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L’airbag salvavita sulle giacche Dainese per la Ducati

 

di Maurizio Elviretti

 

Bastano 45 millisecondi, molto meno di un battito di ciglia. È il tempo necessario per attivare il sistema di airbag intelligente delle giacche da moto firmate Dainese, collegate con sistema wireless alle Multistrada 1200 S Touring Dlair di Ducati. Un sistema innovativo, primo nel settore motociclistico, presentato a Borgo Panigale (Bologna), che punta alla sicurezza stradale. «Salvare una vita sola ci ripagherebbe di tutti gli sforzi fatti», ha detto Claudio Domenicali, ad di Ducati.

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Gruppo Volkswagen in crescita rapida

 

di Germana Condò

 

Potrebbe essere raggiunto molto prima del tempo previsto l’obiettivo prefissato dal Gruppo Volkswagen per l’anno 2018 e reso noto nel corso della conferenza stampa tenutasi a Berlino in occasione del bilancio annuale. A rivelarlo è stato l’ad del Gruppo Volkswagen, Martin Winterkorn, il quale ha aggiunto che la totalità dei marchi racchiusi nel gruppo, ovvero Volkswagen, Audi, Porsche, Skoda, Seat, Bentley, Lamborghini, Ducati, insieme ha una  prospettiva di vendita di circa dieci milioni di veicoli in tutto il mondo per la fine del 2014, obiettivo che se realizzato precorrerebbe i tempi di ben quattro anni. I dati sono chiari, nonostante la crisi del mercato europeo, globalmente le vendite nel 2013 sono cresciute del 4,9% rispetto all’anno precedente. Nei mesi di gennaio e febbraio 2014 sono state registrate 1.467mila nuove immatricolazioni, dato che dimostra un’ulteriore crescita rispetto agli stessi mesi del 2013 del 4,7%. Winterkorn ha inoltre parlato di circa cento nuovi modelli che complessivamente dovrebbero essere introdotti sul mercato entro la fine del 2015. Una strategia che terrà conto di numerosi fattori, come le differenze tra i singoli mercati, cercando di lanciare i modelli giusti. Negli Usa a breve arriverà la nuova Volkswagen Passat, poi sarà la volta della nuova A4 e dell’erede della Q7. Il marchio Audi è quello che ha portato i risultati maggiori al Gruppo con oltre cinque miliardi, seguito da Volkswagen con 2,894 miliardi e da Porsche con 2,579 miliardi. L’obiettivo più grande, ha spiegato l’amministratore delegato del Gruppo Volkswagen sarà quello di superare Toyota non tanto per quanto riguarda i dati sulle vendite, quanto per i valori di qualità e innovazione tecnologica, che dovranno essere i più elevati e non sarà concesso o tollerato alcun margine di errore.

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MotoGp, Test Sepang: Rossi davanti a tutti

 

di Maurizio Elviretti

 

Valentino Rossi ha ottenuto il miglior tempo nella classifica provvisoria dell’ultimo giorno di test IRTA della MotoGP a Sepang. Il pilota pesarese ha infatti fermato il cronometro sul tempo di 1:59.999 quando in malesia erano le 14:10. Il rider della Yamaha l’ha ottenuto al tredicesimo dei quarantuno passaggi sin qui effettuati, andando a precedere di soli 68 millesimi il connazionale della Ducati Andrea Dovizioso, la lieta sorpresa di questi test. Il “Dovi” ha ottenuto questa miglior prestazione utilizzando la Ducati con la centralina equipaggiata con software Open, ma senza utilizzare la mescola extra-morbida a questa categoria riservata. Buonissima anche la sua simulazione di gara (anche questa effettuata
con la centralina Open), che fa ben sperare in vista della prima gara in Qatar il prossimo 23 marzo. Il forlivese che ha girato in 2:00.067 è a sua volta davanti ad Aleix Espargarò, altro grande protagonista di questa tre giorni di test. Il rider del Team Forward ha portato la sua Yamaha FTR Open a girare in 2:00.164 precedendo la Honda del Team LCR del tedesco Stefan Bradl. Anche per il #41 ottimi riscontri cronometrici anche sul passo, così come accaduto per Dovizioso e Valentino Rossi. Quinto tempo per gli spagnoli della Honda Dani Pedrosa (ieri il più veloce) e Alvaro Bautista. I due precedono il connazionale Jorge Lorenzo. che paga un gap dalla vetta di 620 millesimi. Il maiorchino è seguito dalla Ducati di Cal Crutchlow e dalle Yamaha del Team Tech 3 di Pol Espargarò (iridato 2013 della Moto2) e Bradley Smith. Undicesimo tempo per Andrea Iannone, in sella alla Ducati del Team Pramac, seguito dall’ottimo Randy de Puniet su Suzuki, che fa un grande balzo in avanti rispetto ai primi due giorni. La prima Honda RCV1000R è invece quella di Nicky Hayden, sedicesimo a poco più di due secondi da Rossi. Di seguito i primi dieci migliori tempi:

1. Valentino Rossi ITA Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 1.59.999 (Lap 13/41)

2. Andrea Dovizioso ITA Ducati Team (Desmosedici) 2.00.067 +0.068 (6/36)

3. Aleix Espargaro ESP NGM Mobile Forward Racing (FTR-M1) 2.00.101 +0.102 (7/29)

4. Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP (RC213V) 2.00.164 +0.165 (12/40)

5. Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team (RC213V) 2.00.185 +0.186 (8/41)

6. Alvaro Bautista ESP Go&Fun Honda Gresini (RC213V) 2.00.506 +0.507 (9/42)

7. Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing (YZR-M1) 2.00.619 +0.620 (20/36)

8. Cal Crutchlow GBR Ducati Team (Desmosedici) 2.00.790 +0.791 (7/41)

9. Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2.01.032 +1.033 (6/38)

10. Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 (YZR-M1) 2.01.123 +1.124 (3/35)

 

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La Ducati sceglie la soluzione Open

 

di Filippo Gherardi

 

Dopo un’accurata valutazione, e dopo i primi test della stagione, in casa Ducati è arrivata la scelta definitiva: il team di Borgo Panigale correrà la stagione 2014 della Moto Gp utilizzando la configurazione Open anziché Factory. Per Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, quindi, Desmosedici GP14 in versione Open, che riassunto in termini strettamente tecnici e prestazionali vuol dire: l’obbligo di utilizzare il software fornito da Dorna e Magneti Marelli, ma anche la possibilità di utilizzare 12 motori a stagione, contro i 5 della MotoGP, ed serbatoio da 24 litri, che fanno sempre 4 litri in più se rapportati ai 20 della MotoGP, ma anche una mescola delle gomme più morbida rispetto alle Factory. Configurazione Open anche per il terzo pilota ufficiale, Andrea Iannone, che correrà con il team Pramac Racing Team.

 

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Ducati Riding Experience 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo i successi delle edizioni precedenti, anche per il 2014 ci sarà la Ducati Riding Experience (DRE), la scuola di guida della casa di Borgo Panigale che aprirà ufficialmente le iscrizioni dal 16 dicembre prossimo (si potranno effettuare sul sito ufficiale della casa bolognese). Tante le novità nell’edizione 2014 della scuola ad iniziare dalle moto a disposizione dei partecipanti, come la 899 Panigale (corsi di pista di 1° e 2° livello), che presenta il nuovo motore Superquadro di 898cc con una potenza di 148 CV, e il Monster 1200 (per il corso intermedio), nominata “moto più bella del salone” dopo il suo debutto al Salone EICMA di Milano. I corsi DRE sono sempre più strutturati per soddisfare tutti gli appassionati e i motociclisti di ogni livello di esperienza, dal principiante allo specialista della pista. Partono da quello base, per gli esordienti delle due ruote, fino ad arrivare al Master di pilotaggio e alla Troy Bayliss Academy, per chi vuole ulteriormente migliorare ed ottenere alte prestazioni in pista. Per il 2014 il DRE propone, per il Corso Pista primo livello e il Corso Master di pilotaggio, un nuovo format per preparare al meglio gli allievi ad una guida veloce e sicura, grazie ad uno specifico approfondimento didattico prima dell’esperienza su pista. Per raggiungere questo obiettivo, i corsi si svolgeranno in 2 giorni. Il pomeriggio del primo giorno si terrà un briefing teorico ed esercizi finalizzati al corso in Pista di primo livello. Per il Master di pilotaggio, quello più avanzato, ci sarà un incontro di circa due ore con Alessandro Valia, responsabile del corso Master e collaudatore ufficiale Ducati per le moto di serie e con Dario Marchetti, responsabile degli istruttori. ll Corso Pista di secondo livello rimane invariato rispetto alla passata edizione. È strutturato per chi ha già esperienza in pista ma vuole imparare a migliorare ed incrementare la velocità di ingresso e percorrenza in curva, sfruttare al massimo l’accelerazione, perfezionare la fluidità dello stile di guida e acquisire ulteriore sicurezza nella guida sportiva. Confermata la Troy Bayliss Academy, il corso di altissimo livello tecnico (in cui  l’istruttore sarà il pluri Campione del Mondo) che è rivolto a soli 5 partecipanti esperti, che hanno già confidenza con la pista e che vogliono imparare a sfruttare al massimo le potenzialità del proprio mezzo. La moto utilizzata per questo corso sarà la 1199 Panigale S che solo per l’ Academy avrà lo scarico Termignoni. I corsi in Pista di 1° e 2° livello ospiteranno al massimo 50 iscritti divisi in gruppi di 5 persone, il corso Master accoglierà, invece, 12 iscritti, suddivisi in gruppi di 3 persone, mentre il corso Academy sarà limitato ad un numero massimo di 5 persone per ogni data. Ogni gruppo sarà guidato da un istruttore esperto e qualificato. La partecipazione ai Corsi in pista (1° e 2° Livello, Master ed Academy) è riservata, solo ed esclusivamente, a coloro che sono in possesso della patente A senza limitazioni di cilindrata. Ci sarà, inoltre, anche il corso intermedio e il corso base. Il corso Intermedio sarà per quanti desiderano migliorare la tecnica di guida su strada e la sicurezza, e prevede l’utilizzo della Multistrada 1200, dell’Hypermotard e della Hyperstrada, moto versatili e divertenti su ogni tracciato. La novità sarà, però, nel parco moto del corso intermedio, il nuovo Monster 1200, dotato del potente motore 1198 Testastretta 11° DS straordinariamente fluido e corposo ed estremamente confortevole grazie anche all’ innovativo sistema di regolazione dell’altezza della sella, equipaggiato anche con il sistema di controllo di trazione a 8 livelli, ABS a 3 livelli e Ride-by-Wire a 3 livelli, associati ai Riding Mode Ducati, che si possono selezionare attraverso il pulsante di ritorno frecce. La partecipazione a questi corsi comprenderà l’utilizzo della moto, gli istruttori, il pranzo e il kit di benvenuto.

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Il Principe William in visita allo stand Ducati al Motorcycle Live di Birmingham

 

Il Principe William, Duca di Cambridge, lo scorso sabato in visita ufficiale al salone Motorcycle Live di Birmingham, è stato ospite d’eccezione presso lo stand Ducati. Tim Maccabee, Amministratore Delegato di Ducati UK Ltd, ha accolto l’illustre rappresentante della Casa Reale e gli ha presentato il nuovo Ducati Monster 1200 e il Ducati Diavel, sul quale il Principe – che non ha mai nascosto la sua passione per le “Rosse di Borgo Panigale”- è voluto salire per provarne l’ergonomia e la posizione in sella. Sempre nel corso della sua visita allo stand Ducati, il Principe William, ha incontrato l’ex Campione nazionale di Superbike britannico, Shane Byrne, col quale ha voluto scambiare qualche battuta e strappare qualche consiglio di guida, ovviamente in tema Ducati. Il Duca di Cambridge ha voluto anche vedere da vicino la nuova Ducati 1199 Superleggera, al suo debutto nel Regno Unito proprio durante questo importante salone. Il modello, disponibile in edizione limitata in soli 500 esemplari, rappresenta la Ducati più esclusiva e ambita di tutta la gamma e, grazie ai componenti in magnesio, carbonio e titanio, vanta il rapporto potenza/peso più elevato di ogni altra moto mai costruita. “È stato un grande piacere ed un vero onore accogliere Sua Altezza Reale il Principe William al nostro stand”, ha commentato Tim Maccabee. “Era molto interessato, ed è salito su diversi modelli della gamma esposta, restando piacevolmente colpito dalla posizione di guida del  nuovo Monster e del Diavel. Naturalmente la Ducati che lo ha affascinato in assoluto è stata la 1199 Superleggera, per la quale ha mostrato grande interesse ed ammirazione”. Per concludere la visita, il Principe si è soffermato sulla Ducati 899 Panigale che gareggerà nella serie Ducati TriOptions Cup, prevista tra le ‘support race’ a contorno del Campionato britannico Superbike nel 2014.

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Ducati 1199 Superleggera

 

di Maurizio Elviretti

 

Nuovo gioiellino in casa Ducati: si chiama 1199 Superleggera. Da Borgo Panigale fanno sapere che rappresenta un sogno diventato realtà e che non si era mai visto nulla di simile fino ad ora, merito di un livello tecnologico-ingegneristico inedito ed eccezionale. Un progetto davvero incredibile e senza precedenti che conferma la genialità di Ducati. Il marchio italiano, da sempre sinonimo di tecnologia, elevate prestazioni e peso ridotto, ha accettato una nuova sfida chiedendo ai propri ingegneri di progettare la moto stradale più estrema e tecnologica di sempre, dando carta bianca alla loro inventiva. È stato proprio questo il punto di partenza che ha portato il “progetto 1201” (così lo chiamano internamente all’azienda) a trasformarsi da sogno in realtà. Il nome Superleggera comunica subito l’obiettivo raggiunto dalla casa motociclistica bolognese infatti, grazie all’uso di materiali come titanio, magnesio e carbonio, garantisce il miglior rapporto peso/potenza nell’intera storia delle moto di produzione e con un peso a secco di soli 155kg e una potenza di oltre 200CV, la 1199 Superleggera esalta l’innovativa tecnica progettuale ed il sofisticato design Ducati. La riduzione del peso è poi portata all’estremo grazie al telaietto posteriore e carena in carbonio, batteria agli ioni di litio e all’impianto di scarico realizzato in titanio. Peso che potrebbe essere ulteriormente ridotto grazie al Race Kit per uso esclusivo in pista fornito a corredo della moto. Il kit comprende uno scarico sportivo Akrapovic, plexiglass maggiorato, telo copri moto dedicato, cavalletto anteriore e posteriore, tappi sostitutivi degli specchi e kit per la rimozione del porta targa e del cavalletto laterale. Talmente bella e unica, che presto diverrà rara in quanto è previsto un realizzo di solamente 500 esemplari, ciascuno dei quali contraddistinto ed impreziosito da un numero progressivo inciso direttamente sulla bellissima testa di sterzo.

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Ducatissima

 

Intervista di Filippo Gherardi

Trascrizione Germana Condò

 

Ospite della nostra trasmissione “Professione Motori”, Francesco Rapisarda, Direttore Comunicazione Ducati, ci ha illustrato nel dettaglio le tante novità lanciate in questo 2013 dal casa di Borgo Panigale.

Iniziamo la nostra panoramica sul mondo Ducati partendo dalla Hypermotard. Ce la descrive?

«E’ la novità di quest’anno. Con lei ci presentiamo in un mercato aggressivo e combattuto. Abbiamo cercato di anticipare i tempi con un prodotto dal fortissimo carattere, frutto del DNA Ducati, con una matrice sportività e una personalità che distingue sempre le nostre moto. Hypermotard è frutto di un concetto nato nel 2005 che si è evoluto e che è diventato un prodotto di riferimento, un fenomeno di tendenza, che ha aperto un nuovo segmento e che ancora una volta ci ha permesso di essere leader in un mercato sempre più affollato. Due sono le versioni disponibili: Hypermotard e Hypermotard SP. E’ equipaggiata con un nuovo motore a raffreddamento liquido di 821 cc, con 110 CV, evoluzione del Testastretta 11°. E’ un motore perfettamente fruibile che permette l’equipaggiamento e l’utilizzo di una serie di componenti elettroniche, come i Riding Mode e il controllo di trazione. Il tutto per una maggior godibilità del mezzo e per una maggior sicurezza»

Parlando della Hypermotard SP. Assetto rialzato, cerchi forgiati, sospensioni regolabili con forcella superleggera, ABS e Traction Control. Voi la definite “una sportiva senza compromessi”

«Lo è! Tutte le nostre moto hanno caratteristiche decisamente sportive. Questa è, forse, la versione più estrema della famiglia che riprende tutte le caratteristiche dell’Hypermotard e se ne differenzia per la componentistica esclusiva di altissimo livello. E’ la declinazione estrema di un concetto di moto che permette di affrontare un certo tipo di percorso, anche in pista. L’impostazione è un po’ più alta, un po’ più racing, per godere di tutte le opportunità di divertimento che questo mezzo offre»

Prezzi di partenza delle due versioni?

«La Hypermotard parte da un prezzo di 11.490 euro chiavi in mano, mentre la SP ha un prezzo di 14.590 euro»

Della stessa famiglia fa parte anche Hyperstrada, di cui colpisce l’estrema versatilità

«E’ sicuramente la definizione migliore. Rispetto a Hypermotard è caratterizzata dalle prestazioni Hyper, ed è concettualmente più vicina al Touring. E’ una moto pensata per il turismo a medio raggio, molto confortevole e con un’ergonomia molto diversa da quella di Hypermotard. Due valigie di serie, cavalletto centrale, parabrezza rialzato per una maggior protezione. Il motore ha un’erogazione decisamente più morbida, il setting delle sospensioni è diverso»

Diversa, pur mantenendo lo stesso motore

«Il motore è lo stesso, un Testastreta 11° di nuova generazione. Ha la possibilità di essere gestito con tre diversi Riding Mode, ovvero con tre differenti mappe, che permettono di combinare l’erogazione del motore. A ciò si aggiunge tutta una serie di componenti che vanno dal controllo di trazione alla fruibilità della coppia, per godere al meglio di questo motore con tutte le possibilità di personalizzazione che può offrire. Il prezzo è di 12.790 euro chiavi in mano con una dotazione di serie molto ricca»

Quando pensiamo alle moto prestazionali di casa Ducati, pensiamo alla Panigale. L’ultima arrivata è la 1199 Panigale R che abbina grande tecnologia al suo DNA di moto prestazionale su tutte le superfici

«Stiamo parlando del top della gamma, l’ammiraglia per quanto concerne i contenuti, le prestazioni e la componentistica. E’ quella continua ricerca della perfezione che cerchiamo di realizzare nei nostri mezzi e che in questo modello specifico trova la sua massima espressione. Se già la Panigale aveva segnato un nuovo riferimento, ora il livello è stato ulteriormente elevato. Quelle componentistiche che fino a ieri caratterizzavano solamente le moto da competizione e le vere superbike, oggi vengono messe a disposizione della clientela, fatta soprattutto di appassionati, che possono avere nel proprio garage un mezzo con cui una volta si correva solo un campionato mondiale»

Soffermiamoci sul motore Superquadro

«Si tratta di un motore che abbiamo dedicato solo alla 1199 Panigale, di nuova concezione. Erano decine di anni che Ducati non progettava un motore completamente nuovo.  Nella versione R questo motore viene esaltato ancor di più da tutta una serie di componenti particolari, come le bielle in titanio e altri accorgimenti che la rendono ancora più racing»

Quanto può costare una moto del genere?

«Se pensiamo a quello che costa una moto da Gran Premio, il prezzo non è poi così elevato. In fondo si offre una tecnologia da Gran Premio per un uso quotidiano. Parliamo di circa 32.000 euro per una moto che potrebbe essere messa in pista, raggiungendo prestazioni ad altissimo livello»

Passando ad una diversa tipologia di moto, parliamo della gamma Multistrada, con le sue varianti S Touring, S Pikes ed S Granturismo

«E’ una gamma caratterizzata da un’altissima versatilità. Con questa moto ci siamo inseriti in un segmento che non era di nostra pertinenza fino a qualche anno fa, e da quando l’abbiamo commercializzata ci ha dato grandi soddisfazioni. Con Multistrada siamo entrati in questa fetta di mercato dalla porta principale e in maniera risoluta, riuscendo ad imporre, anche in questo caso, un nuovo punto di riferimento. Questa moto nasce per il turismo o per un utilizzo su lunghe distanze, pur sempre mantenendo quelle caratteristiche che si ritrovano solo nei prodotti Ducati. La versatilità estrema è data dal clic di un pulsante. Premendolo si può passare a quattro differenti mappe, o Riding Mode. Nella modalità Touring si avrà un’erogazione del motore più dolce, pur mantenendo la potenza dei 150 CV. Si può passare alla modalità Sport, che esprime in maniera decisa e aggressiva tutti i cavalli a disposizione. La mappa Urban prevede un utilizzo in percorsi urbani, infine c’è la mappa Enduro che ne permette l’utilizzo su un percorso misto o su un fuoristrada abbordabile»

Anche in questo caso il motore è il Testastretta 11°?

«Il motore è lo stesso, ma ha avuto alcune evoluzioni. Nel 2013 abbiamo proposto una versione aggiornata del Touring, equipaggiando la versione S con delle sospensioni attive che permettono di adattarsi elettronicamente ad una serie di esigenze del passeggero della moto nel corso dell’erogazione. Questo rappresenta un grosso passo in avanti in termini di comfort, di assetto e di godibilità, ma anche un salto in termini di tecnologia in tutto il segmento. A questa abbiamo affiancato la versione Pikes Peak, che deriva dalla moto con cui è stata vinta negli ultimi anni la corsa in salita in Colorado. È destinata ad un uso più sportivo, caratterizzata da cerchi forgiati, dall’uso di molto carbonio e dal colore aggressivo che richiama la nostra Ducati da Gran Premio. Granturismo è una moto destinata a lunghi viaggi, equipaggiata di serie con fari supplementari, con un top case molto capiente e valigie ancora più grandi»

Prezzi di ognuno di questi modelli?

«L’offerta spazia dal prezzo di partenza di 16.590 euro, fino a 19.890 euro della S Touring, dai 22.500 della Pikes Peak ai 21.290 euro della Grantutismo. Bisogna tener presente che già la versione base prevede di serie l’ ABS e una dotazione completa, al di sopra di quella che comunemente offre il mercato»

E’giusto dire che la Multistrada in questo momento rappresenti più di tutte il DNA della nuova frontiera di casa Ducati, ovvero che incarni più delle altre moto quei cambiamenti culturali che state introducendo in azienda?

«E’ vero solo in parte. Se consideriamo l’Hypermotard o il Diavel o lo Streetfighter, vediamo che tutte hanno avuto un’evoluzione in termini di tecnologia. Pur mantenendo le tipiche caratteristiche Ducati, avvicinano anche un pubblico differente da quello per noi abituale. Un pubblico che si avvicina alle nostre moto con un’ottica diversa, trovando qualcosa che in passato non avrebbe mai pensato di trovare»

Concludiamo la panoramica con la Diavel Strada, da voi definita “la soluzione ideale per dominare l’asfalto anche sulle lunghe distanze” 

«E’ una moto particolare, che declina il Diavel, mezzo che ha avuto un successo incredibile. Consiglierei a tutti di provarla perché è una sorpresa sotto tanti punti di vista. E’ molto godibile perché caratterizzata da Riding Mode che ne permettono l’uso dai 160 ai 100 cavalli. E’ una moto che, malgrado l’impatto, ha un’agilità e una facilità di uso sorprendenti. Nella versione Strada, che abbiamo proposto quest’anno, abbiamo deciso di offrirla come moto non certo da Touring ma sicuramente più versatile ai percorsi stradali anche di lunghe distanze. Il motore è sempre il Testastretta 11°, ma, grazie all’elettronica e ad un differente sistema di scarico, eroga in maniera totalmente diversa i 160 cavalli che ha a disposizione»

Prezzi?

«Si va dai 17.490 del Dark fino ai 19.490 euro del Diavel Strada, per arrivare alla scelta della versione completamente in carbonio, in questo caso parliamo di 20.790 euro»

Passando al capitolo corse, vuole tracciarci un primo bilancio sulla stagione del Motomondiale di quest’anno?

«Siamo soddisfatti di quello che sta accadendo nella Moto GP, perché stiamo seguendo il programma che ci eravamo prefissati e riscontriamo i progressi passo dopo passo. Siamo partiti dalla moto dell’anno scorso, sapendo che si trattava di un progetto su cui si doveva lavorare. Se negli ultimi due anni le nostre moto facevano da fanalino di coda, ora stiamo vivendo il Gran Premio un po’più da protagonisti. Dobbiamo ancora lavorare molto ma abbiamo dalla nostra parte un grande pilota come Andrea Dovizioso che ci sta aiutando nella messa a punto e nello sviluppo del nuovo telaio. Abbiamo, inoltre, un collaudatore come Michele Pirro che sta facendo un lavoro incredibile sullo sviluppo di alcune componenti che verranno messe a disposizione dei piloti di GP. Le prime file che abbiamo ottenuto nelle ultime due gare sono un risultato anticipato di ciò che ci eravamo riproposti. Stiamo lavorando in maniera molto produttiva, e prometto che presto torneremo a raggiungere traguardi importanti».

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Moto Gp, Lorenzo vince al Mugello

 

della Redazione

 

Jorge Lorenzo vince per il terzo anno consecutivo il Gran Premio d’Italia, sul circuito del Mugello, per la classe Moto Gp. Il pilota della Yamaha finisce davanti al connazionale Dani Pedrosa, secondo a cinque secondi di distacco, e ad un sempre più convincente Cal Crutchlow. Domenica da dimenticare per Valentino Rossi, partito dalla settima posizione in griglia ed uscito dopo poche curve a causa di un contatto con Bautista. Fuori anche Marquez, che sbaglia una traiettoria a tre giri dal termine quando era in seconda posizione. Quinto posto per Andrea Dovizioso su Ducati che precede, nell’ordine, le altre due Ducati di Hayden e Michele Pirro. Nella classifica del mondiale, Pedrosa rimane leader con 103 punti, seguito da Lorenzo a 91, terzo posto per Marquez a 77 e quarto per Crutchlow a 71. Valentino Rossi scivola in sesta posizione (47 punti) e si fa superare anche da Andrea Dovizioso (50).

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Ducati, rombo di benvenuto per Domenicali

della Redazione
Giornata d’insediamento, ieri, per Claudio Domenicali, da ben 21 anni elemento prezioso di casa Ducati ma solo da ventiquattro ore nuovo Amministratore Delegato della holding di Borgo Panigale. E proprio per rivolgere un loro personalissimo benvenuto al nuovo Amministratore delegato che poi, come detto, proprio nuovo nuovo non è, numerosi dipendenti dello stabilimento  bolognese hanno acceso, durante la pausa pranzo, i motori delle loro Ducati sotto la finestra dell’ufficio dello stesso Domenicali, dando libero sfogo ai cilindri dello loro Desmosedici. Un concerto di benvenuto, a tutti gli effetti, rombante in cui svettava anche il suono di una Desmosedici GP, portata direttamente dal reparto Corse Ducati per questo speciale e simpatico saluto.