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Rc Auto: scatola nera obbligatoria?

 

di Maurizio Elviretti

 

Il Ddl concorrenza, che ha ripreso il suo cammino verso l’approvazione dopo la pausa per le elezioni amministrative, introdurrà l’obbligo di installazione della scatola nera su tutti i mezzi di trasporto sia pubblici che privati. La novità è stata introdotta tramite un emendamento, a firma dei relatori Salvatore Tomasselli e Luigi Marino, entrambi del PD. L’emendamento, approvato dalla Commissione Industria del Senato, delega l’esecutivo ad emanare entro un anno dall’approvazione della legge, i decreti esecutivi che disciplineranno tempistiche e modalità di installazione del dispositivo; al momento quindi non sono noti i dettagli dell’operazione e si sa solo che ad essere interessati saranno prima di tutto i mezzi pubblici, seguiti poi da quelli privati. La norma prevede esplicitamente che non ci saranno maggiori oneri per i cittadini ed anzi, l’installazione della scatola nera dovrebbe garantire una diminuzione del premio assicurativo pagato dagli automobilisti. Non è dello stesso avviso, tuttavia, il presidente del Codacons Carlo Rienzi che ha parlato di “ promessa da marinaio”, sostenendo che “ è assolutamente impossibile garantire che i costi relativi alle scatole nere sulle autovetture non ricadano sugli utenti”. In particolare, Rienzi ha fatto notare che la gestione dei dati e i necessari cambiamenti che vedranno coinvolte sia le industrie automobilistiche che quelle assicurative, avranno dei costi enormi ed anche se la legge prevede che tali spese non vengano pagate dagli automobilisti, è provabile che le imprese le scarichino comunque su di loro tramite un aumento dei prezzi e delle tariffe. Per questo, il Codacons ha chiesto che l’installazione della scatole nera rimanga una scelta volontaria dell’automobilista.

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Rc Auto in ribasso: al sud risparmiano di più

 

di Maurizio Elviretti

 

Se nel nostro paese è praticamente tutto in aumento, bollette, tasse, benzina e chi più ne ha più ne metta, incredibilmente un qualcosa che cala c’è. Stiamo parlando delle assicurazioni Rc Auto, che sono in ribasso specialmente in alcune regioni del sud dove storicamente sono più care. A partire dalla fine del 2013 si è infatti registrato un continuo calo dei premi assicurativi: a livello nazionale l’offerta media registrata durante il secondo semestre 2014 è già diminuita del 7,3% rispetto al periodo luglio-dicembre 2013. A livello nazionale, secondo l’ultimo studio dell’Osservatorio Assicurazioni Auto, solo negli ultimi dodici mesi il premio medio Rc è passato da circa 545 a 505 euro. Tra le cause di questa discesa dei prezzi c’è sicuramente la crisi che spinge le famiglie ad utilizzare sempre meno l’auto e la maggiore competizione tra le assicurazioni derivante dalla comparazione di prezzo. La maggiore diminuzione dei premi si è registrata in Puglia (-19,7%), in Calabria (-14,6%) e in Campania (-14,0%), mentre la minore variazione è stata in Friuli Venezia Giulia (-2,9%), nelle Marche (-4,6%) e in Abruzzo (-4,9%).

RC AUTO, PREMI IN CALO. MA GUIDI, INSOSTENIBILI PER MOLTI

RC Auto, negli ultimi due anni registrato un calo del 10%

 

di Valerio Zuddas

 

Il prezzo medio delle polizze Rc auto è calato di 40 euro negli ultimi due anni, nell’arco di tempo che va da marzo 2012 fino a marzo 2014 ossia del 10% circa, segnale evidente di una riduzione dell’onere per gli automobilisti italiani che sarebbe ancora possibile, come ha fatto sapere Aldo Minucci, presidente dell’Ania, l’associazione che rappresenta le compagnie assicuratrici. Il costo della responsabilità civile per le vetture è però di 410 euro in media, una soglia che rimane ancora troppo elevata rispetto ai principali paesi europei e che rendono i costi dei premi assicurativi insostenibili per molte categorie di assicurati. Riguardo all’rc auto, le cifre sarebbero talmente elevate da indurre addirittura una quota crescente di conducenti a compiere irregolarità, come quella più comune di non assicurare i veicoli: secondo le ultime stime, sarebbero al momento 3,5 milioni le automobili che circolano senza polizza, e rappresentano ben l’8% del parco auto italiano. L’unica soluzione sembrerebbe quella di ridurre il costo dei sinistri: soltanto così i premi della Rc auto potranno scendere in modo significativo. Nonostante il calo del costo medio sia una notizia comunque positiva resta il fatto che in parte questo è dovuto alla recessione e alla conseguente ridotta presenza degli italiani alla guida mentre il costo dei sinistri e le frodi penalizzano ancora il comparto e i contribuenti onesti. Il ministro Guidi ha assicurato l’impegno importante dell’Esecutivo contro una piaga ancora diffusa. La più alta incidenza di sinistri a rischio frode nel 2012 si registra sempre nell’Italia meridionale: quasi un incidente su quattro denunciato risulta sospetto così come il 40% delle partite relative ai danni alla persona. Di tutti questi casi, per quasi la metà (il 42,3%) sono predisposti ulteriori accertamenti e di questi il 26,5% si chiude senza seguito. Dopo l’aumento del 2012, diminuiscono sensibilmente i furti di vetture (-3,5% nel 2013) anche se il dato si accompagna con una contestuale riduzione del recupero da parte delle forze dell’ordine. Tutte le Regioni del Nord sono in calo in questa categoria tranne la Lombardia, mentre la Basilicata rappresenta il decremento più marcato (-26,9% sull’anno precedente). In Puglia rimane invece stabile il rapporto tra questo tipo di reato e il parco vetture, mantenendo così il primato in Italia. In ottica futura un ruolo chiave potranno avere le scatole nere installate sulle vetture, molto diffuse nell’ultimo anno, al punto da rendere il nostro paese leader mondiale. I dispositivi telematici installati nelle auto sono quasi raddoppiati da 1,2 ad oltre 2 milioni nel 2013. Inoltre, è aumentata anche la diffusione dei cosiddetti comparatori, o aggregatori, di prezzi per l’acquisto dell’assicurazione r.c. auto via internet.

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RC auto ancora in aumento nel 2014

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

 

Nemmeno il mondo assicurativo risparmia i cittadini italiani che, oltre a tasse e crisi, dovranno fare anche i conti con un premio più elevato nel 2014. La causa è, chiaramente, il maggior numero di incidenti avvenuti e denunciati nel 2013 rispetto al 2012. Un dato portato alla luce dal portale facile.it che grazie a una ricerca su 500.000 preventivi, ha parlato di più di 1.200.000 automobilisti responsabili di un sinistro nell’anno appena concluso. Guardando le percentuali delle varie regioni, emerge una tendenza ben precisa: sale il numero di incidenti denunciati lì dove l’ammontare del premio assicurativo è più basso. Al primo posto troviamo l’Umbria(5,11%) che migliora nettamente la propria posizione visto che nella classifica precedente era addirittura quartultima, superando la Toscana, che dopo quattro anni in cima deve accontentarsi del secondo posto(4,84%). Terzo posto del podio occupato dal Lazio(4,75) mentre chiude la lista il Molise(2,25%). Sono, inoltre le donne a denunciare più sinistri degli uomini, professionalmente, invece, lo scettro va ai liberi professionisti che hanno al loro opposto forze dell’ordine e vigili urbani.