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Auto a guida autonoma: a bordo dovrà esserci una persona con la patente

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Siamo in una fase caratterizzata da un attento studio e una continua ricerca al fine di centrare il tanto agognato obiettivo della guida autonoma. Tante importanti realtà sono scese in campo con lo scopo di trovare, per prime, una soluzione in grado di offrire un prodotto così moderno ma, dall’altro lato, anche sicuro.  Se molti colossi si stanno impegnando per quella che, possiamo dirlo, sembra destinata ad essere la rivoluzione della mobilità, dall’altro lato sono davvero tante le incognite da risolvere. Vi abbiamo spesso parlato delle criticità legate alla sicurezza e di come siano state affrontate, dalla difficile comprensione dei comportamenti degli automobilisti all’attraversamento dei pedoni. Ad adoperarsi su questo aspetto, sono, però anche gli stessi Stati. In California, in particolare, ben undici compagnie stanno effettuando i test, e si è quindi resa necessaria la presenza di un regolamento preliminare. In particolar risulta essere una novità la necessità di avere a bordo dell’automobile, anche se in guida autonoma, una persona che abbia la licenza di guida. Ma la patente, da sola, non basterà, dovrà infatti essere accompagnata da un apposito certificato che viene rilasciato dopo un vero e proprio addestramento curato dalla casa automobilistica  sull’utilizzo dell’automobile. Questo permetterà di individuare un responsabile in caso di infrazione, ovvero la persona all’interno anche se non al volante,  in modo da scaricare da eventuali colpe la vettura e il costruttore. Sarà comunque obbligatoria la presenza di volante e pedali, che permetteranno di prendere il controllo della vettura, così come i costruttori dovranno inviare report con cadenza mensile sulle performance e la sicurezze delle automobili e continuare a lavorare per scongiurare il pericolo di cyber attacchi. Ad oggi l’arrivo sul mercato delle driverless car è previsto dopo il 2020.

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Patente e libretto con nomi diversi: i casi in cui si rischia la multa

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Se ne parla da giorni, e sembra aver scatenato una vera e propria nevrosi collettiva, ci riferiamo alla nuova norma che entrerà in vigore il 3 novembre prossimo e che punirà con multe molto salate, si parte da un minimo di ben 705 euro, oltre che al ritiro della carta di circolazione, chi non avrà lo stesso nome sia sul libretto dell’auto che sulla patente di chi ne è al voltante. Bisogna però fare delle dovute precisazioni: la legge non è retroattiva e riguarda un uso che deve essere continuativo e superiore ai trenta giorni, non si riferisce, inoltre, ai prestiti tra familiari e conviventi, ma sarà, invece, applicata a chi usa vetture aziendali, al noleggio, o di persone scomparse. Per regolarizzare la posizione ed evitare la salata multa, bisogna recarsi alla Motorizzazione e far annottare il nome di utilizza la macchina sul libretto”.

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Arriva la patente a punti per i minorenni

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Maggior rigore e più controlli: è questa la linea che si seguirà per diminuire gli incidenti stradali. In questa concezione rientra la riforma del Codice della strada, già approvata dalla Commissione Trasporti della Camera e che tra qualche mese dovrebbe essere discussa in Aula e che presenta aspetti innovativi anche per i conducenti minorenni per i quali arriverà la patente a punti. Il format sarà lo stesso in vigore per la patente B, esteso, appunto, anche ai giovani alla guida di moto e motorini dai 50cc ai 150cc e della note minicar. In caso di infrazioni,i conducenti potranno essere puniti, oltre che con il ritiro, la sospensione, e la revoca della patente, anche con la decurtazione dei punti. Quanto ai neopatentati, invece, potranno guidare nei primi 12 mesi automobili che non superino 55Kw/tonnellata, se accompagnati da una persona di età inferiore ai sessantacinque anni, un limite che non potrà essere superiore ai sei mesi se il conducente non commetterà infrazioni nel primo semestre. Novità anche per gli anziani, anche per loro, infatti arriverà l’obbligo di guidare automobili a potenza limitata, mentre il rinnovo della patente dovrà avvenire annualmente, in caso di termine non rispettato si potrà comunque guidare per due anni ciclomotori a tre ruote e quadri cicli leggeri.

Auto 'volante' possibile, società Usa ne studia sviluppo

L’Aerofex studia allo sviluppo dell’auto che vola

 

di Maurizio Elviretti

 

L’azienda americana Aerofex, dopo aver pensato al progetto della moto volante, in uscita nel 2017, sta iniziando a pensare anche al passo successivo,ovvero quello relativo alla macchina volante. Di certo ancora non sappiamo se si tratta di realtà o solamente di un giocattolino stile “Star Wars”. Ricordate l’auto volante di Luke Skywalker o le moto delle forze dell’Impero Galattico? Aerofex ci crede, eccome e dalla California fanno sapere che esistono reali possibilità di progettare questa hoover car. Intanto la stessa ditta, è al lavoro per una due ruote volante: La moto a cuscino d’aria, che può trasportare due persone a tre metri di altezza o sull’acqua, fino a una velocità massima di 72 km/h. La Aero-X, avrà un costo di 85.000 dollari, quindi più di 60.000 euro e le prenotazioni, a due anni e mezzo di distanza dall’arrivo sul mercato, sono già aperte ad un prezzo di 5.000 euro. Unico ostacolo, che bisognerà avere un patentino speciale per guidarla. Infatti occorrerà sostenere un corso pratico teorico per poi rivolgersi alla Federal Aviation Administration per il rilascio della patente. La tecnologia sarà portata anche sulle auto come già detto, parola Mark De Roche il creatore e direttore di Aerofex. Il mezzo più grande potrebbe, secondo l’azienda, essere utile al governo, alle aziende agricole, ma anche per il salvataggio o il pattugliamento, ma anche aero-taxi. Come sempre bisognerà vedere se il gioco varrà la candela, per i prezzi e la domanda. Non resta che aspettare.