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Ducati: “Open Weekend” Hypermotard

 

della Redazione

 

Il prossimo fine settimana (12 – 14 Aprile), dalle 9 fino alle 21, tutti concessionari ufficiali Ducati rimarranno aperti per permettere a coloro che vorranno di provare e prendere confidenza con la nuova Hypermotard, esposta in tutte e tre le sue diverse versioni: Hypermotard standard, Hypermotard SP ed Hyperstrada. Noi di Professione Motori vi abbiamo già parlato qualche settimana fa delle caratteristiche principali dell’ultima creatura della casa di Borgo Panicale, tuttavia siamo qui a rinnovarvi i capisaldi della nuova generazione Hypermotard: innovazione, design e divertimento. Entrando più nello specifico dei singoli modelli, la Hypermotard standard e la Hypermotard SP si contraddistinguono per la loro versatilità di guida, che può variare da un uso più quotidiano sull’asfalto cittadino a quello più estremo delle sfide in pista, sempre mantenendo un altissimo livello in termini di prestazioni. Per quel che riguarda invece la Hyperstrada, sembra calzare a pennello per coloro che amano il mototurismo a medio raggio. Da un punto di vista estetico, impossibile non sottolineare un telaio a traliccio in cui vengono poste in particolare risalto le fiancate strette. Tutta la gamma è equipaggiata con motore ultima generazione Ducati Testastretta 11° 821cc da 110 CV, oltre che da dotazioni di serie che prevedono il Ducati Safety Pack con ABS a 3 livelli, Ducati Traction Control a 8 livelli e Riding Mode integrati.

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Ducati Hypermotard

 

di Francesco Piccirillo

 

Rimane la bellissima moto di sempre, aggressiva, divertente e sportiva con una tecnologia sempre più all’avanguardia. Tre sono le versioni proposte: Standard, SP e Strada che riescono a sostituire le due versioni 796 e  1100  due valvole. L’estetica è cambiata: la prima cosa che si nota sono gli scarichi bassi,  un profilo laterale più smilzo e una maggiore altezza da terra che rendono la moto visivamente più leggera e con una guida  facilitata alla piega.  La strumentazione è caratterizzata da un quadrante LCD con la capacità di fornire tantissime indicazioni: chiaramente saltano subito all’occhio contachilometri, tachimetro e contagiri, subito dopo si notano i controlli dell’ABS, del DTC (Ducati Traction Control), il controllo di trazione regolabile su otto livelli  e il Riding Mode con le tre mappature del motore che grazie all’interazione con l’acceleratore Ride-by-Wire  prevedono dei settaggi pre impostati del controllo di trazione e dell’ABS. Il motore è il nuovo Testastretta con una cilindrata di 821 cc, che sviluppa 110 CV a 9.250 giri di  potenza massima e raffreddato a liquido. Una curiosità, si chiama testa stretta ad 11° perché il numero indica l’intervallo di rotazione misurato in gradi durante il quale le valvole rimangono simultaneamente aperte donandogli così un sound estremamente gradevole. I freni  sono equipaggiati con pinze Brembo che gestiscono due dischi anteriori di 320 mm e quattro pistoncini M4.32, oltre ad una posteriore con due pistoncini da 245 mm. La moto è dotata del sistema ABS Bosch 9MP che governa i suddetti freni. Il telaio è stato completamente riprogettato rimanendo però sempre con traliccio in tubi d’acciaio e un’inclinazione del canotto di sterzo e avancorsa tali da creare il compromesso migliore per avere l’ottimo rapporto  tra agilità e stabilità. Il modello standard della Hypermotard è dotato di forcella da 43 mm a steli rovesciati e di un mono ammortizzatore  posteriore  regolabile sia nella molla che nell’idraulica. Ultima cosa: è stata aumentata la capacità del serbatoio che viene portata a 16 litri, comunque una capacità ancora ridotta (secondo chi vi parla) per lunghi tratti di strada. Ma la vera regina è sicuramente il modello SP, che cambia molto rispetto alle 2 versioni standard e lo si vede già subito in strada, la posizione del guidatore è più arretrata con una sella più morbida e accogliente, un manubrio più largo dando così la sensazione di essere ben caricati all’anteriore e amalgamati con la moto. La guida è subito rapida e reattiva, con una grande rapidità di risposta ai comandi e la facilità nei cambi di direzione. L’impianto frenante è decisamente di ottimo livello con un sistema antibloccaggio assolutamente docile, capace di  salvare da disastrose cadute in caso di asfalto bagnato o molto sporco.  Il  rombo ha un sound ancora più affascinante visto la disposizione alta degli scarichi  che da ai due cilindri più libertà di sfogo, il tutto  abbinato alla centralina elettronica regala alla moto 5/6 cavalli in più con una spinta maggiore negli alti regimi. Chiaramente rispetto alle versioni standard anche le sospensioni sono di tutt’altro livello, l’assetto è più composto e controllato e ci si può permettere di avere una guida un po’ meno pulita visto che le reazioni della moto si riescono a controllare maggiormente. La potenza è davvero esaltante sia che si scelga la mappatura Racing o Sport e la velocità è sicuramente più elevata di un bicilindrico di eguale potenza. Esteticamente ha un color bianco-rosso-nero sicuramente più ricercato delle sorelle ”minori”. Il telaio è rosso con i cerchi neri, le cartelle copri cinghie del motore in fibra di carbonio. Per ultimo tanta elettronica per riuscire ad esaltare il carattere aggressivo e divertente di questo modello.

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Fratelli di Spagna

 

di Germana Condò

 

Chiusa la tre giorni di test invernali che ha visto i piloti della classe regina del motomondiale correre sul tracciato di Sepang, si tornerà di nuovo in Malesia per la seconda sessione alla fine del mese. L’ultima tappa del calendario sarà invece Jerez de La Frontera in marzo. Nove giornate di prove in totale, sicuramente troppo poche se si considera anche il rischio di trovare una situazione meteo sfavorevole, così come accaduto nei test di Valencia 2012, ipotesi verosimile trattandosi del circuito malese. La grande sfida a cui assisteranno gli appassionati delle due ruote in questo mondiale, che partirà il 7 aprile a Losail in Qatar, sarà tra i campioni di Honda e Yamaha. A dominare la prima sessione è stato Dani Pedrosa con la sua Honda RC213V, ottenendo il miglior tempo di 2’00’’100 e staccando Jeorge Lorenzo, campione del mondo 2012, per 329 millesimi. Superiore nettamente in velocità sull’avversario, Pedrosa non ha però eseguito la simulazione di gara percorsa da Lorenzo che, girando su tempi costanti sotto ai 2’01” o appena sopra, sul passo gara è sembrato molto più vicino alla Honda. Dietro di lui il compagno di squadra, Valentino Rossi che, di nuovo in sella al suo “vecchio amore”, è ufficialmente ritornato protagonista. Ristabilito da subito il feeling con la M1, “la moto perfetta” per il suo stile, nella prima giornata si è concesso giri più lenti, lavorando sul setting e sulle nuove componenti 2013, poi la prova in velocità, dimostrandosi competitivo fin dall’inizio. Una Yamaha più veloce ma anche più facile da guidare grazie ai progressi a livello di elettronica. Quarto protagonista di Sepang è stato Marc Marquez, il quale dopo un passo falso che gli è costato una brutta caduta ha concluso la sua prova a poco più di mezzo secondo dal compagno di scuderia Pedrosa, leader indiscusso di tutti i test. Deludente il debutto della nuova Ducati: Andrea Dovizioso non è riuscito ad adattarsi alla sua Desmosedici ma ha potuto comunque dare indicazioni agli ingegneri sul telaio, sull’elettronica e sull’erogazione del motore. Il passaggio alla nuova squadra, per il momento, è costato al pilota forlivese un peggioramento di 1”660. E’ andata male anche per il compagno di squadra Nicky Hayden che ha chiuso la sessione con oltre 2” di distacco da Pedrosa. Si è fatto notare Cal Crutchlow, entrato in top five con la sua Yamaha Tech3, chiudendo a poco più di 6 decimi e migliorando il suo tempo di qualifica 2012. Bravo Stefan Bradl con la Honda LCR, sesto in classifica con un distacco di 0”887 dalla prima posizione. Mentre Alvaro Bautista ha dovuto faticare non poco insieme ai tecnici del team di Fausto Gresini per mettere appunto le sospensioni della sua Honda. Un giudizio sul debuttante Bradley Smith in Yamaha Tech3 arriverà alla fine dei test invernali, per ora è troppo presto.