Ecclestone

Ecclestone ancora al “governo” della F1

 

 

di Edoardo D’Angeli

 

Vi ricordate Ecclestone e il caso che gli fece abbandonare il ruolo di amministratore delegato del circus? Il processo per corruzione è terminato ad Agosto con la dovuta multa di 100 milioni euro che ha dovuto pagare l’ex ad della F1. La CVC Capital Partner, prima azionista della Formula Uno, ha annunciato il grande ritorno di Bernie Ecclestone nel consiglio gerarchico della F1 (sempre come amministratore delegato) ed in più ha rilasciato il comunicato che  l’ex presidente della Ferrari, Luca Cordero Di Montezemolo, e Paul Wash, diventeranno amministratori non esecutivi a partire dal gennaio 2015. In più Peter Brabeck sarà a capo della board.

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Ferrari, si apre un nuovo ciclo: Montezemolo lascia la presidenza

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Se ne parlava da qualche giorno, si diceva fossero solo voci, ma oggi sono diventate realtà: Luca Cordero di Montezemolo lascia su sua richiesta la presidenza della Ferrari. La notizia è stata resa ufficiale da un comunicato di Fiat Chrysler, seguito da una nota ufficiale di Ferrari, nel quale si comunica inoltre che il cambio di presidenza avverrà il prossimo 13 ottobre, e a succedere Montezemolo sarà Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat.  Prima dei saluti, Montezemolo, presidente della Ferrari dal 1991, ha espresso queste parole: «Dopo quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili, dopo quelli passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta. Il mio ringraziamento va innanzi tutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell’azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo. Un saluto e un ringraziamento a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, ai dealer di ogni Paese e in modo particolare ai clienti e ai collezionisti con cui condivido la stessa passione. Auguro agli azionisti, e in particolare a Piero Ferrari che mi è stato sempre vicino, e a tutte le persone dell’azienda ancora tanti anni di successo che la Ferrari merita». Dall’altra parte, il futuro presidente Sergio Marchionne ha commentato così: «Del futuro della Ferrari io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend. Lo ringrazio per quanto fatto per la Fiat per la Ferrari e per me».

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Ferrari-Montezemolo, è addio?

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Qualche voce era emersa già da un po’ di tempo, e nelle ultime ore il volume delle chiacchere si è fatto sempre più alto: Luca Montezemolo, presidente della Ferrari, potrebbe dare l’addio alla Rossa. La rottura deriverebbe dalla possibile nomina di Montezemolo a presidente della nuova Alitalia, visti gli stretti rapporti che ci sono tra il numero uno del Cavallino Rampante e i fondi sovrani arabi, e la stessa Etihad, maggior sponsor Ferrari, avrebbe visto in lui la persona giusta per ricoprire quella carica. Secondo il Corriere della Sera, l’annuncio dell’addio dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno, e il futuro presidente potrebbe essere Sergio Marchionne, attualmente amministratore del gruppo Fiat-Chrysler, e non Elkann come inizialmente si poteva pensare. Queste, per ora, rimangono solamente delle voci, perciò durante il week-end Montezemolo si godrà il GP di Monza comodamente seduto sulla sua poltrona da presidente.

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Il marchio più forte del mondo è il cavallino rampante

 

di Germana Condò

 

La Ferrari è il marchio più influente del mondo. Lo ha stabilito la classifica che ogni anno Brand Finance stila sui cinquecento brand più noti nel mondo, i più riconoscibili, i più importanti, senza prendere in considerazione il fatturato dell’azienda che il marchio rappresenta. Il cavallino rampante simbolo della casa automobilistica di Maranello è noto a chiunque “anche dove non ci sono ancora strade” come specifica Brand Finance e “nel suo paese e tra i suoi molti ammiratori in tutto il mondo, la Ferrari ispira molto più della lealtà al brand, più di un culto e una devozione quasi religiosa”. Insignito del riconoscimento per il secondo anno consecutivo, il marchio Ferrari scavalca colossi come Coca Cola, giunta in seconda posizione, Google in quinta posizione e Disney in decima posizione. La classifica di Brand Finance è basata sul brand strenght index, che valuta caratteristiche legate al marchio riguardanti l’influenza o la riconoscibilità, senza tener conto delle dimensioni dell’azienda. La casa di Maranello ha una produzione di nicchia nel settore delle automobili sportive, infatti nella classifica che tiene conto anche del valore economico, il marchio del cavallino rampante si piazza solo alla trecentocinquantesima posizione, laddove Apple conquista la vetta. Il Presidente Luca Cordero di Montezemolo ha espresso grande soddisfazione all’inaugurazione del museo Enzo Ferrari di Modena. “È un riconoscimento che ci fa grande piacere – ha dichiarato – nonostante le dimensioni dell’azienda abbiamo fatto un buon lavoro per migliorare l’esclusività del brand”.

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Ferrari: raccolti 1,9 milioni per le vittime del terremoto emiliano

 

di Maurizio Elviretti

 

Un milione e novecentomila euro il ricavato per le famiglie delle ventisette vittime del terremoto emiliano dello scorso anno. Tanto ha saputo raccogliere la Ferrari con l’asta online lanciata all’indomani del sisma che ha sconvolto la storia di un intero territorio, di cui fa parte anche la stesso marchio del Cavallino. Ed è stato il presidente della Ferrari in persona, Luca Cordero di Montezemolo, a consegnare la somma nel municipio temporaneo di Mirandola, nel modenese, alla presenza del sindaco Maino Benatti, lamentandosi degli intoppi causati dalla burocrazia. Ad accoglierlo e a ringraziarlo molti dei familiari delle persone decedute sotto le macerie. “Non dovete ringraziare – ha detto Montezemolo – la Ferrari ha fatto poco, ha fatto solo quello che doveva fare. Le persone più fortunate devono aiutare chi è nel bisogno. Sarebbe assurdo che non lo facessero, quindi nessun grazie, sono io che sono commosso e orgoglioso di essere qui”. La raccolta dei fondi era iniziata dopo la catastrofe all’interno dello stesso stabilimento di Maranello, per poi espandersi con l’asta benefica cui hanno partecipato online collezionisti e clienti internazionali. Una Ferrari 599 XX è stata acquistata dal collezionista americano Benjamin Schloss per il valore di un milione e 400.000 euro, un collezionista malese invece si è aggiudicato il motore di una F2008, infine un terzo ed ultimo collezionista il musetto di una altrettanto storica Ferrari. Un collezionista russo ha anche donato spontaneamente 80.000 euro. Montezemolo è stato accolto a Mirandola dal presidente generale di Action Aid, Marco De Ponte, l’associazione internazionale a fianco delle fasce più deboli della popolazione che ha fatto da tramite tra la casa di Maranello, le istituzioni e i familiari delle vittime. Sul fatto che il denaro raccolto sia giunto a destinazione a distanza di un anno e mezzo dal sisma, il presidente della Ferrari non ha nascosto il proprio scontento: “In appena due settimane avevamo raccolto la cifra per aiutare i familiari, poi uno dei tanti mali del nostro Paese, la burocrazia, si è messa di mezzo e solo oggi abbiamo potuto versare la somma”. La somma sarà suddivisa tra i 67 familiari delle vittime, cui andranno a ciascuno 28 mila euro.