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Kortezh: la nuova auto di Vladimir Putin

 

di Maurizio Elviretti

 

Le auto dei capi di Stato, dette anche auto presidenziali, destano sempre un certo fascino, certamente legato all’atmosfera di potere che emanano. Perché infatti sono veicoli poco logici: enormi, lunghissimi, pesantissimi a causa della blindatura oltre che delle loro dimensioni; si manovrano come elefanti. Formalmente queste auto appartengono al popolo della nazione che le acquista, però nessun cittadino normale può anche solo avvicinarle, nonostante contribuisca a pagarle con le proprie tasse. Il vero interesse di queste automobili è dato da colui che le “noleggia” per qualche anno, vale a dire il capo di Stato in questione. Molte volte si parla dell’auto del presidente degli Stati Uniti, attualmente una Cadillac (soprannome: “the beast”). E’ meno nota invece quella in uso al presidente della Russia, oggi una Mercedes Classe S affidata, almeno fino al 2018, a Vladimir Putin.
Ai tempi dell’Unione Sovietica il veicolo per l’allora segretario generale del Pcus era la famosa Zil, una brutta e arcigna copia delle Cadillac e Lincoln che scarrozzavano gli odiati presidenti americani. Venuta meno l’Urss e con essa i finanziamenti illimitati, la pessima industria Zil è fallita a cavallo dell’attuale decennio.
Negli ultimi anni la Russia ha finanziato il progetto Kortezh, corteo, volto alla rinascita di un’azienda statale dedicata alla produzione di veicoli di questo tipo. Lo sviluppo è stato affidato al centro di ricerche sull’automobile (Nami), che ha sede a Mosca. E’ un investimento da 3,7 miliardi di rubli, pari a circa 47 milioni di euro. La produzione partirà nel 2017, anno in cui saranno costruiti i primi 200 esemplari. Verranno prodotti modelli in forma di limousine, Suv e minivan. Inizialmente i veicoli andranno in dotazione ai principali dirigenti e funzionari statali; Putin sarà ovviamente il primo.
Ma la Kortezh successivamente verrà costruita in serie da 4-5.000 esemplari, venduti a qualsiasi russo in grado di comprarla. Non sono noti i dettagli tecnici di queste auto. Si sa solo che la Porsche ha collaborato allo sviluppo dei motori. Secondo alcune voci, sotto il cofano della limousine presidenziale dovrebbe andare un V12 turbo da 800 cavalli. Appena sufficienti per muovere in modo adeguato il mastodonte iperblindato.

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La Limo presidenziale andrà via con Obama

 

di Germana Condò

 

La Limousine nota al mondo come “The Beast”, l’auto nera blindata e impenetrabile, in grado di resistere agli attacchi di natura chimica oltre che ai proiettili, che dal 20 gennaio del 2009 trasporta il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nei suoi spostamenti, andrà in pensione allo scadere del suo mandato nel 2017. I servizi segreti statunitensi sono già al lavoro per completare il bando che probabilmente decreterà verso la fine di agosto che sarà il costruttore selezionato per realizzare la prossima Limo presidenziale che entrerà in servizio con l’elezione del prossimo presidente degli USA. Nel bando sono elencati i requisiti richiesti per partecipare. Tra quelli imprescindibili è previsto che ai candidati non dovranno mancare la sicurezza e la riservatezza, oltre alla sede principale nel territorio statunitense. Il contratto si suddivide in quattro fasi di lavoro, di cui la prima prevede lo sviluppo della blindatura, nella seconda fase la blindatura dovrà essere integrata nel veicolo e verranno selezionati i pezzi che andranno a comporre il telaio, la carrozzeria e gli interni, nella terza fase si effettueranno vari test per verificare l’efficacia delle soluzioni adottate per passare poi alla quarta fase, quella della produzione vera e propria. La Limousine di Obama è stata costruita da General Motors, basata sulla Cadillac DTS, utilizzando parti del telaio di Chevrolet Kodiak ed alcuni elementi di Escalade. Il Gruppo GM ha prodotto le auto presidenziali degli ultimi trent’anni e per questo potrebbe risultare favorito rispetto ad altri concorrenti come Ford e Chrysler. Ripercorrendo all’indietro la storia delle auto costruite a protezione del Presidente USA, ricordiamo che la Chrysler ha fornito una Imperial Convertible per una parata di Eisenhower nel 1952 e l’anno successivo una Crown Imperial con carrozzeria Derham e vetro antiproiettile per gli spostamenti del presidente. Fino al 1960 le stesse auto sono state utilizzate anche da Nixon vicepresidente. Anche Ford può vantare una lunga tradizione nella produzione di auto istituzionali. Tra il 1939 e il 1982, poi dal 1989 al 1992 le Limousine dal marchio Lincoln hanno prestato servizio per Ronald Regan e Jeorge HW.Bush e sono state protagoniste di fatti di cronaca nera, come l’attentato che portò all’uccisione di Kennedy nel 1963, il quale viaggiava a bordo di una Lincoln convertibile.