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Restyling Vespa

 

di Leonardo Frenquelli

 

Era il 1946 quando Enrico Piaggio depositava all’ufficio brevetti di Firenze il prototipo “MP6”, a cui si sarebbe ispirata la creazione di uno dei più grandi miti italiani nel mondo: la Vespa. A distanza di 65 anni da questo evento la Piaggio, ormai enorme azienda con sede a Pontedera, ha deciso di tornare al passato, ma con un lungimirante sguardo al futuro, presentando nel 2011 un prototipo e poi nel 2012 la versione ufficiale della nuova Vespa 946, assolutamente rivoluzionaria ma strettamente legata alla storia e alla tradizione. Partendo dallo stesso modello che aveva ispirato l’ingegner Corradino D’Ascanio, i tecnici della Piaggio hanno dato una nuova definizione di scooter e di Vespa con un design consono alla purezza del progetto originale e tante novità dal punto di vista tecnico, a partire dal motore. Si tratta infatti di un monocilindrico di 125 cm³ a tre valvole, quattro tempi, dotato di iniezione elettronica e raffreddamento ad aria (stesso montato anche dai modelli LX e S). Questo motore rappresenta il fiore all’occhiello della casa toscana in quanto garanzia di ottime prestazioni, consumi ribassati con la possibilità di percorrere fino a 55 km/l ed una riduzione del 30% delle emissioni inquinanti. Per la prima volta in uno scooter, e in esclusiva, la Piaggio ha inoltre equipaggiato di serie il mezzo con il controllo di trazione ASR ed il sistema antibloccaggio delle ruote ABS. Le novità non sono solo tecniche, l’utilizzo dell’alluminio infatti come materiale principale per scocche laterali, parafango e manubrio conferisce alla 946 vantaggi dal punto di vista dinamico e migliorie estetiche che continuano con l’introduzione di fari a proiettori full LED ed il cruscotto digitale, altro punto di vanto dei creatori dell’ultimo modello di Vespa che per le sue caratteristiche non trova corrispondenti o rivali sul mercato internazionale. Nuovissima, bellissima, ecologica e prestante, l’unica caratteristica negativa che stona con il modello del passato è il prezzo: la prima Vespa era nata per essere alla portata di tutti, mentre la 946 con i suoi 9000 euro di listino si configura come un mezzo destinato ad un’elite di appassionati che non sente la crisi o che sia disposto a fare un non piccolo sacrificio. Proprio riguardo al prezzo, ritenuto eccessivo per un 125 4t seppur rivoluzionario, sono arrivate le critiche alla nuova nata che è già stata presentata all’EICMA 2012 e ai Motodays 2013. Dopo aver fatto la storia per 65 anni, la Vespa ora prova a costruire il futuro con l’avveniristica 946, uno scooter unico nel suo genere, come sempre.

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I giorni dei riders

 

di Leonardo Frenquelli

 

Si è svolto dal 7 al 10 Marzo, tra i padiglioni della Fiera di Roma, il Motodays, salone dedicato a moto e scooter del centro-sud Italia. Dopo i successi degli anni precedenti, siamo giunti alla quinta edizione di un’esperienza che sta diventando sempre di più un “must” per gli appassionati delle due ruote. Un mix di sogno e realtà, con la possibilità di salire in sella alle nuove nate del mercato, tante moto e scooter da provare nelle apposite “aree prova” ed entrare in contatto con il mondo dei motori da vicino, grazie alla presenza di grandi ospiti come il campione del mondo uscente della Superbike Max Biaggi, testimonial di questa edizione. Il Corsaro, nelle nuove vesti di telecronista e non più pilota,  accompagnato dal presidente di Fiera di Roma Mauro Mannocchi, ha presidiato la cerimonia inaugurale per la gioia dei primi visitatori, giunti numerosi come previsto. Piloti, ombrelline, musica e spettacolo hanno rappresentato però solo il contorno di questa intensissima tre giorni all’insegna delle due ruote. Piatto forte, infatti, sono state le tantissime case che hanno esposto i loro nuovi modelli, tra queste: KTM, Suzuki, Triumph, Yamaha, Honda ed anche tutto il gruppo Piaggio. Nella prima giornata c’è stata un’accattivante anteprima mondiale del nuovo scooter della Peugeot. Dalle moto d’epoca alle enduro, dalle stradali alle Superbike del mondiale appena cominciato, ce n’è stato veramente per tutti i gusti dei motociclisti che hanno voluto dare una rinfrescata alla propria passione con la disponibilità di sette padiglioni espositivi che comprendevano ovviamente anche numerose aree ristoro ed un’ampia zona per fare acquisti per il proprio mezzo o, perché no, per comprarne proprio uno nuovo dai numerosi stand presenti alla manifestazione. Fiera di Roma è stato ancora una volta il tempio delle due ruote, e dopo le passate edizioni questa rischia di andare in archivio come la migliore sia per contenuti che per afflusso di pubblico.