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Chicago: born in the USA

 

di Filippo Gherardi

 

Oltre cento anni di vita e non sentirli. Anche quest’anno il Chicago Auto Show, che si è svolto dal 9 al 18 di Febbraio, si è confermato come un appuntamento saliente e dal fascino intramontabile per tante case automobilistiche e per migliaia di appassionati. Organizzato per la prima volta nel lontano 1901, per farne capire l’importanza che, strada facendo, è stato capace di conquistare basti pensare che stiamo parlando del primo salone d’auto al mondo a toccare quota 100 in termini di edizioni organizzate. Per quel che riguarda quella appena conclusa, sono state in totale una cinquantina le anteprime svelate al pubblico nordamericano (e non solo) tra i padiglioni del McCormick Place. Tra queste, impossibile non menzionare la Kia Cross GT Concept, suv dalle misure extralarge a propulsione ibrida che abbina un motore V6 benzina ad un elettrico. Rimanendo sempre in casa Kia, il marchio coreano ha presentato anche la Kia Optima Superman, versione rivisitata della sua berlina che si ispira, chiaramente, al supereroe ideato dalla DC Comics, con una verniciatura della carrozzeria bicolore rosso e blu (i colori di Superman) e che tanto sul cofano, quanto al centro del volante, presenta l’inconfondibile lettera “S”. Parlando di marchi europei, occhi e riflettori puntati sul nuovo Maggiolino GSR proposto dalla Volkswagen. Si tratta di una macchina a tiratura limitata, sono previsti infatti appena 3.500 esemplari, e che sarà in vendita a partire dal prossimo autunno. La motorizzazione è un 2000 TSI benzina da 210 CV, abbinabile sia ad un cambio manuale che ad un automatico DSG. Gli esterni presentano una nuova fascia paraurti, mentre il colore predominante è il giallo fatta eccezione per cofano, tetto e portellone che sono neri. L’abitacolo interno si contraddistingue per i sedili anatomici con cuciture gialle, oltre che per il volante R-Line su cui è fissata una piccola targa che indica il numero di serie dell’esemplare. Protagonista del Salone di Chicago anche la Toyota che ha tolto il telo sulla nuova versione della Tundra, classico pick-up dalle forme robuste, indicatissimo per quelli che sono i canoni del mercato statunitense e caratterizzato da una forte componente tecnologica. Parlando di mercato statunitense, allora è impossibile non parlare di Chrysler che ha lanciato a Chicago tanto la nuova Chrysler 300 SRT8 Core Edition quanto due nuove vetture della gamma Dodge: la Dodge Challenger SRT8 Core Edition e la Dodge Charger SRT8 Super Bee. Debutto assoluto anche per la Nissan 370Z Nismo, la nuova coupé tutta muscoli e velocità proposta dal marchio giapponese ed equipaggiata con un motore V6 da 3,7 litri e 350 CV.

PRESENTAZIONE FERRARI F138

Ferrari F138, è partita la rincorsa mondiale

 

di Filippo Gherardi

 

Parlare di una macchina profondamente modificata rispetto a quella dello scorso anno sarebbe, quanto mai, un’imperfezione. La nuova Ferrari F138 infatti non si discosta molto, fatta eccezione per pochi ma comunque significativi dettagli, dai criteri che avevano contraddistinto la F2012, ma d’altronde, forse, era proprio questo l’obiettivo dei tecnici di Maranello visti e considerati i risultati tutt’altro che negativi raccolti, in particolar modo con Fernando Alonso, nell’ultimo mondiale di F1. Il progetto base è di fatto un’evoluzione dello stesso adottato per la vettura della passata stagione, con una serie di specifici interventi finalizzati più che altro alla massimizzazione delle prestazioni in pista e alla riduzione del peso e del volume della F138. Entrando più nello specifico, nessuna modifica per quel che concerne le sospensioni che vedono confermata, sia nell’anteriore che nel posteriore, la soluzione a tirante pull-rod, malgrado in fase di realizzazione il suo concetto di base abbia subito un’evidente estremizzazione che dovrebbe esaltarne l’aerodinamicità. Al riguardo, dalla Germania, e più nello specifico dall’autorevole magazine Auto Motor und Sport, avanzavano nelle scorse settimane l’ipotesi di un possibile reclamo da parte di Adrian Newey per la spiccata somiglianza della sospensione posteriore della nuova F138 e quella utilizzata dalla Red Bull lo scorso anno. Staremo a vedere. Tornando alla descrizione della nuova monoposto firmata dal cavallino rampante, si registra un parziale restyling stilistico per quel che riguarda le forme e il colore della carrozzeria. Cominciamo col dire che è tornato, prepotente, il bianco interrompendo, di fatto, l’egemonia, in particolar modo sui fianchi, del rosso. Rimangono gli stessi del 2012 gli alettoni, mentre modifiche si segnalano nell’imbocco delle fiancate e nella presa d’aria posta sopra l’abitacolo. Il motivo? Sempre di natura strettamente aerodinamica, lo stesso, per intenderci, che ha portato anche ad un evidente restringimento della parte posteriore della vettura rispetto alla F2012. Novità più significative riguardano i freni, alleggeriti così da portare ad una riduzione del peso e ad un incremento della rigidezza. Inoltre, di pari passo con la Brembo si è proceduto ad un’ottimizzazione dell’intero sistema frenante. Capitolo motore, la F138 sarà l’ultima monoposto di casa Ferrari a montare una motorizzazione V8, destinata al pensionamento a partire dal 2014 quando entrerà a regime il nuovo V6 Turbo. Il regolamento vieta modifiche agli organi interni, e per questo motivo il motore montato sulla F138 è di fatto una semplice evoluzione della stesso utilizzato nella vettura dello scorso anno, ormai stabilizzato su una durata media di tre gare per ciascuna unità. Non modifica nemmeno la posizione del KERS, il sistema di recupero dell’energia cinetica, che rimane collocato sempre al centro della parte inferiore della vettura. Da segnalare, altresì, l’introduzione della centralina unica, che diventerà obbligatoria per tutte le monoposto di F1 a partire dal 2014. In chiusura, il nome F138 è una combinazione di iniziali e cifre dove F sta, naturalmente, per Ferrari, 13 per l’anno 2013 ed 8 per il numero di cilindri della motorizzazione V8 che, come detto in precedenza, nella prossima stagione lascerà il posto ai nuovi V6 Turbo. Descritta passo dopo passo, a questo punto non rimane che vederla all’azione ed aspettarne, dopo i test a Jerez de la Frontera e Barcellona, il debutto mondiale il prossimo 17 marzo con il Gran Premio d’Australia. Nella speranza che, come a ricordato anche il presidente Montezemolo in sede di presentazione, possa rivelarsi una vettura non solo bella ma anche (e soprattutto) vincente, e con l’auspicio che Fernando Alonso e Felipe Massa, anche loro confermati, possano interrompere il dominio Red Bull delle ultime stagioni.

Nella foto, Toyota Yaris Hybrid

Emissioni CO2: Toyota è il costruttore più ecologico

Nella foto, Toyota Yaris Hybrid

 

 

dalla Redazione

 

La Commissione Europea e l’Agenzia Europea dell’Ambiente hanno stilato, basandosi sui dati relativi alle emissioni di CO2 nel 2011, una graduatoria dei costruttori più “ecologici”. Primo posto ad appannaggio del gruppo Toyota Motor Europe con una soglia di 109,3 g/km, inferiore di 3 g/km rispetto al risultato ottenuto nel 2010 dalla stessa casa giapponese e, complessivamente, di 19 g/km rispetto all’obiettivo stabilito dalla stessa Commissione Europea. Un risultato importante e prestigioso che sottolinea una volta di più la forte politica d’investimento portata avanti negli ultimi anni dal marchio delle “tre ellissi” tanto sul mercato ibrido quanto su quello dell’elettrico, e che oggi arriva proprio in coincidenza del lancio sul mercato automobilistico dalla nuova Auris Full Hybrid. In questa speciale graduatoria dei gruppi automobilistici più ecologici troviamo, subito alle spalle di Toyota, la Fiat (109,885 g/km) seguita la terzo posto da Citroën (112,738 g/km) e, subito ai piedi del podio, dalle altre due case francesi Renault (114,816 g/km) e Peugeot (115,971 g/km). Nel leggere queste cifre, e questi risultati, bisogna tenere conto che sono la risultante di un calcolo applicato sul 65% dei modelli con il minor tasso d’inquinamento di ciascuno costruttore. Se invece si prendesse in considerazione il 100% dei veicoli in vendita, come avverrà a partire dal 2015 quando la soglia limite imposta dalla Comunità Europea sarà, tassativamente, di 130 g/km, allora la Fiat risulterebbe essere in assoluto il costruttore europeo più ecologico di tutti.

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La Fiat diventa low-cost ?

 

dalla Redazione

 

La notizia è trapelata, direttamente, per voce dello stesso Amministratore delegato Fiat Sergio Marchionne nel corso della manifestazione, svoltasi a Torino, “La Repubblica delle idee”: la Fiat sta pensando di realizzare un proprio marchio low cost. Una sorta di ciò che è diventato Dacia per il gruppo Renault, per intenderci e per citare quello che, ad oggi, rimane il marchio più diffuso del segmento low cost del mercato dell’auto. Un’idea, naturalmente, in fase di sviluppo che, come ribadito dallo stesso Marchionne dovrà trovare una propria, ed effettiva, collocazione sul mercato, basando, come è consuetudine della filosofia low-cost, il suo punti di forza innanzitutto sul prezzo. Una strada che Fiat si appresta comunque, se non a percorrere, perlomeno a prendere in considerazione, come d’altronde stanno facendo anche altre case automobilistiche europee, Volkswagen in primis. Non solo low-cost comunque, dalle parti del Lingotto starebbero prendendo forma una nuova versione di Panda, la Panda X, un crossover che aumenterebbe dimensioni ed abitabilità della versione originale.