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MotoGP: storia di un week end perfetto

 

di Leonardo Frenquelli

 

Ci sono giorni più attesi degli altri, date che contano di più. Media, teams e piloti si sono riuniti tutti in quel di Losail, Qatar, il luogo dove finiscono le chiacchiere e si spengono i semafori del Motomondiale 2015. Già da qualche mese, la casella del 29 marzo è cerchiata in rosso sul calendario perché con un campionato come quello dell’anno scorso, questa stagione lo spettacolo non sembra destinato a mancare. Marquez è già in pole, l’exploit nell’ultima sessione di test delle Ducati ha dato una luce di speranza anche a Borgo Panigale e le Yamaha di Rossi e Lorenzo non staranno certo a guardare. Con il Dottore che non è riuscito ad andare oltre l’ottavo posto in griglia di partenza, e viste le qualifiche del solito numero 93, molti si aspettano un inizio stagionale simile a quello del 2014. Quel dieci su dieci che il Fenomenino aveva fatto registrare nelle prime tappe dello scorso Motomondiale, portando di fatto a casa una buona fetta del suo secondo titolo iridato consecutivo, sembra destinato a ripetersi, ma il colpo di scena arriva subito, nelle prime battute. un contatto con un avversario manda Marquez lungo e lo costringe a ricominciare dalle retrovie. “Adesso si può” – avranno pensato gli altri contendenti al titolo, con il campione del mondo in carica fuori dai giochi può essere un altro discorso. Sicuramente un pensiero simile lo ha avuto proprio Valentino Rossi, secondo al termine dell’ultima stagione: da quel momento in poi, la sua gara è una rimonta straordinaria. Vedere scappare il trio composto dalle due Ducati e dal team-mate Jorge Lorenzo, non poteva che dare al Dottore una spinta particolare. Forse neanche lo stesso Gigi Dall’Igna si sarebbe aspettato di vedere le sue due Rosse lì davanti a tutti a giocarsi il titolo, ma è proprio così: con uno Iannone che è più impegnato a difendere la terza piazza, che significherebbe il primo podio in MotoGP, Dovizioso sgomita e lotta con Lorenzo per il bottino grosso. Poche tornate e qualche sorpasso mozzafiato bastano a Rossi per riprendere il gruppo dei leader, scavalcare anche il proprio compagno di squadra e puntare il numero 04 su Ducati. Da lì comincia un duello senza esclusione di colpi, come non se e vedano da tempo tra due italiani, tra una Yamaha ed una Ducati. Il momento decisivo arriva al ventesimo giro: Dovizioso subisce una leggera mancanza di grip della sua GP15 mentre Rossi, di giro in giro, prende sempre più confidenza con la M1, molta più di quanta non ne abbia Lorenzo che chiude quarto dietro ad uno straordinario Iannone. Fino alla bandiera a scacchi non è detta l’ultima parola ma alla fine è Rossi a trionfare, a 36 anni suonati, ancora una volta davanti a tutti. Una vittoria da ricordare, una delle migliori della carriera del Dottore, con una lotta intensa ed un finale pazzesco. Non solo in Yamaha ed a Tavullia ma anche a Borgo Panigale la gara di Losail sarà ricordata: la doppietta secondo-terzo va oltre ogni più rosea previsione e si può festeggiare, nonostante bisognerà rinunciare a due dei 24 litri inizialmente disponibili nel serbatoio della GP15. Un podio tutto italiano poi, è qualcosa che risveglia la passione per questo sport, davanti c’è il pilota azzurro più vincente dai tempi di Agostini e probabilmente il più amato, e dietro una coppia che sembra destinata a spostare le dinamiche del Motomondiale 2015. Non è stata una gran giornata invece, nel paddock HRC: Pedrosa, ancora in difficoltà per i problemi all’avambraccio destro che gli è costato un’altra operazione ed uno stop di almeno due gare, ha chiuso sesto limitando i danni. La gara di Marquez invece, fa capire che probabilmente il tripudio del nostro tricolore sarebbe stato più difficile senza quel lungo ad inizio gara. Il Fenomenino ha chiuso quinto dietro a Lorenzo con una rimonta a ritmi altissimi, mandando un messaggio chiarissimo a tutti i piloti che hanno approfittato del suo errore: “Non vi ci abituate, io ci sono”, o qualcosa del genere. Rossi, Biaggi, Capirossi e, dieci anni dopo, Rossi, Dovizioso, Iannone: c’è tanta storia in questa tripletta italiana, ma soprattutto c’è il futuro di una stagione tutta da vivere che è cominciata decisamente bene. La prossima casella segnata del calendario segnata è quella del 12 aprile: neanche a dirlo si va ad Austin, Texas.

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TIM Guarda Avanti: domani la tappa a Parma

 

Domani sarà una giornata di festa per gli oltre 500 studenti parmensi che assisteranno alla tappa cittadina della campagna “Guarda Avanti”di TIM. L’evento si terrà presso l’Aula Magna del Liceo “A. Bertolucci” e IPSIA “P. Levi” con lo scopo di sensibilizzare i ragazzi più giovani ad un uso consapevole del cellulare e alla guida sicura. Temi alla quale la TIM è sempre molto attenta e che sa affrontare in maniera coinvolgente. Domani, infatti, a parlare con i tanti studenti ci sarà un vero e proprio campione, Andrea Dovizioso, pilota ufficiale della Ducati MotoGP, che parteciperà con loro ai laboratori sulla sicurezza stradale.

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Moto Gp, ottimismo Ducati dopo i test in Qatar

 

Si sono conclusi anzitempo i test in Qatar della Moto Gp, con la terza giornata annullata a causa della pioggia battente e tenuto conto che a Losail non è prevista la possibilità di utilizzare gomme rain a causa dell’illuminazione artificiale del tracciato e dei riflessi che potrebbero crearsi sull’asfalto. Rimangono dunque validi i tempi fatti segnare ieri nella seconda giornata, con Dovizioso in prima posizione con il tempo di 1’54”907 e Iannone terzo in 1’55”104 a soli 13 millesimi da Marquez. E proprio i due piloti, italiani, della Ducati hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni a conclusione dei test qatarioti. Partendo da Andrea Dovizioso: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nei primi due giorni in Qatar, perché siamo stati sempre molto veloci sia con le gomme nuove che con quelle usate. Peccato che oggi non si sia potuto girare, perché avevamo delle prove importanti da fare in previsione della gara e volevamo raccogliere ancora altri dati, ma la pioggia non ha reso possibile scendere in pista. Comunque partiamo per la stagione molto soddisfatti del lavoro svolto con la nuova GP15, che qui in Qatar è andata subito molto bene. Credo che potremo dire la nostra in gara, e sicuramente siamo più concreti dello scorso anno. Voglio ringraziare la mia squadra e tutti i ragazzi di Ducati Corse perché hanno lavorato davvero tantissimo e molto bene!”. Gli fa eco, anche in termini di soddisfazione, il compagno di team Andrea Iannone: “Sono contento per come sono andati questi due giorni di test, perché sono stati senz’altro molto positivi. Siamo andati forte e siamo riusciti a migliorare ancora il feeling con la nuova GP15, anche se mi dispiace molto non aver potuto usufruire di questo ultimo giorno di test, che per noi era importante. Avevamo stabilito un programma di lavoro ben preciso per migliorare ancora alcuni dettagli e per fare alcune prove, ma purtroppo la pioggia ha impedito a tutti di scendere in pista. Sono fiducioso per il weekend di gara e non vedo l’ora di tornare in pista fra dieci giorni”.

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Monster 821: prime immagini e l’attesa cresce

 

di Leonardo Frenquelli

 

Continua a crescere l’attesa per l’uscita della nuova nata in casa Ducati: Monster 821. Giunto alla terza generazione, il “mostro” di Borgo Panigale sembra destinato a stupire e suscita molta curiosità per il tanto lavoro effettuato da tecnici ed ingegneri, apportando modifiche significative sotto molti punti di vista. In occasione dello scorso Gran Premio d’Italia svoltosi al Mugello, è stato possibile vedere le prima immagini della naked Ducati per eccellenza, con la partecipazione di tutti i piloti Ducati in MotoGP: Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow del team ufficiale, Andrea Iannone per la scuderia targata Pramac e lo storico collaudatore Michele Pirro. I primi feedback sono stati più che positivi tanto che, stando a quanto comunicato dalla Ducati stessa, gli stessi piloti presenzieranno all’immancabile appuntamento del 2014 con il raduno World Ducati Week che si svolgerà dal diciotto al venti luglio a Misano Adriatico, nel World Circuit Marco Simoncelli. Come da noi già trattato la scorsa settimana, uno dei maggiori punti focali del lavoro in Ducati è stato adattare il propulsore “Testastretta 11°”, studiato appositamente per questa nuova generazione di Monster, al target di moto che volevano ottenere a Borgo Panigale, alla ricerca di un mezzo sportivo e potente come la tradizione comanda ma volendo anche ,andare incontro alle esigenze di mercato con una buona capacità del motore a bassi regimi. Per questo risultato, l’esperienza dei tecnici ha portato ad una modifica che poi caratterizza anche la denominazione stessa del propulsore: si chiama “Testastretta 11°”, perché le inclinazioni delle valvole del motore è di undici gradi, quanto basta per rendere lineare la resa della coppia anche senza “spremere” al massimo ogni rapporto del cambio, come capita nel traffico o in città.

 

 

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MotoGP, al via i test a Sepang

 

di Germana Condò

 

Si è conclusa da poco la prima giornata di test ufficiali pre-season 2014 in Malesia, che ha visto correre sul circuito internazionale di Sepang la MotoGP. Il campione del mondo in carica Marc Marquez girando sempre in prima posizione in sella alla sua Honda e segnando un tempo di 2’00”286, si conferma il pilota da battere quest’anno. Col fiato sul collo dello spagnolo è stato dall’inizio dei test un Valentino Rossi in splendida forma che, con l’evidente intenzione di apporre il suo sigillo a questa stagione 2014 così importante per la sua carriera, si piazza al secondo posto con un tempo di 2’00”804, staccato da Marquez di 518 millesimi. A conferma della potenza delle Honda anche quest’anno, conquista la terza posizione della classifica di oggi Dani Pedrosa a cavallo della sua HRC, seguito da Lorenzo, compagno di squadra del Dottore, che chiude al quarto posto. Conquista un buon quinto posto la Honda del team Gresini guidata da Alvaro Bautista. Andrea Iannone giunge all’ottavo posto con la Pramac Racing Ducati. In grande sofferenza appaiono le Ducati che con Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow chiudono i test nella parte bassa della classifica, rispettivamente alla dodicesima e quattordicesima posizione. La prima sessione in programma a Sepang proseguirà nelle giornate del 4 e 5 febbraio.

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Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione Germana Condò

 

Ospite della nostra trasmissione “Professione Motori”, Francesco Rapisarda, Direttore Comunicazione Ducati, ci ha illustrato nel dettaglio le tante novità lanciate in questo 2013 dal casa di Borgo Panigale.

Iniziamo la nostra panoramica sul mondo Ducati partendo dalla Hypermotard. Ce la descrive?

«E’ la novità di quest’anno. Con lei ci presentiamo in un mercato aggressivo e combattuto. Abbiamo cercato di anticipare i tempi con un prodotto dal fortissimo carattere, frutto del DNA Ducati, con una matrice sportività e una personalità che distingue sempre le nostre moto. Hypermotard è frutto di un concetto nato nel 2005 che si è evoluto e che è diventato un prodotto di riferimento, un fenomeno di tendenza, che ha aperto un nuovo segmento e che ancora una volta ci ha permesso di essere leader in un mercato sempre più affollato. Due sono le versioni disponibili: Hypermotard e Hypermotard SP. E’ equipaggiata con un nuovo motore a raffreddamento liquido di 821 cc, con 110 CV, evoluzione del Testastretta 11°. E’ un motore perfettamente fruibile che permette l’equipaggiamento e l’utilizzo di una serie di componenti elettroniche, come i Riding Mode e il controllo di trazione. Il tutto per una maggior godibilità del mezzo e per una maggior sicurezza»

Parlando della Hypermotard SP. Assetto rialzato, cerchi forgiati, sospensioni regolabili con forcella superleggera, ABS e Traction Control. Voi la definite “una sportiva senza compromessi”

«Lo è! Tutte le nostre moto hanno caratteristiche decisamente sportive. Questa è, forse, la versione più estrema della famiglia che riprende tutte le caratteristiche dell’Hypermotard e se ne differenzia per la componentistica esclusiva di altissimo livello. E’ la declinazione estrema di un concetto di moto che permette di affrontare un certo tipo di percorso, anche in pista. L’impostazione è un po’ più alta, un po’ più racing, per godere di tutte le opportunità di divertimento che questo mezzo offre»

Prezzi di partenza delle due versioni?

«La Hypermotard parte da un prezzo di 11.490 euro chiavi in mano, mentre la SP ha un prezzo di 14.590 euro»

Della stessa famiglia fa parte anche Hyperstrada, di cui colpisce l’estrema versatilità

«E’ sicuramente la definizione migliore. Rispetto a Hypermotard è caratterizzata dalle prestazioni Hyper, ed è concettualmente più vicina al Touring. E’ una moto pensata per il turismo a medio raggio, molto confortevole e con un’ergonomia molto diversa da quella di Hypermotard. Due valigie di serie, cavalletto centrale, parabrezza rialzato per una maggior protezione. Il motore ha un’erogazione decisamente più morbida, il setting delle sospensioni è diverso»

Diversa, pur mantenendo lo stesso motore

«Il motore è lo stesso, un Testastreta 11° di nuova generazione. Ha la possibilità di essere gestito con tre diversi Riding Mode, ovvero con tre differenti mappe, che permettono di combinare l’erogazione del motore. A ciò si aggiunge tutta una serie di componenti che vanno dal controllo di trazione alla fruibilità della coppia, per godere al meglio di questo motore con tutte le possibilità di personalizzazione che può offrire. Il prezzo è di 12.790 euro chiavi in mano con una dotazione di serie molto ricca»

Quando pensiamo alle moto prestazionali di casa Ducati, pensiamo alla Panigale. L’ultima arrivata è la 1199 Panigale R che abbina grande tecnologia al suo DNA di moto prestazionale su tutte le superfici

«Stiamo parlando del top della gamma, l’ammiraglia per quanto concerne i contenuti, le prestazioni e la componentistica. E’ quella continua ricerca della perfezione che cerchiamo di realizzare nei nostri mezzi e che in questo modello specifico trova la sua massima espressione. Se già la Panigale aveva segnato un nuovo riferimento, ora il livello è stato ulteriormente elevato. Quelle componentistiche che fino a ieri caratterizzavano solamente le moto da competizione e le vere superbike, oggi vengono messe a disposizione della clientela, fatta soprattutto di appassionati, che possono avere nel proprio garage un mezzo con cui una volta si correva solo un campionato mondiale»

Soffermiamoci sul motore Superquadro

«Si tratta di un motore che abbiamo dedicato solo alla 1199 Panigale, di nuova concezione. Erano decine di anni che Ducati non progettava un motore completamente nuovo.  Nella versione R questo motore viene esaltato ancor di più da tutta una serie di componenti particolari, come le bielle in titanio e altri accorgimenti che la rendono ancora più racing»

Quanto può costare una moto del genere?

«Se pensiamo a quello che costa una moto da Gran Premio, il prezzo non è poi così elevato. In fondo si offre una tecnologia da Gran Premio per un uso quotidiano. Parliamo di circa 32.000 euro per una moto che potrebbe essere messa in pista, raggiungendo prestazioni ad altissimo livello»

Passando ad una diversa tipologia di moto, parliamo della gamma Multistrada, con le sue varianti S Touring, S Pikes ed S Granturismo

«E’ una gamma caratterizzata da un’altissima versatilità. Con questa moto ci siamo inseriti in un segmento che non era di nostra pertinenza fino a qualche anno fa, e da quando l’abbiamo commercializzata ci ha dato grandi soddisfazioni. Con Multistrada siamo entrati in questa fetta di mercato dalla porta principale e in maniera risoluta, riuscendo ad imporre, anche in questo caso, un nuovo punto di riferimento. Questa moto nasce per il turismo o per un utilizzo su lunghe distanze, pur sempre mantenendo quelle caratteristiche che si ritrovano solo nei prodotti Ducati. La versatilità estrema è data dal clic di un pulsante. Premendolo si può passare a quattro differenti mappe, o Riding Mode. Nella modalità Touring si avrà un’erogazione del motore più dolce, pur mantenendo la potenza dei 150 CV. Si può passare alla modalità Sport, che esprime in maniera decisa e aggressiva tutti i cavalli a disposizione. La mappa Urban prevede un utilizzo in percorsi urbani, infine c’è la mappa Enduro che ne permette l’utilizzo su un percorso misto o su un fuoristrada abbordabile»

Anche in questo caso il motore è il Testastretta 11°?

«Il motore è lo stesso, ma ha avuto alcune evoluzioni. Nel 2013 abbiamo proposto una versione aggiornata del Touring, equipaggiando la versione S con delle sospensioni attive che permettono di adattarsi elettronicamente ad una serie di esigenze del passeggero della moto nel corso dell’erogazione. Questo rappresenta un grosso passo in avanti in termini di comfort, di assetto e di godibilità, ma anche un salto in termini di tecnologia in tutto il segmento. A questa abbiamo affiancato la versione Pikes Peak, che deriva dalla moto con cui è stata vinta negli ultimi anni la corsa in salita in Colorado. È destinata ad un uso più sportivo, caratterizzata da cerchi forgiati, dall’uso di molto carbonio e dal colore aggressivo che richiama la nostra Ducati da Gran Premio. Granturismo è una moto destinata a lunghi viaggi, equipaggiata di serie con fari supplementari, con un top case molto capiente e valigie ancora più grandi»

Prezzi di ognuno di questi modelli?

«L’offerta spazia dal prezzo di partenza di 16.590 euro, fino a 19.890 euro della S Touring, dai 22.500 della Pikes Peak ai 21.290 euro della Grantutismo. Bisogna tener presente che già la versione base prevede di serie l’ ABS e una dotazione completa, al di sopra di quella che comunemente offre il mercato»

E’giusto dire che la Multistrada in questo momento rappresenti più di tutte il DNA della nuova frontiera di casa Ducati, ovvero che incarni più delle altre moto quei cambiamenti culturali che state introducendo in azienda?

«E’ vero solo in parte. Se consideriamo l’Hypermotard o il Diavel o lo Streetfighter, vediamo che tutte hanno avuto un’evoluzione in termini di tecnologia. Pur mantenendo le tipiche caratteristiche Ducati, avvicinano anche un pubblico differente da quello per noi abituale. Un pubblico che si avvicina alle nostre moto con un’ottica diversa, trovando qualcosa che in passato non avrebbe mai pensato di trovare»

Concludiamo la panoramica con la Diavel Strada, da voi definita “la soluzione ideale per dominare l’asfalto anche sulle lunghe distanze” 

«E’ una moto particolare, che declina il Diavel, mezzo che ha avuto un successo incredibile. Consiglierei a tutti di provarla perché è una sorpresa sotto tanti punti di vista. E’ molto godibile perché caratterizzata da Riding Mode che ne permettono l’uso dai 160 ai 100 cavalli. E’ una moto che, malgrado l’impatto, ha un’agilità e una facilità di uso sorprendenti. Nella versione Strada, che abbiamo proposto quest’anno, abbiamo deciso di offrirla come moto non certo da Touring ma sicuramente più versatile ai percorsi stradali anche di lunghe distanze. Il motore è sempre il Testastretta 11°, ma, grazie all’elettronica e ad un differente sistema di scarico, eroga in maniera totalmente diversa i 160 cavalli che ha a disposizione»

Prezzi?

«Si va dai 17.490 del Dark fino ai 19.490 euro del Diavel Strada, per arrivare alla scelta della versione completamente in carbonio, in questo caso parliamo di 20.790 euro»

Passando al capitolo corse, vuole tracciarci un primo bilancio sulla stagione del Motomondiale di quest’anno?

«Siamo soddisfatti di quello che sta accadendo nella Moto GP, perché stiamo seguendo il programma che ci eravamo prefissati e riscontriamo i progressi passo dopo passo. Siamo partiti dalla moto dell’anno scorso, sapendo che si trattava di un progetto su cui si doveva lavorare. Se negli ultimi due anni le nostre moto facevano da fanalino di coda, ora stiamo vivendo il Gran Premio un po’più da protagonisti. Dobbiamo ancora lavorare molto ma abbiamo dalla nostra parte un grande pilota come Andrea Dovizioso che ci sta aiutando nella messa a punto e nello sviluppo del nuovo telaio. Abbiamo, inoltre, un collaudatore come Michele Pirro che sta facendo un lavoro incredibile sullo sviluppo di alcune componenti che verranno messe a disposizione dei piloti di GP. Le prime file che abbiamo ottenuto nelle ultime due gare sono un risultato anticipato di ciò che ci eravamo riproposti. Stiamo lavorando in maniera molto produttiva, e prometto che presto torneremo a raggiungere traguardi importanti».

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Moto Gp, Lorenzo vince al Mugello

 

della Redazione

 

Jorge Lorenzo vince per il terzo anno consecutivo il Gran Premio d’Italia, sul circuito del Mugello, per la classe Moto Gp. Il pilota della Yamaha finisce davanti al connazionale Dani Pedrosa, secondo a cinque secondi di distacco, e ad un sempre più convincente Cal Crutchlow. Domenica da dimenticare per Valentino Rossi, partito dalla settima posizione in griglia ed uscito dopo poche curve a causa di un contatto con Bautista. Fuori anche Marquez, che sbaglia una traiettoria a tre giri dal termine quando era in seconda posizione. Quinto posto per Andrea Dovizioso su Ducati che precede, nell’ordine, le altre due Ducati di Hayden e Michele Pirro. Nella classifica del mondiale, Pedrosa rimane leader con 103 punti, seguito da Lorenzo a 91, terzo posto per Marquez a 77 e quarto per Crutchlow a 71. Valentino Rossi scivola in sesta posizione (47 punti) e si fa superare anche da Andrea Dovizioso (50).

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Fratelli di Spagna

 

di Germana Condò

 

Chiusa la tre giorni di test invernali che ha visto i piloti della classe regina del motomondiale correre sul tracciato di Sepang, si tornerà di nuovo in Malesia per la seconda sessione alla fine del mese. L’ultima tappa del calendario sarà invece Jerez de La Frontera in marzo. Nove giornate di prove in totale, sicuramente troppo poche se si considera anche il rischio di trovare una situazione meteo sfavorevole, così come accaduto nei test di Valencia 2012, ipotesi verosimile trattandosi del circuito malese. La grande sfida a cui assisteranno gli appassionati delle due ruote in questo mondiale, che partirà il 7 aprile a Losail in Qatar, sarà tra i campioni di Honda e Yamaha. A dominare la prima sessione è stato Dani Pedrosa con la sua Honda RC213V, ottenendo il miglior tempo di 2’00’’100 e staccando Jeorge Lorenzo, campione del mondo 2012, per 329 millesimi. Superiore nettamente in velocità sull’avversario, Pedrosa non ha però eseguito la simulazione di gara percorsa da Lorenzo che, girando su tempi costanti sotto ai 2’01” o appena sopra, sul passo gara è sembrato molto più vicino alla Honda. Dietro di lui il compagno di squadra, Valentino Rossi che, di nuovo in sella al suo “vecchio amore”, è ufficialmente ritornato protagonista. Ristabilito da subito il feeling con la M1, “la moto perfetta” per il suo stile, nella prima giornata si è concesso giri più lenti, lavorando sul setting e sulle nuove componenti 2013, poi la prova in velocità, dimostrandosi competitivo fin dall’inizio. Una Yamaha più veloce ma anche più facile da guidare grazie ai progressi a livello di elettronica. Quarto protagonista di Sepang è stato Marc Marquez, il quale dopo un passo falso che gli è costato una brutta caduta ha concluso la sua prova a poco più di mezzo secondo dal compagno di scuderia Pedrosa, leader indiscusso di tutti i test. Deludente il debutto della nuova Ducati: Andrea Dovizioso non è riuscito ad adattarsi alla sua Desmosedici ma ha potuto comunque dare indicazioni agli ingegneri sul telaio, sull’elettronica e sull’erogazione del motore. Il passaggio alla nuova squadra, per il momento, è costato al pilota forlivese un peggioramento di 1”660. E’ andata male anche per il compagno di squadra Nicky Hayden che ha chiuso la sessione con oltre 2” di distacco da Pedrosa. Si è fatto notare Cal Crutchlow, entrato in top five con la sua Yamaha Tech3, chiudendo a poco più di 6 decimi e migliorando il suo tempo di qualifica 2012. Bravo Stefan Bradl con la Honda LCR, sesto in classifica con un distacco di 0”887 dalla prima posizione. Mentre Alvaro Bautista ha dovuto faticare non poco insieme ai tecnici del team di Fausto Gresini per mettere appunto le sospensioni della sua Honda. Un giudizio sul debuttante Bradley Smith in Yamaha Tech3 arriverà alla fine dei test invernali, per ora è troppo presto.