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Sauber C33: bella sì, ma veloce?

 

di Maurizio Elviretti

 

Il giorno dopo la presentazione di quella che sarà la nuova Ferrari F14-T, arriva quella della prima delle squadre clienti del Cavallino. La Sauber C33 si è mostrata al grande pubblico tramite una presentazione via web per anticipare i tempi prima dell’inizio dei test collettivi di Jerez de la Frontera.
 Anche la squadra di Hinwil ha optato per l’allungamento del muso, per rientrare nei nuovi regolamenti che impongono un abbassamento dell’altezza del frontale, ma la sua rielaborazione sembra essere quella esteticamente più accettabile di tutte quelle viste fino ad ora. Ovviamente una vettura prima d’essere bella deve essere veloce, ma questo ce lo dirà solo la pista, quella di Jerez in Spagna quando scenderanno il confermato Esteban Gutierrez ed il nuovo arrivato Adrian Sutil, liberatosi dalla Force India. Anche la vettura realizzata dal gruppo tecnico guidato da Eric Gandelin ha optato per un gradino nella parte superiore, per incanalare più aria possibile sotto alla scocca nella speranza di recuperare una parte del carico aerodinamico limitato nel 2014 dalle regole. Ma a differenza della Ferrari, che mostra un andamento molto inclinato nella parte anteriore del telaio, è possibile che la monoscocca della Sauber abbia adottato un vanity panel superiore, visto che il profilo ha un andamento piuttosto lineare.
Dalla vettura che l’ha preceduta la C33 ha mantenuto gli schemi delle sospensioni, con un pushrod all’anteriore ed un pullrod al posteriore. La Sauber monterà il nuovo V6 di Maranello, accoppiato con cambio e il completo sistema di recupero d’energia. Per questo la squadra elvetica ha cercato soprattutto di pensare a non sbagliare il resto, così da sfruttare al massimo il materiale che arriva dalla Rossa.

 

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Ferrari: raccolti 1,9 milioni per le vittime del terremoto emiliano

 

di Maurizio Elviretti

 

Un milione e novecentomila euro il ricavato per le famiglie delle ventisette vittime del terremoto emiliano dello scorso anno. Tanto ha saputo raccogliere la Ferrari con l’asta online lanciata all’indomani del sisma che ha sconvolto la storia di un intero territorio, di cui fa parte anche la stesso marchio del Cavallino. Ed è stato il presidente della Ferrari in persona, Luca Cordero di Montezemolo, a consegnare la somma nel municipio temporaneo di Mirandola, nel modenese, alla presenza del sindaco Maino Benatti, lamentandosi degli intoppi causati dalla burocrazia. Ad accoglierlo e a ringraziarlo molti dei familiari delle persone decedute sotto le macerie. “Non dovete ringraziare – ha detto Montezemolo – la Ferrari ha fatto poco, ha fatto solo quello che doveva fare. Le persone più fortunate devono aiutare chi è nel bisogno. Sarebbe assurdo che non lo facessero, quindi nessun grazie, sono io che sono commosso e orgoglioso di essere qui”. La raccolta dei fondi era iniziata dopo la catastrofe all’interno dello stesso stabilimento di Maranello, per poi espandersi con l’asta benefica cui hanno partecipato online collezionisti e clienti internazionali. Una Ferrari 599 XX è stata acquistata dal collezionista americano Benjamin Schloss per il valore di un milione e 400.000 euro, un collezionista malese invece si è aggiudicato il motore di una F2008, infine un terzo ed ultimo collezionista il musetto di una altrettanto storica Ferrari. Un collezionista russo ha anche donato spontaneamente 80.000 euro. Montezemolo è stato accolto a Mirandola dal presidente generale di Action Aid, Marco De Ponte, l’associazione internazionale a fianco delle fasce più deboli della popolazione che ha fatto da tramite tra la casa di Maranello, le istituzioni e i familiari delle vittime. Sul fatto che il denaro raccolto sia giunto a destinazione a distanza di un anno e mezzo dal sisma, il presidente della Ferrari non ha nascosto il proprio scontento: “In appena due settimane avevamo raccolto la cifra per aiutare i familiari, poi uno dei tanti mali del nostro Paese, la burocrazia, si è messa di mezzo e solo oggi abbiamo potuto versare la somma”. La somma sarà suddivisa tra i 67 familiari delle vittime, cui andranno a ciascuno 28 mila euro.