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Dacia Logan MCV il 19 ottobre in Italia

 

di Germana Condò

 

Non si può certo dire che sia un’auto di lusso la nuova Dacia Logan MCV ma si potrebbe elencare una lunga lista di ragioni per sceglierla. La versione completamente rinnovata della vettura rumena debutterà il 19 ottobre anche in Italia. L’obiettivo di Dacia è proporre una Multi Convivial Vehicle, ovvero un’auto pensata per trasportare confortevolmente tante persone, concreta ed essenziale, economica pur non rinunciando alla qualità e alle nuove tecnologie. Così la nuova Logan MCV si presenta rivisitata nelle linee, con un frontale ispirato alle forme di Sandero e Lodgy di più nuova generazione, e migliorata nel disegno dei gruppi ottici anteriori e posteriori. Lunga 4,492 metri, alta 1,733, si mette in concorrenza con le rivali del segmento C, di cui nessuna di listino può vantare un prezzo di partenza così basso. Con soli 8.900 euro si può acquistare la versione base con allestimento Ambience e motore benzina 1.2 da 75 CV. in questo caso bisogna rinunciare anche ad alzacristalli elettrico, climatizzatore e chiave con telecomando. Con poco più di mille euro questa stessa versione si può dotare di climatizzatore e touch screen da 7” e sistema di navigazione satellitare. Oppure si può optare per l’allestimento Laureate pagando poco più di dodicimila euro, ma se si decide di arrivare a quindicimila si può ottenere il top di gamma, la versione Laureate con una dotazione di tutto rispetto, sedili in pelle, varie possibilità di regolazione del volante e del sedile lato guida. Tutta la gamma di serie prevede l’ESP. Il vano bagagli è il più grande della categoria, con una capacità di carico di 573 litri, che diventano 1.518 a sedili posteriori abbattuti, con possibilità di portare carichi fino a 2,7 metri di lunghezza. Questa nuova versione di Logan MCV perde, però, la terza fila di posti, quindi impossibile portare più di cinque passeggeri. Oltre al propulsore della versione d’ingresso, disponibile anche in versione GPL, è disponibile un motore diesel 1.5 dCi nelle due varianti da 75 e 90 CV, quello che equipaggia anche la nuova Clio.

 

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Mini: il 18 novembre la nuova generazione

 

di Maurizio Elviretti

 

Il prossimo 18 novembre, con un evento presso il proprio stabilimento di Oxford, sarà presentata la nuova generazione Mini, realizzata sull’inedita piattaforma modulare Bmw a trazione anteriore e dotata dell’altrettanto innovativo 3 cilindri. La data non è stata scelta a caso, bensì in coincidenza con la data di  nascita di Sir Alec Issigonis, fondatore della rivoluzionaria Mini del 1956. Il lancio sarà accompagnato lo stesso giorno con un evento/party a Londra e nei giorni seguenti a Tokyo e Los Angeles, nei rispettivi Saloni dell’Automobile. In casa Bmw fanno sapere inoltre, che successivamente la nuova gamma del marchio Made in Germany, sarà presentata con un evento ufficiale anche a Shanghai. Ma come sarà la nuova Mini? difficile dirlo, ma è probabile che sia più un’evoluzione che una rivoluzione rispetto al modello attuale. Per cui troveremo degli spunti stilistici ripresi dal concept, una griglia anteriore di dimensioni ridotte, dei montanti più sottili, ma, soprattutto, una maggiore lunghezza e larghezza per sfruttare meglio lo spazio interno. L’inizio della produzione e la prima mondiale rappresenteranno ulteriori momenti clou nell’anno del giubileo dello stabilimento Mini, dove da più di 100 anni vengono costruite auto nella storica sede di Oxford. Il prezzo di listino, per quanto riguarda il modello base, dovrebbe aggirarsi intorno ai sedici mila euro.

 

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Un mese e Q3 RS sarà sul mercato

 

di Germana Condò

 

Dopo la presentazione al Salone di Francoforte la nuova Audi RS Q3, in questi giorni è andata in prevendita e sarà sul mercato da fine novembre. A ragion veduta alla Q3, sebbene sia un SUV, è stata attribuita la sigla “Renn Sport”, riservata alle vere sportive del marchio. Il suo propulsore è un 2.5 turbo da 310 CV, che porta Q3 a raggiungere i 250 chilometri orari, con uno scatto da zero a cento Km/h di soli 5 secondi. La trazione è integrale di serie, con cambio a doppia frizione, sette marce S Tronic, dotata di assetto e freni specifici. Le linee non tradiscono l’indole grintosa di RS Q3, il cui frontale si caratterizza per le grandi prese d’aria, la griglia a nido d’ape, i paraurti sportivi e il logo del modello sulla presa d’aria inferiore, nel posteriore non passano inosservati lo spoiler sul tetto ed il grande tubo di scarico ovale. La dotazione di serie si completa con i cerchi in lega di alluminio Exclusive da 19 pollici, fari allo xeno plus con luci diurne a Led, volante sportivo multifunzione in pelle a tre razze, sedili sportivi con rivestimenti in pelle ed alcantara, pedaliera sportiva in alluminio, Audi Drive Select, Audi Sound Sistem, antifurto volumetrico, oltre al climatizzatore automatico comfort e il sistema di assistenza parcheggio. La capienza del bagagliaio va dai 356 ai 1.261 litri a sedili abbattuti. In Italia il prezzo partirà da 57.900 euro.

 

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Meriva si rifà il look

 

di Germana Condò

 

È tempo di restyling per Opel Meriva che, a tre anni dal lancio, sarà ufficialmente presentata il 16 gennaio al Salone di Bruxelles 2014. La monovolume compatta non ha subito un grande stravolgimento dal punto di vista delle linee, anzi riconferma la caratteristiche FleexDoors, ovvero gli sportelli dall’apertura ad armadio, per migliorare il comfort di accesso al sedile posteriore. La modifica più evidente appare sul frontale, in cui la griglia si adegua all’impronta del nuovo look di Opel Insigna, con l’aggiunta di inserti cromati. Cambia poco il taglio dei fari anteriori, quel tanto che basta per suggerire un’identità più dinamica, grazie anche all’utilizzo della tecnologia a Led, anche sui gruppi ottici posteriori, resi insoliti dalla nuova grafica. Il look delle fiancate resta per lo più lo stesso. Grandi novità riguardano le propulsioni, che si riconfermano le stesse sul versante benzina e GPL, ovvero il 1.4 aspirato 100 CV, il 1.4 turbo 120 CV, il 1.4 turbo Gpl-Tech 120 CV, ma tutti sono omologati Euro 6. Mentre il nuovo 1.6 CDTI da 136 CV e 320 Nm, per ora l’unico propulsore diesel disponibile, è destinato a soppiantare il 1.7 CDTI da 130 CV, con le sue future varianti meno performanti ma più attente ai consumi. Il consumo dichiarato per questo propulsore è di 4,4 litri per cento chilometri, circa una riduzione del 10% rispetto al 1.7. Opel garantisce inoltre un miglioramento nelle funzioni del cambio, che ora consente un innesto più fluido delle marce. Meriva si arricchisce di nuove tecnologie con l’Intellilink, nuovo sistema di infotainment dotato di comandi vocali, connettività Bluetooth e porta USB, con navigatore satellitare Navi 950 dotato di cartografia europea aggiornabile. La nuova consolle centrale Flexrail, insieme alle sedute posteriori Flexspace, sono state ideate per migliorare la funzionalità dell’abitacolo. Il paraurti posteriore è dotato di portabici intergrato.

 

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Tempus fugit

 

di Germana Condò

 

A chi non è mai capitato di correre un po’ troppo in automobile, di passare col rosso o effettuare un’inversione o un sorpasso non consentiti? Al momento tutto bene, poi però, dopo qualche settimana, arriva a casa la famosa cartolina verde. Esistono dei tempi entro i quali l’autorità competente è obbligata a notificare il verbale di accertamento, centocinquanta giorni. Trascorso tale termine si può presentare una contestazione mediante ricorso. Fin qui tutto noto. Quello che, invece, ancora confonde le idee è se sussista l’obbligo o meno della comunicazione dei dati del conducente della macchina, ovviamente nei casi in cui a seguito di un’infrazione non sia stato possibile effettuare l’immediata contestazione. Viene da chiedersi se tale norma sia nata con il nobile fine di evitare al proprietario dell’autovettura la decurtazione dei punti patente, e consentirgli così di comunicare il nome di chi effettivamente fosse in quel momento alla guida. Lodevoli intenzioni, ma fino ad oggi le persone che, male interpretando il dettato normativo, hanno trasgredito, pur senza volerlo, sono state costrette a pagare multe salate. L’art. 126 bis del Codice della Strada prevede una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 357 a euro 1.433. Non è detto che il conducente riesca a ricordare, a distanza di tempo, chi fosse il guidatore in quella specifica circostanza. Inoltre, spesso capita che la multa venga pagata tempestivamente al momento della notifica dal proprietario, il quale ritiene di aver adempiuto e di non dover fare altro. A maggior ragione quando si rende conto di aver commesso l’infrazione personalmente, quindi una volta pagata la sanzione, perché dover essere obbligati ad altre attività? Bisogna tener conto del fatto che a quel secondo obbligo, cioè la comunicazione dei propri o dei dati altrui, bisogna adempiere in ogni caso. Con la consapevolezza, però, delle modalità e dei tempi di prescrizione che non valgono solo per noi ma anche per l’autorità competente. Le due sanzioni (quella per l’infrazione al Codice della Strada e quella per mancata comunicazione dati) sono autonome e vengono emesse con verbali diversi e con differenti tempi di notifica. Pertanto il secondo verbale dovrà essere notificato, ai sensi dell’art. 201 CdS entro novanta giorni dal momento in cui l’organo procedente accerti la scadenza del termine per comunicare i dati. Una volta trascorso questo tempo sarà possibile fare ricorso (diverso da quello che potremmo fare per l’opposizione all’infrazione sanzionata nel primo verbale). Non sarà un valido motivo di contestazione del secondo verbale sostenere di aver pagato la contravvenzione, e quindi estinto la sanzione. Inoltre, se il proprietario si opporrà alla prima sanzione con ricorso, la notifica della seconda non sortirà alcun effetto fin quando non sarà definito il giudizio sulla contravvenzione. Teniamo sempre sotto controllo i tempi di notifica, è fondamentale perché molto spesso non vengono rispettati dall’autorità competente, forse anche in considerazione del fatto che una persona che non abbia nozioni di diritto, preferisca pagare e liberarsi dalla sanzione piuttosto che affrontare un lungo iter giudiziario, pagando profumatamente un legale rappresentante. Segnaliamo a questo proposito che, forse a causa della crisi, anche gli avvocati si sono prodigati per elaborare ricorsi “fai da te” per ogni esigenza, scaricabili da internet e in vendita a prezzi interessanti (25/30 euro). Vale la pena di concludere con una considerazione, applicabile sempre più, purtroppo, a molti aspetti della nostra vita: anche in questo caso chi ha i soldi per pagare se la passa meglio, visto che in alternativa alla decurtazione dei punti patente può scegliere di pagare la sanzione sulla mancata comunicazione dati. Fosse un modo per non dover ripetere l’esame di guida?