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Renault Captur: le prove di un successo

 

di Filippo Gherardi

 

Lanciata in Italia meno di un anno fa (maggio 2013), la Renault Captur ha incassato feedback più che positivi in questi primi dodici mesi. Urban crossover compatto, dalle forme generose e dalla comodità interna tipica del segmento di riferimento, è stata protagonista degli stand Renault sparsi nei più importanti, e frequentati, Saloni automobilistici degli ultimi mesi. Noi di Professione Motori abbiamo avuto modo di provarla nelle ultime settimane tanto in contesto urbano quanto extraurbano, e l’aspetto che ci è subito balzato all’occhio è stata la spiccata manegevolezza di una vettura che ben si adatta a qualsiasi superficie e condizione, malgrado le sue misure recitino: 412 cm di lunghezza, 178 cm di larghezza e 157 cm di altezza, abbinate ad un peso di 1180 kg. La guida rialzata, lo sterzo fluido e l’ergonomicità dei comandi consegnano un piacere di guida sicuramente da voto alto in pagella. La possibilità di ottimizzare i consumi e di valutarne i dettagli, grazie alla funzione Driving Eco2 che traccia una vera e propria analisi del tragitto percorso, consentono di affermare, senza troppi problemi, che la Renault Captur è anche una macchina “intelligente” oltre che comoda ed accogliente. Dal display 7” a colori incastonato al centro della plancia è possibile accedere, in maniera semplice ed intuitiva, a tutte le principali funzioni della vettura, quali innanzitutto stereo e navigatore ma anche controllare, live, la qualità dell’aria esterna. Rimanendo in tema di tecnologia, la Renault Captur presenta un pacchetto completo che prevede, tra le altre, vivavoce Bluetooth, prese USB ed Easy Access System II di serie. Disponibile anche il radar parcheggio con 4 sensori completato, in base alle versioni, dalla Parking camera. Rimanendo all’interno della vettura, giusto sottolineare l’assoluta silenziosità dell’abitacolo, dove eventuali fruscii e rumori esterni rimangono lontanissimi ed impercettibili. L’inedito cassetto porta oggetti Easy Life, accessoriato di una luce al Led, ha una capacità di carico record pari ad 11 litri, mentre i sedili con fodere Zip Collection personalizzabili si contraddistinguono per comodità ed originalità delle loro colorazioni. Trattandosi di una crossover, impossibile non soffermarsi anche sulla capienza del portabagagli che presenta una tripla variabile in termini di misure: si parte dai 377 litri iniziali, per poi arrivare fino ai 455 litri che si ottengono facendo scorrere i sedili posteriori in avanti di 16mm, infine reclinando gli stessi si raggiunge una capienza massima di carico pari a 1235 litri. Capitolo motori: il modello che abbiamo provato proponeva un propulsore Tce 90 Benzina da 90 CV abbinato a cambio manuale a cinque marce e Start&Stop, ma sono disponibili anche un 1.2 Tce da 120 CV ed un diesel 1.5 dCi. Le prestazioni non sono il vero punto di forza di questa Renault Captur, ma ripresa e tenuta di strada ci sono sembrate comunque di buon livello. Chiudiamo con il design esterno, all’insegna innanzitutto della bicromia. Il colore dominante del modello provato dalla nostra redazione era l’Orange, come ben mostravano gli inserti presenti su sedili, cruscotto e rifiniture interne, ma anche gli stripping presenti tanto sul tetto quanto sul volante. Le colorazioni della carrozzeria presentano nove variazioni cromatiche, che diventano ventisette complessive se consideriamo anche le diverse tonalità del tetto. Tutte sono identificate con il nome di una città, e nel nostro caso, ad esempio, si trattava di una versione Las Vegas (carrozzeria in arancio arizona) abbinata ad un tetto Nero etoile. Possibilità di personalizzare anche il profilo di calandra, fendinebbia e bagagliaio, mentre gli allestimenti disponibili sono tre: Wave, Live ed Energy. I prezzi variano da 15.950 euro del modello Tce 90Cv Wave fino ai 21.500 del modello dCi 90CV Edc Energy R-Link.