La Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce anche a Suzuka

Libere Suzuka: vola Vettel, male le Ferrari

La Red Bull di Sebastian Vettel è la più veloce anche a Suzuka

 

di Maurizio Elviretti

 

Sebastian Vettel su Red Bull Renault ha ottenuto il miglior tempo nella seconda sessione di prove libere valide per il Gran premio del Giappone a Suzuka, quint’ultima prova del Mondiale di F1, in programma domenica. Il tedesco, con il tempo di 1’33″852, ha preceduto rispettivamente il compagno di scuderia, l’australiano Mark Webber (1’34″020), e il tedesco Nico Rosberg su Mercedes (1’34″114). Quarto il finlandese Kimi Raikkonen con la sua Lotus. Prima delle due Ferrari, quella del brasiliano Felipe Massa, che ha fatto registrare l’ottavo tempo, in 1’34″698. Solo decimo, invece, Fernando Alonso. Le rosse erano andate meglio nella prima sessione di prove, dominata da Hamilton, ottenendo rispettivamente il quinto e il sesto piazzamento. Terzo riscontro, invece, per il campione in carica Vettel. Proprio Fernando Alonso, consapevole della quasi impossibilità di rimonta su Vettel dichiara: “Ci teniamo a conquistare il secondo posto nel Mondiale costruttori, per questo nelle ultime gare dovremo ottenere più punti possibili. Proveremo a divertirci nei prossimi Gp, attaccando sempre”. Alonso pensa al 2014, con l’arrivo di Kimi Raikkonen e l’addio di Felipe Massa. Lo spagnolo, però, è chiaro: “Se la monoposto resterà la stessa le gerarchie di quest’anno rimarranno invariate. Con Kimi potremo disputare una buona stagione, ma a un patto: dovremo avere una monoposto competitiva. Se la vettura non dovesse esserlo avremo un anno molto simile al 2013″.

 

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GP AUSTRALIA F1/2013

Coppia d’Assi

 

di Filippo Gherardi

 

Ora o mai più. Questo il motto, a dir la verità più l’imperativo, che attraversa box, paddock e cabine di commento degli addetti ai lavori in previsione del Gp di Singapore di Formula 1, pensando ad un’eventuale, ma difficile, inversione di rotta per una stagione che Sebastian Vettel e la Red Bull stanno indirizzando pesantemente, e per la quarta volta consecutiva, nelle le loro mani. Ora o mai più è il ritornello che in questi giorni campeggia soprattutto nello spogliatoio Ferrari, come ha confermato anche il team principal Stefano Domenicali e come sanno, benissimo, Fernando Alonso e i suoi meccanici. Pressione alle stelle, insomma, in previsione di Singapore e pressione amplificata, se possibile, dalla notizia nell’aria da tempo ma ora ufficializzata che dal prossimo anno tornerà al volante di una Rossa mister Kimi Raikkonen, e cioè vale a dire l’ultimo pilota a portare la Ferrari sul tetto del mondo, ma anche il primo, e finora anche l’unico, a farlo dopo l’impero di Michael Schumacher. L’arrivo di Raikkonen apre la porta, e la mente, a diversi interrogativi e considerazioni. Il primo, ed anche il più scontato: come sapranno coesistere un finlandese dal sangue freddo (non a caso il soprannome di Kimi è Iceman) con uno spagnolo dai tratti latini ma anche dall’appeal, innato, da prima donna come Alonso? Fernando dal suo arrivo alla Ferrari (da campione del mondo in carica nel corso della stagione 2010) non ha mai conosciuto il dubbio di non avere riflettori ed attenzioni tutte per se, ora però, dopo (quasi) quattro tentativi mondiali andati falliti, il dubbio che a Maranello abbiano deciso di provare a scalzare Vettel dal grado di più veloce puntando forte, anche, su Raikkonen è venuto pure a lui. Massa, che saluta il Cavallino dopo otto anni ed un mondiale, nel 2008, perso all’ultima curva, dell’ultimo giro, dell’ultima corsa, era il compagno di squadra ideale: di derivazione latina come Alonso, solare ma anche silenzioso nei momenti in cui Fernando alzava la voce per qualcosa (di troppo) che non andava, e soprattutto avaro di risultati da ormai quasi cinque stagioni, con la miseria di zero vittorie all’attivo ed appena, soprattutto per chi guida una Ferrari, nove piazzamenti sul podio. Proprio ripartendo da questi numeri si apre un secondo interrogativo: Raikkonen, affidabile, veloce ed esperto, il prossimo 17 ottobre compirà comunque la bellezza di 34 anni ed allora, tenendo conto dei risultati succitati e piuttosto deludenti di Massa nelle ultime stagioni, non sarebbe stato meglio investire già da un paio di anni su un pilota più giovane (Perez o Hulkenberg giusto per fare due nomi) e farlo crescere all’ombra di un top driver come, e guarda caso, ha deciso appena qualche settimana fa di fare la Red Bull affiancando Ricciardo a Vettel dalla prossima stagione? Insomma, qualche dubbio rimane, malgrado il dream team Raikkonen-Alonso cominci già a far sognare in grande più di un tifoso ferrarista.

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F1 libere Spa: prima Alonso, poi il solito Vettel

 

della Redazione

 

Giornata di prove libere in Belgio, sul circuito di Spa, per l’undicesimo impegno stagionale del mondiale di Formula 1. Nel corso della mattinata il miglior tempo è stato fatto registrare dalla Ferrari di Fernando Alonso, con 1’55″198, davanti alle due Force India di Di Resta e Sutil, distanziate rispettivamente 26 e 175 millesimi. Quarta la McLaren di Perez, quinta la Mercedes di Rosberg e sesta la Red Bull del leader del mondiale Vettel. Soltanto undicesima l’altra Ferrari di Massa, peggio di lui Hamilton (15esimo), Webber (19esimo) e Raikkonen (21esimo). Nel pomeriggio, con la pista più asciutta rispetto alla mattinata quando l’asfalto rimaneva ancora piuttosto umido per il temporale di qualche ora prima, il miglior tempo in assoluto è stato firmato da Sebastian Vettel (1’49“331), precedendo di 59 millesimi l’altra Red Bull del compagno di squadra Webber. Terzo Grosjean con la Lotus ad 813 millesimi di ritardo, quarta la Ferrari di Felipe Massa a quasi un secondo da Vettel. Quinto cronometro per la Toro Rosso di Vergne, sesta l’altra Lotus di Raikkonen, mentre Alonso dopo il miglior tempo segnato in mattinata deve accontentarsi del settimo posto.

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F1, Red Bull imprendibili nelle libere di Budapest

 

della Redazione

 

Giro di boa del mondiale 2013 di Formula 1, sul circuito dell’Hungaroring è cominciato ufficialmente quest’oggi il decimo fine settimana della stagione. Come da programma si è cominciato con una doppia sessione di prove libere, la prima in mattinata e la seconda nel primo pomeriggio. Partendo proprio dalla sessione mattutina, miglior tempo per Sebastian Vettel che con la sua Red Bull ferma il cronometro sull’1:22.723. Alle sue spalle il compagno di scuderia Mark Webber, distante due decimi e mezzo, terzo Kimi Raikkonen con la Lotus. Quarto cronometro per Fernando Alonso con la Ferrari, a quasi quattro decimi di ritardo da Vettel. Quinto Grosjean con la seconda Lotus, sesto Button con la McLaren. Male le Mercedes, con Rosberg ottavo ed Hamilton tredicesimo, così come Felipe Massa che non porta la seconda Ferrari oltre la quindicesima posizione. Nella sessione pomeridiana, davanti a tutti ancora Sebastian Vettel con un ragguardevole 1’21″264. Secondo tempo, ancora, per l’altra Red Bull di Mark Webber (1’21″308) e terzo per Romain Grosjean (1’21″417). Le due Ferrari chiudono rispettivamente in quarta e quinta posizione, con Alonso davanti a Massa e distante poco più di un decimo e mezzo dal solito Vettel. Lewis Hamilton sesto davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, chiudono la top ten, nell’ordine, Raikkonen, Button e Sutil. Domani mattina terza sessione di prove libere, prima della qualifiche fissate per le 14.

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F1, Libere del Bahrain: La Ferrari prima vola e poi insegue Raikkonen

 

di Filippo Gherardi

 

Giornata di prove libere sul Bahrain International Circuit, sede dell’omonimo Gran Premio del Bahrain e della quarta gara di questo, fin qui avvincente, mondiale 2013 di Formula 1. Nella prima sessione di prove, all’alba italiana, dominio Ferrari con Felipe Massa che chiude con il miglior tempo di 1’34”487, precedendo di appena settantasette millesimi il compagno di squadra Fernando Alonso. Terzo tempo, a poco più di un decimo di ritardo, per la Mercedes di Nico Rosberg, quarto Sebastian Vettel, quinto un sorprendente Paul Di Resta su Force Indie e sesto Jenson Button con la McLaren. Nella seconda sessione miglior tempo per Kimi Raikkonen, che nelle prime libere non era andato oltre il nono posto e che invece, nella seconde, mette il muso della sua Lotus davanti a tutti con un più che positivo 1’34”154. Dietro di lui Webber a soli tre centesimi, terzo posto per l’altra Red Bull di Vettel. Quarta piazza per Alonso che accusa una ritardo di oltre un decimo e mezzo, sesto Massa che chiude con un tempo di poco superiore a quello messo a segno in mattinata (1’34”552 ndr) ma comunque più lento di quattro decimi rispetto a quello di Raikkonen. Tra le due Ferrari, al quinto posto, ancora la sorprendente Force India di Di Resta. Sessione poco positiva invece per le Mercedes: Rosberg è ottavo, Hamilton soltanto decimo. Ancora peggio le McLaren, con Button undicesimo e Perez tredicesimo. Domani terzo turno di libere, mentre alle 13 ore italiane tutti in pista per le qualifiche ufficiali.

15.03.2013- Free Practice 1, Sebastian Vettel (GER) Red Bull Racing RB9

Gp d’Australia, Vettel vola nelle libere del venerdì

 

di Filippo Gherardi

 

È scattato ufficialmente stamattina il Campionato mondiale di Formula 1, e più nello specifico è cominciato con la doppia sessione di libere del Gran Premio d’Australia in programma a Melbourne, in attesa delle qualifiche di domani e della gara in programma domenica all’alba italiana. Si è ripartiti, almeno apparentemente, con lo stesso canovaccio utilizzato, a tratti quasi abusato, nelle ultime stagioni: Vettel e la Red Bull rimangono la “coppia più bella mondo”, e dietro tutti, Ferrari compresa, ad inseguire sin dalla prima curva. Il tre volte campione del mondo in carica ha chiuso con il miglior tempo sia la prima che la seconda sessione, quello che è cambiato, quindi, è stato per lo più l’ordine degli inseguitori. Nella prima sessione alle spalle del tedesco si sono piazzate le due Ferrari, con Massa davanti ad Alonso, e poi, nell’ordine, Hamilton, Webber e Raikkonen. Male la Mclaren che non va oltre il nono posto con Button. Seconda sessione con ancora Vettel davanti a tutti, ma con un maiuscolo 1’25″908 che migliora di circa un secondo e mezzo il tempo fatto registrare qualche ora prima. Alle sue spalle, questa volta, il compagno di squadra Mark Webber distante due decimi e mezzo, Niko Rosberg e la coppia Lotus Raikkonen-Grosjean. Sesto Alonso e ottavo Massa, con Hamilton che si inserisce al settimo posto e le due McLaren, con Button e Perez rispettivamente undicesimo e tredicesimo, ancora in evidente difficoltà.

Motor Racing - Formula One Testing - Test Two - Day 3 -  Barcelona, Spain

F1, Webber davanti a tutti nella prima giornata di test a Barcellona

 

della Redazione

 

Prima giornata di test, nell’ultima sessione prima dell’inizio della stagione di F1, al Circuito del Montmelò a Barcellona. Prove pesantemente condizionate, sin dalle prime ore del mattino, da pioggia e maltempo che hanno costretto le monoposto impegnate sul tracciato catalano a rivedere piani e strategie di messa a punto, girando, di fatto, quasi sempre con gomme da bagnato. Di conseguenza, anche i riferimenti cronometrici vanno presi con la giusta considerazione malgrado oggi, per la prima volta da quando si è tornati a girare in pista, è stata una Red Bull, quella di Mark Webber, a chiudere la giornata davanti a tutti. L’australiano, approfittando di un breve momento di pista asciutta nel corso del pomeriggio e montando gomme medium, ha fermato il cronometro sull’1.22.693, precedendo di oltre un secondo e mezzo Lewis Hamilton e la sua Mercedes. Terzo posto per Jean Eric Vergne, su Toro Rosso, distante però oltre due secondi da Webber. Quarto Bottas su Williams, quinto Perez su McLaren. Più dietro la Ferrari, con Felipe Massa che pur registrando 112 giri complessivi (il secondo più “attivo” dopo Hamilton a 113) non porta la sua F138 oltre l’ottava posizione. Domani per il Cavallino toccherà ad Alonso, e l’augurio, per tutti, è che il tempo possa essere ben più clemente.

PRESENTAZIONE FERRARI F138

Ferrari F138, è partita la rincorsa mondiale

 

di Filippo Gherardi

 

Parlare di una macchina profondamente modificata rispetto a quella dello scorso anno sarebbe, quanto mai, un’imperfezione. La nuova Ferrari F138 infatti non si discosta molto, fatta eccezione per pochi ma comunque significativi dettagli, dai criteri che avevano contraddistinto la F2012, ma d’altronde, forse, era proprio questo l’obiettivo dei tecnici di Maranello visti e considerati i risultati tutt’altro che negativi raccolti, in particolar modo con Fernando Alonso, nell’ultimo mondiale di F1. Il progetto base è di fatto un’evoluzione dello stesso adottato per la vettura della passata stagione, con una serie di specifici interventi finalizzati più che altro alla massimizzazione delle prestazioni in pista e alla riduzione del peso e del volume della F138. Entrando più nello specifico, nessuna modifica per quel che concerne le sospensioni che vedono confermata, sia nell’anteriore che nel posteriore, la soluzione a tirante pull-rod, malgrado in fase di realizzazione il suo concetto di base abbia subito un’evidente estremizzazione che dovrebbe esaltarne l’aerodinamicità. Al riguardo, dalla Germania, e più nello specifico dall’autorevole magazine Auto Motor und Sport, avanzavano nelle scorse settimane l’ipotesi di un possibile reclamo da parte di Adrian Newey per la spiccata somiglianza della sospensione posteriore della nuova F138 e quella utilizzata dalla Red Bull lo scorso anno. Staremo a vedere. Tornando alla descrizione della nuova monoposto firmata dal cavallino rampante, si registra un parziale restyling stilistico per quel che riguarda le forme e il colore della carrozzeria. Cominciamo col dire che è tornato, prepotente, il bianco interrompendo, di fatto, l’egemonia, in particolar modo sui fianchi, del rosso. Rimangono gli stessi del 2012 gli alettoni, mentre modifiche si segnalano nell’imbocco delle fiancate e nella presa d’aria posta sopra l’abitacolo. Il motivo? Sempre di natura strettamente aerodinamica, lo stesso, per intenderci, che ha portato anche ad un evidente restringimento della parte posteriore della vettura rispetto alla F2012. Novità più significative riguardano i freni, alleggeriti così da portare ad una riduzione del peso e ad un incremento della rigidezza. Inoltre, di pari passo con la Brembo si è proceduto ad un’ottimizzazione dell’intero sistema frenante. Capitolo motore, la F138 sarà l’ultima monoposto di casa Ferrari a montare una motorizzazione V8, destinata al pensionamento a partire dal 2014 quando entrerà a regime il nuovo V6 Turbo. Il regolamento vieta modifiche agli organi interni, e per questo motivo il motore montato sulla F138 è di fatto una semplice evoluzione della stesso utilizzato nella vettura dello scorso anno, ormai stabilizzato su una durata media di tre gare per ciascuna unità. Non modifica nemmeno la posizione del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, che rimane collocato sempre al centro della parte inferiore della vettura. Da segnalare, altresì, l’introduzione della centralina unica, che diventerà obbligatoria per tutte le monoposto di F1 a partire dal 2014. In chiusura, il nome F138 è una combinazione di iniziali e cifre dove F sta, naturalmente, per Ferrari, 13 per l’anno 2013 ed 8 per il numero di cilindri della motorizzazione V8 che, come detto in precedenza, nella prossima stagione lascerà il posto ai nuovi V6 Turbo. Descritta passo dopo passo, a questo punto non rimane che vederla all’azione ed aspettarne, dopo i test a Jerez de la Frontera e Barcellona, il debutto mondiale il prossimo 17 marzo con il Gran Premio d’Australia. Nella speranza che, come a ricordato anche il presidente Montezemolo in sede di presentazione, possa rivelarsi una vettura non solo bella ma anche (e soprattutto) vincente, e con l’auspicio che Fernando Alonso e Felipe Massa, anche loro confermati, possano interrompere il dominio Red Bull delle ultime stagioni.

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Il gioco del Lotus

 

di Germana Condò

 

Terminati di recente i test sul circuito di Jerez de la Frontera, è in corso in questi giorni la prima sessione di Barcellona. Impossibile tracciare un bilancio sulle prestazioni delle vetture, o tanto più azzardare previsioni per il prossimo mondiale di Formula 1 attraverso i risultati di una sola settimana di prove in cui, tra l’altro, i piloti hanno guidato in condizioni di asfalto, con gomme e carico di carburante sempre diversi. Non sembra allarmare Montezemolo la lentezza della Ferrari F138, impegnata non tanto nella ricerca della velocità quanto in quella dell’aerodinamicità, nella correzione di un problema al cambio e nel test delle nuove Pirelli, le quattro studiate per l’asciutto più le due per la pioggia con mescola più morbida ed una corona rinforzata. Ma in beffa alle scarse aspettative, alla terza giornata la rossa di Maranello con Felipe Massa si è concessa un’accelerata “al limite” , fermando le lancette sull’ 1’17’’879, ottenendo, così, il miglior tempo assoluto di tutte le sessioni di Jerez. Nonostante la nuova C32 ”vada stretta” a Nico Hulkenberg a causa dell’altezza del pilota, senza particolari problemi tecnici la Sauber nei primi quattro giorni ha realizzato il maggior numero di giri di qualunque altro team, seguita da una grintosa Red Bull RB9 che ha sorpreso e che probabilmente si presenterà ai nastri di partenza ancora una volta come l’auto da battere. Nei primi due giorni di prove la corsa dei piloti Mercedes, Nico Rosberg e Lewis Hamilton, è terminata dopo pochissimi giri a causa di problemi elettrici e all’impianto frenante. La riscossa è arrivata alla terza giornata per Rosberg che, percorrendo 655 km con la sua W04, si è aggiudicato il secondo posto in classifica. Niky Lauda, nuovo capo dell’avventura tedesca in formula 1, si è dichiarato ottimista e, pur riconoscendo il primato della velocità a Vettel, è convinto che la Mercedes potrà competere alla stregua degli altri tre top team. Positiva la prova di Pastor Maldonado al volante della Williams, l’unica scuderia a far correre sul circuito la FW34, la monoposto 2012 modificata con un nuovo musetto ed altre componenti del nuovo progetto. Velocissima la McLaren sulle nuove Pirelli morbide, rallentata poi da un guasto alla pompa della benzina. Bella anche la performance della nuova Force India con Jules Bianchi, staccato solo di 27 millesimi da Kimi Raikkonen sulla Lotus E21, che ha terminato le prove di Jerez segnando il miglior tempo della quarta giornata.

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Moto Gp: A Sepang il “Dottore” torna a volare

 

della Redazione

 

Prime importanti indicazioni quelle che arrivano dai test, i primi in assoluto di tutta la stagione, della Moto Gp sul circuito di Sepang. Segnali incoraggianti, soprattutto, sono quelli che trapelano dalle prestazioni e dai tempi della Yamaha di Valentino Rossi, con il “Dottore” che sembra essere tornato tra i big non solo a parole ma anche con i fatti. Sull’asfalto malese, la M1 del pilota pesarese ha fatto segnare a lungo il tempo migliore, prima di chiudere la sessione di prove al quarto posto con 4 decimi di ritardo dall’Honda HRC di Dani Pedrosa. Secondo tempo per il campione del mondo Jorge Lorenzo, sull’altra Yamaha, terzo il nuovo fenomeno, spagnolo anche lui, delle due ruote Marc Marquez, sempre alla guida dell’Honda HRC. Sembrano continuare, invece, i problemi in casa Ducati, con Nicky Haiden che chiude decimo a 2”17 da Pedrosa e Dovizioso tredicesimo a 2”37 di ritardo sempre dal pilota iberico. Spostandoci sul fronte F1, in attesa che tutti piloti del ranking scendano, ufficialmente, in pista, giornata di prove e di debutti anche a Jerez de la Frontera, dove il miglior tempo è stato fatto registrare dalla Lotus del francesce Grosjean, davanti alla Force India di Di Resta e la Toro Rosso di Ricciardo. Quarto Rosberg con la sua Mercedes, quinta la Williams di Maldonado e sesto Felipe Massa, che in attesa del debutto di Fernando Alonso ha testato per primo la tenuta della nuova Ferrari F138. Ottavo tempo per l’unica Red Bull presente, quella di Marc Webber, mentre la McLaren di Jenson Button ha potuto effettuare appena 3 giri prima di fermarsi ai box per un problema alla pompa della benzina.