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Automobile: per gli italiani è causa di molti litigi

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Stare in mezzo al traffico non piace a nessuno, così come non è piacevole trovarsi in macchina con qualcuno del quale non apprezziamo la guida.  Secondo il Centro Studi e Documentazione di Direct Line, però, l’automobile sarebbe addirittura uno dei luoghi dove si litiga più spesso. Da uno studio condotto su 1.000 automobilisti si evidenzia che ben il 43% ha litigato in macchina almeno una volta in partner (di cui un 8% sceglie proprio di discutere in macchina per evitare che l’altra persona possa alzarsi e andarsene), il 18% con automobilisti indisciplinati, il 13% con i propri amici, il 10% con chi suona il clacson in mezzo al traffico, l’8% con i propri genitori.  A scatenare la rabbia vari motivi come la brusche frenate (35%), lo stile di guida (33%) e l’uso dell’aria condizionata o dei finestrini (28%), le indicazioni fornite dal passeggero (18%), la scelta della musica (18%) il riscaldamento e la velocità (11%), e si attesta, e qui c’è da stupirsi, a questa percentuale la discussione scaturita dal fumo. Chiudono le discussioni dovute al tono della voce troppo alto (8%). Fortunatamente c’è anche un 24% degli intervistati che non ha mai litigato in viaggio.

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Auto elettriche: il loro uso diminuirebbe i decessi

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Utilizzare automobili elettriche aiuta l’ambiente e rende l’aria più pulita. Questo lo sappiamo tutti e da tempo, ma conoscere le percentuali fa capire, davvero, quali potranno essere i reali vantaggi dovuti all’abbandono dei veicoli a benzina. Secondo una ricerca condotto dall’università del Minnesota e diffusa sul Proceedings of the National Academy of Sciences, infatti, si potrebbe addirittura ottenere una riduzione dei decessi  dovuti all’inquinamento pari al  70%. Farebbe invece malissimo utilizzare le auto alimentate a etanolo o ad energia elettrica ottenuta dal carbone: una scelta che, addirittura, farebbe aumentare le morti del 80%. Per arrivare a questa conclusione, i promotori della ricerca hanno analizzato i ciclo di vita dei veicoli sia tradizionali che innovativi, valutandone il loro impatto sulla salute pubblica, fortemente influenzato da sue fattori altamente inquinanti: il particolato e l’ozono troposferico. I livelli di questi ultimi variano in base al tipo di alimentazione delle macchina, e si possono quindi valutare quali siano quelli Eco friendly.

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I comandi vocali sono pericolosi

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Siamo abituati a pensare ai comandi vocali dell’automobile come a dei mezzi che permettono di incrementare la sicurezza del conducente e dei passeggeri. Eppure, questa convinzione potrebbe essere presto essere messa in pericolo. Secondo una ricerca realizzata dalla University of Utah, commissionata dalla AAA Foundation fort Traffic Safety, e condotta su persone al volante delle auto Mercedes, Fiat Chrysler, Ford, Toyota, Chevrolet, Hyundai, cercare di attivare il sistema attraverso la voce potrebbe creare non poche distrazioni.  Agli automobilisti è stata infatti misurata l’attività cerebrale EEF, durante un percorso predeterminato con diverse sollecitazioni esterne,  per valutare come incidesse l’emissione dei comandi vocali sui tempi di reazione.  La situazione più stressante è data da quei sistemi che hanno difficoltà a riconoscere i comandi e che quindi portano il conducente a dover ripetere più volte la stessa frase, mentre alcuni, come il Toyota Entune, lo Hyundai Blue Link, il Chrysler U-Connect, non distraggono il conducente più di della radio. Da parte dell’automobilista ci sono delle indicazioni da seguire per ridurre il rischio, come cercare di pronunciare con chiarezza le parole per non doverle ripetere, cercare di usare i comandi vocali solo quando è necessario e di attivare solo quelli che non richiedono troppa attenzione,