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Autovelox finti: pareri positivi da sindaci e Polizia Municipale

 

di Maurizio Elviretti

 

Gli autovelox finti, che potrebbero rimanere ancora per poco privi di strumenti di rilevazione di velocità, da qualche tempo sono stati oggetto di critiche da parte del Ministero competente. In pratica sono stati giudicati “né suscettibili di omologazione, né di approvazione, né di autorizzazione” come si leggeva in una lettera inviata al presidente dell’Anci, Piero Fassino. Ma i sindaci che hanno installato questi apparecchi, allo scopo di dissuadere gli automobilisti dal piede pesante, hanno riscontrato benefici per la sicurezza ed un apprezzamento favorevole da parte degli utenti della strada. Parere positivo anche da parte della Polizia Municipale che ha avuto a che fare con i finti autovelox, visto che gli incidenti in quei tratti sono diminuiti. Ma allora, questi dispositivi che luccicano di notte mettendo in guardia chi transita sui tratti incriminati sono da tenere o meno? Addirittura non è escluso che molti comuni possano installare dei veri autovelox in quelle che ad oggi sono solamente delle coperture colorate.

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Strisce blu, multe frutto della “previsione” dei comuni

 

di Germana Condò

 

È stato sciolto il nodo della controversia sulle soste a pagamento e sulla legittimità della pena pecuniaria comminata in caso di sforamento dell’orario per cui si è pagato il ticket. Si legge in una nota del Ministero dei Trasporti il cui testo è frutto di quanto concordato ieri nel corso dell’incontro tenutosi in serata presso la sede dell’Interno tra il ministro dell’Interno Angelino Alfano, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il Presidente dell’ANCI nonché sindaco di Torino Piero Fassino. Il testo della nota dice che “La regolamentazione della sosta è competenza dei comuni che ne definiscono le modalità con proprio atto deliberativo. Per le zone a strisce blu, laddove la sosta si protragga oltre il termine per il quale si è pagato, la sanzione pecuniaria potrà essere irrogata solo in presenza di specifica previsione del comune”.In questo modo si scioglierebbero tutti i dubbi sul fatto che prendere una multa perché si è lasciato il proprio veicolo parcheggiato sugli stalli blu oltre il tempo pagato non rappresenterebbe una violazione al Codice della Strada, bensì una violazione ad una deliberazione comunale, che deve essere, in base a quanto stabilito con l’ accordo, specificamente prevista dal comune stesso. Questa affermazione ha scatenato reazioni critiche da parte dell’Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e dei Consumatori) i quali avrebbero così commentato la posizione dei ministeri, soprattutto del Ministro dei Trasporti che si sarebbe arreso alla “lobby dei comuni” e che  “per non perdere la faccia ha tenuto a precisare che le sanzioni pecuniarie saranno fattibili solo da quei Comuni che avranno approvato specifiche delibere in merito… vorremmo conoscere quel Comune che non lo farà … “. Nella serata di ieri si è chiarita anche la posizione dei ministri riguardante i dissuasori di velocità, sintetizzando in questa frase: “Quanto ai dissuasori di velocità – comunemente definiti autovelobox – appare evidente che possano essere installati e operativi soltanto dissuasori dotati di effettivi dispositivi di controllo”.