IndyCar Pocono (Dixon)

IndyCar: la rivolta di Pocono

 

di Filippo Gherardi

 

Il neozelandese Scott Dixon, del Team Ganassi Racing, ha vinto il Pocono IndyCar 400, diventando l’ottavo vincitore diverso su undici gare disputate nella IndyCar 2013. Sul tracciato di Long Pond, in Pennsylvania, Dixon si è imposto al termine di centosessanta giri emozionanti e precedendo, nell’ordine, lo statunitense Charlie Kimball e il britannico Dario Franchitti, per un podio che consegna una strepitosa tripletta al team Ganassi. Un exploit incredibile ed inaspettato per la squadra del duo Ganassi-Sabates, sin qui a secco di vittorie nelle prime dieci uscite della stagione. Quarto posto per un redivivo Will Power del Team Penske, quinto un sorprendente Josef Newgarden del team Sarah Fisher Hartman Racing. In una gara che ha fatto, letteralmente, strage di big, chi si salva a giochi fatti è l’attuale leader del campionato Helio Castroneves. Il brasiliano del Team Penske chiude solo in ottava posizione, alle spalle anche di Simon Pagenaud e Justin Wilson e senza essere mai stato davvero competitivo, tuttavia i suoi diretti avversari fanno peggio di lui e pertanto il fine settimana di Castroneves va comunque in archivio con un bilancio positivo. Passando proprio agli altri attesi attori protagonisti di questa IndyCar 2013, partiamo dall’altro brasiliano Tony Kanaan del Team KV Racing Technology che dopo una gara vissuta in gran parte nelle prime posizioni, in cui figurano anche quindici passaggi in testa alla corsa, chiude sotto la bandiera a scacchi con una deludente tredicesima posizione finale. Peggio ancora, malgrado le premesse, il Team Andretti Autosport. I piloti della scuderia di Michael Andretti erano andati alla grande nel corso delle qualifiche, con Marco Andretti capace di strappare la pole position davanti, appunto, ai suoi due compagni di squadra Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe. Poi, però, la gara ha riservato ben altri scenari. Il primo a lasciare punti, pesanti, sull’asfalto di Pocono è stato James Hinchcliffe, fuori senza nemmeno aver percorso un giro dell’ovale. Finisce, invece, dopo centoventuno tornate la corsa del campione in carica Ryan Hunter-Reay, fuori per un incidente. Ancora più amaro in bocca per Marco Andretti, che dopo la pole mette a referto addirittura ben ottantotto giri davanti a tutti, per poi finire in una più che anonima decima posizione finale. A questo aggiungete anche il ritiro, al centoquattresimo giro, per il “quarto moschettiere” E.J. Viso. A sorridere, a posteriori, è quindi e soprattutto Helio Castroneves, a cui il pazzo fine settimana di Pocono non costa (come invece molti immaginavano alla vigilia) la leadership del campionato, ancora ad appannaggio del pilota di San Paolo con 356 punti, ventitre in più rispetto a Ryan Hunter-Reay (333) e cinquantacinque rispetto a Marco Andretti (301). Si torna tutti in pista tra una settimana con il doppio appuntamento (13-14 luglio) con l’ Honda Indy Toronto.

Firestone 550

Indy Car, Castroneves vince la Texas Firestone 550

 

della Redazione

 

Helio Castroneves, dopo sette tentativi, conquista il primo successo stagionale in IndyCar. Il pilota di San Paolo vince la Texas Firestone 550, davanti al campione in carica Ryan Hunter-Reay e all’altro brasiliano Tony Kanaan. Quarto posto per Ed Carpenter, quinto Marco Andretti e sesto Dario Franchitti. Soltanto settimo Will Power, il poleman che in questa stagione non riesce proprio a trovare regolarità nelle proprie prestazioni. Regolare e come, invece, Helio Castroneves che con questa vittoria allunga nella classifica del campionato salendo a quota 259 punti, ventidue in più rispetto a Marco Andretti e ventisette rispetto ad Hunter-Reay. Si torna in pista il prossimo fine settimana a Milwaukee con il Milwaukee-Indy Fest.

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IndyCar: vittoria all’ultima curva per Hinchcliffe

 

di Filippo Gherardi

 

Gara avvincente e decisa solo all’ultima curva quella andata in scena domenica, sul circuito brasiliano di San Paolo, e che manda in archivio la quarta uscita stagionale della IndyCar 2013. A vincere, alla fine, è stato il canadese James Hinchcliffe del Team Andretti Autosport che bissa così il successo, il primo della sua carriera, ottenuto nella gara d’esordio al Grand Prix di St. Petersburg. Un’affermazione, come detto, arrivata sul filo di lana e solo dopo un sorpasso, letteralmente all’ultima curva, sul giapponese del team Foyt Takuma Sato. Terzo gradino del podio per l’americano Marco Andretti, che regola in volata lo spagnolo Oriol Servia e l’altro americano Joseph Newgarden, entrambi al miglior risultato in IndyCar. Alle loro spalle, in sesta  e settima posizione, il venezuelano Ernesto Viso e il britannico Dario Franchitti. Soltanto undicesimo il campione in carica e pole-man del sabato Ryan Hunter-Reay, tredicesimo il brasiliano beniamino di casa e leader della classifica piloti alla vigilia della gara di San Paolo Helio Castroneves. Fuori per problemi meccanici l’australiano Will Power, con la sua Penske in fiamme al diciottesimo giro. In classifica Sato si porta al comando con 136 punti, seguito da Andretti a quota 123 e da Castroneves a 116. Quarto posto per Hinchcliffe a 112, sesto per Hunter-Reay a 94. Prossimo appuntamento in programma il 26 Maggio con la 97esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis.

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IndyCar, primo acuto in carriera per Hinchcliffe

 

della Redazione

 

Gara d’esordio spettacolare, come tradizione e premesse facevano presagire, per quel che riguarda la IndyCar 2013. Tra le curve dell’Honda Grand Prix di St.Petersburg, al termine dei 110 giri complessivi, sono stati James Hinchcliffe e la sua Chevrolet Andretti Dallara a salire sul gradino più alto del podio. Primo acuto in carriera per il pilota canadese di Oakville, premiato per la sua regolarità e per una gara condotta, sempre, nelle primissime posizioni. Alle sue spalle, battuto per una manciata di decimi, il brasiliano Helio Castroneves, vincitore lo scorso anno e alla guida della Chevrolet Penske. Il week end da incorniciare del team Andretti si completa, invece, con l’ottimo terzo posto conquistato da Marco Andretti, a sedici secondi dal compagno di squadra e vincitore della corsa Hinchcliffe. Quarto posto per l’altro brasiliano Tony Kanaan su KV Racing, quinto lo scozzese Scott Dixon del team Ganassi, prima vettura con motore Honda, in ordine d’arrivo, ad insediarsi nel dominio Chevrolet. Solo un sesto posto, e tanta amarezza, per la svizzera Simona de Silvestro, in zona podio fino a pochi giri dalla conclusione. Problemi, invece, tanto il campione in carica Ryan Hunter-Reay, ritirato per un guasto tecnico, che per il pole-man Will Power, arrivato solo sedicesimo e condizionato dall’incidente, in regime di safety-car, avuto con l’americano Hildebrand.