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Dacia Duster Brave 1.5 dCi 4×4: la prova su strada

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Dacia Duster è la vettura più riuscita del Brand, il motivo è presto detto: ha una linea davvero accattivante. Infatti, nonostante sia passato più di qualche anno dal suo debutto, il SUV in questione si mantiene al passo con i tempi e il recente restyling non ha dovuto influire più di tanto sullo stile. Adesso è disponibile anche nella serie speciale Brave, che si contraddistingue per alcuni ma significativi particolari. Chiaramente, la parte del leone riguarda l’estetica, infatti, ecco che troviamo l’esclusiva colorazione Grigio Islanda, i cerchi specifici da 16 pollici e non mancano i badge dedicati. Inoltre, le protezioni arrivano a coprire anche la parte basse degli sportelli e forniscono una valida barriera al pietrisco che si alza sullo sterrato ed in fuoristrada. L’aspetto generale comunque rimane piacevole da ogni prospettiva, con il frontale dove dominano la calandra ed il design dei gruppi ottici, oltre ad un paraurti anteriore che offre un ottimo angolo d’attacco. La fiancata è slanciata dalla forma del terzo finestrino, mentre il posteriore è particolare, con i giochi di luce del portellone che richiamano alla mente i mezzi militari. Completano il quadro le barre portatutto sempre utili su una vettura del genere. L’abitacolo è ampio e consente di viaggiare con un certo confort visto che l’auto offre un’insonorizzazione decisamente migliorata rispetto alle prime versioni. Cinque persone ci stanno bene senza troppe rinunce, mentre il bagagliaio offre una capacità di 475 litri che possono essere ampliati fino a 1.600 litri. Non mancano elementi caratteristici come le finiture in color rame riprese anche nella cucitura dei sedili, un volante in pelle con inserti cromati, ed il valido sistema d’infotainment Media Nav Evolution. Completano il quadro relativo agli interni il cruise control, il climatizzatore manuale ed il dispositivo da cui gestire manualmente l’intervento della trazione integrale. Infatti, l’aspetto più interessante è che questa Duster può abbandonare l’asfalto senza troppi problemi, merito di una prima molto corta che consente di affrontare anche pendenze importanti, e di una trazione sempre valida anche quando ci sono passaggi di media difficoltà. Per il resto la Duster se la cava bene anche sull’asfalto, con una stabilità che regala sicurezza a patto di prendere le misure ad uno sterzo dalla taratura turistica ed al cambio con rapporti corti nelle prime marce che possono offrire delle reazioni secche nelle scalate più rapide. Ad ogni modo, anche i viaggi risultano piacevoli su questo SUV molto apprezzato dal mercato, per via di un buon assorbimento delle sospensioni, della già citata insonorizzazione, e del 1.5 diesel da 110 CV dalle prestazioni oneste e dai consumi interessanti, nell’ordine dei 4,7 l/100 km. Infine, se consideriamo un prezzo di 18.100 euro, in pratica quello di un’utilitaria accessoriata, si riesce a comprendere al meglio il successo di questa vettura che rimane sulla cresta dell’onda anche con le serie speciali.

 

 

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Renault: primo semestre 2017 da record nel mercato italiano

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Se il 2016 si è chiuso con un sorriso, il 2017 italiano si prospetta straordinario in casa Renault, almeno per ciò che trapela dai risultati del primo semestre dell’anno. L’Italia risulta infatti uno dei mercati di più successo per il gruppo francese: qui da noi la quota raggiunta dal binomio Renault-Dacia è del 10%, doppia cifra che mai si era toccata negli ultimi trentatre anni. E’ un successo che deriva innanzitutto dalle numerose novità presentate da gennaio a giugno, ben tredici tra restyling, serie speciali, nuovi motori e innesti tecnologici (vedi cambio automatico EDC); piccoli ritocchi o grandi introduzioni che hanno portato i francesi a vendere ben 121.955 veicoli solo nel primo semestre del 2017. Il “team principal”, ovvero Renault, con 86.560 immatricolazioni raggiunge una quota di mercato del 7,1% ( con una crescita del 10,3%) e deve, come al solito, ringraziare Clio, che con le sue 33,195 unità vendute si conferma ancora la straniera più venduta in Italia, forte anche della variante benzina-GPL scelto dal 20% della clientela. Segue Captur, 15.960 italiani l’hanno acquistata rendendola la crossover straniera preferita dal Belpaese, convinti in gran parte dalla serie speciale Hypnotic, la stessa di cui si è “vestita” anche la grande Kadjar, che ha sua volta ha fatto registrare 7.550 vendite. Bene anche Megane, Scenic, Espace e l’ammiraglia Talisman, spesso preferite nelle versioni alto di gamma (nel 60% dei casi) e, per quanto riguarda le ultime due, con le quattro ruote sterzanti del 4Control, preferito dal 70% dei clienti. Ottimi risultati provengono anche dal settore dei veicoli commerciali, cresciuto del 5,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso raggiungendo una quota di mercato pari al 9,7%, la più alta negli ultimi dieci anni. Fisiologicamente più piccoli ma di certo non meno importanti i numeri di Dacia: anche il marchio rumeno ha contribuito alla crescita dell’intero Gruppo toccando una quota di mercato del 2,9% con oltre 35.000 immatricolazioni totali. Sandero continua a ricoprire la parte da leader con 16.879 immatricolazioni, i cui due terzi, anche qui, sono composti dagli allestimenti top di gamma Stepway e Brave. Seconda per numero di vendite la Duster (12.855), per la quale vale più o meno lo stesso discorso della Clio per quanto riguarda la variante GPL, scelta dal 35% dei clienti totali. Da una parte per Renault e dall’altra per Dacia, non sarà facile confermare questi numeri nella seconda parte dell’anno, ma la strategia volta a riuscirci non ci farà mancare altre grandi novità: il nuovo Koleos, la nuova Megane R.S ed il ritorno della Alpine con la A110 sono solo alcune di quelle che vedremo prossimamente.

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Dacia: la Duster flette i muscoli e si fa “Strongman”

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La formula delle serie speciali, ormai si sa, in Dacia ha sempre funzionato, ben il 40% dei clienti preferisce avere una versione esclusiva capace di offrire, spesso allo stesso prezzo, il massimo della dotazione disponibile. E per Duster, best seller del marchio rumeno, è arrivato il momento di uscire con la terza Extra Limited Edition della sua carriera, la “Strongman”, forte e robusta sia nell’animo che nel look. Nasce dalla collaborazione con Fisherman’s Friend, l’azienda delle famose caramelle più “Strong”del mondo, e viene presentata proprio in occasione della sesta edizione della Fisherman’s Friend StrongmanRun, la corsa ad ostacoli più pazza che ci sia. Come i partecipanti si sono mascherati per partecipare alla prima tappa della competizione, a Bibione (VE), la Duster Strongman si è presentata con uno speciale look da showcar: carwarpping bianco opaco e tetto nero a contrasto con personalizzazione a tema marinaro, ossia una serie di “tatuaggi” in stile Old School, i preferiti dai lupi di mare. Il design esterno viene completato da protezioni sottoscocca satinate anteriori e posteriori, protezioni passaruota, cerchi in lega da 16” dark metal e barre da tetto anch’esse dark metal, pedane laterali, vetri posteriori oscurati, terminale di scarico cromato ed infine badge “Fisherman’s Friend Strongman”. Internamente invece si caratterizza per volante in pelle, tappetini personalizzati e soglia del battitacco impreziosita dalla firma Duster, oltre e soprattutto che per il badge numerato che distingue ognuno dei cento esemplari prodotti di questa Extra Limited Edition. La dotazione si basa sull’allestimento Laureate, acquistato da un cliente Dacia su due, e comprende climatizzatore manuale, navigatore Media Nav Evolution, retrocamera di parcheggio, cruise control, vetri elettrici posteriori e ruota di scorta, mentre la motorizzazione è unica per tutti gli esemplari: 1.5 dCi 110 cavalli con trazione integrale e cambio manuale. La Duster Strongman si può acquistare ad un prezzo chiavi in mano pari a 20.500 euro, con il solito vantaggio cliente offerto da Dacia che in questo caso ammonta a ben 2.000 euro, le ordinazioni sono già aperte sul sito del marchio e lo rimarranno fino al 10 giugno, giorno in cui verrà ufficialmente lanciata sul mercato.

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Dacia Brave: una serie speciale per tutta la gamma

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si completa la “Fase 2″ di Dacia, dopo il rinnovo di Sandero e Logan MCV dello scorso dicembre, migliorate soprattutto nel design, è il momento del restyling anche per il resto della gamma: Dokker, Lodgy e Duster sono pronte. Anche qui le novità sono tanto esterne che interne, sia Dokker che Lodgy adottano il frontale moderno e robusto tipico del “family feeling” di Dacia e propongono una nuova gamma di cerchi. Entrando troviamo il nuovo volante a quattro razze, finiture cromate sul frontale e sulle bocchette di aerazione, con materiali di maggiore qualità e sellerie più pregiate. Entrambi i nuovi modelli presentano al proprio interno due tavolini in stile aereo sui sedili posteriori ed una rete portaoggetti aggiuntiva per il passeggero anteriore; ora anche Dokker, a richiesta su alcune versioni, mette a disposizione la telecamera di retromarcia per facilitare le manovre che già era presente su Lodgy. Il rinnovo di Duster sta tutto in un dettaglio da non sottovalutare assolutamente: viene introdotto il cambio EDC, trasmissione automatica a doppia frizione ovviamente ereditata dalle Renault che favorisce il comfort di guida e consente di ridurre consumi ed emissioni rispetto ad un cambio manuale; troveremo l’EDC su Duster solo in abbinamento al motore diesel 1.5 dCi da 110 CV. Ma non sono solo le vetture ad essere coinvolte nella “Fase 2″, bensì anche l’allestimento Stepway, il più richiesto dalla clientela del marchio rumeno, che ora arriva anche su Logan MCV avvicinando anch’essa ad un crossover. In questo modo l’altezza libera da terra cresce di 50 mm rispetto alla versione standard, mentre a livello estetico si caratterizza per i retrovisori e le barre da tetto longitudinali Dark Metal, ma anche per il paraurti bicolore e la protezione sottoscocca in cromo satinato. Ma le novità non sono finite, perché tutte le vetture della gamma Dacia vengono ora collegate in maniera quasi trasversale dalla nuova serie speciale Brave lanciata già a Ginevra. Parliamo di una versione sviluppata su base Stepway per Sandero, Logan MCV, Lodgy e Dokker e su base Laureate per Duster, donando loro un’aria robusta, stile da crossover e interni con tecnologia di livello superiore rispetto al passato. Esteticamente è già la tinta Grigio Islanda a distinguere la serie speciale, e se per Duster ci sono cerchi da 16” in alluminio Cyclades diamantati, su tutte le altre troviamo cerchi Flexwheel sempre da 16”. Un’altra esclusiva di Duster è il Pack All Road, con passaruota e protezioni laterali in nero e retrovisori esterni Shiny Black, o ancora il Pack Look che con protezioni sottoscocca anteriore e posteriori e barre da tetto in Dark Metal, oltre al terminale di scarico cromato. Gli interni della serie Brave permettono di avere sellerie esclusive personalizzate e impunture in color rame, tinta presente anche sulla modanatura del frontale, sulle finiture dei tappetini e sulle bocchette di aerazione. La dotazione tecnologica prevede climatizzatore manuale, Media Nav Evolution, retrocamera di parcheggio e cruise control, ma soprattutto tutto questo si può avere ad appena 100 euro in più per Dokker, Lodgy, Sandero e Logan MCV, e per 1.100 euro aggiuntivi rispetto alla versione Laureate di Duster, tenendo però in considerazione che il valore prodotto addizionale risulta, alla fine dei conti, rispettivamente di 600 e 2.100 euro.

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Dacia Logan MCV 1.5 dCi Laureate Family: la prova

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Dacia Logan MCV è un’auto furba, pratica, intelligente, perché ad un prezzo d’acquisto decisamente allettante, fa corrispondere valori importanti per chi cerca una vettura con una grande capacità di carico e consumi contenuti, oltre tutto, arricchita dalla trasmissione automatica. L’abbiamo provata con il motore 1.5 dCi da 90 CV, una certezza per le auto dell’orbita Renault, e che si sposa bene con questa tipologia di vettura. Diciamolo subito, la Logan MCV bada al sodo: quindi la linea è pulita ed essenziale, mentre i materiali interni sono pensati più per durare che per dare un’immagine opulenta.  Tradotto significa che la vettura in questione non segue le ultime mode, pur essendo dotata di tutto quello che serve. Infatti, i fari sono convenzionali, la linea, soprattutto dietro, è pensata per favorire la capacità di carico, e l’interno presenta un sistema multimediale evoluto, che si affianca ad una strumentazione convenzionale chiara ed essenziale. Si viaggia bene in 4, ma ci si sta anche in 5, mentre dietro si può caricare di tutto. Questo perché, con i suoi 573 litri, di spazio dietro il divano posteriore ce n’è in abbondanza. Volendo, si può arrivare fino a 1.513 litri, abbattendo quest’ultimo. Al volante la Logan MCV automatica aggiunge la piacevolezza di poter viaggiare senza utilizzare il pedale della frizione alla sicurezza di poter contare sul 1.5 dCi da 90 CV e 220 Nm di coppia, che si sposa alla perfezione con la sua indole tranquilla. Infatti, il rollio ed il beccheggio si fanno sentire quando si aumenta il ritmo e la gommatura da 185/65, ottima per attutire gli effetti delle sconnessioni stradali, lascia intuire facilmente l’approssimarsi di un’eventuale perdita d’aderenza. Quindi il consiglio è quello di utilizzarla con una guida fluida, approfittando delle cambiate dolci della trasmissione automatica, e di consumi dichiarati di appena 3,6 l/100 km nel ciclo misto. In questo modo si riesce a percepire lo spirito della vettura, adatta anche ai viaggi, perché comoda e concreta. La trasmissione automatica ha giovato, e non poco, alla Logan MCV, che adesso si guida facilmente anche in città, mentre il prezzo, di 13.400 euro resta particolarmente competitivo, e questo la dice lunga sul grande lavoro svolto dagli uomini Dacia.

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Dacia Sandero Stepway: test-drive nel segno della Smorfia

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Più di 280.000 veicoli venduti in tutta Italia in meno di dieci anni e un 2016 da record (52.253 unità) che ha visto i volumi aumentare del 12%, la crescita di Dacia è stata quasi esponenziale ma la sorella piccola di Renault non vuole fermarsi qui, anzi. Nel 2017 ci saranno tante novità, la prima di queste “arriva” da Napoli, la Città del sole, di Totò e, soprattutto nel nostro caso, della Smorfia. Ad ogni numero una parola, ad ogni numero una nuova Dacia Sandero Stepway, è così che la piccola crossover rumena si è presentata all’Italia e al nostro Test Drive. A parte i “loghi superstiziosi” sulle fiancate, a saltare all’occhio è il frontale rinnovato dalla nuova firma luminosa e dalla griglia con finiture cromate che rendono la vettura più dinamica. A classificarla in maniera netta nella categoria crossover ci sono le barre sul tetto ed una maggiore altezza da terra, mentre appare una scelta moderna quella del design posteriore con i fari divisi in quattro quadrati. Gli interni salgono leggermente di livello con gli elementi in cromo satinato presenti in diverse parti come il quadro strumenti, il volante e il pomello del cambio; per il confort anche nuove sellerie, comode e con impunture più spesse. Ad un equipaggiamento di serie comprendente climatizzatore manuale, Media Nav Evolution, cruise control e radar parking posteriore, si aggiungono due nuovi dispositivi di assistenza alla guida (optional): retrocamera di parcheggio e Hill Star Assist, molto utili nel “Torture Test” di Napoli. Sono stati proprio loro di Dacia a ribattezzarlo in questo modo, perché hanno voluto farci provare la “piccola” di casa per le vie strette e trafficate di Napoli, allo scopo di mostrarci quanto sapesse cavarsela anche in situazioni non proprio accomodanti. In effetti tra le note tredici discese di Sant’Antonio, nel quartiere Posillipo, la nuova Sandero Stepway ha dato buona prova di agilità e di solidità, o meglio, robustezza, punto chiave sul quale si è sviluppato il video virale diffuso sui social dal marchio rumeno con il testimonial d’eccezione Salvatore Esposito meglio conosciuto come Genny Savastano di Gomorra. Un’ultima novità l’abbiamo trovata sotto al cofano, perché il nuovo benzina 1.0 tre cilindri da 75 cavalli va ad inserirsi nella gamma già composta da un altro benzina, lo 0.9 l da 90 cavalli, e dai diesel 1.5 dCi da 75 e 90 CV. Tutto ad un prezzo che rimane sempre uguale: il listino della nuova Sandero Stepway che parte da 11.950 euro con il motore 0.9 TCe da 90 cavalli e arriva fino a 13.450 euro con il 1.5 dCi 90 CV con cambio Easy-R. Ufficialmente, arriverà nelle nostre concessionarie a partire dal 21 gennaio.

Dacia Sandero © BROSSARD, Yannick (21)

Dacia: anno nuovo, gamma “nuova”

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Che da qualche anno a questa parte in Dacia si stia facendo un buon lavoro è difficile da negare, a testimoniarlo sono i numeri che il marchio rumeno sta registrando in tutta Europa, come le 4 milioni di unità vendute dal 2004 ad oggi di cui più di 400.000 nel solo 2016. Cifre che non saziano Dacia, sempre alla ricerca del miglioramento ed intenzionata a crescere ancora, disposta ad offrire di più senza fare assurde richieste, il che equivale a dire: maggiori dotazioni allo stesso prezzo. Praticamente tutta la gamma si rinfresca, nel 2017 il mercato italiano assisterà a due distinte fasi di lancio: nel primo semestre il restyling di Sandero Stepway e di Logan, nel secondo la Duster con cambio EDC. Sempre più simile ad una mini Duster, la crossover compatta Sandero acquisisce un design più aggressivo, caratterizzato dalle nuove firme luminose a LED sul frontale e da un profilo allungato e dinamico, rafforzato da una barra cromata. Gli interni si raffinano con elementi satinati e diversi vani portaoggetti, come la tasca a rete posizionata vicino ai piedi del passeggero o ancora la taschetta portacellulare per avere sempre il proprio smartphone a portata di mano; e infine il tocco di classe finale che arriva dal nuovo volante a quattro razze più piacevole al tatto. Tra la dotazione troviamo poi il climatizzatore manuale, il sistema multimediale Media Nav Evolution, Cruise Control, l’assistenza alle partenze in salita e la Parking Camera, fino ad ora inedita sul marchio Dacia. Anche per la Logan modifiche estetiche, sul frontale le stesse che hanno investito la Sandero, mentre è possibile scegliere nuove tinte per gli esterni tra cui quella “Bruno Visone”. Una delle novità più rilevanti riguarda le motorizzazioni, in quanto fa il suo ingresso in gamma un nuovo motore a benzina tre cilindri SCE da 75 Cavalli, pronto a sostituire il precedente 1.2 16 v 75 Cv con la promessa di abbassare del 10% consumi ed emissioni, arrivando a valori pari a 5,2l/100km e 117g/km di CO2. Infine, vista la crescente voglia europea di avere vetture con il cambio automatico, la Duster eredita dalle sorelle Renault il doppia frizione EDC (Efficient Dual Clutch), fluido e delicato nella passaggio da una marcia all’altra. Riguardo a quest’ultimo non è ancora stato svelato il sovrapprezzo necessario rispetto ad un manuale, ma in generale tutte le novità della gamma Dacia verranno offerte al solito prezzo competitivo, punto di forza della casa rumena.

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Dacia Lodgy Laureate Family: la prova

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

Ci sono auto pensate per la famiglia, per il tempo libero, e per caricare tutto ciò che si desidera senza rinunce, poi c’è la Dacia Lodgy, che affianca a queste caratteristiche un prezzo d’acquisto favorevole e la possibilità di trasportare fino a 7 passeggeri. Esteticamente, l’auto risente della sua destinazione d’uso, quindi le proporzioni sono studiate per favorire l’abitabilità e la capacità di carico, anche se la lunghezza, tutto sommato, non è poi così eccessiva come si potrebbe pensare, visto che equivale a 4,49 m; piuttosto è l’altezza, di 1,68 m, a pesare sulle forme. Comunque, l’immagine del frontale, con la grande calandra Dacia al centro, e, soprattutto del posteriore, con i gruppi ottici specifici, la rendono originale per il genere di vettura. Tutta la fantasia dei designer, sacrificata sull’altare della praticità, si ritrova all’interno, con uno spazio senza pari, quasi sconfinato, e la possibilità di avere un bagagliaio che va dai 207 litri fino ai 2.617 litri. Per il resto, troviamo una plancia dove spiccano le cromature della strumentazione, il sistema d’infotainment Media Nav Evolution e lo specchio supplementare per controllare i bambini seduti nel divano posteriore. Su strada, la Lodgy, spinta dal motore 1.5 dCi da 110 CV, si comporta bene, anche se l’assetto turistico ne consiglia un uso non troppo spinto, ma basta anticipare le manovre di uno sterzo più progressivo che pronto e il gioco è fatto: gli appoggi sono sicuri e si può viaggiare per tanti chilometri visto che i consumi dichiarati sono di appena 4 litri per 100 km. Comunque, le prestazioni sono di tutto rispetto, considerato che il peso non è eccessivo, 1.262 kg, e che lo scatto da 0 a 100 viene coperto in 11,5 s e la velocità massima è di 177 km/h. Il prezzo della “nostra” versione, la Laureate Family, è di 15.200 euro, ma presenta una dotazione di serie che annovera il sistema d’infotainment Media Nav Evolution, i sensori di parcheggio e le barre sul tetto. Nella lista degli optional invece, troviamo i cerchi in lega da 16 pollici, la retrocamera, la cartografia europea del navigatore, i vetri elettrici posteriori, il volante in cuoio e la cappelliera removibile.

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Dacia Duster Black Shadow: l’eleganza del top di gamma

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Fin da sempre le serie speciali hanno dato un forte contributo alle vendite del marchio Dacia, impattando direttamente sul mercato con offerte golose e look alternativi. Dopo la Urban e la Off-Road, è stato di nuovo il turno del veicolo di punta rumeno, la Duster, che dalla sua nascita è riuscita a convincere oltre nove milioni di acquirenti nel mondo e più di centomila solamente in Italia; ora vuole continuare a spingere attraverso la nuova versione speciale chiamata Black Shadow. Va a prendere il posto dell’allestimento top di gamma Prestige, ma al contrario di quest’ultimo non costa 1.200 euro in più rispetto al Laureate di grado inferiore, bensì appena 800, offrendo comunque un equipaggiamento molto ricco. Ma partiamo dagli esterni, come si capisce dal nome il nero è qui tema dominante: cerchi in lega 16” diamantati neri, finiture Shinny Black, vetri scuri e montanti delle porte neri; una linea cromatica spezzata dalle finiture argento dei fari fendinebbia, da pedane laterali e barre al tetto in Dark Metal, passando per lo scarico cromato e per le grigie protezioni sottoscocca anteriori e posteriori. Ma la serie limitata vuole soddisfare tutti i gusti e non limitarsi ad un’unica tinta carrozzeria in Nero, offrendo anche le varianti Bianco, Grigio Platino, Grigio Cometa e l’inedito Brun Vision. All’interno si prosegue con le finiture sempre Shinny Black sulla consolle centrale ed il volante in pelle, mentre a completare lo “special pack”  per quanto riguarda le dotazioni ci sono: media NAV Evolution, radar parking posteriore e retrocamera, vetri elettrici posteriori, clima e cruise control. Le motorizzazioni più o meno le stesse del resto della gamma, con il 1.2 TCe 125 cv, il 1.5 dCi 110 cv ed il 1.6 GPL 115 cv, disponibili sia con trazione anteriore che integrale eccezion fatta per il GPL. Qualche cliente ha già ordinato la nuova Dacia Duster Black Shadow ma il lancio commerciale avverrà durante il prossimo week end (22-23 ottobre), con prezzi che vanno da 15.100 euro fino ad arrivare a 18.700 euro.

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Dacia Duster si tinge di nero: arriva in Francia la versione Black Touch

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il “total black” è diventata recentemente la moda del momento in fatto di abiti, Dacia si allinea ora al trend vestendo di nero la Duster per una speciale versione dedicata al mercato francese: la Duster Black Touch, dedicata a chi ama i dettagli. Presentandosi con una dotazione da versione top di gamma, propone griglia frontale, specchietti retrovisori, montanti e cerchi in lega da 16” ovviamente tutti di colore nero, con alcuni elementi cromati come le cornici dei fari fendinebbia e le barre sul tetto; domina la stessa colorazione negli interni, che offrono volante multifunzione in pelle e sistema multimediale MediaNAV Evolution con telecamera posteriore per le manovre in retromarcia. Sotto al cofano disponibile un benzina TCe da 125 cavalli sia con le due che con le quattro ruote motrici, rispettivamente ad un prezzo di 17.100 euro e 19.100 euro, mentre per quanto riguarda la proposta diesel è possibile avere il propulsore DCi da 110 cavalli ad un costo di 17.800 euro per la trazione anteriore e di 19.800 euro per quella integrale.