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Bentley SUV, primo teaser

 

di Germana Condò

 

Iniziano a calare giù i primi veli dietro cui si celava la definitiva immagine del nuovo SUV di Bentley. Con un primo teaser mostrato in occasione della conferenza stampa del Gruppo Volkswagen tenutasi a Londra sul bilancio e sui i risultati del 2013, la casa di Crewe ha presentato il tanto atteso SUV che dovrebbe essere commercializzato dal 2016. Quel poco che Bentley ha deciso di esibire nel primo teaser, suscitando una curiosità ancor maggiore, è il frontale che spunta dalla polvere del deserto in cui si camuffa, svelando quel tanto che basta per farlo intravedere nella sua massiccia imponenza, con la grande calandra e i gruppi ottici anteriori in pieno stile Bentley. Come ha dichiarato in conferenza il suo presidente e amministratore delegato Wolfgang Schreiber, Bentley punta con questo nuovo prodotto appartenente ad un segmento del tutto atipico per il prestigioso marchio, a vendere almeno 3000 unità all’anno. E se tutto andrà come da previsioni il successo sarà assicurato. Basti sapere che, a dimostrazione della fiducia incondizionata che i suoi estimatori ripongono nel brand, che duemila clienti non hanno esitato a preordinare il modello senza neanche averlo visto in un bozzetto, pur di accaparrarsi subito un esemplare del SUV più lussuoso e pregiato al mondo. Sembrano ormai lontane e superate tutte le critiche negative che collezionò il concept EXP 9F che anticipava la versione di serie presentato al Salone di Ginevra nel 2012. Tutto un altro SUV, assicura Schreiber, secondo il quale chiunque, anche a cento metri di distanza, potrà riconoscere i tratti distintivi di Bentley e non confondere il suo Sport Utility con nessun’altra vettura. La vettura sarà completamente assemblata nello stabilimento di Crewe per mantenere intatta la tradizione del made in England e l’investimento necessario per raggiungere l’obiettivo produttivo di tremila unità annue richiederà un investimento complessivo di almeno un miliardo di euro. Nel 2017 è prevista una versione ibrida che secondo la casa di Crewe andrà ad incrementare la produzione di circa quindicimila unità.

 

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Gruppo Volkswagen in crescita rapida

 

di Germana Condò

 

Potrebbe essere raggiunto molto prima del tempo previsto l’obiettivo prefissato dal Gruppo Volkswagen per l’anno 2018 e reso noto nel corso della conferenza stampa tenutasi a Berlino in occasione del bilancio annuale. A rivelarlo è stato l’ad del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, il quale ha aggiunto che la totalità dei marchi racchiusi nel gruppo, ovvero Volkswagen, Audi, Porsche, Skoda, Seat, Bentley, Lamborghini, Ducati, insieme ha una  prospettiva di vendita di circa dieci milioni di veicoli in tutto il mondo per la fine del 2014, obiettivo che se realizzato precorrerebbe i tempi di ben quattro anni. I dati sono chiari, nonostante la crisi del mercato europeo, globalmente le vendite nel 2013 sono cresciute del 4,9% rispetto all’anno precedente. Nei mesi di gennaio e febbraio 2014 sono state registrate 1.467mila nuove immatricolazioni, dato che dimostra un’ulteriore crescita rispetto agli stessi mesi del 2013 del 4,7%. Winterkorn ha inoltre parlato di circa cento nuovi modelli che complessivamente dovrebbero essere introdotti sul mercato entro la fine del 2015. Una strategia che terrà conto di numerosi fattori, come le differenze tra i singoli mercati, cercando di lanciare i modelli giusti. Negli Usa a breve arriverà la nuova Volkswagen Passat, poi sarà la volta della nuova A4 e dell’erede della Q7. Il marchio Audi è quello che ha portato i risultati maggiori al Gruppo con oltre cinque miliardi, seguito da Volkswagen con 2,894 miliardi e da Porsche con 2,579 miliardi. L’obiettivo più grande, ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen sarà quello di superare Toyota non tanto per quanto riguarda i dati sulle vendite, quanto per i valori di qualità e innovazione tecnologica, che dovranno essere i più elevati e non sarà concesso o tollerato alcun margine di errore.

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Clipper, monovolume elettrica a sei posti

 

di Germana Condò

 

Per ora è solo un concept ma al Salone di Ginevra gli occhi e le telecamere sono tutte puntate sulla Clipper, la monovolume sportiva progettata da Giugiaro, completamente elettrica. Con una lunghezza di 4,53 metri e realizzata sulla piattaforma MQB di Volkswagen, esteticamente la nuova monovolume non sfoggia una linea particolarmente innovativa, risultato volutamente ricercato e ottenuto dal noto designer, ha tenuto a spiegare Walter De Silva, il responsabile design del gruppo Volkswagen, che ha presentato alla conferenza stampa la nuova Clipper facendo le veci di Giugiaro, impossibilitato a presenziare a causa dell’influenza. Unica nota “esotica”, ha rivelato De Silva, è rappresentata dal meccanismo di apertura delle portiere a farfalla nella parte anteriore e ad ali di gabbiano per le portiere posteriori. Un concept è progettato per sorprendere e la Clipper riserva parecchie sorprese, a cominciare dalla cura delle rifiniture interne, con i sei comodi sedili, disposti su tre file, rivestiti in tessuto di cachemire prodotto dal Lanificio Cerruti. Nelle due file di sedute posteriori, i passeggeri possono comodamente utilizzare i quattro schermi iPad collocati sugli schienali. Lo spazio a bordo è ben sfruttato e non risente della collocazione delle batterie sotto il pianale. Sulla plancia sono posizionati altri tre schermi fruibili dal guidatore e dal passeggero davanti, uno dotato di telecamera che svolge la funzione di specchietto retrovisore, gli altri due che gestiscono tutte le funzioni dell’auto. Per semplificare la vita al guidatore, spariscono tutti i pulsanti. Ne restano solo tre, quello on/off, quello per la trasmissione e quello per il freno a mano elettronico. La Clipper è spinta da due unità elettriche, posizionate una sull’avantreno e una sul retrotreno, che complessivamente sono in grado di sviluppare 295 CV. La monovolume realizzata da Italdesign Giugiaro in collaborazione con il Gruppo Volkswagen, di cui fa parte dal 2010, si pone come concorrente diretta della BMW i3, ma se fosse prodotta anche in una versione con motore termico potrebbe far paura anche alla BMW Serie 2 Active Tourer e alla Mercedes Classe B.