Scott-Dixon-sweeps-Toronto

Indy Car: Dixon padrone di Toronto

 

di Filippo Gherardi

 

Dopo l’exploit di sette giorni fa a Pocono, Scott Dixon, pilota neozelandese del team Ganassi Racing, conquista un prestigioso quanto clamoroso doppio successo anche nella due giorni di gara all’Honda Indy Toronto. Quella sul circuito canadese, svoltasi nell’ultimo week end, è stata la seconda “doppia tappa” della Indy Car 2013 dopo quella di Detroit ad inizio giugno. Un fine settimana perfetto che permette, non ultimo, a Dixon di salire fino alla seconda posizione del campionato con 396 punti, a ventinove lunghezze da Helio Castroneves, ancora leader con 425 punti all’attivo. Procedendo con ordine, si comincia da Gara 1 andata in scena nella giornata di sabato. Dopo la pole position ad appannaggio di Dario Franchitti, la gara è stata una serrata lotta al vertice tra lo stesso Dixon, il francese Sebastien Bourdais e Will Power. Il momento decisivo arriva al settantottesimo giro, quando Dixon supera Bourdais e vola verso il successo. Terzo posto per Franchitti, mentre finisce fuori all’ultimo giro Will Power. Stessa sorte del pilota australiano tocca anche a Ryan Hunter-Reay ma esattamente un giro prima. Per il resto, quarto posto per Marco Andretti, quinto Tony Kaanan, sesto Helio Castroneves ed ottavo per James Hinchcliffe. Venendo alla giornata di domenica e Gara 2, bis di Dixon che dopo aver conquistato la pole position mantiene la testa della corsa praticamente dall’inizio alla fine. Alle sue spalle arriva Helio Castroneves, mentre in terza posizione si segnala il secondo podio consecutivo di Sebastien Bourdais del team Dragon Racing. Finale concitato, anche in Gara 2, per Will Power che finisce fuori pista all’ultimo giro coinvolgendo nello stesso incidente Ryan Hunter-Reay e Takuma Sato. Quarto posto per Dario Franchitti, quinto Ej Viso. Soltanto nono Marco Andretti, mentre la corsa di James Hinchcliffe si è arenata ancor prima di cominciare a causa di problemi all’acceleratore. In classifica generale, come detto, Castroneves rimane in testa con ventinove punti di vantaggio su Scott Dixon, l’autentico uomo del momento. Crollano e perdono terreno i piloti del Team Andretti, con Hunter-Reay che scivola a 69 lunghezze dalla vetta, una in più del compagno di squadra Marco Andretti. Pagenaud è quinto a quota 309, davanti a Kanaan e Franchitti appaiati a 307 e Hinchcliffe a 305. Prossimo appuntamento con la Indy Car il 4 agosto con il Mid-Ohio Sports Car Course di Lexington.

IndyCar Pocono (Dixon)

IndyCar: la rivolta di Pocono

 

di Filippo Gherardi

 

Il neozelandese Scott Dixon, del Team Ganassi Racing, ha vinto il Pocono IndyCar 400, diventando l’ottavo vincitore diverso su undici gare disputate nella IndyCar 2013. Sul tracciato di Long Pond, in Pennsylvania, Dixon si è imposto al termine di centosessanta giri emozionanti e precedendo, nell’ordine, lo statunitense Charlie Kimball e il britannico Dario Franchitti, per un podio che consegna una strepitosa tripletta al team Ganassi. Un exploit incredibile ed inaspettato per la squadra del duo Ganassi-Sabates, sin qui a secco di vittorie nelle prime dieci uscite della stagione. Quarto posto per un redivivo Will Power del Team Penske, quinto un sorprendente Josef Newgarden del team Sarah Fisher Hartman Racing. In una gara che ha fatto, letteralmente, strage di big, chi si salva a giochi fatti è l’attuale leader del campionato Helio Castroneves. Il brasiliano del Team Penske chiude solo in ottava posizione, alle spalle anche di Simon Pagenaud e Justin Wilson e senza essere mai stato davvero competitivo, tuttavia i suoi diretti avversari fanno peggio di lui e pertanto il fine settimana di Castroneves va comunque in archivio con un bilancio positivo. Passando proprio agli altri attesi attori protagonisti di questa IndyCar 2013, partiamo dall’altro brasiliano Tony Kanaan del Team KV Racing Technology che dopo una gara vissuta in gran parte nelle prime posizioni, in cui figurano anche quindici passaggi in testa alla corsa, chiude sotto la bandiera a scacchi con una deludente tredicesima posizione finale. Peggio ancora, malgrado le premesse, il Team Andretti Autosport. I piloti della scuderia di Michael Andretti erano andati alla grande nel corso delle qualifiche, con Marco Andretti capace di strappare la pole position davanti, appunto, ai suoi due compagni di squadra Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe. Poi, però, la gara ha riservato ben altri scenari. Il primo a lasciare punti, pesanti, sull’asfalto di Pocono è stato James Hinchcliffe, fuori senza nemmeno aver percorso un giro dell’ovale. Finisce, invece, dopo centoventuno tornate la corsa del campione in carica Ryan Hunter-Reay, fuori per un incidente. Ancora più amaro in bocca per Marco Andretti, che dopo la pole mette a referto addirittura ben ottantotto giri davanti a tutti, per poi finire in una più che anonima decima posizione finale. A questo aggiungete anche il ritiro, al centoquattresimo giro, per il “quarto moschettiere” E.J. Viso. A sorridere, a posteriori, è quindi e soprattutto Helio Castroneves, a cui il pazzo fine settimana di Pocono non costa (come invece molti immaginavano alla vigilia) la leadership del campionato, ancora ad appannaggio del pilota di San Paolo con 356 punti, ventitre in più rispetto a Ryan Hunter-Reay (333) e cinquantacinque rispetto a Marco Andretti (301). Si torna tutti in pista tra una settimana con il doppio appuntamento (13-14 luglio) con l’ Honda Indy Toronto.