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Ferrari: in Belgio con una speciale California T

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La grande vittoria della 24 Ore di Spa-Francorchamps nella classe Pro-Am Cup ottenuta dalla Ferrari 458 GT3 (con l’equipaggio formato dai piloti Gimmi Bruni, Alessandro Pier Guidi, Stephane Lameret e Pasin Lathouras) non poteva non essere celebrata, e per farlo il marchio del Cavallino ha deciso di creare un esemplare unico della sua California T. Presentata alla 94ma edizione dell’European Motor Show di Bruxelles, la super sportiva modenese nasce dalla collaborazione tra Francorchamps Motors, ossia uno dei maggiori fornitori Ferrari in Belgio, e il programma Tailor Made di Maranello, grazie al quale ogni cliente può personalizzare la propria “Rossa”; la speciale California T, inoltre, arriva esattamente ad un anno di distanza dalla vittoria mondiale della F12 berlinetta Tour de France 64 che fu presentata allo scorso Motor Show del Belgio. L’ultima nata in casa Ferrari condivide con la 458 GT3 la stessa livrea, ha il Rosso Corsa come colore di base e a questo si aggiungono bande racing di colore rosso, blu e bianco, oltre che due frecce gialle che indicano le maniglie delle portiere come sull’auto vincitrice della corsa belga; per i cerchioni, invece, è stato scelto il color Argento Nuerburgring opaco con bordi gialli. Sempre alla stessa vettura si ispirano gli interni di questa California T, per i quali è stato utilizzato l’Alcantara ed un tessuto nero opaco che ricorda la fibra di carbonio e che ricopre anche il volante, esattamente come sulla 458 GT3. Mentre la pedaliera è in alluminio nero, è il SuperFabric a ricoprire tappezzeria e tappetini: una sorta di unione tra un tessuto tecnico nero e un materiale rigido a prova di proiettile, con finiture tridimensionali in superficie. Per migliorare al massimo il comfort di guida, anche sui sedili in Alcantara si trovano inserti in tessuto ad elevata aderenza, ma per quanto riguarda la meccanica nulla è cambiato rispetto ad una tradizionale California T: motore V8 da 3.9 litri biturbo capace di erogare 560 cavalli e 755 Nm di coppia e cambio a doppia frizione a sette rapporti.

 

Top Foto 2 (Salone di Pechino 2014)

Salone di Pechino 2014

 

di Maurizio Elviretti

 

Il China International Exhibition Center ha appena visto concludersi la 14esima edizione del Beijing Motor Show, o se preferite Salone di Pechino. Ben 160.000 metri quadrati dedicati alle quattro ruote in aggiunta ai 70.000 che vengono riservati esclusivamente alla componentistica. L’intento degli organizzatori della manifestazione era quello di migliorare i già notevoli numeri dell’edizione 2012 (il salone ha cadenza biennale), quando parteciparono 800.000 visitatori (78.000 stranieri), 2.500 espositori e 1.050 giornalisti; la platea delle automobili era invece composta da 1.125 modelli, fra cui 120 debutti mondiali, 95 veicoli ad alimentazione alternativa e 74 prototipi. I numeri precisi dell’edizione appena conclusa non si conoscono ancora, ma c’è chi dice che i dati della precedente edizione siano stati polverizzati. Il Salone di Pechino ha letteralmente messo moltissima carne sul fuoco per Mercedes. Non ci riferiamo solamente al SUV Concept Coupé presentato nella capitale cinese, che comunque avrà un ruolo importante nei mercati, ma il marchio si vorrebbe impegnare anche nella produzione di una nuova serie di vetture che possano unire le caratteristiche intrinseche dei crossover con quelle di auto più performanti. Una filosofia considerata anche da altre case, con l’obiettivo in questo periodo di crisi di settore di creare un veicolo più attraente per chi punta solamente ad avere un’unica auto che possa unire capienza, vivibilità e capacità di regalare emozioni. Il riferimento sul mercato di Mercedes dovrebbe essere la nuova BMW X4, che presto dovrebbe essere accompagnata anche dalla nuova X2 (non prima del 2017, però). Presenza importante di questa edizione, anche quella di Suzuki che punta i riflettori su due concept chiamati a delineare il prossimo futuro nel settore auto della Casa di Hamamatsu. Accanto all’attuale produzione, l’affascinante berlina di segmento C Alivio e il futuristico SUV compatto iV-4 anticipano due modelli che vedranno la luce in veste definitiva nei prossimi mesi, rispettivamente entro il 2014 e il 2015. Alivio è un prototipo di una berlina tre volumi di segmento C dalla linea ricercata e dinamica, frutto di un affinamento del progetto Authentics esposto al Salone di Shangai nel 2013. Per lei design esclusivo, passo lungo e assetto ribassato, per coniugare sportività ed eleganza. Sotto il cofano pulsa un motore a benzina 4 cilindri in linea da 1.586cc, con distribuzione DOHC VVT a 16 valvole, che garantirà contestualmente performance e consumi contenuti. Nuovo il cambio automatico a sei rapporti. Alla crescente domanda di SUV del mercato cinese, Suzuki risponde con il concept iV-4, crossover compatto dallo stile giovane e distintivo già anticipato allo scorso Salone di Francoforte. Riassume la migliore tecnologia Suzuki che ha contribuito a rendere la Casa leader nel settore dei fuoristrada, a cominciare dall’adozione dello “step 2” del sistema 4WD Allgrip che mira a fondere la praticità di una Sport Utility Wagon di dimensioni contenute con prestazioni e qualità dinamiche di assoluta eccellenza. Per il “made in Italy” scende in campo il Cavallino di Maranello: Ferrari gioca d’astuzia e si presenta con un logo particolare, che rende omaggio all’anno del cavallo. Il 2014, infatti, vede una particolare vicinanza tra Cavallino rampante e calendario cinese.Il timbro è stato presentato a Pechino e accanto al tradizionale cavallino della casa di Maranello appare un ideogramma che sta a significare «Che l’anno del Cavallo porti successo». Un successo che almeno per la divisione vetture stradali è continuo, con profitti sempre maggiori nonostante la scelta di ridurre la produzione annua di automobili. Diversa la storia in Formula 1, dove ancora stenta parecchio la F14 T nel confronto con la Mercedes. Eppure, proprio nel recente gran premio di Cina, è arrivato il miglior risultato dell’anno per Alonso, segno forse che tra Cavallino e anno del Cavallo, almeno a Shanghai, la magia ha funzionato. Sullo stand del Salone è stata esposta l’intera gamma delle rosse, compresa l’ultima nata, la California T. Nemmeno il tempo di presentarsi al pubblico asiatico che ha già ottenuto il primo riconoscimento. Si tratta di quello assegnato dalla rivista Car and Driver, ovvero, il titolo di Auto sportiva più bella di Cina. La California rappresenta una corposa evoluzione della cabrio-coupé già apprezzata in passato, in particolare è cambiato lo stile del frontale e il motore è diventato turbo con imponenti benefici in termini di potenza, coppia e consumi. Già in passato la Ferrari ha reso omaggio alla Cina, ricordiamo l’edizione limitata della 458 Speciale in occasione dei 20 anni dello “sbarco” della Rossa sul mercato cinese. La casa del Double Chevron ha svelato a Pechino la nuova Citroen DS 6WR. Lo stile si ispira, come è giusto che sia, al design della Wild Rubis, con un frontale alto ed importante dominato dalla grossa calandra longitudinale circondata da un’ampia cromatura che prosegue fin dentro ai gruppi ottici. Non potevano mancare le varie protezioni in plastica grezza o gli scivoli sui paraurti, particolari molto cari al cliente tipo. A tutto questo si aggiungono i vari accenti in nero lucido, come ad esempio sulla fascia paraurti anteriore o per i gusci degli specchietti retrovisori. L’esemplare delle foto ufficiali monta anche grossi cerchi in lega da 19 pollici di diametro. Possiamo anche notare l’ovvia influenza stilistica della berlina Citroen DS 5LS, riservata al mercato cinese. Gli interni promettono di essere curati e ben rifiniti, come ci si aspetta da un’auto che vuole competere nel segmento premium. Dal punto di vista tecnico, la DS 6WR monterà il sistema Grip Control che ottimizza la trazione, per renderla più efficace su fondi a scarsa aderenza. Il motore per il mercato cinese è il 1.6 turbo benzina della famiglia THP, proposto nelle versioni da 160 o 200 cavalli di potenza massima, collegato ad una trasmissione automatica a sei rapporti. A differenza della Citroen DS 5LS, la sport utility dovrebbe arrivare anche in Europa, probabilmente nel corso del 2015.

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Ferrari California T, la Formula Uno su strada

 

di Germana Condò

 

Il rombo per ora ce lo possiamo solo immaginare ma promette grandi sensazioni la nuova Ferrari California T, già presentata on line ma che verrà esibita al grande pubblico dal prossimo 6 marzo al Salone di Ginevra 2014. Telaio a parte, la nuova versione della California T è stata completamente rinnovata, prima di tutto nella propulsione. T come turbo, il nuovo motore che la scuderia di Maranello ha progettato e già testato per la F14T in Formula Uno, viene ora installato sul cofano della nuova supercar da strada. Un potente V8 a iniezione diretta, con una cilindrata di 3.855 cm3 capace di erogare una potenza di 560 CV e 755 Nm di coppia massima. Il turbo consente di ottenere una straordinaria accelerazione massima che in soli 3,6 secondi arriva da 0 a 100. La novità sta nel fatto che anche la Ferrari diventa più ecologica. Questo motore consente infatti una lieve riduzione delle emissioni di CO2 che calano di 250 gr/km sul ciclo combinato e del 20% nel rapporto tra CO2 e CV, i consumi si riducono del 15%, il tutto con un incremento di potenza di 70 CV e della coppia massima che aumenta del 49%. Gli ingegneri Ferrari sono riusciti abilmente a ridurre l’effetto del turbo lag garantendo una risposta immediata ai comandi e ottenendo una coppia massima sempre in salita attraverso il software ‘Variable Boost Management’, come per gli aspirati. Effetto che si ottiene anche grazie ad un’altra innovazione derivata direttamente dalla Formula Uno, le turbine di dimensioni ridotte Twin Scroll e a bassissima inerzia per minimizzare i tempi di risposta. Nuova nel design, appare più compatta rispetto alla versione precedente ma si è lavorato per migliorare l’abitabilità interna con due posti anteriori ed uno posteriore. Il cofano filante ospita il prodigioso motore mentre gli intenditori ravviseranno una citazione nelle linee della fiancata, ispirata al parafango a pontone della 250 Testa Rossa. Il tetto rigido si ripiega in 14 secondi in una nicchia appositamente ricavata nel bagagliaio, rendendo i passeggeri della sportiva coupé liberi di proseguire il viaggio all’aria aperta. Il prezzo non è ancora noto ma si presume non oltrepasserà i duecentomila euro di listino.