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Citroen C3: la straniera più amata dagli italiani

 

 

 

 

 

 

 

 

Con 3.357 immatricolazioni, a luglio Citroën Nuova C3 è stata in assoluto l’auto straniera più amata dagli italiani: si aggiungono alle oltre 23mila vendute nel primo semestre dell’anno.

La performance di Nuova C3, inoltre, contribuisce alla robusta crescita del Marchio in Italia che nel periodo gennaio – luglio ha venduto 50.690 vetture, con un incremento del 26,9%, rispetto all’analogo periodo 2016. Tale risultato, a fronte di un mercato totale che cresce dell’8,6%, produce una quota di mercato del 3,95% che rispetto al 3,38% dello scorso anno determina il miglior incremento di quota di mercato in Italia.

Le oltre 26.300 immatricolazioni fatte registrare dall’inizio dell’anno confermano l’Italia come primo mercato per Nuova C3, dopo la Francia, e rafforzano il suo successo internazionale evidenziato dai 165mila clienti che l’hanno scelta dal lancio. L’Italia è sempre stata, a partire dal lancio iniziale del 2003, uno dei mercati più importanti per C3. Ha infatti registrato un grande successo commerciale con più di 500.000 clienti, contribuendo in maniera importante al rinnovamento dell’immagine del Marchio e al suo gradimento tra il pubblico più giovane e femminile.

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Mercato Auto: salgono ancora le immatricolazioni

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Salgono i numeri legati al settore dell’auto in Italia; una notizia positiva soprattutto in virtù di quanto accaduto negli ultimi anni. La crisi ha lasciato segni evidenti su questo comparto, inutile nascondersi.
Adesso la notizia relativa al quinto mese del 2016 lascia ben sparare: si parla di un ottimo risultato di immatricolazioni, quindi di auto nuove vendute.
Segno che il mercato inizia, pian piano, a ripartire. Dando un’occhiata ai numeri si parla di una crescita che va dalle 90mila vetture del maggio 2015 alle 110mila del 2016. Ci si riferisce qui ai privati. Per quanto riguarda le società, anche loro crescono del 35% immatricolando 29.487 veicoli rispetto ai 21.790 del maggio 2015. Terzo posto nel mercato europeo dietro a Germania e Regno Unito. Parlando in generale, nei primi 5 mesi del 2016 la Motorizzazione ha immatricolato 875.778 autovetture con una crescita del 20,51% rispetto ai primi 5 mesi del 2015. Numeri importanti, ma non sono i soli in materia di automobili; anche altri settori, affini, crescono. Non solo nuove immatricolazioni. Aumenta ad esempio l’interesse per il noleggio a lungo termine. Un modo per risparmiare sulle spese fisse dell’auto, notoriamente piuttosto invise a tutti gli automobilisti .Così come è in grande ascesa anche il mercato della compravendita di auto usate, soprattutto quello fai da te. Ed è tutto merito del web. La rete è piena ormai di siti e portali che si offrono come intermediari per tentare di vendere privatamente la propria vettura. Una tendenza ormai nota, supportata da altre del tutto nuove e che sempre nel web hanno trovato il loro naturale terreno fertile dove proliferare.
 Pensiamo ad esempio alle tante aziende che comprano auto usate che sono spuntate negli ultimi mesi in rete. Si tratta di un servizio sempre più richiesto. Un modo per tentare di vendere la propria auto in tempi rapidi, ricevendo un pagamento immediato da parte della azienda. Nuove tendenze legate al mercato dall’usato ma che contribuiscono, anch’esse, a rilanciare un comparto di fondamentale importanza per l’economia italiana.

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Segnali di ripresa nel mercato dell’auto

 

di Germana Condò

 

Si chiude in positivo il primo mese del 2014 per il mercato dell’automobile in Europa. Non è ancora il momento di pensare che la crisi economica sia definitivamente alle spalle ma il segnale registrato a fine gennaio indica inequivocabilmente che l’industria automobilistica è in ripresa. Nei 28 paesi dell’Unione Europea i dati diffusi dall’associazione dei costruttori Acea parlano di un globale rialzo del 5,2% di immatricolazioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in numeri si tratta di 967.778 nuove immatricolazioni rispetto alle 920.373 di gennaio 2013. Inoltre, in base ai dati raccolti da Acea, questo sarebbe il quinto mese consecutivo in cui si registra un segno positivo, anche se i numeri registrati sono i più bassi dal 2003. In questo clima di generale ripresa, il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles in Europa è partito in negativo, registrando un 6,2% a fine gennaio 2014 contro il 6,6% dell’anno scorso ma che, se rapportato alle immatricolazioni del mese di dicembre 2013 del 5,5%, rivelano comunque un aumento. In un comunicato diffuso dal Gruppo FCA si specifica che l’andamento non è negativo su tutti i singoli mercati, anzi nel Regno Unito si riscontra un incremento dei volumi FCA del 22,2%, mentre la quota è salita dal 2,9% dello scorso anno al 3,2%. Grande crescita anche in Spagna per FCA i cui volumi salgono del 12,6%, mentre in Francia si registra l’1,8%. Gli unici paesi a chiudere gennaio con il segno meno sono stati Austria, Belgio, Olanda, Estonia e Cipro, mentre i paesi in cui si segna l’incremento maggiore sono la Germania con il 7,2%, la Gran Bretagna e la Spagna con il 7,6%, l’Italia con il 3,2% e la Francia con lo 0,5%. Da segnalare tra i modelli che contribuiscono al successo del Gruppo  Fiat Chrysler Automobiles in Europa la 500L, la 500 e la Panda, che rappresentano le citycar stabilmente più vendute.

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Immatricolazioni moto ancora in calo

 

di Germana Condò

 

È tempo di primi bilanci per il mercato italiano delle due ruote dall’inizio del nuovo anno. Non confortano i dati diffusi dall’ANCMA, l’”Associazione nazionale ciclo motociclo accessori” che, riferendosi alle immatricolazioni di moto e scooter di ogni cilindrata, contano complessivamente un numero di 8.586 unità vendute, totalizzando un pesante -8,4% nel mese di gennaio 2014. Attraverso il suo Presidente Corrado Capelli, Confindustria ANCMA ha rappresentato la difficile situazione che il settore sta vivendo in Italia a causa di alcuni fattori quali la disoccupazione in progressivo aumento, le condizioni eccessivamente onerose per il credito al consumo, le tariffe assicurative penalizzanti per gli utilizzatori delle due ruote soprattutto nel centro-sud, i pedaggi autostradali che andrebbero ridotti rispetto a quelli previsti per i veicoli a quattro ruote, le infrastrutture inadeguate e pericolose. È triste avere conferma che il mercato nel settore delle moto si sostiene solo grazie alle esportazioni e all’apprezzamento che il made in Italy riscuote all’estero, mentre purtroppo il mercato interno rimane in grande sofferenza. Entrando nello specifico di ogni categoria, non tutti i dati chiudono con un bilancio negativo. Le moto di grande cilindrata, sopra i 1000cc, confermando l’andamento positivo del mese scorso, chiudono il mese di gennaio con un +25,6%, contando 1.012 unità immatricolate. Crescono anche le cilindrate medie tra 300 e 500cc con 641 unità e +13,9%, mentre le cilindrate tra 150 e 250cc registrano +8,9% con 245 unità. Perdono colpi le moto tra 800 e 1000cc che registrano -0,7% con 780 unità immatricolate e quelle tra i 650 e 750cc con -8,1% e 499 immatricolazioni. Giù anche le 125cc con 275 targhe e -20%. La sorpresa positiva arriva dalle enduro stradali con 1.473 vendite e un + 40,1%. Per il resto il segmento è in calo con le naked con 806 targhe e -9,4%, le custom con 368 pezzi e il -6,1%, le moto da turismo con 311 unità immatricolate e un -11,9%. Per concludere, le sportive registrano un –39,3% e 207 pezzi mentre le supermotard restano in linea con le vendite del gennaio 2013 con 177 veicoli immatricolati.

 

 

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Più auto nuove nel 2014

 

di Germana Condò

 

In Italia stiamo affrontando una crisi economica che fino ad oggi si è tradotta in un ridimensionamento dei consumi e dello stile di vita. Con i redditi sempre più bassi gli italiani hanno imparato a tagliare le spese, prima di tutto quelle relative a beni non indispensabili. A dispetto della convinzione popolare che promuove lo stereotipo dell’italiano legato alla sua auto più che alla moglie, uno dei primi beni di cui questo esemplare ha imparato a fare a meno in tempi difficili è proprio l’auto nuova. Uno studio effettuato sull’andamento del mercato dell’auto dal Centro Promotor prevede che alla fine del 2013 le nuove immatricolazioni auto saranno circa 1.295.000. Sulla base di questo dato e dell’analisi di altri fattori, secondo Promotor nel 2014 dovremmo assistere ad un incremento delle immatricolazioni nel corso dell’anno di circa 2,7 sul 2013, per arrivare a chiudere nel mese di dicembre con circa 1.330.000 nuove immatricolazioni. Si direbbe un attestazione di lieve ripresa ma in realtà non è così, come spiega anche Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor, secondo cui “le condizioni per una ripresa degna di questo nome ancora sono lontane”. I fattori che andrebbero a gravare su una situazione già compromessa, sarebbero legati alle scelte di consumo delle famiglie, la maggior parte delle quali non sembra capace di fare a meno di tutto quanto legato ai servizi di telefonia e connessione. Le scelte sono condizionate anche dal carico fiscale e dalla tassazione legata alle quattro ruote che nel nostro paese, rispetto al reddito medio, risulta eccessiva, oltre ai premi assicurativi e ai rincari del carburante che spesso costringono i proprietari delle auto a lasciarle in garage dalla metà del mese in poi. Sono certo lontani i tempi del grande boom di vendite del 2007, in cui sono state registrate la bellezza di quasi due milioni e mezzo di nuove auto immatricolate. Bisogna però tener conto del fatto che questi numeri sono stati raggiunti soprattutto grazie ad una serie di incentivi statali che spesso si cumulavano con ulteriori sconti delle concessionarie, rendendo l’acquisto davvero invitante. Ad oggi la previsione di Quagliano è questa:“l’Italia rischia di diventare un paese di serie B con un mercato dell’auto di serie C”.