezza, design, prestazioni e comfort”. La nuova Seat Ibiza si presenta esteriormente con uno stile che rilancia la tradizione ma guarda ad una maggior freschezza di forme, con fari Full Led e cerchi fino a 18” in due tonalità. Più spaziosa del modello precedente, con lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori aumentato di 35 mm e i sedili di 42 mm più larghi. Oltre alla capacità del bagagliaio, aumentata di 63 litri, il che lo rende il più capiente nel segmento, con una capacità di carico totale di 355 litri. Il capitolo motorizzazioni vede tre propulsori con blocco e cilindri in alluminio; la prima possibilità è un motore 1.0 TSI tre cilindri 95 o 115 CV con turbocompressore, intercooler e iniezione diretta. Mentre entro la fine del 2017 sarà disponibile un nuovo propulsore 1.5 TSI, con quattro cilindri e una potenza di 150 CV. E poi motorizzazioni Diesel 1.6 TDI da 80, 95 e 115 CV. E per finire, la nuova piattaforma MQB A0 permette alla nuova Ibiza di offrire anche un motore TSI 1.0 alimentato a gas naturale compresso (metano) con una potenza di 90 CV. Passando agli allestimenti disponibili, ne sono proposti quattro: Reference, Style, FR e XCellence. Questi ultimi due sono quelli che la casa definisce ‘top di gamma’, l’uno più dedicato alla dimensione sportiva e l’altro ad una dimensione di eleganza e comfort. Facciamo un salto nei sistemi di assistenza alla guida e troviamo Front Assist, Traffic Jam Assist, regolatore automatico della distanza ACC, sistema di avviamento senza chiave Kessy, pulsante di accensione con funzione Heart Beat, sensori di parcheggio anteriori e posteriori di ultima generazione e telecamera posteriore che permette di visualizzare immagini sul touchscreen integrato da 8” con pannello in vetro. In quanto a connettività le scelte non mancano: Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink sono il tris fra cui scegliere. L’obiettivo è non dimenticare quel che c’è stato, ma coniugarlo con quel che sarà, per produrre modelli di sempre maggior appeal.

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Nuova Seat Leon CUPRA

 

di Stefano Ursi

 

Le consegne sono previste a partire da Marzo 2017, ma non per questo la curiosità si è esaurita per la nuova Seat Leon CUPRA, che nelle intenzioni della casa madre alza il livello degli ingredienti di base per ”perfezionare un modello già vincente”. Ma andiamo a vedere com’è la nuova nata di casa Seat; partiamo dalla strumentazione tecnologica, in cui troviamo Traffic Jam Assist, il Sistema di mantenimento della corsia, la Regolazione automatica della distanza e il Sistema di protezione dei pedoni, oltre a freno di stazionamento elettrico e al Kessy (sistema di chiusura e avviamento senza chiave), oltre al Sistema di Navigazione con schermo da 8” ad alta definizione e, per la prima volta su Leon, il Connectivity Box (Sistema di ricarica wireless per smartphone con funzione di amplificazione del segnale). Passiamo alla motorizzazione e alle prestazioni, con un motore 2.0 TSI da 300 CV, il più potente di Gamma Leon mai prodotto, coppia massima a 380 Nm, nell’intervallo 1.800/5.500 giri/min. Nuova Seat Leon CUPRA vede la trazione integrale nella versione familiare ST, in combinazione con il cambio automatico a doppia frizione (DSG) e, per valorizzazione sportività e agilità, il nuovo modello si affida alla trazione integrale permanente 4Drive. Non mancano, fra gli elementi di sicuro interesse, la regolazione adattiva dell’assetto (DCC), lo sterzo progressivo e il differenziale autobloccante elettronico di serie. Che sia un’auto che stuzzica la fantasia, ma soprattutto la duttilità del guidatore, è evidente dai cinque profili che è possibile scegliere tramite il Cupra Drive Profile: Comfort, Eco, Sport, Individual e Cupra, ognuno con la capacità di plasmare l’auto alle proprie esigenze di guida o di viaggio, se si preferisce la comodità o la sportività. Insomma, ad ognuno la sua Cupra personalizzata. Non sono solo la motorizzazione o gli allestimenti interni, o come detto la personalizzazione a fare la differenza rispetto alla Leon che questo nuovo modello si lascia alle spalle, bensì un concetto di auto che guarda al futuro senza mai disdegnare di mostrare un passato prossimo da vettura di successo. Potenza, sicurezza e tecnologia per offrire, come spiega l’azienda, un’esperienza a 360° senza scendere a compromessi, questo l’obiettivo finale.

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Seat Mii by Cosmopolitan: potere allo stile

 

di Stefano Ursi

 

Dopo la presentazione alla Fashion Fest di Londra del Luglio scorso debutta anche in Italia la serie speciale Seat Mii by Cosmopolitan. Si, proprio la famosa rivista internazionale con la quale la casa spagnola ha collaborato per più di un anno studiando ed esaminando idee e suggerimenti di lettori e lettrici. E infine realizzando un modello che unisca la visione del pubblico di una rivista e la capacità di progettare auto. Un esperimento, come detto, che ha dato vita alla serie speciale Seat Mii by Cosmopolitan dedicata all’universo femminile e che andiamo ora ad analizzare. Ricca di dettagli e di chicche studiate appositamente per venire incontro ad un pubblico che ha manifestato le proprie idee e preferenze in tema di stile, ci troviamo di fronte ad una vettura totalmente sui generis dal punto di vista delle scelte stilistiche. Partiamo dall’esterno, come spesso facciamo e vediamone tanto per cominciare le possibili combinazioni cromatiche della carrozzeria e non solo; i colori fra cui scegliere sono metallizzato Violetta Cosmo e Bianco Pastello con i gusci degli specchietti con colorazione Gold. Tetto nero e cerchi in lega da 15” e luci diurne a LED. Prima di passare allo stile interno facciamo un salto nella strumentazione di bordo per trovare sistema di connessione SD, USB e Bluetooth, docking station per smartphone e color display, navigatore (tramite app DriveMii), sensori di parcheggio posteriori e sistema di regolazione della velocità. Dall’hi-tech, per l’entertainmente e per la sicurezza, torniamo a parlare di stile ovvero il carattere distintivo di questo modello di vettura pensata e studiata da Seat assieme ad una rivista che sullo stile è divenuta un punto di riferimento internazionale ormai da tempo. Ed è proprio all’interno che Seat ha accelerato in maniera decisa sullo stile, con sedili in Alcantara color Violetto e bordi Gold, sui tappetini, sul portellone e sul battitacco troviamo il logo bicolore “Cosmopolitan loves Mii” per ricordare sempre di più, ancora un’altra volta come la collaborazione fra le due realtà sia alla base della realizzazione del modello di cui stiamo parlando. Altro particolare che accentua l’aspetto fashion di Mii by Cosmopolitan, la leva del cambio e il volante rivestiti in pelle e la consolle che, ancora una volta, si veste di Violetto. Per quanto riguarda le motorizzazioni troviamo un benzina 1.0 da 60 CV e un bifuel metano 1.0 Eco da 68 CV.

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Crash test EuroNCAP 2016: 5 stelle per l’Alfa Romeo Giulia

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Ottimi risultati per la nostra Alfa Romeo Giulia agli ultimi crash test svolti da Euro NCAP, dove sono stati messi sotto esame tre differenti modelli utilizzando nuovi e severi metodi di valutazione; ad affiancare la Giulia anche la Seat Ateca e la Volkswagen Tiguan. Un occhio di riguardo è stato riservato ai sistemi di frenata automatica di emergenza, essenziali nella protezione degli scontri tra veicoli e nell’investimento dei pedoni, sistemi che tutte e tre i modelli offrono nella loro dotazione di serie. La berlina di Alfa Romeo ha stupito tutti ottenendo praticamente il massimo durante i test, un 98% nella sicurezza degli occupanti adulti, merito dell’ottima protezione dedicata ai passeggeri anteriori e posteriori in tutti i tipi di impatto, un numero che le ha permesso di conquistare le famose 5 stelle Euro NCAP. Bene anche nella protezione bambini (81%), non massima a causa di un esito non troppo positivo per la protezione al petto in uno scontro frontale di un manichino di sei anni e per la mancanza dell’attacco isofix sulla parte centrale del divano posteriore. La protezione pedoni ha fatto registrare un 69% per qualche mancanza riguardo la protezione della testa, mentre 60% è il risultato ottenuto dai sistemi di sicurezza: oltre all’AEB prima menzionato, presenti il rilevatore di cambio corsia e il limitatore di velocità. Non sono stati da meno i SUV Tiguan e Ateca: 5 stelle per la vettura di casa Seat raggiunto grazie al 93% nella protezione adulti, all’84% per i bambini, al 71% nella protezione pedoni e al 60% delle dotazioni (manca l’assistenza all’abbandono corsia). Ottiene 5 stelle anche la Volkswagen Tiguan, frutto di un 96% per la sicurezza adulti, 84% per i bambini, 72% per i pedoni e 68% per i sistemi di sicurezza (in questo caso si segnala l’assenza del limitatore di velocità)

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Ateca: occhi puntati sul primo suv di casa Seat

 

di Stefano Ursi

 

Da tempo ormai si dava per scontato che anche Seat desse vita, prima o poi, al suo primo esemplare nel segmento suv e il momento è arrivato. Il debutto a Parco Valentino, al Salone dell’Auto di Torino: Ateca è il primo suv di Seat ed è stato preceduto da numerosi rumors sulla rete. Ad una prima occhiata dall’esterno il look, di cui è impossibile non notare la somiglianza con Leon, appare decisamente improntato ad un’immagine di compattezza e robustezza, data dalle dimensioni (4,36 di lunghezza, 1,84 di larghezza e 1,60 di altezza) e dal design le cui forme appaiono quasi scolpite. I gruppi ottici anteriori Full-LED, poi, impreziosiscono l’immagine della vettura, che studia da prima di una serie tutta in divenire. Ateca vede una gamma di motorizzazioni benzina (1.0 EcoTSI da 115 cavalli/ 1.4 EcoTSI da 150 cavalli) e diesel (1.6 TDI CR da 115 cavalli e 2.0 TDI CR da 150 e 190 cavalli) che vanno ad associarsi ai quattro allestimenti che la casa ha previsto ovvero Reference, Style, Advance e Xcellence. Ognuno realizzato al fine di personalizzare al massimo la vettura secondo quelle che sono le proprie modalità di guida e soprattutto i propri gusti personali in fatto di interni e di tecnologia. Già, la tecnologia. Su Ateca Seat ha pensato di spingere molto sui dettagli “hi-tech” di nuova generazione, lasciando grande spazio a strumentazioni interessanti dal punto di vista della connettività e del virtuale, come il sistema di infotainment Media System Plus o la possibilità di ricaricare in wireless lo smartphone solo appoggiandolo alla plancia di ricarica. Il capitolo sicurezza, come ovvio, va ad intersecarsi profondamente con quello della tecnologia e delinea la volontà di non tralasciare un settore decisivo nelle auto di nuova generazione, veri e propri conglomerati di strumentazioni virtuali votate all’assistenza al conducente e alla preservazione dell’incolumità di chi sta dentro e sulla strada; fra gli altri il sistema Blind Spot Detection che assiste il conducente nel parcheggio in retromarcia bloccando l’auto in presenza di veicoli o ostacoli, il Front Assist che rallenta la vettura qualora la distanza con il veicolo che la precede dovesse assottigliarsi senza reazione del conducente e rileva la presenza di pedoni in attraversamento e il sistema che aiuta l’auto a rimanere sempre nella corsia di marcia.

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Seat Ateca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Dopo le tante parole fatte finora, ecco che finalmente la Seat Ateca ha un volto. Nasce sulla piattaforma modulare MQB e sarà costruita presso lo stabilimento Skoda di Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca. Lunga 4,36 metri, può vantare un vano di carico da 510 litri, che diventano 485 nelle versioni a trazione integrale, e il suo stile ricalca fedelmente i canoni delle altre sorelle nonché proposti dalla 20V20, come i fari Full Led. Nessuna sorpresa neppure per l’abitacolo, classico nell’impostazione e pratico nell’ergonomia, con la parte centrale della plancia rivolta verso il guidatore e, a portata di mano, lo schermo (fino a 8 pollici di diagonale) del sistema infotelematico Seat Full Link, dotato di Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink oltre che della ricarica wireless per lo smartphone. La dotazione di sicurezza può contare su diversi dispositivi di assistenza tra cui il Traffic Jam Assist che a bassa velocità accelera, frena e sterza da solo la vettura mentre da 60 km/h può contare sugli automatismi per regolare automaticamente la velocità e mantenere la corsia. Nuovo anche l’Emergency Assist: se il guidatore rimane inattivo per un certo lasso di tempo, il sistema lo allerta, poi dà leggeri colpi di freno e infine arresta il veicolo mantenendolo sulla sede stradale. Naturale che vi siano l’ACC con Front Assist e i sistemi per il riconoscimento dei segnali, l’angolo morto e l’allerta per il traffico trasversale in retromarcia. La Ateca promette anche un’ottima dinamica di marcia grazie al peso e alle dimensioni contenute unito alle prestazioni dei motori, tutti turbo e ad iniezione diretta con potenze da 115 a 190 cv. Le unità a benzina sono il 3 cilindri mille da 115 cv e il 4 cilindri 1.4 da 150 cv con sistema di deattivazione dei cilindri, con consumi che vanno da 5,3 a 6,2 litri/100 km pari rispettivamente a 123 e 141 g/km di CO2. I diesel sono i ben noti 1.6 da 115 cv e il 2 litri da 150 cv o 190 cv con una forbice consumi/emissioni di 4.3-5 litri/100 km pari a 112-131 g/km di CO2. I cambi saranno manuali o a doppia frizione e la trazione sarà anteriore o integrale a controllo elettronico per le versioni più potenti. Inizierà ad arrivare nei mercati europei a primavera, con le prime consegne italiane previste a luglio, e il debutto di una nuova denominazione per l’allestimento più ricco, Xcellence, che in parte spiega anche la strategia prevista per quest’auto. La Ateca, infatti, dovrà alzare la percezione che il pubblico ha del marchio che “è ben inferiore rispetto ai reali contenuti”, ha detto Luca de Meo, nuovo amministratore delegato di Seat.

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Seat: arriva l’app che trova parcheggio

 

di Maurizio Elviretti

 

Sapete quanto tempo si perde, in media, a cercare parcheggio? Ben 20 minuti.  Infatti, secondo una stima dell’ONU il 30% delle persone che vedete alla guida di un’auto in qualsiasi momento sta cercando un posteggio. Numeri destinati a peggiorare: si stima che nel 2050 il 66% della popolazione mondiale vivrà in contesti urbani, aumentando drammaticamente la concentrazione di veicoli in città già congestionate. ”Per trovare un parcheggio nelle strade delle principali città europee – ha spiegato Jordi Caus, Responsabile Nuovi Progetti per la Mobilità Alternativa di Seat – si perdono circa venti minuti”. Per tentare di risolvere, o perlomeno di “alleviare le sofferenze” degli auotmobilisti, Seat ha sviluppato ParkFinder, un’app per smartphone che indirizza gli automobilisti verso i parcheggi liberi disponibili lungo le strade di Barcellona. Il progetto pilota, infatti, è partito nella metropoli catalana, con il supporto del Comune. Per ottenere l’informazione basta inserire la zona in cui si è diretti o, una volta arrivati nella zona di destinazione, chiedere all’applicazione dove parcheggiare. Ma l’obiettivo di questo progetto è di andare oltre al problema del parcheggio, aggiungendo ulteriori funzionalità legate al tema della mobilità urbana nel prossimo futuro. Una delle principali sfide, infatti, è quella di prevenire le congestioni del traffico, gestendo in maniera intelligente la circolazione delle auto.

 

 

 

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Seat aggiorna la sua Alhambra: a settembre sul mercato

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

A cinque anni dall’ultimo restyling, Seat Alhambra torna sul mercato rinnovata sia nelle linee che sotto il cofano. All’esterno sono state apportate modifiche alla calandra anteriore, il logo è stato inserito al centro, ci sono nuovi cerchi e delle colorazioni prima non disponibili; all’interno troviamo inediti abbinamenti cromatici e il volante della Leon, quest’ultimo per dare un senso di dinamismo a chi guida. I nuovi propulsori sono tutti omologati alla normativa Euro 6, consumano fino al 15% in meno rispetto alle precedenti unità ed hanno qualche cavallo in più; tra i motori disponibili ci sono il 1.4 TSI 150 CV, il 2.0 TSI 220 CV e tre diversi 2.0 TDI, nelle potenze da 115, 150 e 184 CV; sui diesel entry level non sarà disponibile il cambio a doppia frizione Dsg, ora con funzione coasting, ma si potrà averlo a richiesta sulle altre motorizzazioni o addirittura di serie sul benzina 220 CV. La nuova Alhambra sarà indirizzata principalmete ad una clientela “business”, a quelle persone che girano con l’auto aziendale, e per facilitar loro la vita Seat ha pensato bene di fornire alla sua monovolume un’ampia dotazione tecnologica: sistemi blind spot detection, dispositivo anticollisione, dispositivo di regolazione dell’assetto DCC, sistema kessy per l’avviamento senza chiavi, schermo da 6,5”, otto altoparlanti e un dipositivo full link per collegare gli smarphone all’auto. Seat non ha di certo trascurato il capitolo sicurezza, e infatti sulla nuova Alhmabra troviamo di serie una lunga lista di sistemi che supportano la guida: frenata anticollisione multipla, monitoraggio angolo cieco, Parck Assist, riconoscimento della segnaletica, sensore di stanchezza e sistema Full Beam Assist che regola il fascio luminoso dei proiettori. Debutta su questa monovolume la Seat ConnectApp con le sue funzioni di “Read to me” e “Voice Reply”, utili per la traduzione vocale dei testi di mail, sms, oi dei post di Facebook e Tweetter. Rispetto alla precedente versione, i prezzi si sono alzati di 700 euro proprio per la tanta tecnologia aggiuntiva a disposizione, partono dai 34.300 della versione 115 CV Style e arrivano ai 41.100 della 184 CV Advance con DSG; in Italia è già ordinabile, ma per ora solo nella configurazione sette posti con il motore Diesel 2.0 TDI.