CL 13.073.010

Citroen C4 Grand Picasso

 

di Filippo Gherardi

Sin dal primo contatto pare evidente che la Citroen C4 Grand Picasso è destinata a stravolgere i parametri della categoria dei Monovolumi. Si comincia dalla linea esterna, caratterizzata da un design filante e sviluppata su una nuova piattaforma che ne rivoluziona le proporzioni stilistiche, con il passo più lungo e la lunghezza maggiore dell’intera categoria. Anche le ampie superfici vetrate, che consegnano una luminosità continua all’abitacolo, rappresentano un “best in class” di questa Grand C4 Picasso. All’interno, come si addice ad una monovolume, lo spazio abbonda, con una capienza che varia dai cinque ai sette posti “veri” grazie ai due sedili a scomparsa reclinabili all’interno del portabagagli. E a proposito di bagagliaio, anche in questo caso i numeri sono da record con una lunghezza di carico, massima, che raggiunge i 2,75 metri. Comodità che fa rima con comfort, ed allora giusto sottolineare il pacchetto Pack Lounge: sedili anteriori con massaggio azionabile ed incorporato, sedile del passeggero munito di prolunga per le gambe e, in entrambe le sedute, poggiatesta comodi e rilassanti. Insomma, l’ideale per le lunghe tratte autostradali e non solo. Non solo spazi interni ed estetica, la C4 Grand Picasso, naturalmente, abbonda anche in termini di tecnologia. La plancia è caratterizzata da due, evidentissimi, schermi di controllo. Il primo, quello posizionato più in alto, è un 12″ panoramico HD in cui sono riportate tutte le principali informazioni riguardanti il veicolo, il secondo, posizionato al centro del cruscotto, è un touch screen da 7″ attraverso cui si regolano le principali funzioni quali, tra le altre: climatizzatore bizona, navigatore, audio e telefono. Un pacchetto multimediale all’altezza dove spicca anche il sistema Visione 360: quattro telecamere posizionate intorno alla vettura che permettono al conducente di avere un visuale completa dell’auto. Presente, naturalmente, anche il Park Assist. Tra i profili più pronunciati di questa C4 Grand Picasso c’è anche quello legato alla sicurezza: allarme rischio collisone, sistema di regolazione della velocità ed Intelligent Traction Control, un sistema che migliora la stabilità della vettura sui terreni a scarsa aderenza. Anche le cinture di sicurezza fanno la loro parte, dotate di pretensionamento segnalano un pericolo imminente ma anche l’invasione, seppur soltanto momentanea, della carreggiata opposta. Cinque, complessivamente, le motorizzazioni disponibili, tra cui l’innovativo 2.0 BlueHDi da 150 Cv, un Euro 6 capace di abbassare le emissioni sotto la soglia dei 100 grammi di Co2 a chilometro (per l’esattezza la proporzione è 98 g/km). I prezzi variano dai 21.000 euro del modello d’ingresso ai 33.000 della versione più accessoriata ed equipaggiata, per l’appunto, con il propulsore 2.0 BlueHDi. Da casa Citroen fanno sapere che sono già 500 i modelli ordinati in prevendita e che l’obiettivo per il 2014 ormai alle porte si aggirano sulle 11.000 unità.

Immagine 1

Peugeot 2008: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Prova ufficiale tra le strade dell’Alsazia, dove Peugeot è di casa, per l’ultima nata del marchio del Leone francese: la 2008. Crossover urbano dalle forme dinamiche, la 2008 si inserisce perfettamente nel mercato dei SUV compatti di segmento B per qualità, versatilità, emozione e modernità urbana. Da Strasburgo e Ribeauvillé, tra continui sali-scendi e diverse superfici, tra cui anche un insolito, seppur breve, tratto in pavè, la 2008 si è messa a nudo svelando pregi e difetti. Partiamo dai primi, non pochi a dir la verità, e cominciamo da un design esterno vivace e giovanile, dove già da un primissimo contatto è impossibile non notare le componenti ondulate che caratterizzano le estremità laterali del tetto. Vasta e ben assortita anche la scelta cromatica, con maniglie e specchietti retrovisori in tinta nella versione Access e cromati in quella Allure. Accattivante la forma dei fari anteriori, allungati quel tanto che basta da innescare un’aggiuntiva, per quanto relativa, idea di dinamismo a tutta la vettura. Passando agli interni, voto alto per le lavorazioni, con trame originali che variano a seconda del modello, sedili in pelle intramezzati da parti in alcantara e (sempre a seconda del modello) in stoffa ed un gioco di illuminazioni artificiali che caratterizza sia i bordi del quadro che la parte interna del tetto, con vere e proprie scie luminose (o “stelle comete”, seguendo la stessa terminologia usata da casa Peugeot) presenti nei modelli che non dispongono del tettino apribile. Semplice e perspicace anche il computer di bordo touch-screen, comodi ad adattabilissimi per percorsi a lungo raggio i sedili anteriori tanto del guidatore quanto del passeggero. Comodità di guida garantita anche dal cambio ergonomico, manuale per tutti i modelli ad eccezion fatta per il 1.2 benzina da 82 CV e per il 1.6 diesel da 92 CV che hanno il robotizzato. Da buona crossover si segnalano, sempre in positivo, anche un’abitabilità generosa ed un bagagliaio capiente, ma anche una buonissima maneggevolezza, una tenuta di strada efficiente ed una ripresa, in particolar modo per il modello 1.6 diesel da 115 CV, davvero apprezzabile. Parentesi a parte sulle motorizzazioni, la 2008 propone un’ampia gamma di propulsori che comprendono un benzina 1.2 Vti da 82 CV, di cui c’è anche la versione con Stop&Start e cambio robotizzato, un benzina 1.6 Vti da 120 CV, un diesel 1.4 Hdi da 68 CV, un diesel 1.6 e-Hdi da 92 CV, anche in questo caso con variante Stop&Start e cambio robotizzato, ed il succitato diesel 1.6 e-Hdi da 115 CV. Tornando alla nostra prova, impossibile non spendere una parola positiva anche per il Grip Control, il sistema che consegna una motricità estesa alla vettura, pur agendo solo sulla trazione anteriore, grazie ai suoi cinque programmi differenti: standard, neve, fuoristrada, sabbia ed Esp off. Dopo aver detto che anche la 2008 dispone di un sistema di Park Assist sicuramente innovativo ma, personalissimo parere di chi vi parla, ancora poco pratico all’uso e al target specifico di persone a cui la stessa ha intenzione di rivolgersi (perlopiù famiglie e donne in età centrali), passiamo a parlare degli aspetti che, dopo la nostra prova, sembrano convincerci meno. Premettiamo col dire che convergono principalmente all’interno della vettura, visto che all’esterno, a parte cerchi un po’ troppo piccoli se rapportati con volume ed altezza (si va dai 15 ai 17 pollici), ci sentiamo di poter promuovere tutto a pieni voti. All’interno c’è carenza di spazi utili e ripiani a nostro avviso, le vasche laterali non sono enormi, il cruscotto è invaso di comandi e lascia poca possibilità di “appoggio” e la presenza del lettore cd, di serie, all’interno del vano porta oggetti limita, quasi ad annullarla, la funzionalità dello stesso. Il freno a mano, particolare per forma e consistenza, è facile ed agevole da innescare ma anche leggermente complicato da togliere. Qualche riga più su parlavamo della spiccata comodità delle sedute anteriori, qualcosina di più avremo potuto aspettarci da quelle posteriori, un po’ troppo rigide e con i poggia testa che sono tutto tranne che un aiuto in tal senso. Inoltre, impossibile non sottolineare l’assenza, sia davanti che dietro, delle maniglie interne poste sopra la testa. Nel complesso, comunque, voto più che sufficiente per la nuova Peugeot 2008, in attesa che anche il mercato si esponga con un proprio verdetto sotto forma di cifre. E a proposito di cifre, i prezzi della 2008  variano dai 15.100 della versione Access 1.2 benzina, fino ai 21.550 dell’Allure 1.6 diesel da 115 CV.