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C4 Cactus PureTech 110S&S: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Ve l’avevamo già descritta in occasione della premiere stampa della scorsa estate ad Amsterdam, ce ne hanno parlato nel dettaglio negli ultimi mesi, e nei principali Saloni europei, anche i massimi responsabili del marchio Citroen, adesso ve la mostriamo di nuovo, con un’inedita motorizzazione e dopo una scorpacciata di premi e consensi incassati in giro per il mondo. Di chi stiamo parlando? Naturalmente della Citroen C4 Cactus, in prova nelle ultime settimane presso la nostra redazione nella versione PureTech 110 S&S Shine Edition. Partiamo col dire che dallo scorso luglio, quando appunto si è svolta la premiere stampa, ad oggi la C4 Cactus ha inanellato una serie di riconoscimenti che difficilmente possono e devono passare in secondo piano. Due su tutti: secondo posto al “Car of The Year 2015″, alle spalle della Volkswagen Passat e alla vigilia del Salone di Ginevra, e premio di “World Car Design of the Year” in occasione dell’ultimo Salone di New York. E sì, perché ancor prima che da un punto di vista tecnico questa è una vettura che cattura l’attenzione soprattutto da un punto di vista strettamente estetico, con scelte coraggiose ed ormai note a gran parte degli addetti ai lavori. Fari anteriori al Led con innovativa forma sottile ed allungata, vetri posteriori oscurati, barre longitudinali sul tetto, calotte dei retrovisori che nel modello provato sono di un accesso color rosso, cerchi in lega da 17″ black, forme robuste ma al tempo stesso contenute nelle dimensioni, una lunghezza di poco superiore ai 4 metri ed una larghezza di poco inferiore ai 2 metri, mentre l’altezza da terra è di 1,5 metri. E poi naturalmente gli Airbump, queste capsule di aria compressa che prevengono graffi alla carrozzeria tipica conseguenza dei piccoli urti quotidiani, che dominano innanzitutto le fiancate ma che trovano spazio anche all’anteriore e nel posteriore. A proposito di posteriore, il portabagagli ha un volume che varia da 358 ai 1170 litri. Stile e design, del tutto originali ed innovativi, trovano la giusta consacrazione anche all’interno della C4 Cactus: volante in pelle bicolore con inserti cromati, sedili in tessuto Grey dalle forme originali, bracciolo apoggiagomiti anteriore incastonato tra i due sedili e cassetto portaoggetti “Top Box” ricamato da una trama esclusiva che domina anche il resto del cruscotto. Inoltre, le maniglie apri porta interne sono un riferimento esplicito al mondo della valigeria, mentre la plancia si caratterizza per una quasi totale assenza di pulsanti (non mancano invece vasche e vani portaoggetti), con lo schermo LCD touch pad da 7″ attraverso il quale si possono accedere a tutte, davvero tutte, la funzioni della vettura: radio, telefono, sistema di navigazione con mappe europee ed anche climatizzatore. Non manca neanche la solita buona dose di sicurezza, con ABS con ripartitore Elettronico di Frenata ed aiuto alla Frenata d’Emergenza, airbag laterali, a tendina e del conducente, Electronic Stability Control (ESC) e rilevatore bassa pressione di pneumatici. In termini di assistenza alla guida, invece, ecco Hill Assist per le partenze in salita, accensione automatica dei fari e del tergicristallo con sensore pioggia, cruise control e sensori di parcheggio abbinati ad una telecamera di retromarcia. Chiudiamo con l’aspetto tecnico, il motore come detto è un 3 cilindri 1.2 Pure Tech da 110 Cavalli con Start & Stop, l’accelerazione da 0-100 km/h è in 9,3 secondi, il consumo misto è di 4,7 l/100 km e le emissioni di CO2 contenute nei 107 g/km. Cambio manuale a cinque rapporti, apprezzabile la ripresa, pronunciata e molto adatta per i contesti cittadini la maneggevolezza dello sterzo. I prezzi della versione base partono da 19.950 euro, quella ultra accessoriata arriva a 21.600 euro.

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Ecco la Citroen C4 Cactus

 

di Valerio Zuddas

 

La Citroen Cactus concept, presentata al Salone di Francoforte 2013, è pronta a debuttare sul mercato nelle vesti di crossover compatto e andrà al Salone di Ginevra 2014 con il nome di Citroen C4 Cactus. La vettura non è un semplice crossover del segmento C, appartenente alla famiglia C4, ma rappresenta il precursore di quelli che saranno i canoni stilistici e tecnici dei modelli della casa del doppio Chevron. Senza dubbio la novità più interessante è quella dell’AirBump. La tecnologia ripropone dei cuscinetti d’aria in materiale morbido al tatto, con un particolare design. Sono inseriti nei punti strategici della C4 Cactus, sul frontale negli angoli, poi lungo la fiancata e al posteriore, sotto i gruppi ottici. E’ la prima delle idee originali pensate dai designer della Citroen. Tralasciando l’assenza totale di vetrature al posteriore e sulla fiancata, c’è un’interpretazione degli interni che potrebbe assicurare una configurazione fino a sei posti, visto che i sedili anteriori non sono separati dal tradizionale tunnel, ma da una panchetta unica e sagomata per accogliere due passeggeri, con tanto di poggiabraccio centrale. Oltre alla cura nei materiali, la Cactus assicurerà tanto spazio a bordo, con l’airbag del passeggero che è stato spostato sul padiglione per ricavare un ampio vano davanti al sedile. Il design  è semplice e funzionale, sviluppato orizzontalmente per l’intera plancia, caratterizzata da schermi a colori per la strumentazione e la gestione delle funzioni di bordo (clima, audio o navigazione); il touchscreen centrale da 8 pollici richiama quello della C4 Picasso. La leva del cambio è stata  sostituita da un selettore alla base della console e delle palette dietro al volante. Nello specifico, il concept presenta un motore benzina aspirato a tre cilindri abbinato al nuovo sistema Hybrid Air, con cambio automatico sul quale intervengono gli attuatori idraulici azionati dall’aria compressa per garantire una mobilità a zero emissioni. I consumi dichiarati sono inferiori ai 3 litri/100 km. Quest’auto risulta essere un crossover vero e proprio: lunga 4 metri e 21 centimetri (come una berlina compatta), larga 175 centimetri e alta 1 e 53 centimetri. E’ la stessa altezza di una DS4, ma a cambiare profondamente è la luce da terra, di ben 21 centimetri: ecco come si è stata ricavata una posizione di guida rialzata. A livello estetico, i cerchi in lega da 21 pollici danno dinamismo al profilo, con una linea di cintura alta e le protezioni in plastica su tutto il perimetro dell’auto. Il frontale divide i gruppi ottici in due elementi, con i led in alto più sottili, mentre sopra gli Air Bump le dimensioni aumentano. La forma del design della Cactus è quella dei rettangoli smussati e osservando la calandra, i gruppi ottici, gli AirBump e i fari posteriori si può apprezzare l’uniformità complessiva.