15_Ryan_Hunter_Reay__indycar.com__237824070

Indianapolis: per Hunter-Reay vittoria, record e testa della classifica

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

E’ Ryan Hunter-Reay ad aggiudicarsi l’edizione numero 98 della 500 miglia di Indianapolis, dopo otto anni torna a trionfare un americano con soli 60 millesimi di vantaggio sul secondo, Helio Castroneves e 317 sul terzo, Marco Andretti. Il poleman Ed Carpenter viene coinvolto in un incidente a 21 giri dalla fine, quindi costretto a ritirarsi proprio quando era davanti a tutti. Hunter-Reay inoltre stabilisce un nuovo record per la 500 miglia: è stata la prima metà più veloce di sempre, con una media di 211,785 miglia orarie, oltre 30 sopra al precedente primato stabilito l’anno scorso. Altra anomalia per una corsa come questa è stata l’assenza di incidenti nella prima parte, solo dopo il 150° giro, infatti, una serie di scontri tra le autovetture hanno reso la gara più interessante; nel finale sale l’adrenalina: Hunter-Reay è in testa a due giri dalla fine, viene sorpassato da Castroneves per poi ricuperarlo nell’ultimo giro e concludere al primo posto con l’esiguo vantaggio di 60 millesimi. Da ricordare in questa Indy 500 il ritorno di Jacques Villeneuve: sulla pista in cui ha ottenuto la vittoria più importante della sua carriera, che gli era valsa la chiamata da parte del team Williams in Formula1, il canadese ieri si è posizionato solamente quattordicesimo. Grazie a questa vittoria, lo statunitense Ryan Hunter-Reay si porta al primo posto della classifica della Indycar con 274 punti, con Will Power, posizionatosi ieri solamente ottavo, che segue al secondo posto a quota 234.

indicar

IndyCar, a St. Pete trionfa Power

 

di Valerio Zuddas

 

Comincia nel migliore dei modi la stagione di IndyCar di Will Power, che sulla scia del finale di stagione 2013, prosegue la sua serie di vittorie andando a vincere la prima gara di questo campionato 2014, sul circuito di St. Petersburg. Il pilota australiano è stato protagonista di una gara impeccabile, stracciando la concorrenza; uno dei pochi sorpassi della gra è stato quello ai danni del giapponese Takuma Sato, alla seconda curva del trentunesimo giro. Un grande merito è stato anche del box Penske, che gli ha permesso di riuscire in testa nel pit-stop collettivo seguente alla caution, dopo l’incidente di Charlie Kimball, fuori alla seconda curva in seguito ad un contatto con le gomme. Al restart c’era stato un nuovo contatto tra Marco Andretti e Jack Hawksworth, causato da un rallentamento del battistrada, che manda out il primo. Al successivo ed ultimo restart in seguito alla caution, all’ottantasettesimo giro, Power torna mentre Ryan Hunter-Reay coglie l’occasione per superare Castroneves ed agguantare il podio, scongiurando una possibile doppietta per il team del “captain”. Il campione del 2012 aveva già avuto la meglio in partenza su Tony Kanaan e si era messo all’inseguimento di Sato, che alla fine non è riuscito a fare meglio della settima posizione, finendo dietro anche a Scott Dixon, Simon Pagenaud e allo stesso Kanaan. Completano la top ten Justin Wilson e Josef Newgarden, 21 posizioni guadagnate in due, assieme a Ryan Briscoe. Non è stata una grande giornata per Sebastien Bourdais, costretto ad inseguire dopo essere stato costretto a cambiare il muso rovinato nel giro di formazione; male anche Carlos Munoz, che non ha trovato il ritmo giusto con le “red”; piccola impresa per Graham Rahal, arrivato quattordicesimo, e rimediando, così, alle sfortunate gare di qualifica. La prossima tappa dell’IndyCar Series è in programma il prossimo 13 aprile sul circuito di Long Beach.

 

 

Firestone 550

Indy Car, Castroneves vince la Texas Firestone 550

 

della Redazione

 

Helio Castroneves, dopo sette tentativi, conquista il primo successo stagionale in IndyCar. Il pilota di San Paolo vince la Texas Firestone 550, davanti al campione in carica Ryan Hunter-Reay e all’altro brasiliano Tony Kanaan. Quarto posto per Ed Carpenter, quinto Marco Andretti e sesto Dario Franchitti. Soltanto settimo Will Power, il poleman che in questa stagione non riesce proprio a trovare regolarità nelle proprie prestazioni. Regolare e come, invece, Helio Castroneves che con questa vittoria allunga nella classifica del campionato salendo a quota 259 punti, ventidue in più rispetto a Marco Andretti e ventisette rispetto ad Hunter-Reay. Si torna in pista il prossimo fine settimana a Milwaukee con il Milwaukee-Indy Fest.

urn-publicid-ap.org-0ab9b6463d2b4676aafba8a72303e0ae

IndyCar: vittoria all’ultima curva per Hinchcliffe

 

di Filippo Gherardi

 

Gara avvincente e decisa solo all’ultima curva quella andata in scena domenica, sul circuito brasiliano di San Paolo, e che manda in archivio la quarta uscita stagionale della IndyCar 2013. A vincere, alla fine, è stato il canadese James Hinchcliffe del Team Andretti Autosport che bissa così il successo, il primo della sua carriera, ottenuto nella gara d’esordio al Grand Prix di St. Petersburg. Un’affermazione, come detto, arrivata sul filo di lana e solo dopo un sorpasso, letteralmente all’ultima curva, sul giapponese del team Foyt Takuma Sato. Terzo gradino del podio per l’americano Marco Andretti, che regola in volata lo spagnolo Oriol Servia e l’altro americano Joseph Newgarden, entrambi al miglior risultato in IndyCar. Alle loro spalle, in sesta  e settima posizione, il venezuelano Ernesto Viso e il britannico Dario Franchitti. Soltanto undicesimo il campione in carica e pole-man del sabato Ryan Hunter-Reay, tredicesimo il brasiliano beniamino di casa e leader della classifica piloti alla vigilia della gara di San Paolo Helio Castroneves. Fuori per problemi meccanici l’australiano Will Power, con la sua Penske in fiamme al diciottesimo giro. In classifica Sato si porta al comando con 136 punti, seguito da Andretti a quota 123 e da Castroneves a 116. Quarto posto per Hinchcliffe a 112, sesto per Hunter-Reay a 94. Prossimo appuntamento in programma il 26 Maggio con la 97esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis.

hunter-reay-wins-alabama

Indycar: Hunter Reay è “Mr. Alabama”

 

di Filippo Gherardi

 

Secondo appuntamento stagionale in archivio per quel che riguarda il campionato 2013 di Formula Indy. Dopo il successo del canadese James Hinchcliffe in occasione della gara di debutto, lo scorso 24 Marzo a St. Petersburg, tra i tornanti del circuito permanente del Barber Motorsport Park di Birmingham, in Alabama, è stato il campione in carica Ryan Hunter Reay a terminare la corsa davanti a tutti e a riuscire nell’accoppiata pole-vittoria finale. Il pilota statunitense prende il largo sin dalla partenza, agevolato anche dal guasto “pronti-via” che fa perdere posizioni alla vettura dell’australiano Will Power, secondo in griglia e vincitore delle ultime due edizioni del Grand Prix di Alabama. Con Power attardato e costretto ad affidarsi a pit stop e strategie azzardate nel disperato tentativo di recuperare posizioni in classifica, le insidie maggiori per Hunter Reay, la sua Dallara Andretti Autosport e il suo primato in solitario arrivano dal neozelandese Scott Dixon, team Ganassi Racing e al terzo podio consecutivo su questo tracciato, e dal brasiliano Helio Castroneves, Team Penske e vincitore nel 2010, che chiudono rispettivamente al secondo e terzo posto finale. Quarto al traguardo l’americano Charlie Kimball, quinto uno sfortunato e combattivo Will Power, sesto il francese Simon Pagenaud, autore di una bella rimonta dopo che aveva iniziato la gara con il tredicesimo posto in griglia di partenza. Chiude soltanto al decimo posto invece l’altro francese, debuttante assoluto, Tristan Vautier che nelle qualifiche ufficiali aveva fatto segnare un ottimo terzo tempo generale alle spalle di Hunter Reay e Power. Va ancora peggio a James Hinchcliffe, vincitore come detto nella prima gara a St. Petersburg, rilegato in decima fila sulla griglia di partenza e costretto al ritiro anticipato dalla gara dopo un incidente, un tamponamento a voler essere esatti, subito da parte dello statunitense Graham Rahal. Rivolgendo uno sguardo alla classifica, quanto mai parziale dopo appena due gare su sedici disputate, in testa troviamo il brasiliano Castroneves con 79 punti, seguito a quota 70 da Dixon e a 66 da Hunter-Reay. Quarto posto in classifica per Andretti (settimo al traguardo nel Grand Prix di Alabama ndr) con 61 punti complessivi in cascina, quinto il canadese Hinchcliffe che rimane fermo ai 56 punti conquistati a St. Petersburg. Prossimo appuntamento con la Formula Indy 2013 fissato per il 21 di Aprile, quando a Long Beach si svolgerà la trentanovesima edizione del Toyota Grand Prix.

james-hinchcliffe-st-petersburg

IndyCar, primo acuto in carriera per Hinchcliffe

 

della Redazione

 

Gara d’esordio spettacolare, come tradizione e premesse facevano presagire, per quel che riguarda la IndyCar 2013. Tra le curve dell’Honda Grand Prix di St.Petersburg, al termine dei 110 giri complessivi, sono stati James Hinchcliffe e la sua Chevrolet Andretti Dallara a salire sul gradino più alto del podio. Primo acuto in carriera per il pilota canadese di Oakville, premiato per la sua regolarità e per una gara condotta, sempre, nelle primissime posizioni. Alle sue spalle, battuto per una manciata di decimi, il brasiliano Helio Castroneves, vincitore lo scorso anno e alla guida della Chevrolet Penske. Il week end da incorniciare del team Andretti si completa, invece, con l’ottimo terzo posto conquistato da Marco Andretti, a sedici secondi dal compagno di squadra e vincitore della corsa Hinchcliffe. Quarto posto per l’altro brasiliano Tony Kanaan su KV Racing, quinto lo scozzese Scott Dixon del team Ganassi, prima vettura con motore Honda, in ordine d’arrivo, ad insediarsi nel dominio Chevrolet. Solo un sesto posto, e tanta amarezza, per la svizzera Simona de Silvestro, in zona podio fino a pochi giri dalla conclusione. Problemi, invece, tanto il campione in carica Ryan Hunter-Reay, ritirato per un guasto tecnico, che per il pole-man Will Power, arrivato solo sedicesimo e condizionato dall’incidente, in regime di safety-car, avuto con l’americano Hildebrand.