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Bmw X6, a Parigi il restyling 2015

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Salone di Parigi è stata l’occasione per Bmw di presentare la nuova X6, non una rivoluzione ma bensì una evoluzione. Prevista in Italia per dicembre, il restyling della casa teutonica adotta uno stile aggiornato con una carrozzeria sportiva. Ma nonostante l’attenzione principale punti tutto sull’aspetto estetico, la nuova X6 si presenta in una veste aerodinamica e con equipaggiamento di serie che include fari bixeno, un portellone automatico e cerchi in lega da 19 pollici. La variante M Sport aggiunge a tutto ciò un body kit aerodinamico, una griglia in alluminio opaco, cerchi in lega da 19 pollici ultraleggeri. All’interno, questa M Sport dispone anche di piccole migliorie, la sospensione Adaptive M e una sospensione posteriore regolabile ad aria. L’abitacolo della nuova X6 replica quello della X5 di ultima generazione visto che adotta un volante sportivo, interni in pelle Dakota, un sistema di infotainment iDrive e uno schermo multimediale da 10.25 pollici. Sempre di serie troviamo un climatizzatore bizona, comandi montati sulla consolle centrale e una capacità di carico che può andare fino a 1.525 litri. Al momento del lancio si presenta con una vasta gamma di motori, tutti abbinati alla trazione integrale XDrive. L’entry level è rappresentato dal diesel 6 cilindri da 258 cv della 30d, per poi passare ai 381 della versione turbo M50d e ai 450 del V8 installato sulla 50i. Nella primavera del 2015 la gamma di modelli sarà completata dalla BMW X6 xDrive40d (230 kW/313 CV). Per chi non si accontenta (si fa per dire) sono disponibili diversi pacchetti per aumentare la dinamicità del modello con assetti sportivi e una sterminata serie di optional comprendenti anche l’innovativo head-up display, l’assistente al parcheggio e di guida autostradale. Prezzi a partire da 70.890 euro.

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Al Salone di Parigi la Eolab, prima vettura ibrida di Renault

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Renault vuol dare battaglia a Volkswagen e alla sua XL-1, e lo fa mandando sul campo di battaglia la sua prima creatura ibrida: la Renault Eolab. E’ una delle nuove vetture Renault che verranno presentate al prossimo Salone di Parigi, e farà parte delle berline di segmento B, ma con tantissime innovazioni che partono dai materiali di costruzione fino ad arrivare alle futuristiche componenti tecnologiche. Prima di tutto, la Eolab peserà 955 chili, 400 in meno delle vetture dello stesso segmento, grazie appunto alla scocca multimateriale costruita in acciaio, alluminio e compositi, di cui fa parte anche il tetto in magnesio pesante solamente 4 kg. Rendere più leggera la vettura ha reso possibile la diminuzione delle dimensioni delle suoi componenti, come propulsore, freni, serbatoio, sistema di raffreddamento e sospensioni, cosa che allo steso tempo consente di creare un equilibrio con l’importante peso di batterie e tecnologia ZE Hybrid, pari a 145 kg. Sull’ibrida Renault sarà montato un 3 cilindri benzina da 999 cc, con potenza di 75 Cv e 95 Nm, il quale sarà supportato da un cambio a tre rapporti più leggero e meno costoso delle solite trasmissioni utilizzate sulle vetture ibride. La componente elettrica eroga una potenza di 50 kW e 200 Nm di coppia, è alimentata da una batteria di 6,7 kWh che si ricarica in decelerazione e mette a disposizione due diverse modalità: settimana e week-end. Nella modalità per la settimana l’accensione è sempre elettrica, fino a 60/70 km si procede utilizzando la batteria e in prima marcia, dopo di che automaticamente passa in seconda fino a 120 km/h, e superata questa velocità viene inserita la terza e interviene il motore termico, procedendo in modalità ibridà. Se si sceglie la funzione week-end invece il motore si accende elettricamente, ma entra in azione il motore termico a più basse velocità e le due modalità si associano per coprire distanze maggiori. Grazie a questa tecnologia ibrida, unita al peso contenuto e ad un miglioramento dell’aerodinamica, la Eolab permette di avere consumi bassissimi pari a 1 litro per 100 km, i migliori della categoria.