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Moto Gp, Lorenzo vince al Mugello

 

della Redazione

 

Jorge Lorenzo vince per il terzo anno consecutivo il Gran Premio d’Italia, sul circuito del Mugello, per la classe Moto Gp. Il pilota della Yamaha finisce davanti al connazionale Dani Pedrosa, secondo a cinque secondi di distacco, e ad un sempre più convincente Cal Crutchlow. Domenica da dimenticare per Valentino Rossi, partito dalla settima posizione in griglia ed uscito dopo poche curve a causa di un contatto con Bautista. Fuori anche Marquez, che sbaglia una traiettoria a tre giri dal termine quando era in seconda posizione. Quinto posto per Andrea Dovizioso su Ducati che precede, nell’ordine, le altre due Ducati di Hayden e Michele Pirro. Nella classifica del mondiale, Pedrosa rimane leader con 103 punti, seguito da Lorenzo a 91, terzo posto per Marquez a 77 e quarto per Crutchlow a 71. Valentino Rossi scivola in sesta posizione (47 punti) e si fa superare anche da Andrea Dovizioso (50).

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Lorenzo e le Yamaha davanti a tutti nelle prime libere del Qatar

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

L’attesa può ormai considerarsi terminata, già da ieri sera siamo entrati nella fase calda con le prove libere del Gran Premio del Qatar, prima uscita ufficiale della nuova stagione della Moto Gp. I piloti hanno testato i motori in attesa delle qualifiche di sabato, quando si deciderà la griglia di partenza della gara del giorno successivo. Tra candidati alla vittoria ci sono sicuramente i due piloti della Yamaha, Jorge Lorenzo, vincitore della passata edizione ed autore del miglior tempo nelle libere di ieri, e Valentino Rossi, che concluso la sua avventura con la Ducati è tornato alla sua vecchia e accogliente casa, quella dove ha vinto ben quattro dei suoi sette titoli nella classe regina. Dalla parte del campione in carica non possono che esserci le statistiche, negli ultimi quattro anni Jorge Lorenzo due volte è arrivato primo, mentre nelle restanti due si è dovuto accontentare, se così si può dire, del secondo posto. Il Doc, terzo nelle libere di ieri, ha tanta voglia di tornare a vincere dopo due anni poveri di soddisfazione alla Ducati. Occhio quindi al binomio Rossi-Yamaha, accoppiamento che è garanzia, e la storia lo conferma, di grandi successi. A proporsi come gli altri due possibili favoriti ci sono i temibili piloti spagnoli della Honda: l’esperto Dani Pedrosa, che proverà a cercare quel titolo tanto agognato ma non ancora arrivato, e l’emergente Marc Marquez che, nonostante i suoi vent’anni, ha già stupito tutti vincendo la Moto2 lo scorso anno e ritagliandosi un ruolo da grande protagonista nel corso dei test pre stagionali. Nei test di ieri, però, le due Honda HRC sono sembrate leggermente in ritardo, con Marquez che ha chiuso al quarto posto a quasi sei decimi da Lorenzo e Pedrosa addirittura ottavo ad oltre un secondo. Outisider assoluto, invece, sembra poter essere Cal Crutchlow, pilota britannico della Yamaha Monster Tech 3, positivo nell’ultima serie di test a Jerez de la Frontera e secondo, ieri, nelle libere del Qatar alle spalle di Lorenzo e davanti a Rossi. Tra possibili sorprese, la voglia di riscatto di Rossi, quella di riconferma di Jorge Lorenzo, il desiderio di affermazione di Marquez e quello di vittoria di Pedrosa, le premesse per assistere a una grande gara ed una bella stagione ci sono davvero tutte.

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Rossi e la Yamaha volano a Jerez de la Frontera

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Si è ormai conclusa la tre giorni di test a Jerez de la Frontera dedicata alla MotoGp durante la quale, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, i piloti hanno potuto testare i motori e gli ultimi accorgimenti in previsione del 7 aprile, data in cui ci sarà la prima gara ufficiale della stagione. Lo spettacolare avvio avverrà sul circuito di Losair in Qatar e si svolgerà in notturna, decisione sperimentata per la prima volta nel 2008 e che ormai, a distanza di cinque anni, si è trasformata in una vera e propria tradizione visto il valore aggiunto che dona l’atmosfera serale. Tornando ai test, nella prima giornata di sabato a brillare è stato Jorge Lorenzo con il tempo di 1:47.423, mentre nel day 2 è stato Valentino Rossi il migliore di tutti fermando il cronometro sull’1:39.525 e scavalcando proprio Lorenzo, arrivato secondo per soli quindici millesimi. Positiva anche la terza giornata per Rossi che nonostante non sia riuscito ad ottenere la migliore prestazione, che è stata dell’inglese Crutchlow con 1:39.511, è comunque risultato il secondo più veloce in pista.

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Moto Gp, Marquez nuovo fenomeno

 

della Redazione

 

I test a ranghi ridotti di Austin hanno lasciato in eredità, sotto forma di tempi, un verdetto inconfutabile: Marc Marquez ha numeri, stoffa e carattere per diventare il nuovo fenomeno delle due ruote. Il pilota di Cervera, piccolo paese di 9.000 abitanti della Catalogna, ha messo tutti in riga nella tre giorni americana, a partire dal compagno di squadra Pedrosa ed arrivando fino ai due piloti Yamaha Rossi e Lorenzo. Entrando nel dettaglio delle prestazioni, l’ “enfant prodige” di casa Honda ha fatto registrare il miglior tempo in tutte e tre le sessioni, migliorando giorno dopo giorno fino a fermare il cronometro su un più che positivo 2’03.281. Alle sue spalle, sempre, il compagno di squadra Dani Pedrosa, dominatore assoluto nei test di Sepang e dovutosi accontentare in questo caso di un ruolo da comprimario. Una gatta da pelare mica da poco per il povero Dani questo giovanissimo, e talentuosissimo, compagno di spogliatoio, proprio nell’anno in cui sembrerebbe destinato ad essere lui, quote dei boockmaker alla mano, il grande favorito per il titolo iridato. Non sorridono, di certo, nemmeno in casa Yamaha, con Lorenzo che si conferma sempre davanti a Rossi sul circuito texano, ma ciò nonostante con almeno qualche decimo di ritardo sul groppone rispetto al nuovo fenomeno della Moto Gp.

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I giorni dei riders

 

di Leonardo Frenquelli

 

Si è svolto dal 7 al 10 Marzo, tra i padiglioni della Fiera di Roma, il Motodays, salone dedicato a moto e scooter del centro-sud Italia. Dopo i successi degli anni precedenti, siamo giunti alla quinta edizione di un’esperienza che sta diventando sempre di più un “must” per gli appassionati delle due ruote. Un mix di sogno e realtà, con la possibilità di salire in sella alle nuove nate del mercato, tante moto e scooter da provare nelle apposite “aree prova” ed entrare in contatto con il mondo dei motori da vicino, grazie alla presenza di grandi ospiti come il campione del mondo uscente della Superbike Max Biaggi, testimonial di questa edizione. Il Corsaro, nelle nuove vesti di telecronista e non più pilota,  accompagnato dal presidente di Fiera di Roma Mauro Mannocchi, ha presidiato la cerimonia inaugurale per la gioia dei primi visitatori, giunti numerosi come previsto. Piloti, ombrelline, musica e spettacolo hanno rappresentato però solo il contorno di questa intensissima tre giorni all’insegna delle due ruote. Piatto forte, infatti, sono state le tantissime case che hanno esposto i loro nuovi modelli, tra queste: KTM, Suzuki, Triumph, Yamaha, Honda ed anche tutto il gruppo Piaggio. Nella prima giornata c’è stata un’accattivante anteprima mondiale del nuovo scooter della Peugeot. Dalle moto d’epoca alle enduro, dalle stradali alle Superbike del mondiale appena cominciato, ce n’è stato veramente per tutti i gusti dei motociclisti che hanno voluto dare una rinfrescata alla propria passione con la disponibilità di sette padiglioni espositivi che comprendevano ovviamente anche numerose aree ristoro ed un’ampia zona per fare acquisti per il proprio mezzo o, perché no, per comprarne proprio uno nuovo dai numerosi stand presenti alla manifestazione. Fiera di Roma è stato ancora una volta il tempio delle due ruote, e dopo le passate edizioni questa rischia di andare in archivio come la migliore sia per contenuti che per afflusso di pubblico.

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Fratelli di Spagna

 

di Germana Condò

 

Chiusa la tre giorni di test invernali che ha visto i piloti della classe regina del motomondiale correre sul tracciato di Sepang, si tornerà di nuovo in Malesia per la seconda sessione alla fine del mese. L’ultima tappa del calendario sarà invece Jerez de La Frontera in marzo. Nove giornate di prove in totale, sicuramente troppo poche se si considera anche il rischio di trovare una situazione meteo sfavorevole, così come accaduto nei test di Valencia 2012, ipotesi verosimile trattandosi del circuito malese. La grande sfida a cui assisteranno gli appassionati delle due ruote in questo mondiale, che partirà il 7 aprile a Losail in Qatar, sarà tra i campioni di Honda e Yamaha. A dominare la prima sessione è stato Dani Pedrosa con la sua Honda RC213V, ottenendo il miglior tempo di 2’00’’100 e staccando Jeorge Lorenzo, campione del mondo 2012, per 329 millesimi. Superiore nettamente in velocità sull’avversario, Pedrosa non ha però eseguito la simulazione di gara percorsa da Lorenzo che, girando su tempi costanti sotto ai 2’01” o appena sopra, sul passo gara è sembrato molto più vicino alla Honda. Dietro di lui il compagno di squadra, Valentino Rossi che, di nuovo in sella al suo “vecchio amore”, è ufficialmente ritornato protagonista. Ristabilito da subito il feeling con la M1, “la moto perfetta” per il suo stile, nella prima giornata si è concesso giri più lenti, lavorando sul setting e sulle nuove componenti 2013, poi la prova in velocità, dimostrandosi competitivo fin dall’inizio. Una Yamaha più veloce ma anche più facile da guidare grazie ai progressi a livello di elettronica. Quarto protagonista di Sepang è stato Marc Marquez, il quale dopo un passo falso che gli è costato una brutta caduta ha concluso la sua prova a poco più di mezzo secondo dal compagno di scuderia Pedrosa, leader indiscusso di tutti i test. Deludente il debutto della nuova Ducati: Andrea Dovizioso non è riuscito ad adattarsi alla sua Desmosedici ma ha potuto comunque dare indicazioni agli ingegneri sul telaio, sull’elettronica e sull’erogazione del motore. Il passaggio alla nuova squadra, per il momento, è costato al pilota forlivese un peggioramento di 1”660. E’ andata male anche per il compagno di squadra Nicky Hayden che ha chiuso la sessione con oltre 2” di distacco da Pedrosa. Si è fatto notare Cal Crutchlow, entrato in top five con la sua Yamaha Tech3, chiudendo a poco più di 6 decimi e migliorando il suo tempo di qualifica 2012. Bravo Stefan Bradl con la Honda LCR, sesto in classifica con un distacco di 0”887 dalla prima posizione. Mentre Alvaro Bautista ha dovuto faticare non poco insieme ai tecnici del team di Fausto Gresini per mettere appunto le sospensioni della sua Honda. Un giudizio sul debuttante Bradley Smith in Yamaha Tech3 arriverà alla fine dei test invernali, per ora è troppo presto.

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Moto Gp: A Sepang il “Dottore” torna a volare

 

della Redazione

 

Prime importanti indicazioni quelle che arrivano dai test, i primi in assoluto di tutta la stagione, della Moto Gp sul circuito di Sepang. Segnali incoraggianti, soprattutto, sono quelli che trapelano dalle prestazioni e dai tempi della Yamaha di Valentino Rossi, con il “Dottore” che sembra essere tornato tra i big non solo a parole ma anche con i fatti. Sull’asfalto malese, la M1 del pilota pesarese ha fatto segnare a lungo il tempo migliore, prima di chiudere la sessione di prove al quarto posto con 4 decimi di ritardo dall’Honda HRC di Dani Pedrosa. Secondo tempo per il campione del mondo Jorge Lorenzo, sull’altra Yamaha, terzo il nuovo fenomeno, spagnolo anche lui, delle due ruote Marc Marquez, sempre alla guida dell’Honda HRC. Sembrano continuare, invece, i problemi in casa Ducati, con Nicky Haiden che chiude decimo a 2”17 da Pedrosa e Dovizioso tredicesimo a 2”37 di ritardo sempre dal pilota iberico. Spostandoci sul fronte F1, in attesa che tutti piloti del ranking scendano, ufficialmente, in pista, giornata di prove e di debutti anche a Jerez de la Frontera, dove il miglior tempo è stato fatto registrare dalla Lotus del francesce Grosjean, davanti alla Force India di Di Resta e la Toro Rosso di Ricciardo. Quarto Rosberg con la sua Mercedes, quinta la Williams di Maldonado e sesto Felipe Massa, che in attesa del debutto di Fernando Alonso ha testato per primo la tenuta della nuova Ferrari F138. Ottavo tempo per l’unica Red Bull presente, quella di Marc Webber, mentre la McLaren di Jenson Button ha potuto effettuare appena 3 giri prima di fermarsi ai box per un problema alla pompa della benzina.