Foto Mazda 1

Mazda MX-5 Exceed: la prova in pista

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Mazda MX-5, con oltre 1 milione di esemplari nel mondo, è la roadster più venduta a livello internazionale, e la nuova generazione vanta credenziali tanto care ai suoi estimatori: meno peso e più guidabilità. Abbiamo provato la 1.5 dopo aver già testato la 2.0, per vedere come si comporta la piccola della famiglia. Ebbene, esteticamente, cerchi da 16 a parte, che prendono il posto di quelli da 17 pollici, è impossibile notare la differenza, e questo vuol dire che anche la 1.5 è bellissima, con la sua linea futuristica ed essenziale che la rende la miglior rappresentante attuale del Kodo Design. Coda corta, cofano lungo, e parafanghi che consentono d’inquadrare al meglio dove mettere le ruote, sono i suoi marchi di fabbrica. All’interno l’abitabilità è buona per tutti coloro che non superano il metro e 80 cm, gli altri viaggiano leggermente sacrificati. Comunque, la posizione di guida è da puristi: si sta seduti a pochi centimetri da terra con il volante verticale e la corta leva del cambio proprio lì dove dovrebbe essere. Ne consegue, che la sua missione è quella di andare a caccia di curve, per questo l’abbiamo portata all’ISAM di Anagni (FR), dove il misto abbonda ed è possibile metterla alla prova.Raggiungere il circuito è stato facile con il navigatore con il valido schermo in stile tablet che si erge sulla plancia, segno che l’auto in questione, seppur apparentemente spartana, presenta un sistema d’infotainment di alto livello. Durante il trasferimento, l’assetto meno rigido rispetto alla 2 litri ha evidenziato una buona propensione ad assorbire le buche e le irregolarità stradali, mentre il motore da 131 CV allungava liberamente fino a 7.500 giri. In pista poi, la MX-5 ha evidenziato il suo lato sportivo, regalando tanto divertimento, anche per via di un assetto meno estremo, che consente di percepire nettamente l’approssimarsi del limite. Certo, quando si forza l’andatura il retrotreno entra in  gioco in maniera prepotente, ma è proprio questo il divertimento: capire fin quando si può osare, in pista, e giocare con la coda per chiudere le traiettorie. Manca il differenziale posteriore della sorella maggiore e così la ruota interna tende a fumare perdendo aderenza, ma la potenza non è tale da rendere la derapata impossibile, per cui si riesce comunque a scivolare, anche se non c’è la stessa propensione al drift della 2 litri quando si alza l’andatura. Quindi, considerando che la maggior parte degli acquirenti la utilizzerà su strada, e che il consumo è di circa 15 km/l senza guidare in maniera mortificata, la MX-5 1.5 potrebbe essere una soluzione per chi cerca una roadster divertente, veloce e ben accessoriata, visto che la Exceed vanta una dotazione che annovera anche gli interni in pelle ed i comodi sensori di parcheggio per un costo di 27.700 euro. Per chi volesse spendere di meno c’è sempre l’Evolve a 25.300 euro.

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Una cabrio elettrica: ecco la Carice MK1

 

di Leonardo Frenquelli

 

Una macchina sportiva, leggera ed eco-sostenibile: queste le principali caratteristiche della nuova MK1, la vettura prodotta dalla casa olandese Carice. Nell’ultima settimana di giugno, ha avuto luogo il Concours d’Elegance Paleis Het Loo, una classica per le vetture di lusso e più particolare del mercato dei Paesi Bassi. La Carice ha prodotto una vettura elettrica che però segue linee guida di un modello storico come la Porsche 365 Speedster. Stiamo parlando dunque di una vettura elettrica che coniuga l’eco-sostenibilità ad un gusto vintage, affine allo stile delle roadster anni ’60. Altra particolarità della MK1 è l’eccezionale peso infatti, componendo la carrozzeria con materiali plastici leggeri e costruendo gli interni secondo uno stile semplice e scarno, la Carice è riuscita a mantenere sotto i 350 chili la propria vettura. Per le macchine di questo tipo, è raro vedere la bilancia fermarsi prime dei mille chilogrammi mentre la MK1 è di gran lunga al di sotto e questo permette ai propulsori, per quanto non potentissimi, di farle raggiungere una velocità massima attorno ai cento chilometri orari. Sono previste due motorizzazioni elettriche da venti o cinquantaquattro cavalli di potenza ed anche un’ulteriore pacchetto propulsore a benzina, in grado di rendere la MK1 un’auto elettrica con autonomia estesa. Stando a quanto detto dal CEO della casa produttrice olandese, il raggiungimento della ricarica completa del motore non richiederebbe un tempo superiore a due ore di tempo e, sempre con una ricarica completa, può percorrere una distanza massima di 112 chilometri. Il prezzo di listino dovrebbe essere attorno ai 27.000 euro ma al momento, saranno veramente pochi a poter possedere la MK1: la Carice infatti produce ogni singolo veicolo attraverso una dettagliata manifattura e “customizzazione” e per questo della roadster elettrica saranno disponibili soltanto dieci esemplari.

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La GTI Roadster diventa realtà

 

di Maurizio Elviretti

 

Anche nel mondo dei motori può capitare che Il virtuale diventi realtà. È successo al Worthersee 2014, il celebre raduno GTI del Gruppo VAG che si tiene in Austria ogni anno. La protagonista di questa edizione (la 33esima, svoltasi durante lo scorso fine settimana) è stata la più esagerata di tutte: la GTI Roadster, una radicale biposto scoperta disegnata in origine esclusivamente come virtual car per Gran Turismo 6, il famoso videogame per PlayStation3. Poi, però, a Wolfsburg si sono fatti stuzzicare dall’idea di farla uscire dal piccolo schermo e ne è stata creata, così, una versione reale. E gli stessi creatori, l’hanno definiti come la GTI più spettacolare della storia. Il design d’impatto è frutto di una sfida interna tra i giovani designer della Volkswagen. L’ha voluta Klaus Bischoff, Capo del design Volkswagen, quando ha ricevuto l’invito da parte della Sony Computer Entertainment per realizzare una Volkswagen estrema, tra l’altro celebrativa per i 15 anni del videogame. A spingerla c’è il potente V6 da 3,0 litrie da 503 CV che sviluppa una coppia massima di560 CV tra i 4.000 e 6000 rpm. La potenza di questo TSI viene trasferita alle quattro ruote (4Motion), da 20 pollici, attraverso la trasmissione a doppia frizion eDSG a sette rapporti. Un po’ di numeri: la Volkswagen GTI Roadster Vision Gran Turismo pesa solo 1.420 kg, arriva a 100 km/h da ferma in 3,6 secondi e raggiunge la velocità massima si 309 km/h.