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Il libretto va in pensione

 

In un mondo sempre più digital oriented, in cui il cartaceo lascia ormai posto alla tecnologia, l’Aci non è da meno. Dal 5 ottobre, infatti il certificato di proprità cartaceo è andato in pensione, il documento d’ora in poi sarà rilasciato in rete, mentre al conducente sarà dato un codice con il quale potrà accedervi e consultare tutti i dati. La sostituzione dei libretti attualmente in dotazione avverrà gradualmente previa presentazione agli sportelli del PRA. In questo modo sarà più facile avere tutte le informazioni sui propri dati, un vantaggip non da poco che si somma al risparmio di carta e quindi ad un’ottica più green. Migliora anche la sicurezza: non ci si dovrà più preoccupare di furti e smarrimenti, con miglioramenti in termini di contraffazioni. Ma la svolta non si esaurisce qui, dal 19 ottobre non ci sarà più l’obbligo di esporre il contrassegno dell’assicurazione, il controllo avverrà attraverso occhi digitali.

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Patente e libretto con nomi diversi: i casi in cui si rischia la multa

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Se ne parla da giorni, e sembra aver scatenato una vera e propria nevrosi collettiva, ci riferiamo alla nuova norma che entrerà in vigore il 3 novembre prossimo e che punirà con multe molto salate, si parte da un minimo di ben 705 euro, oltre che al ritiro della carta di circolazione, chi non avrà lo stesso nome sia sul libretto dell’auto che sulla patente di chi ne è al voltante. Bisogna però fare delle dovute precisazioni: la legge non è retroattiva e riguarda un uso che deve essere continuativo e superiore ai trenta giorni, non si riferisce, inoltre, ai prestiti tra familiari e conviventi, ma sarà, invece, applicata a chi usa vetture aziendali, al noleggio, o di persone scomparse. Per regolarizzare la posizione ed evitare la salata multa, bisogna recarsi alla Motorizzazione e far annottare il nome di utilizza la macchina sul libretto”.