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MotoGP: il ritorno dell’Aprilia

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Con un anno di anticipo rispetto ai programmi, l’Aprilia torna a correre nel MotoGP, lo ha annunciato la stessa casa alla vigilia del Gran Premio di Misano. E’ stata avviata una collaborazione con il team Gresini, con un progetto che avrà durata quattro anni, ed il debutto ufficiale avverrà nella prossima stagione; con molta probabilità i piloti che saliranno sulle moto della Casa di Noale saranno Alvaro Bautista, già con il team Gresini, e Marco Melandri, attualmente impegnato nel mondiale Superbike con l’Aprilia. Grande soddisfazione emerge dalle parole di Roberto Colannino, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio: « Abbiamo deciso di debuttare con un anno di anticipo perche’ le competenze tecniche e agonistiche di Aprilia Racing sono di assoluta eccellenza », e lo stesso vale per Fausto Gresini: «Sono molto contento che Aprilia abbia individuato nella Gresini Racing il partner ideale per il proprio rientro in MotoGP: desidero perciò ringraziare il Gruppo Piaggio per avermi offerto un’opportunità irrinunciabile, quella di lavorare a stretto contatto con una Casa costruttrice così gloriosa».

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Superbike, in Malesia doppio successo di Melandri

 

di Valerio Zuddas

 

Doppio successo per Marco Melandri nel Gran Premio della Malesia di Superbike. Il pilota italiano dell’Aprilia ha trionfato in entrambe le gare del circuito asiatico salendo così al quinto posto nella classifica piloti, ancora guidata da Tom Sykes che resta al comando nonostante il ritiro in Gara 1 e il terzo posto in Gara 2. Al secondo posto della graduatoria rimane saldamente il francese dell’Aprilia, Sylvain Guintoli, che domenica ha centrato due secondi posti nel tracciato di Sepang. La classifica piloti adesso è così variata:

1. T. SYKES KAWASAKI 201
2. S. GUINTOLI APRILIA 188
3. J. REA HONDA 179
4. L. BAZ KAWASAKI 170
5. M. MELANDRI APRILIA 147
6. C. DAVIES DUCATI 130
7. D. GIUGLIANO DUCATI 96
8. E. LAVERTY SUZUKI 90

 

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Superbike 2014, i risultati della tappa di Assen

 

di Germana Condò

 

È stato il britannico Jonathan Rea, in sella alla sua Honda, ad aggiudicarsi Gara 2 del GP di Assen, terzo round del Mondiale Superbike 2014. Una corsa ridotta a dieci giri, con inizio posticipato a causa della pioggia battente che ha fatto ritardare lo start previsto per le 13.10 alle 13.40, con le moto costrette a montare gomme da pioggia. L’interruzione dopo soli quattro giri per scarsa visibilità e pista impraticabile, fermano la corsa di Guintoli solo al comando fino a quel momento. Alle 15.10 si riprende con Rea e Guintoli che si contendono la prima posizione. Alex Lowes arriva ad oltre due secondi dal vincitore, conquistando il secondo gradino del podio seguito da Davide Giugliano che conclude la gara con un terzo posto, primo podio stagionale con Ducati. Quarto posto conteso tra Tom Sykes e Leon Haslam, sfida in cui ha la meglio l’ex campione del mondo britannico, mentre per Marco Melandri c’è solo la sesta posizione dopo il clamoroso errore nell’ultimo giro, nel tentativo di un attacco a Giugliano contro il quale gareggiava per il terzo posto. In mattinata, nel corso di Gara 1, a mettere le ruote davanti a tutti sotto la bandiera a scacchi era stata l’Aprilia di Sylvain Guintoli, davanti al campione del mondo in carica Tom Sykes e a Jonathan Rea. Anche in questo caso, soltanto un sesto posto per Marco Melandri in sella alla seconda Aprilia.

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Ecco i nuovi piloti della Ducati superbike 2014

Davide Giugliano

di Maurizio Elviretti

Il gallese Chaz Davies e l’italiano Davide Giugliano sono i due piloti ufficiali della Ducati per le prossime due stagioni del Mondiale Superbike. Lo ha annunciato il team di Borgo Panigale in un comunicato. “Dopo aver annunciato pochi giorni fa la decisione, presa di comune accordo con Francis Batta, di concludere anticipatamente la collaborazione con il Team Alstare, Ducati conferma oggi la sua partecipazione al Campionato Mondiale Superbike 2014, e ha definito l’accordo con i due piloti che il prossimo anno scenderanno in pista con la 1199 Panigale”, si legge nella nota. “Saranno quindi il gallese Chaz Davies e l’italiano Davide Giugliano i due piloti Ducati per le stagioni Superbike 2014 e 2015. Una scelta importante per la Casa bolognese, determinata a riscattare un 2013 avaro di soddisfazioni per la 1199 Panigale che, a differenza dei successi ottenuti nella maggior parte dei campionati nazionali e nella Coppa FIM Superstock, non ha ottenuto i risultati sperati nel mondiale Superbike”, spiega la Ducati, che nelle prossime settimane renderà note “informazioni più dettagliate riguardo alla gestione organizzativa e sportiva della squadra”. I piloti ed i tecnici Ducati Superbike saranno impegnati già da mercoledì e giovedì prossimo a Jerez de la Frontera insieme al team di sviluppo per il primo dei tre test in programma prima della pausa invernale. Professione Motori vi presenta, di seguito, i futuri piloti Ducati:

 

Chaz Davies, nato il 10 febbraio 1987 a Knighton in Galles, nel Regno Unito, inizia a correre con le minimoto nel 1995, e già l’anno seguente conquista il titolo di campione di questa categoria, mantenendolo fino al 1998. Dal 2002 al 2006 passa al Motomondiale, gareggiando nella 125 e passando poi alla 250 e, dopo un’esperienza nel campionato AMA, approda al campionato mondiale Supersport, e nel 2011 si laurea Campione del Mondo. L’anno seguente inizia la sua esperienza in Superbike, categoria in cui ottiene una vittoria nel 2012 e tre nel 2013.

 

Davide Giugliano, nato a Roma il 28 ottobre 1989, comincia la sua attività agonistica nel 2005, prendendo parte al campionato europeo Superstock 600, categoria in cui prosegue l’anno successivo terminando al terzo posto. Dopo un anno nel mondiale Supersport, nel 2008 passa a correre nella Coppa FIM Superstock 1000, vincendo il titolo nel 2011 in sella alla 1098R del team Althea Racing. Giugliano esordisce nel campionato mondiale Superbike nel 2011, correndo  come wildcard a Portimão subito dopo aver vinto la coppa Superstock, e nel 2012 diventa pilota titolare del team di Genesio Bevilacqua al fianco di Carlos Checa, ottenendo il podio in due occasioni e chiudendo la stagione al decimo posto della classifica generale. Nel 2013, sempre al via del Campionato Mondiale SBK, ottiene altri due podi, una pole position, e conclude al sesto posto assoluto nella classifica iridata.

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Superbike, Mosca: prima l’acuto di Melandri e poi la tragedia

 

di Filippo Gherardi

 

Un week end a metà per la Superbike l’ultimo, oltre che l’ottavo stagionale, andato in scena sul circuito del Moscow Raceway. Un week end, soprattutto, segnato in modo indelebile dalla tragedia di Andrea Antonelli, venticinquenne pilota umbro morto durante la gara delle Supersport, dopo aver perso il controllo della sua Kawsaki e dopo un impatto, violentissimo, con la Honda di Lorenzo Zanetti che sopraggiungeva alle sue spalle. Una tragedia, l’ennesima, che ha comportato l’annullamento, sacrosanto, di Gara 2 della Superbike e, di conseguenza, all’archiviazione anzitempo del week end a metà succitato in apertura di questo stesso articolo. In uno stato di profonda amarezza, per la tragedia di Antonelli, ciò che rimane della trasferta in terra moscovita da un punto di vista strettamente tecnico è quanto è successo nel corso di Gara 1, pesantemente condizionata da una pioggia che ha reso l’asfalto umido e quanto mai pericoloso. Entrando più nel dettaglio, nel corso di Gara 1 è successo, soprattutto, a Marco Melandri e alla sua BMW di mandare in archivio la terza vittoria stagionale (l’ultima risaliva a Gara 2 del Gp di Portimao dello scorso 9 giugno ndr), rimontando e poi allungando sul compagno di scuderia Chaz Davies, prima di precederlo sotto la bandiera a scacchi. Terzo posto per la Ducati 1199 Panigale R che sale, con Ayrton Badovini, per la prima volta nella sua storia su uno dei tre gradini del podio. Quarto posto per Jonathan Rea davanti a Michel Fabrizio e Sylvain Guintoli, a cui comunque basta il sesto posto finale per ritornare in testa alla classifica del mondiale. Il pilota francese di casa Aprilia approfitta del ritiro di Tom Sykes, a causa di un problema tecnico che ha provocato anche un principio d’incendio sulla sua Kawasaki Ninja ZX-10R. Fuori anche l’irlandese Eugene Laverty, tanto quanto Davide Giugliano dopo che quest’ultimo aveva conquistato la superpole nella giornata di sabato. In classifica mondiale, come detto, Guintoli ritorna in testa con 239 punti, seguito da Sykes a quota 235 e da Marco Melandri, salito al terzo posto a 207 punti. Prossimo appuntamento con la Superbike il 9 agosto a Silverstone con la nona tappa di questa stagione 2013.

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SBK, Sykes padrone di Imola e del mondiale

 

della Redazione

 

Fine settimana perfetto per Tom Sykes che al volante della sua Kawasaki domina il Gp Imola, seconda tappa del mondiale 2013 di Superbike ad essersi svolta tra i confini italiani. Il ventottenne pilota di Huddersfield comincia col centrare, nella giornata di sabato, la sua sesta Superpole consecutiva e continua vincendo, domenica, tanto Gara 1 quanto Gara 2. La ciliegina sulla torta, però, è il primo posto nel mondiale strappato dalle mani di Sylvain Guintoli che lo custodivano ormai da inizio stagione. Procedendo con ordine, il week end impeccabile di Sykes comincia nella giornata di sabato con la sesta Superole consecutiva, la diciassettesima della sua carriera in Superbike. Venendo a Gara 1, il britannico vince, anzi, domina chiudendo con oltre sette secondi di vantaggio su un ottimo Davide Giugliano. Terzo posto per Eugente Laverty, quarto Marco Melandri e quinto Michel Fabrizio. Fuori dai giochi, invece, Sylvain Guintoli, tanto quanto Jonathan Rea. Il centauro di Ballymena trova il pronto riscatto in Gara 2, terminando con la sua Honda al secondo posto distante poco più di cinque secondi dalla Kawasaki, imprendibile, di Tom Sykes. Terzo posto sul podio per Sylvain Guintoli, che ripara solo in parte l’uscita in Gara 1 e che precede, nell’ordine, le due BMW di Melandri (ancora quarto ndr) e Davies. Costretti al ritiro, dopo il podio della mattina, sia Laverty che Giugliano. Con questo doppio successo ad Imola diventano cinque, complessivamente, le vittorie in stagione di Sykes, che si prende la testa della classifica piloti distanziando di nove punti Guintoli. Duecentotrentacinque i punti del britannico, ducentoventinove quelli del francese di casa Aprilia. Terzo posto per Laverty a centonovanta, quarto Melandri con centoottantadue. Tra i costruttori, Aprilia ancora davanti a tutti con trenta punti di vantaggio sulla Kawasaki. Prossimo appuntamento con la Superbike il 21 luglio, in Russia, con il Gran Premio di Mosca.

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Superbike, Melandri torna protagonista

 

della Redazione

 

Tappa italiana per il mondiale di Superbike e tappa più che mai positiva per piloti e moto del nostro paese. In gara uno vittoria al cardiopalma e al fotofinish per Marco Melandri e la sua BMW, che precedono sul rettilineo del circuito di Monza la Kawasaki di Sykes, vittorioso ad Assen due settimane fa, per una manciata di millesimi e per qualcuno in più, solo qualcuno in più, l’Aprilia di Laverty. Quarto posto per l’altra Aprilia di Guintoli, quinto Davies su BMW. Sesto posto per Fabrizio, altro volto positivo del week end italiano. Settimo Baz, ottavo Rea, entrambi in tono minore rispetto a quanto, di buono, erano riusciti a far vedere in occasione della doppia gara in terra olandese. In gara due è l’irlandese Laverty ad arrivare davanti a tutti e, più nello specifico, davanti a Marco Melandri costretto alla resa, e alla non-doppietta, per appena un decimo e mezzo. Terzo posto, almeno sotto la bandiera a scacchi, per il britannico Sykes, penalizzato poi dalla Direzione Gara per aver tagliato la chicane della Roggia nel corso dell’ultimo giro. Sul terzo gradino del podio, quindi, sale l’Aprilia di Guintoli che mette in cascina punti pesanti anche, e soprattutto, in chiave classifica mondiale. Ancora bene, anche in gara due, Fabrizio che chiude al quinto posto, sesto un altro italiano Giugliano sempre su Aprilia. Ottavo Baz, addirittura fuori dalla top 12 il britannico Rea. Nel mondiale, Guintoli si conferma ancora in testa alla classifica piloti con 137 punti, seguito dal compagno di squadra Laverty a 124 e da Sykes a 119. Quarto posto per Melandri con 96, quinto Davies a 94 e sesto Baz a 75. Nella graduatoria dei costruttori dominio, naturalmente, per l’Aprilia che manda a referto, per il momento, la bellezza di 172 complessivi. Recupera terreno la BMW, seconda a quota 144, terzo posto per la Kawasaki a 130. Continuano ad arrivare note negative, invece, dalla banda Ducati, con Badovini che è stato il migliore della scuderia di Borgo Panigale malgrado un poco positivo undicesimo posto in Gara uno ed un altrettanto non entusiasmante nono posto in Gara due. Appuntamento di nuovo in pista tra due settimane, e più esattamente il 26 maggio, con la tre giorni sul circuito britannico di Donington per il quinto appuntamento stagionale con il mondiale di Superbike.