18053399_10213280475153331_915040129_o

Mercedes Classe E All-Terrain: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Chi l’ha detto che una Mercedes Classe E wagon non possa dedicarsi anche al fuoristrada? Magari moderato, ma sempre avventuroso? In effetti, la Classe E All-Terrain è nata proprio per questo, per sporcarsi le ruote quando bisogna abbandonare l’asfalto. D’altra parte, la nicchia di mercato è già piena di concorrenti come l’Audi A6 Allroad e la Volvo Cross Country, quindi dalle parti di Stoccarda hanno pensato che bisognava soddisfare anche questa tipologia di clientela. Per farlo si può contare su un settaggio delle sospensioni oleodinamiche che consentono di alzare l’assetto fino a 156 mm e fino ad una velocità di 35 km/h. A rendere ulteriormente valida la vettura in condizioni difficili pensa la trazione integrale della Stella a Tre Punte, mentre la carrozzeria è protetta dalle finiture nere in tecnopolimeri che avvolgono la parte bassa dell’auto. Anche la calandra è nuova, più sportiva, i cerchi sono da 18 o da 19 pollici e i passaruota presentano anch’essi delle protezioni di colore scuro. L’abitacolo si presenta sontuoso come sempre, con materiali di qualità ed assemblaggi eseguiti alla perfezione, inoltre, gli schermi dedicati alla strumentazione ed all’infotainment, da 12,3 pollici l’uno, sono altamente scenografici. Sotto il cofano troviamo il nuovo motore 2 litri turbodiesel da 194 CV e 400 Nm che scarica il 55% della coppia motrice sull’asse posteriore. Al volante l’auto si dimostra sicura, stabile, prevedibile, e, in una parola sola: sicura. Certo, le dimensioni sono notevoli, per cui bisogna tenerne conto, ma è molto piacevole da guidare e a tratti persino divertente, tanto che non ha sfigurato in alcuni giri di pista sul circuito dell’ISAM di Anagni (FR). Un impianto dove abbiamo anche testato le sue qualità fuori dall’asfalto nell’apposita area off-road. Bisogna ammettere che le pendenze non spaventano la E All-Terrain, anche quando si deve ripartire su una superficie erbosa in salita e questo dimostra il livello della wagon tedesca. Un’auto altamente tecnologica, che presenta addirittura il sistema per i sorpassi automatici in autostrada: non è guida autonoma ma poco ci manca! Tutto questo ad un prezzo che va dai 60.996 euro della variante Sport, fino ai 75.150 euro di quella Premium Plus.

Foto Suzuki 1

Suzuki Jimny Shinsei: serie speciale della piccola off-road di casa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Come ogni anno ormai, Carrara si trasforma per un week end nella casa dell’off-road e ospita all’interno del suo quartiere fieristico il 4×4 Fest, giunto alla sedicesima edizione. Suzuki non poteva scegliere evento migliore per presentare Jimny Shinsei, serie speciale della nota mini fuoristrada giapponese che viene prodotta da oltre quarant’anni. La  nuova Suzuki Jimny Shinsei si ispira alla LJ20 del 1972 ma ovviamente presenta delle particolarità che già al primo sguardo catturano l’occhio: la tinta Dark Yellow ’70 è un forte richiamo alle colorazioni della gamma LJ20, ma sulla versione moderna è accostata al bianco lucido dei gusci degli specchi retrovisori esterni e della modanatura della protezione sottoscocca anteriore; la stessa impostazione classica si ritrova sui cerchi in acciaio da 15” con finiture in nero lucido. Ancora un tuffo nel passato viene fatto attraverso il monogramma Jimny posto sia sul cofano motore che sulla ruota di scorta esterna, mentre una delle più grandi novità è rappresentata dal tetto apribile in tela con comando di apertura elettrico. Il motore è uno solo ed è il solito benzina 4 cilindri da 1,3 litri con distribuzione a quattro valvole per cilindro e alimentazioni a iniezione Multipoint, capace di generare 85 cavalli di potenza e di toccare i 140 km/h come velocità massima. Negli interni spiccano la pelle ed il tessuto con finiture ancora in Dark Yellow ’70, la ricca dotazione di serie comprende: climatizzatore manuale, volante in pelle, fendinebbia, mancorrenti sul tetto e sistema di infotainment Pioneer con schermo da 6,2”, usb, navigazione e MirrorLink. Il piccolo fuoristrada di casa Suzuki arriverà sul mercato il prossimo marzo ad un prezzo che si aggira intorno ai 23.000 euro, ma saranno solamente cento gli esemplari di Jimny Shinsei, tutti identificati da una targhetta numerata posta all’interno.

volvo

Volvo V90 Cross Country: la comodità dell’off-road

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La Serie 90 di Volvo si allarga e raggiunge praticamente la completezza con la nuova V90 Cross Country che verrà svelata nei prossimi mesi. A metà tra una SUV per  la propria motricità e una wagon per il suo comfort, questa crossover si basa sulla moderna piattaforma modulare PSA e fornisce la trazione integrale AWD, supportata dalle protezioni sotto i paraurti e leggermente più alta da terra rispetto alle classiche wagon. Con queste caratteristiche, risulta pronta a percorsi off-road anche impegnativi, ma come al solito il suo interno proporrà il lusso che da sempre si accosta al nome Volvo, con un equipaggiamento che prevedrà gli stessi sistemi di infotainment con connessione Interne già proposti sulle nuove S90 e V90, nonché l’impianto hi-fi Browes&Wilkins. Il drive select system della Volvo V90 Cross Country metterà a disposizione quattro modalità di guida differenti ( Comfort, Dynamic, Eco e Off Road) ma ad aiutare veramente il guidatore saranno il sistema Hill Descen Control e le molle pneumatiche al posteriore previste come optional, con la possibilità di avere anche pneumatici studiati proprio per garantire una maggiore aderenza nei tratti di fuoristrada senza intaccare la sensazione di comodità sull’asfalto. Per vederla sul mercato, dovremo aspettare almeno il secondo trimestre del 2017.

kadjar

Renault Kadjar: la prova

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Con una linea intrigante, degli interni ben progettati e dei motori prestanti ed economici, la Renault Kadjar ha permesso al marchio francese di entrare prepotentemente nel segmento dei crossover, settore in continua crescita ormai da qualche anno. Oggetto della nostra prova, la Kadjar ha dimostrato di sapersi comportare nel migliore dei modi sulle strade romane e sui tratti dissestati e offroad nei dintorni della Capitale. Nata sulla medesima piattaforma della Nissan Qasqhqai, e allo stesso tempo sua competitor, ad un primo impatto visivo la Kadjar mostra nettamente i tratti distintivi di una Renault: frontale scolpito con marchio della Losanga incastrato nella calandra, fiancate allargate con effetto a tendina ed un originale forma del portellone per conferirle maggiore personalità. Gli allestimenti disponibili sono quattro: Life, Zen e i top di gamma Intense e Bose, con prezzi che vanno dai 22.500 euro fino ai 31.950 euro; abbiamo avuto il piacere di provare il Bose, riconoscibile esteticamente per i cerchi in lega diamantati da 19”, le calotte dei retrovisori Noir Brillant, la firma “Bose” su parafanghi e soglie delle porte ed infine proiettori full LED. Questi ultimi, oltre a garantire un fascio luminoso più potente del 20% rispetto ad un proiettore alogeno, si adattano alla presenza di altri veicoli e dispongono della funzione di adattemento in curva per dare una maggiore visibilità laterale. Gli interni, sempre in stile Renault, appaiono subito eleganti e contemporaneamente sportivi come gli esterni: i materiali sono di buona qualità e le cromature sulle bocchette dell’aria condizionata, sulla plancia e sul cambio mettono in risalto i dettagli. La posizione di guida è rialzata per favorire la visuale del guidatore, i sedili sono avvolgenti e in pelle (optional), così come il volante, sportivo ed ergonomico, è in speciale pelle nappa (solo per l’allestimento Bose). L’abitacolo è reso ancor più luminoso dall’ampio tetto panoramico in vetro fisso(1,4 m²di superficie) e per l’acustica non si poteva chiedere di meglio: impianto Bose (ovviamente) composto da 8 altoparlanti che trasmettono un suono pulito e realistico. Alla spaziosità dell’abitacolo fa eco la grande capacità del bagagliaio che con i suoi 527 litri risulta tra i migliori in circolazione, e grazie al sistema Easy Break si possono sbloccare e ribaltare molto facilmente i sedili posteriori per guadagnare ancora più spazio, con l’ulteriore possibilità di abbattere il sedile del passeggero anteriore per portare oggetti lunghi fino a 2,5 metri. Per gestire tutte le informazioni del veicolo, le componenti multimediali e la navigazione c’è l’innovativo e funzionale sistema R-Link2 dotato di un ampio schermo touch da 7 pollici, e possono essere create fino a sei home page personalizzate per accedere semplicemente attraverso un tocco alle impostazioni da noi preferite. Rimanendo in tema tecnologia ma passando al lato sicurezza e sistemi di assistenza alla guida, la Kadjar mette a disposizione l’Active Emergency Breaking System, il Vision System che avvisa in caso di superamento della linea di carreggiata, il Sensore Angolo Morto necessario a causa del montante che copre parzialmente la visuale, ed infine l’Easy Park Assist: il sistema valuta lo spazio e definisce la traiettoria grazie al monitoraggio perimetrale fino a prendere interamente il comando dello sterzo durante la manovra di parcheggio, molto utile per una vettura lunga 4,45 metri e con un lunotto posteriore troppo ristretto. I motori di accesso sono il 1.2 a benzina e il 1.5 a gasolio, entrambi da 110 cavalli, mentre nel nostro caso avevamo il più potente 1.6 diesel da 130 cavalli. A quest’ultimo può essere abbinato anche il cambio automatico EDC a 6 rapporti ma soprattutto è l’unico che può avere la trazione integrale All Mode 4×4-i, grazie al quale sono disponibili tre diverse modalità di trazione selezionabili attraverso una manopola posta accanto al cambio. In modalità 2WD la trazione è completamente anteriore per favorire i consumi, nella modalità AUTO la coppia viene trasmessa del tutto alle ruote anteriori ma in caso di perdita di aderenza la trazione viene ripartita anche sulle ruote posteriori fino al 50%; infine, in modalità Lock c’è una ripartizione 50/50 tra i due assi che migliora l’aderenza su terreni fangosi, sabbiosi o sulla neve. Specifici studi nella galleria del vento hanno portato a miglioramenti nell’aerodinamica e in particolar modo nei consumi, il motore si comporta bene in fase di ripresa ma non si può dire lo stesso per quella di accelerazione; sui tratti off-road la Kadjar risponde in modo adeguato ma la scelta dei cerchi di 19” pollici è stata forse azzardata: le imperfezioni dell’asfalto, i dossi, e le buche sullo sterrato si sentono in maniera troppo accentuata nonostante l’azione delle sospensioni. In conclusione, la Renault Kadjar risulta una crossover dall’aspetto imponente, tecnologica, agile nel traffico e molto silenziosa, ma girando la medaglia troviamo qualche pecca come la poca visibilità laterale e posteriore e non una grande efficacia nei tratti fuoristrada.

nuovo-nissan-x-trail-protagonista-al-salone-internazionale-dellauto-di-francoforte-2013-109210_1_5

X-Trail 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Diventare, entro il 2016, il primo costruttore asiatico in Europa: sarà questo l’ambizioso obiettivo della Nissan che come primo passo ha proposto la nuova X-Trail 2014. La Casa di Yokohama, con la terza generazione volta pagina in maniera radicale per seguire le logiche di mercato. I due enormi successi commerciali Juke e Qashqai hanno imposto un look più nuovo e moderno, rendendo lo stile estetico della Nissan X-Trail più dolce e più vicino a quello dei crossover/SUV di famiglia. Il target è di venderne mezzo milione di unità l’anno (dal suo arrivo, nel 2001, ne sono state vendute 1,7 milioni). Esteticamente la nuova Nissan X-Trail 2014 sfoggia il tipico frontale V-Motion, con gruppi ottici a LED allungati verso i lati e un paraurti molto alto. Lateralmente i parafanghi molto accentuati, gonfi ed alti, ne esaltano l’aspetto massiccio ricordando la sua vera natura da 4×4. Dietro, il design è più funzionale, un po’ meno addolcito dell’anteriore e più da off-road. I cerchi in lega da 19 pollici (disponibili anche da 17) forniscono un tocco molto potente e raffinato. Per quanto riguarda le dimensioni, la nuova Nissan X-Trail mantiene quasi identiche le misure rispetto alla passata generazione, si allunga soltanto di 8 mm, ma il passo aumenta di ben 76 mm, che nell’abitacolo di un’auto si notano eccome. Lo spazio in più nell’abitacolo si nota soprattutto nella parte posteriore e sopra la testa, dove i volumi abbondano. I passeggeri posteriori, rispetto alla X-Trail del 2007, hanno a disposizione il 20% in più di spazio, che equivale a 10 cm. Sempre le poltrone posteriori, abbattibili con uno schema 40/20/40, possono essere ripiegate con diverse possibilità, tra cui è compreso anche lo scorrimento (con tutti i sedili abbattuti si possono caricare oggetti lunghi fino a 260 cm). Il portabagagli, da 550 litri, è modulabile grazie a due pannelli removibili e configurabili in nove posizioni differenti. Inoltre ci sarà la possibilità di avere una fila ulteriore di sedili ripiegabili proprio nel bagagliaio garantendo 7 posti in totale, con ogni fila leggermente soprelevata rispetto a quella anteriore. Negli interni, i materiali soft touch che rivestono tutta la plancia e i pannelli delle portiere, le rifiniture in plastiche che imitano la fibra di carbonio, i materiali di alta qualità e un tetto panoramico che moltiplica la luce e la sensazione di spaziosità, elevano la nuova X-Trail a un gradino molto più alto rispetto alla vecchia versione rendendola di gran lunga più confortevole. Il motore è un 1.6 Diesel da 130 CV a 4.000 giri con una coppia motrice massima di 320 Nm disponibile a 1.750 giri: un ottimo motore che sembra calzare a pennello nel cofano della Nissan X-Trail. Il cambio è il manuale a sei marce, non sempre precisissimo e morbido, ma in alternativa si può optare anche per l’automatico XTronic CVT. Il sistema ALL MODE 4×4 di ultima generazione è una garanzia. I consumi dichiarati dalla Casa, che si aggirano sui 5,0l/100 km, sono molto allettanti e la tecnologia si mette molto a servizio della guida. Grazie al sistema Nissan Chassis Control (con Active Ride Control, Active Engine Brake, Active Trace Control, Hill Start Assist) si percepisce la fluidità di guida al volante. La sicurezza è praticamente da vettura di classe premium, ed è garantita da ulteriori sistemi tecnologici di ultimissima generazione come l’Around View Monitor con Intelligent Park Assist, il Nissan Safety Shield, il Forward Emergency Braking o il Moving Object Detection solo per citarne alcuni. Gli allestimenti della nuova Nissan X-Trail 2014 saranno, come da tradizione, i tre noti Visia, Acenta e Tekna. Inizierà ad arrivare nelle concessionarie a Luglio 2014 e le prime consegne ai clienti avverranno a settembre. Per quanto riguarda i prezzi previsti per il mercato italiano si partirà da una versione base di 27.500 euro fino a quella più accessoriata da 34.300 euro.