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Rally Roma Capitale: vincono Simone Campedelli e Pietro Elia Ometto su Ford Fiesta R5

Un grandissimo spettacolo e una gara combattuta sul filo dei secondi, quello disputatosi al 5. Rally di Roma Capitale, penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally e valido anche per il Campionato europeo. La corsa per il tricolore rally è stata una lotta, già preannunciata ma comunque di assoluto rilievo, prima a tre tra Simone Campedelli, Umberto Scandola, e Paolo Andreucci, poi solamente tra il driver romagnolo con la Ford Fiesta R5 e il veronese con la Skoda Fabia R5. Il pilota di Peugeot Italia infatti è rimasto fuori dai giochi per la vetta della gara, a causa di un problema al cambio della Peugeot 208 T16 R5 che l’ha bloccato al terzo posto. A vincere la gara sulle strade del Lazio, e quindi a conquistare i punti pesanti al Rally di Roma Capitale sono stati Simone Campedelli e Pietro Elia Ometto che hanno preceduto Umberto Scandola e Guido D’Amore di quattro secondi e sei decimi. I tre equipaggi, similmente a quanto avvenuto nella prima tappa di sabato, hanno mantenuto un passo tutto loro, distaccato dal resto della classifica. Alle spalle dei primi tre infatti ha chiuso Kalle Rovanpera. Il sedicenne driver finlandese su Peugeot, per ragioni di squadra, ha nella seconda tappa pagato un anticipo ad un controllo orario, per favorire il sorpasso del compagno di colori Andreucci, concedendo al toscano un punto in più nella classifica. Fatto questo che data l’incertezza della serie potrebbe avere il suo peso. Prova buona anche quella del reggiano Antonio Rusce, Fiesta R5, che ha saputo tenere un buon passo chiudendo al quinto assoluto. Per quanto riguarda il CIR Junior, è stata davvero una corsa combattuta quella tra Damiano De Tommaso e Marco Pollara, entrambi protagonisti delle due tappe ma che a conti fatti vede il siciliano chiudere il Rally di Roma in sesta posizione assoluta e il varesotto settimo. Oltre a De Tommaso e Pollara, a dare grande spettacolo sono stati gli altri giovani alla guida di Peugeot 208 R2B tra i quali il fiorentino Tommaso Ciuffi, non iscritto al CIR Junior, l’altro toscano Mattia Vita e il bresciano Luca Bottarelli terminati nell’ordine, in ottava nona e decima posizione dell’assoluta. Assegnato con una gara di anticipo invece il CIR Due ruote motrici, proprio ai siciliani Marco Pollara e Giuseppe Princiotto che hanno conquistato i punti pesanti che li incoronano matematicamente campioni della serie tricolore, dopo il ritiro nella seconda tappa dei diretti avversari Kevin Gilardoni e Corrado Bonato, con la Renault Clio R3T. Tra i partecipanti al Campionato Rally R1, grande prestazione delle Renault Twingo R1A, in gara anche per il Trofeo della casa francese Twigo R1 Top, che hanno dominato entrambe le tappe del rally capitolino. Ad aggiudicarsi la prova di Roma alla fine è stato Alberto Paris, inseguito da Emanuele Rosso. Attardato Filippo Bravi, a causa di noie meccaniche chiude terzo il leader della serie, Stefano Martinelli, Suzuki Swift Sport R1B. Nell’ambito della gara europea hanno ben figurato i partecipanti del monomarca Abarth Selenia 124 Rally. Un’ottima prova infatti soprattutto di Fabrizio Andolfi Junior e Andrea Nucita, che hanno battagliato a bordo delle vetture dello Scorpione e che alla fine ha visto la vittoria del driver savonese sul siciliano alla sua prima volta sulla 124. Da segnalare la buonissima prova di Federico Puleo e Alessandro Cervi, con una Fiat 500 Abarth, vincitori del Rally Italia Talent che ha concluso bene intorno alla ventesima posizione.
CLASSIFICA ASSOLUTA RALLY DI ROMA CAPITALE – TAPPA 2: 1. Campedelli-Ometto (Ford Fiesta R5) In 1:04’46.2; 2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) A 4.3; 3. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) A 2’24.0; 4. Rovanpera-Pietilainen (Peugeot 208 T16 R5) A 2’40.0; 5. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) A 3’44.1; 6. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 R2B) A 6’27.6; 7. De Tommaso-Rocca (Peugeot 208 R2b) A 6’43.3; 8. Ciuffi-Gonella (Peugeot 208 R2B) A 6’59.4; 9. Bottarelli-Fenoli (Peugeot 208 R2b) A 7’59.6; 10. Vita-Zanella (Peugeot 208 R2b) A 9’10.4.

CLASSIFICA ASSOLUTA 5°RALLY DI ROMA CAPITALE FINALE: 1. Campedelli-Ometto (Ford Fiesta R5) In 1:46’13.8; 2. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) A 4.6; 3. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) A 2’29.2; 4. Rovanpera-Pietilainen (Peugeot 208 T16) A 2’39.9; 5. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) A 5’32.5; 6. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 R2B) A 10’39.5; 7. De Tommaso-Rocca (Peugeot 208 R2b) A 10’52.9; 8. Ciuffi-Gonella (Peugeot 208 R2B) A 11’55.3; 9. Vita-Zanella (Peugeot 208 R2B) A 14’57.8; 10. Bottarelli- Fenoli (Peugeot 208 R2B) A 16’00.7.

 

Classifica CIR Assoluto: Andreucci 84,50; Campedelli 76; Scandola 71; Rovanpera 23; Rusce 21,50.

Classifica CIR Costruttori: Peugeot 113,5; Skoda 78.

Classifica CIR 2RM: Pollara 82,5; Gilardoni 78.

Classifica CIR Junior: Pollara 65; De Tommaso 49; Bottarelli 33,50; Manfredi 32; Mazzocchi 29; Vita 20,50.

Classifica CIR R1: Martinelli 82,50; Strabello 62; Rosso 60,5; Coppe 54,50; Paris 51,5; Scalzotto 38; Bravi 41.

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Rally di Roma Capitalie: inizia la volata finale verso il tricolore

 

Una gara importante, una gara lunga e durissima per tutti, una gara che proprio per questo oltre alla consueta validità per il Campionato Italiano Rally, è stata premiata anche con quella per il prestigioso Campionato Europeo. Il 5° Rally di Roma Capitale, corsa organizzata da Motorsport Italia, promette quindi grande spettacolo con vetture e piloti di assoluta qualità che si daranno battaglia durante le tre lunghe giornate di scontri. Lo straordinario prologo, primo scontro cronometrato, sarà con la prova speciale “Aci Roma Arena” all’ Eur di fronte al “Colosseo Quadrato”, Palazzo della Civiltà del Lavoro, alle ore 18.30 di venerdì 15 settembre, preceduta dalla partenza ufficiale prevista alle ore 16.45 dalla Bocca della Verità. Un evento importante e, soprattutto, una sfida decisiva ai fini del tricolore rally. Il titolo è da tempo una corsa a tre tra il toscano Paolo Andreucci, in coppia con la friulana Anna Andreussi, su Peugeot 208 T16 R5, il romagnolo Simone Campedelli, con il veneto Pietro Elia Ometto su Ford Fiesta R5, e il veronese Umberto Scandola, navigato dal ligure Guido D’Amore su una Skoda Fabia R5. Andreucci guida la classifica con 73.5 punti, davanti a Campedelli 58, ed a Scandola 57, ma il conteggio degli scarti e il coefficiente maggiorato dell’ultima gara in programma, il Rally Due Valli a Verona, lasciano ancora i giochi aperti. Sempre in chiave campionati, tappa decisiva anche per il CIR Due Ruote Motrici e per il CIR Junior. Nel primo, il duello continua, fin dall’inizio stagione, tra l’italo svizzero Kevin Gilardoni ed il siciliano Marco Pollara, il primo su Renault Clio R3T, il secondo su Peugeot.  Pollara è anche protagonista assoluto del tricolore Junior con la sua 208 R2, vettura portata in gara anche dal suo avversario più diretto il lombardo Damiano De Tommaso. Oltre a De Tommaso, nella sfida capitolina sono pronti a misurarsi nello junior e soprattutto nel Trofeo Peugeot Competition anche Andrea Mazzocchi, Luca Bottarelli, Tommaso Ciuffi, Nicola Manfredi. Tornando alla sfida per la vittoria assoluta nel rally, ci sono altri piloti da tenere in considerazione. In particolare lo straordinario sedicenne finlandese Kalle Rovanpera, Peugeot 208 T16 R5, ed il bergamasco Alessandro Perico, Skoda Fabia R5.  Molte le possibilità di ben figurare anche per il reggiano Antonio Rusce, Ford Fiesta R5, e per il varesotto Andrea Crugnola, Ford Fiesta R5, pilota molto veloce. Parlando di Campionato Italiano R1, Stefano Martinelli torna al volante, dopo la lunga pausa estiva, per la penultima prova stagionale con la sua Suzuki Swift. Il toscano nella corsa per il tricolore R1 se la dovrà vedere soprattutto con l’under 25 piemontese Emanuele Rosso che cercherà di mantenere la sua leadership del Trofeo Renault Twingo Top. Sempre in casa Renault correranno per il trofeo riservato alle Clio R3T il già citato Gilardoni e Riccardo Canzian. Per quanto riguarda il Campionato Europeo Rally invece da sottolineare la partecipazione di Gianandrea Pisani, pilota dell’ACI Team Italia. Il toscano esordirà al volante di una Toyota GT86 CS-R, grazie al programma messo a punto dal Motorsport Italia in collaborazione con Acisport, Toyota e Pirelli. Sempre nell’ambito dell’Europeo passerella sulle strade del Lazio anche per il già vincitore del monomarca Abarth Selenia 124 Rally, Fabrizio Andolfi Junior. Il driver savonese avrà come inedito avversario il siciliano Andrea Nucita, in gara test con una Abarth 124 Rally, preparata da Bernini.

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37° Rallye San Marino di Castrozza: Signori e Bernardi su Ford Fiesta WRC si prendono la rivincita

Sembrava la consueta cavalcata vincente di Stefano Albertini in questo tricolore wrc 2017, la quinta su cinque gare, ma un errore nella penultima prova speciale della gara, ha regalato il successo al pilota che comunque si era dimostrato il suo più tenace avversario, Marco Signor, in coppia con Patrick Bernardi su una Ford Fiesta Wrc. Una vittoria meritata, un successo in una gara importante, il 37° Rallye San Martino di Castrozza con le sue difficili strade incastonate nella bella valle di Primiero e più su ancora verso le splendide Pale di San Martino, che restituisce al veneto parte dei crediti verso la sfortuna accumulata durante l’anno. In un campionato dove le gare sono tutte tirate e sul filo dei secondi, un errore banale, ha quindi tolto di gara Stefano Albertini, già laureatosi campione Wrc. Un errore che comunque non toglie niente alla splendida stagione del bresciano che ha ritrovato la consapevolezza di essere un pilota, un gran pilota. Dietro a Signor ha quindi terminato, dopo un’ottima gara, il pilota di Asiago Eddie Sciessere con Flavio Zanella con la Citroen DS3 Wrc. Il veneto ha ereditato il piazzamento dopo la foratura patita da Manuel Sossella, in coppia con Gabriele Falzone anche lui su una Ford Fiesta Wrc, nell’ultimo tratto cronometrato.

In due hanno invece lottato fino in fondo per la terza posizione. A salire sul gradino più basso del podio è stato alla fine il comasco Paolo Porro, con Paolo Cargnelutti, ancora non al massimo del feeling con la sua Ford Fiesta Wrc, portata in gara per la seconda volta, che ha preceduto il molisano Giuseppa Testa, con Massimo Bizzocchi, altra Fiesta, che sta portando fino in fondo il suo campionato volto soprattutto a fare esperienza su una Wrc.

Molto deludente la prova di Simone Miele, mai sui tempi che si aspettavano da lui e dalla sua Citroen Ds3 Wrc, mentre la lotta per la categoria R5 è stata tutta tra Efrem Bianco, in coppia con Dino Lamonato, primi di categoria e sesti assoluti, e Rudy Michelini, molto bravo in coppia con Michele Perna, settimi nell’assoluta. Entrambi hanno gareggiato a bordo di Skoda Fabia R5.

In ottava posizione ha terminato l’altro veneto Emanuele Zecchin, Peugeot 208 T16 R5, che ha preceduto il piemontese Alberto Roveta, Ford Fiesta Wrc e lo sfortunato Manuel Sossella.

Al San Martino, gara ben organizzata dalla San Martino Corse e dagli albergatori locali, sono stati in molti a doversi arrendere, alcuni molto presto come Corrado Fontana non entrato nemmeno sulla prima prova speciale di questa mattina, per la rottura di un manicotto della propria Hyundai I20 Wrc.

Una bella gara combattuta anche per quanto riguarda la Suzuki Rally Cup dove spicca il ritiro di Simone Rivia proprio alla fine e, il duello a tre, fino all’ultima prova tra Corrado Peloso, Giorgio Cogni e Roberto Pellè, tutti a bordo delle Suzuki Swift R1B.

 

CLASSIFICA ASSOLUTA FINALE 37°RALLYE SAN MARTINO DI CASTROZZA E PRIMIERO: 1. Signor-Bernardi (Ford Fiesta Wrc) in 11:16’50.8; 2. Sciessere-Zanella (Citroen DS3 Wrc) a 59.8; 3.Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta Wrc) a 1’06.0; 4. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta Wrc) a 1’08.0; 5. Miele-Mometti (Citroen DS3 Wrc) a 1’48.7; 6. Bianco-Lamonato (Skoda Fabia R5) a 2’49.6; 7. Michelini-Perna (Skoda Fabia R5) a 3’06.0; 8. Zecchin-Vettoretti (Peugeot 208 T16 R5) a 3’53.8; 9 Roveta-Gonella (Ford Fiesta Wrc) a 4’13.8; 10.Sossella-Falzone (Ford Fiesta Wrc) a 4’15.9.

 

CLASSIFICA DI CAMPIONATO ITALIANO WRC: Stefano Albertini 60 pt; Marco Signor 45; Corrado Fontana 38; Paolo Porro 35;Simone Miele 34; Testa 31; Bianco 14; Pedro 10; Michelini 10.

 

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Motorsport: sulle strade del Prosecco va in scena il 34^ rally della Marca Trevigiana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La trentaquattresima edizione del Rally della Marca, gara organizzata dalla scuderia Motor Group di Montebelluna è ormai pronta. Il terzo atto del Campionato Italiano WRC scatterà venerdì 23 giugno da Valdobbiadene con al via 89 equipaggi, di cui dodici a bordo delle attese “world rally car” le vetture regine del rallismo internazionale. Sulle strade trevigiane gli occhi del pubblico saranno soprattutto puntati su Stefano Albertini, in coppia con Danilo Fappani, e sulla loro Fiesta WRC.

I bresciani, vincitori delle prime due prove della serie con i colori della Scuderia Mirabella Mille Miglia, comandano quindi la classifica del campionato a punteggio pieno con 30 punti. Contro di loro sono in molti tra gli iscritti al tricolore a cercare la rivincita, a partire dalla Citroen DS3 Wrc di Simone Miele, navigato da David Castiglioni (20 punti), per proseguire poi con Hyundai i20 Wrc di Corrado Fontana e Nicola Arena (18 punti). Un altro pilota di Como, che tenterà di colmare almeno in parte il gap che lo separa dal leader della classifica Stefano Albertini, sarà Paolo Porro, in gara insieme a Paolo Cargnelutti, a bordo della Ford Focus Wrc. Alla gara della svolta è invece chiamato il Campione in carica Marco Signor, che dopo un avvio nelle prime due gare non incoraggiante, cercherà di fare la differenza sulle strade di casa, nuovamente insieme al fidato Patrick Bernardi su una Ford Fiesta Wrc. In gara su un’altra Ford Fiesta Wrc il vicentino Manuel Sossella, con alle note di Gabriele Falzone che, dopo aver saltato la prima gara della serie, cercherà i punti importanti per attaccare i suoi avversari nella seconda parte del campionato. Sotto attenta osservazione saranno poi le corse di Pedro e Giuseppe Testa, che stanno macinando chilometri; il bresciano insieme a Emanuele Baldaccini con la Hyundai i20 Wrc, mentre il giovane molisano alla guida della Fiesta WRC navigato da Massimo Bizzocchi. Tra le WRC iscritte al tricolore, ci sarà anche la Ford Focus WRC di Luigi Fontana, insieme a Roberto Mometti. Numerosi anche gli outsider di spicco, come Rudy Michelini che sarà al via con una Ford Fiesta WRC del Team A-Style, affiancato da Michele Perna, mentre per la vittoria in gara potrà dire la sua anche Eddie Sciessere, Citroen C4 WRC. Parlando di vetture R5 iscritte al Campionato Italiano WRC, la lotta vedrà impegnati il pilota di Schio Efrem Bianco in corsa con la Skoda Fabia R5 e Giuseppe Bergantino con la Ford Fiesta R5. Ma tra i possibili protagonisti di categoria sfilano anche Ettore Catterina e Paolo Oriella rispettivamente con Ford Fiesta R5 e Citroen DS3 R5, Ilario Bondioni con un’altra Fabia R5, Stefano Baccega, altra Fiesta R5 e Antonio Forato con la Peugeot 208 R5.

Presenti all’appello gli altri concorrenti della serie con vetture S2000: Domenico Erbetta e Stefano Liburdi, entrambi su Peugeot 207 e, Federico Santini con la Punto Abarth. E ancora Oscar Sorci, in corsa con la Renault Clio R3C e il giovane Francesco Gonzo con Clio RS. Alla sua prima gara della serie tricolore WRC anche Michele Mondin con la Citroen Saxò A6.

L’appuntamento trevigiano avrà inoltre validità per il Michelin Rally Cup e il Suzuki Rally Cup. Nel trofeo della casa giapponese, che vedrà in gara otto vetture Swift, in versione R1B, “l’uomo da battere” sarà Simone Rivia, con outsider attesi in Roberto Pellè e nel giovane Giorgio Cogni.

Il 34°Rally della Marca prenderà il via venerdì sera 23 giugno alle ore 20.31 da Piazza Marconi a Valdobbiadene seguito dal crono spettacolo allo “Zadraring” di Bigolino (2,40 km). Poi sabato 24 giugno si disputeranno i tre passaggi su “Monte Cesen” (21,52 km) e sulla “Monte Tomba” (12,08 km), due su “Castelli” (11,22 km) nel comune di Monfumo, da Onigo fino a Maser, passando per Forcella Mostaccin tra i colli asolani.  Arrivo e festeggiamenti finali si terranno nuovamente nel cuore di Valdobbiadene alle ore 18.45. In totale 125,64 km di prove speciali su asfalto attraversando lo splendido territorio dei colli trevigiani

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CIR Rally del Salento: la tripletta di Paolo Andreucci e Anna Andreussi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 50.Rally del Salento, organizzato dall’Automobile Club di Lecce con il supporto tecnico della Scuderia Piloti Salentini ha lasciato una traccia importante sul Campionato Italiano Rally 2017.  Il dominio di Paolo Andreucci e Anna Andreussi con la Peugeot 208 T16 R5, le difficoltà di Simone Campedelli e Pietro Ometto su Ford Fiesta R5 e soprattutto il ritiro di Umberto Scandola e Guido D’Amore, nella seconda tappa della gara causa una toccata alla loro Skoda Fabia R5, hanno infatti dato un volto ben diverso e preciso alla classifica provvisoria della serie con il toscano della Peugeot che mette in atto la prima seria fuga verso il tricolore che, per lui, sarebbe il decimo.

Nei fatti la classifica attuale del campionato, naturalmente anche condizionata dal coefficiente 1,5 della gara salentina, è abbastanza chiara; in testa infatti Paolo Andreucci, guida con 64,50 punti, davanti a Simone Campedelli, secondo a 52, mentre Scandola è ora terzo con 39 punti. Un divario netto, anche se non già decisivo, che si rispecchia anche in parte sulla classifica del Campionato Italiano Rally Costruttori che vede nettamente al comando Peugeot, davanti a Skoda. Dietro ad Andreucci e Campedelli, il Rally del Salento ha avuto altri protagonisti che hanno chiuso particolarmente distaccati dai primi due. Terzo alla fine si è infatti classificato Antonio Rusce, al debutto in terra salentina con la sua Ford Fiesta R5 della X Race Sport ed autore di una ottima gara. Pilota sicuramente bravo, ma non certo professionista, pilota di Reggio Emilia sale infatti sulla macchina da corsa solamente durante le gare senza, o quasi, aver fatto nemmeno un metro di test. Discorso diverso, ma solamente per la conclusione invece, anche per l’altro pilota reggiano, Ivan Ferrarotti, anche lui al volante di una Ford Fiesta R5 della Movisport. Sempre dietro al suo conterraneo a chiuso alla sua corsa a muro con un pesate ritiro, dopo aver cercato inutilmente per tutta la gara un equilibrio per la sua vettura, mai raggiunto. Un discorso a parte poi merita la gara del sedicenne finnico Kalle Rovanpera, finito dietro nell’assoluta dopo aver toccato proprio all’inizio del rally, ma comunque concludendo settimo assoluto. Il “ragazzino” al volante di una Peugeot 208 T16 R5, preparata dalla FPF Sport, ha davanti a sé un futuro sportivo straordinario e gli errori ai quali ci ha abituati in questo tricolore, fanno parte solamente del suo percorso di crescita, già testimoniato, qua e là, da prestazioni di assoluto rilievo.

La gara salentina, era valida anche per il Campionato Italiano RGT, con il successo che è andato a Fabrizio Andolfi Junior su Abarth 124 Rally, quarto assoluto, il Campionato Italiano Due Ruote Motrici, con successo per Riccardo Canzian con la sua Renault Clio R3T, quinto assoluto nella generale, e per il Campionato Italiano R1 con Emanuele Rosso vincitore in Salento con la sua Renault Twingo R1 A. Ottima prova del giovane piemontese primo nel monomarca riservato alle Twingo. Tra le Suzuki Swift R1 protagonista finale sulle strade salentine il toscano Stefano Martinelli ancora leader della serie tricolore, ancora leader della serie tricolore.


CLASSIFICA 50.RALLY DEL SALENTO – FINALE: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1:56’30.4 ;2. Campedelli- Ometto (Ford Fiesta R5) a 39.8; 3.Rusce- Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 3’53.0; 4. Andolfi-Mangiarotti (Abarth 124 Rally) a 11’39.9; 5. Canzian- Nobili (Renault Clio R3T) a 11’40.5; 6.Gilardoni-Bonato (Renault Clio R3T) a 13’11.8; 7.Rovanpera- Pietilainen (Peugeot 208 T16 R5) a 14’17.1 ; 8.Mattonen-Taglienti (Mitsubishi Lancer Evo IX)a 17’45.2 ;9. Montagna-Quarta (Citroen C2 VTS) a 18’18.0; 10. Nicelli-Michi (Abarth 124 Rally) a 20’02.5.

Classifica CIR Assoluto: Andreucci 64,50; Campedelli 52; Scandola 39; Rusce 18,50; Perico 18; Ferrarotti – Chentre 11,50; Nucita 9,50; Rovanpera 7; Mattonen 2,25.

Classifica CIR 2RM: Gilardoni 60; Pollara 46,50; Canzian 43,50.

Classifica CIR R1: Martinelli 61,50; Strabello 49; Rosso 47,50; Coppe 36,5; Paris 35; Bravi 29,50;  Scalzotto 29.

Classifica CIR Costruttori: Peugeot 80; Skoda 46.

Classifica CI RGT: Andolfi 54; Riolo 14; Nicelli – Sassi 12.

Classifica Trofeo Rally Asfalto:  Campedelli 36; Chentre 26,50; Ferrarotti 22,50; Rusce 19; Nucita 10,50; Mattonen 10.

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CIR al giro di boa, nel week end il 24° Rally Adriatico

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una gara, il 24° Rally Adriatico organizzato dal Prs Group, tanti motivi di interesse ad iniziare dalle sue validità e dai suoi protagonisti. Iniziamo dalle prime; la gara è valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally, Piloti e Costruttori, per il Campionato Italiano Rally Terra, per il Campionato Italiano 2 Ruote Motrici, per il Campionato Italiano Junior e per il Campionato Italiano R1. Tutte serie tricolori estremamente belle e spettacolari, con la terra marchigiana che esalterà sicuramente le grandi qualità tecniche dei protagonisti di ogni serie. Naturalmente gli occhi saranno puntati soprattutto sui protagonisti del Campionato Italiano Rally Assoluto anche perché i pronostici individuano tra questi anche il nome del vincitore assoluto di questo quarto appuntamento della serie tricolore. Molti i possibili protagonisti di vertice della corsa, ad iniziare dagli attuali leader della serie Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, su Peugeot 208 T16 R5. Il toscano, pilota ufficiale di Peugeot Italia e reduce da un inizio anno ricco di soddisfazioni, avrà come maggiori avversari il romagnolo Simone Campedelli, in coppia con Pietro Elia Ometto su una Ford Fiesta R5 dell’Orange1 Racing, il veronese Umberto Scandola, con Guido D’Amore su una Skoda Fabia R5 preparata da Skoda Motorsport Italia,  il siciliano Andre Nucita, insieme a Marco Vozzo con un’altra Skoda Fabia R5 ma del team Phoenix, ed il giovanissimo finlandese, solo 16 anni, Kalle Rovanpera, navigato da Risto Pietiläinen ed alla guida di una Peugeot 208 T16. Proprio il giovanissimo pilota finlandese, figlio del campione Harry Rovanpera, già segnalatosi per le sue grandi doti di velocità in particolare sui fondi sterrati, farà da scomoda pietra di paragone per tutti gli altri pretendenti al titolo. Per quanto riguarda il Campionato Italiano 2RM la lotta è ristretta a due piloti, l’italo svizzero Kevin Gilardoni, Renault Clio RT3, in coppia con Corrado Bonato, e il siciliano Marco Pollara, pilota del Peugeot Team Junior, in gara con una Peugeot 208 VTI divisa con Giuseppe Princiotto. Il giovane siciliano sarà anche protagonista della battaglia, che si preannuncia particolarmente accesa, per il Campionato Italiano Junior. Molti i giovani in gara, tutti al volante di Peugeot 208, tutti molto veloci con Luca Bottarelli, Andrea Mazzocchi, Mattia Vita, Damiamo De Tommaso, Nicola Manfredi. A questi va aggiunto, anche se non iscritto allo Junior, Tommaso Ciuffi, con Massimiliano Bosi, uno dei giovani più promettenti del rallismo tricolore. Interessante anche la lotta per il Campionato Italiano R1 che vedrà protagoniste, in questa gara, solamente le piccole, performanti ed affidabili Suzuki Swift Sport R1B, impegnate anche nel loro monomarca. Difficile fare pronostici con il leader del campionato Stefano Martinelli, Stefano Strabello e Lorenzo Coppe che sembrano avvantaggiati, ma con Andrea Scalzotto e Roberto Antonucci che possono inserirsi in alto.

Il rally prenderà il via, con la partenza cerimoniale, dal centro di Senigallia, venerdì 12 maggio, alle ore 19.30 ed è previsto su due tappe che si correranno sabato 13 e domenica 14, con traguardo finale previsto a Cingoli in Viale Valentini alle ore 16.00 proprio di domenica.  12 i tratti cronometrati in programma, pari a 130 chilometri tutti su fondo sterrato, immersi in un percorso complessivo di 604 chilometri. Nove le prove della prima tappa, quella di sabato 13.  Quelle di “Colognola”, di 5.50 km, da ripetersi due volte, quelle di “Santo Stefano”, d 7.94 km, ed “Avenale”, km, di 9.18, da ripetersi tre volte ciascuna, e la super speciale “Città di Cingoli”, di 1.93 km, che si correrà all’interno del crossodromo della cittadina marchigiana alle ore 17.38. Due i tratti cronometrati da ripetersi tre volte nella tappa conclusiva di domenica, le speciali di “Laghi”, di 11.93 km, e di “Panicali” di 10.13 chilometri.

Come di consueto totale la copertura streaming messa a punto da Acisport. Sul sito www.acisport.it sarà infatti possibile seguire live la partenza di venerdì, tutti i riordini di tappa uno e due, l’arrivo e la diretta della super speciale Città di Cingoli, di 1.93 km, alle ore 17.38 di sabato 13 maggio.

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CIR: Paolo Andreucci ed Anna Andreussi trionfano nel 64° Rallye Sanremo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Andreucci ed Anna Andreussi, da oltre un decennio protagonisti assoluti del rallismo tricolore, con il pilota toscano, 9 scudetti al suo attivo, che non sembra mai perdere la sua fame di vittoria come dimostrato sulle strade del 64° Rallye Sanremo che lo hanno ancora un volta incoronato vincitore. Dopo il mezzo passo falso del Ciocco, gara d’ apertura del Campionato Italiano Rally, il pilota di Peugeot Italia si è presentato al Sanremo con la determinazione giusta rimanendo in testa alla gara dal primo all’ultimo chilometro ed approfittando delle disavventure del suo più diretto rivale nella corsa al titolo, Simone Campedelli, fermo per una uscita di strada con la sua Ford Fiesta R5 irrimediabilmente danneggiata, ha non solo ottenuto il massimo dei punti intascabili, ma si è anche issato al comando della classifica del tricolore in solitaria. Alle spalle di Andreucci nella generale ha concluso la Hyundai i20 di Hayden Paddon; il neozelandese, dal mondiale rally, ha confermato la sue grandi qualità andando veramente forte in una gara per lui completamente nuova. Dietro di lui si sono piazzati Umberto Scandola e Guido d’Amore, Skoda Fabia R5, con il veronese che, come spesso accaduto nelle ultime gare, ha dovuto fare i conti con la cattiva sorte. Scandola infatti ha forato già nella terza prova della gara, perdendo quella manciata di secondi che lo hanno praticamente subito tolto dalla lotta per il primo posto. Alla fine il pilota di Skoda Italia Motorsport esce comunque dalla classica sanremese con un buon gruzzoletto di punti che lo mantengono comunque nelle parti alte della classifica tricolore. Classifica che vede tra i suo protagonisti anche il bergamasco Alessandro Perico, altra Skoda Fabia R5, qui quarto nell’assoluta al termine di una gara che però non lo ha completamente soddisfatto, ma che lo colloca secondo nella classifica di campionato. Buone le prove disputate dall’aostano Elwis Chentre, in coppia con Fulvio Florean su Hyundai i20 R5, primi nel Trofeo Asfalto. Da rivedere in futuro le prove di altri piloti iscritti al CIR, come Ivan Ferrarotti e Antonio Rusce, ancora impegnati con le loro Ford Fiesta R5 a fare chilometri ed esperienze, ed Andrea Nucita, Skoda Fabia, sfortunato all’inizio ma ancora non in grado di conquistare punti e prestazioni pari alle sue ambizioni. Gara nel segno dell’apprendistato più assoluto anche per il sedicenne Kalle Rovampera, Peugeot 208 T16, che ha continuato a macinare chilometri sull’asfalto. Tra le prove da sottolineare quella di Fabrizio Andolfi JR che con la sua Abarth 124 Rally si è piazzato al settimo posto dell’assoluta, primo del Campionato Italiano RGT. Nel Campionato Italiano Due Ruote Motrici vittoria per Kevin Gilardoni, Renault Clio R3T, a lungo in lotta con Riccardo Canzian. L’italo svizzero resta dunque ancora al comando della classifica tricolore 2RM. Nell’appuntamento d’esordio del tricolore Junior la vittoria è andata al siciliano Marco Pollara, primo nella generale con la sua Peugeot 208 R2 ufficiale e, un’ottima prova del bresciano Luca Bottarelli, sempre su Peugeot, è stato particolarmente veloce nella seconda tappa. Nel Campionato Italiano R1 gara interessante e combattuta, tra le Twingo R1 di classe A e le Suzuki Swift R1 B, dove il successo del rally a Sanremo è andato ad Alberto Paris, in  testa  anche al Trofeo Twingo. Alle spalle del bellunese subito Stefano Martinelli con la Swift R1 B, primo ancora nella classifica del Suzuki Rally Trophy e in testa alla classifica della serie tricolore R1.

Classifica Assoluta 64° Rallye Sanremo Finale 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 1:53’35.3; 2. Paddon-Marshall (Hyundai i20 R5) a 38.6; 3. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) a 1’16.5; 4.Perico – Turati (Skoda Fabia R5) a 3’34.4; 5. Chentre-Florean (Hyundai i20 R5) a 5’33.3; 6. Ferrarotti-Caputo (Ford Fiesta R5) a 8’33.6;7. Andolfi-Menchini (Abarth 124 Rally) a 9’22.3; 8. Gilardoni-Bonato (Renault Clio R3T) a 12’26.3; 9.Gache-Belhacene (Abarth 124 Rally) a 12’48.3; 10.Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5) a 13’44.5.

Classifica CIR Assoluto; Andreucci 25,50; Perico 18; Campedelli 16,5; Scandola 15; Chentre 11,50; Ferrarotti 7; Nucita 5,50.

Classifica CIR 2RM: Gilardoni 32; Pollara 28,50; Canzian 25,50.

Classifica CIR Junior: Pollara 16,5; Bottarelli 14,5; Mazzocchi 11.

Classifica CIR Costruttori: 1.Peugeot 28,5; Skoda 22.

Classifica CIR R1: Martinelli 33; Rosso 29.50.

Classifica Trofeo Rally Asfalto: Chentre 29,50; Ferrarotti 21; Campedelli 18.

Classifica Campionato Italiano RGT: Andolfi 36; Sassi 12.

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Campionato Italiano Rally: cresce l’attesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Paolo Andreucci, Peugeot 208 T16, e Umberto Scandola, Skoda Fabia R5, hanno chiuso i rispettivi accordi con le loro Case e quindi sono pronti a ripresentarsi al via del tricolore rally con l’obiettivo di conquistare il campionato. L’ennesimo duello tra i due, sembra destinato ad essere il motivo dominante di una stagione che comunque si presenta sulla carta ricca di partecipanti di buon livello.  Andreucci e Scandola non sono gli unici ad avere velleità di successo. Tra i rientri più interessanti c’è ad esempio quello di Andrea Nucita, che si presenterà al via con una Skoda Fabia R5 del team DP Autosport. Il pilota siciliano ha, negli anni, dimostrato di essere sempre molto vicino ai migliori del Campionato e quindi si presenta come uno dei possibili outsider per la corsa al titolo. Stesso discorso quello che riguarda Simone Campedelli, protagonista di rilievo della scorsa stagione. La trattativa avviata e che dovrebbe avere il suo epilogo a giorni è quella con il team di Max Rendina che gli metterà a disposizione una delle sue Skoda Fabia R5. I tempi sono stretti, ma margini per chiudere ci sono e c’è un cauto ottimismo sulle operazione. Sempre tra i possibili protagonisti per la corsa al titolo non va dimenticato Alessandro Perico che si presenta quest’anno al via della serie con una Skoda Fabia R5 direttamente allestita dal suo team. Con lui la certezza di avere un pilota sempre pronto ad inserirsi molto in alto. Questi i possibili protagonisti di vertice che potrebbero dare incertezza ed interesse alla battaglia per il titolo. Purtroppo è ormai certo che alla serie tricolore non prenderà parte il Campione Italiano in carica, Giandomenico Basso che verrà dirottato dalla BRC su un mini programma che dovrebbe comprendere qualche gara del mondiale e dell’europeo. Tra le attese sorprese ci potrebbe essere sicuramente Elwis Chentre, che al 40° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio, debutterà nel CIR 2017 con una Hyundai i20 R5 con i colori della Promo Racing Team. Per l’aostano sarà la possibilità di mettere in mostra tutte le sue grandi qualità. Anche Gabriele Ciavarella in arte “Ciava” prenderà parte al CIR ed al Trofeo Rally Asfalto con una Hyundai i20 seguita però dal team Bernini. Per il pilota di Massa un precampionato denso di test e l’obiettivo di ottenere qualche risultato di prestigio. Con lo stesso obiettivo si presenta al via anche Ivan Ferrarotti. Il Campione Italiano 2 Ruote Motrici correrà quest’anno con una Ford Fiesta R5 della GIMA riuscendo così a rendere concreto un sogno che covava da tempo. Come lo scorso anno tra gli iscritti al CIR ed al Trofeo Rally Asfalto ci sarà anche Antonio Rusce alla guida di una Ford Fiesta R5 della GB Motor. Il preparatore di Casinalbo di Formigine (MO) sta ultimando gli ultimi aggiornamenti alla già performante Ford Fiesta R5 per predisporla al meglio per una stagione di grandi battaglie.

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Peugeot: Sportività, vittorie e prestazioni

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Studio affollatissimo quello di Professione Motori che, nelle scorse settimane, ha visto alternarsi tanti ospiti del mondo automobilistico. E’ tornato a trovarci anche Carlo Leoni, Responsabile Comunicazione Peugeot Italia. Visto quanto successo negli ultimi giorni nell’ambito del Motor Sport legato a Peugeot era impossibile non iniziare l’intervista parlando della Dakar. Solo alcune statistiche: 26 anni dopo l’ultimo successo, Peugeot vince la Dakar per la quinta volta nella sua storia. Peugeot 2008 DKR, due ruote motrici,  trionfa con il suo equipaggio ovviamente Peterhansel e Cottret. Ma l’aspetto più significativo sono le statistiche,  Peugeot vince questa Dakar alla seconda partecipazione nel continente Sud Americano ma specialmente con nove vittorie di tappa su dodici gare complessive tra cui sette doppiette e due triplette. Viene da pensare, che se Carlos Sainz non si fosse ritirato probabilmente anche nelle prime due posizioni alle spalle di Peterhansel, al posto di Al-Attyah con la Mini, avremmo trovato anche l’altro equipaggio con Carlos Sainz:

“Le cifre spesso aiutano a capire meglio quelle che sono state le gare. In questo caso siamo andati oltre ogni aspettativa ottenendo questi risultati al secondo anno di partecipazione alla Dakar, dove non solo bisogna avere una macchina competitiva e affidabile e piloti esperti ma conta tantissimo tutto il team visto che parliamo di una gara sì di performance ma anche di tattica, costanza, e dove i navigatori hanno un ruolo importante, quindi c’è davvero la somma del lavoro di tante persone. Essere riusciti a fare una Dakar straordinaria è un inizio dell’anno per lo sport di Peugeot importante e significativo, godiamo di questo risultato, anche se ce lo dimentichiamo già perché adesso iniziano altre attività. E’ stata una gara nel segno del Leone ma con l’alternansi di tanti piloti, delle doppiette, delle triplette e dei colpi di scena. Hai citato Sainz ma ricordo anche Loeb e Despres, tutti vittima di inconvenienti meccanici, forature, alcuni si sono persi e hanno accumulato ritardi, quindi davvero ogni giorno la classifica è stata rimescolata, fortunatamente con tutti questi rimescolamenti è rimasto comunque in testa un pilota Peugeot. Si tratta, naturalmente, di Peterhansel, è la dodicesima Dakar che vince e infatti ho parlato della necessità di essere affiatati, avere esperienza, conoscere le tattiche di gara e le reazioni, come quando attaccare o alzare il piede dall’acceleratore, aver fatto tutto questo al secondo anno, dopo 26 anni che non andavamo alla Dakar, è veramente un passaggio significativo.  Vuol dire che si è costruito un percorso, che prevederà la Dakar nel 2017 e la partecipazione di Loev al campionato mondiale di Rally Raid ed è quindi realmente un continuo con quello che abbiamo fatto nel nostro piccolo noi in Italia”.

Al di là di Peterhansel che ha vinto la sua dodicesima Dakar, sesta tra le auto dopo sei vinte anche in moto, al settimo posto troviamo Despres con il secondo equipaggio in termini di classifica generale per quel che riguarda Peugeot, mentre Sebastien Loeb, che inevitabilmente era ed è stato anche nei primi giorni il protagonista mediatico di questa Dakar 2016 con un debutto straordinario, ha avuto poi dei problemi di sfortuna altrimenti probabilmente sarebbe finito sul podio:

“Credo proprio di sì, al di là anche questo di ogni aspettativa, perché conosciamo tutti il Loeb pilota uno che non molla mai e non rinuncia mai alla vittoria. Nella prima settimana di gare, quando le piste forse erano più simili a quelle del rally, ha dominato,e sono prove lunghissime di 400km quindi è un rally profondamente diverso anche se le strade erano uguali. Nella seconda settimana, in cui tutto si stravolgeva e abbiamo visto la Dakar con le persone che si perdono e i problemi di orientamento, ha avuto difficoltà legate all’inesperienza, ha capottato ma poi è stato in grado di ripartire e arrivare nel termine massimo senza problemi. E’ riuscito comunque a dimostrare anche in questa seconda settimana e a fare tempi incredibili, una tappa cruciale è stata quella vinta da Peterhansel in quella famosa trilogia dell’inferno. Nella seconda tappa, in cui si sono persi un po’ tutti, lui ha dominato e ha dato oltre 50 minuti agli avversari  mentre Loeb è comunque arrivato quinto dimostrando che quando c’è da correre in una modalità diversa dal rally è competitivo. Credo che l’anno prossimo ci risarà e sarà un po’ più dura per gli altri.  Quanto a Peterhansel come lui stesso ha detto non ha vinto la dodicesima Dakar per ritirarsi. Non c’è il due senza  tre e non c’è nemmeno il dodici senza il tredici”.

Quanto di questi campioni ha il vostro Paolo Andreucci? Perché nell’ultimo anno Peugeot è stata ancora una volta cannibale nei confini italiani. Paolo Andreucci ha vinto il suo titolo italiano in coppia naturalmente con Anna Andreussi, dando una mano più che significativa a questo tiplete storico che vi proietta come marchio straniero più vincente di tutti i tempi nel rally italiano. Triplete che consiste: nella vittoria del titolo costruttore, vittoria di Andreucci nel titolo assoluto, e dominio della coppia Tassone-Michi nel Campionato Junior. Partiamo da Andrucci-Andreussi una coppia intramontabile, avete fatto un ottimo Rally di Monza sempre con la stessa vettura, sempre con questo equipaggio e sempre con gli stessi meccanici perché questa è una vittoria di squadra:

“Come la Dakar, si vince grazie ai piloti, si vince grazie ai meccanici, si vince grazie alla macchina ma si vince grazie al lavoro della squadra perché tutto deve funzionare al meglio e se non hai la squadra i meccanici che lo fanno puoi avere il pilota più forte del mondo e la macchina più competitiva. ma non vai da nessuna parte.  Alla domanda rispondo parafrasando proprio Andreucci che dice che questi piloti sono tutti grandi campioni e sono inarrivabili, io invece dico che di loro in Andeucci c’è la voglia di vincere sempre e comunque anche a 50 anni , questa è una dote innegabile che credo sia la chiave dei sui successi degli ultimi anni perché la voglia di vincere fa sì che ci sia sempre la costanza, l’attenzione maniacale a controllare tutto e di cercare sempre il massimo da se stesso, da Anna, dal team, da noi, ed essere quindi veramente uomo-squadra quella che trascina tutti perché nelle squadre si vince se il collettivo funziona ma in tutte le grandi squadre ci vuole il fuori classe, quello che fa spogliatoio e Paolo Andreucci lo è”.

Ottimo anche Monza Rally Show per Andreucci-Andreussi. Con la 208 T16 avete dimostrato anche qui che questa è una squadra credibile anche contro le VRC perché a Monza di fatto con Andreucci la 208 T16  è stata la prima non VRC nel gruppo dei grandissimi:

“Sì lasciandosi dietro anche molte VRC macchine più potenti della 208 T16. Monza è una passerella ma è anche una gara vera, ha una grande vocazione quella di mischiare campioni di diverse discipline e di farle correre davanti a un pubblico folto, 40mila paganti quest’anno, davanti a un pubblico del genere chi è in macchina non si ricorda che è una gara spettacolo ma pensa sempre a vincere. Anche noi nonostante sia una passerella e l’ultima gara della stagione, l’affrontiamo sempre con la voglia di primeggiare. E’ stata un’ottima chiusura della stagione,  la ciliegina sulla torta di un anno incredibile con il triplete che abbiamo colto grazie alla bravura di tutti e vogliamo capitalizzare questi successi per ripartire al meglio”.

Peugeot, naturalmente, non si limita in termini di adrenalina solo alla pista, ma si allarga prepotentemente anche alla strada. C’è da un trittico di auto che riassume questa doppia identità: stradistica e pistaiola, quindi quello che Puegeot Sport ha saputo negli ultimi anni riproporre anche su strada. Cominciano  in termini di presentazione dalla Peugeot RCZ R: motore 1.6 benzina da 270 CV, assetto abbassato di ulteriori 10 millimetri rispetto alla versione standard  da 0 a 100km/h in 5 secondi scarsi, sedute avvolgenti, comandi e volante ergonomici, display da 7 pollici. Insomma, sportività prestazioni, eleganza e comodità:

“Parliamo di sportività, quello che ci si chiede sempre è quanto della competizione sportiva viene poi trasportato nella produzione di serie, ecco credo che il grande upgrade del marchio sia quello di aver portato  sulle auto che guidiamo sulle strade di tutti i giorni Peugeot Sport. Quindi quando la factory sportiva si unisce alla produzione commerciale nasce questo connubio. RCZ R è stato il primo step di questo percorso iniziato tre anni fa ed eravamo un po’ sorpresi perché non era mai successo nella storia recente. RCZ R, che è giunta ormai alla fine della produzione, rimane il primo tassello che unisce queste doti di sportività estreme che dà Peugeot Sport, alcune caratteristiche tipiche di Peugeot come il comfort ed il piacere di guida e una linea estremamente elegante e sportiva”.

Un’altra vettura che, oltre alla RCZ R, abbiamo avuto il piacere di provare anche su una piccola pista ad Anagni, è stata la Peugeot 208 GTI: 1.6 THP da 200 cavalli abbinato a trazione anteriore e cambio manuale a sei rapporti, mini spoiler sopra il lunotto posteriore, doppio scarico, cerchi da 17 pollici, all’interno schermo da 7 pollici, un bagagliaio che si estende da 285 a  1076 litri, velocità massima 230 km/h e da 0 a 100km/h in 6,8 secondi:

“Abbiamo parlato di RCZ R, poi il mito GT che come tutti sappiamo nasce per Peugeot con la 205 trent’anni fa, è stato ripreso e sviluppato  sulla 208 con due versioni: la GT e la GTi by Peugeot Sport dove, come indica il nome, c’è l’intervento dei tecnici di Peugeot Sport sul veicolo. LA GTi by Peugeot Sport si differenzia anche per la presenza del differenziale torsen all’anteriore, davvero si coniugano in modo estremamente semplice e fluido  le prestazioni a un comfort e un piacere di guida che permettono di utilizzare la vettura nella vita di tutti i giorni. Ci si può divertire in pista ad Anagni ma si può anche girare sulle strade di tutti i giorni e vuol dire da un lato avere una vettura sportiva e confortevole e dall’altro contenere, anche grazie al lavoro che è stato fatto sui motori, i consumi e le emissioni. Un difficile equilibrio che credo sia stato pienamente raggiunto su 208, su RCZ R e poi sulla 308 GTi.

Dulcis in fundo, ultima creatura di Peugeot Sport legata alla strada: 308 GTi, anche in questo caso motore 1.6 sistema Start&Stop , 270 cavalli, da 0 a 100 km/h in 6 secondi, emissioni di CO2 139 grammi, consumi 6 litri per 100 km , carrozzeria bicolore per l’edizione speciale  poi interni caratterizzati dai sedili avvolgenti Peugeot Sport e si può personalizzare con il Drive Sport Pack e poi ciliegina sulla torta: il differenziale a slittamento limitato  torsen:

“Sì, credo che la tenuta di strada, al di là di quelle che sono le prestazioni della velocistica comunque importanti, sia uno dei valori aggiunti della vettura unito ai consumi assolutamente best in class per una categoria di questa potenza visto che è la macchina che performa meglio al punto di vista delle emissioni, dei consumi e della potenza specifica. La gamma 308 è ampia, articolata, con due carrozzerie, berlina e station wagon, con diverse motorizzazioni, dai Blue HDi da 100 cavalli sino ai 150 cavalli, fino ad arrivare alla versione GT, le vere gran turismo e l’ultimo livello è la 308 GTi che credo incarni al meglio l’essenza e l’animo sportivo del marchio. E’ una macchina piacevole da guidare in città ma è anche una vettura assolutamente prestazionale da guidare anche in circuito. Paolo Andrucci l’ha definita una macchina sorprendente dal punto di vista delle prestazioni, del confort e dalla tenuta di strada. Inoltre, pur rivolgendosi a una nicchia di appassionati di vetture sportive sta riscuotendo un successo, gli ordini sono davvero superiori a quelle che immaginavamo potessero essere le vendite nel 2016 quindi siamo contenti perché pensiamo  che rappresenti realmente la ciliegina sulla torta all’interno della gamma 308. La 308 è una vettura di successo e riuscire a far diventare il modello che ritenevamo fosse quello che dovesse dare immagine un piccolo successo commerciale  è motivo di orgoglio per Peugeot Sport  che l’ha progettata e per noi e per voi che siamo andati a provarla e a raccontarla ai telespettatori”.

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43esimo San Marino Rally: Doppietta Peugeot e titolo Junior

 

Il 43° San Marino Rally si chiude con la doppietta degli equipaggi ufficiali di Peugeot Italia e la vittoria del campionato italiano rally junior. Paolo Andreucci e Anna Andreussi su 208 T16 conquistano il gradino più alto del podio dopo una gara sempre al comando che li ha visti conquistare ben 8 delle 11 prove speciali previste. Per il pilota garfagnino è il quinto sigillo in carriera sugli sterrati del San Marino Rally. Nella categoria junior il giovane Michele Tassone navigato da Daniele Michi ha combattuto prova speciale su prova speciale riuscendo ad aggiudicarsene 5 e vincendo il rally nella categoria R2. Grazie a questa vittoria, la quarta su 5 gare, Michele Tassone, Daniele Michi e la Peugeot 208 R2 conquistano con una gara di anticipo il campionato italiano rally junior!

Le classifiche

CLASSIFICA FINALE 43° SAN MARINO RALLY

1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16) in 1:37’45.6; 2. Campedelli-Fappani (Peugeot 207) a 26.9; 3. Basso-Granai (Ford Fiesta R5 LDI) a 1’25.6; 4. Trentin-De Marco (Peugeot 207) a 2’51.2; 5. Reggini- Bizzocchi (Skoda Fabia) a 2’53.9; 6. Ceccoli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 6’00.9; 7. Biolghini- Castiglioni (Skoda Fabia) a 6’31.8; 8. Cobbe-Turco (Ford Fiesta) a 7’38.3; 9. Tassone-Michi (Peugeot 208) a 9’36.6; 10. Panzani-Baldacci (Renault Twingo) a 10’54.0

CLASSIFICA PILOTI CAMPIONATO ITALIANO RALLY

1. Andreucci 59 punti; 2. Scandola 35; 3. Basso 32; 4. Chardonnet 28; 5. Albertini 18; 5. Perico 15; 6. Caldani e Baccega 10; 7. Tassone 9;

CLASSIFICA PILOTI CAMPIONATO ITALIANO RALLY JUNIOR

1. Tassone (208 R2) 72 punti; 2. Testa (208 R2) 51; 3. Panzani (Twingo R2) 31; 4. Marchioro (208 R2) 28; 5. Rossi (208R2) 24;

CLASSIFICA COSTRUTTORI CAMPIONATO ITALIANO RALLY

1. Peugeot 80 punti; 2. Ford 64; 3. Skoda 35; Renault 15;