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Renault Koleos M.Y. 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Ecco la nuova Renault Koleos M.Y. 2014 che, seguendo i nuovi canoni stilistici, presenta un design esterno dalle linee morbide ed eleganti, con il nuovo paraurti, la calandra cromata e la grande losanga al centro, che, assieme ai nuovi cerchi in lega da 18’‘ diamantati neri, conferiscono ancora più carattere al veicolo. Koleos M.Y. 2014 è un concentrato di tecnologia e comfort, grazie ai suoi nuovi equipaggiamenti sempre più innovativi. Ci sono due  livelli di equipaggiamento con un’ampia offerta di innovazioni. Il livello Live è disponibile in tre differenti versioni diesel: 2.0 dCi 150cv 4×2 ESM, 2.0 dCi 150cv 4×4 ESM e 2.0 dCi 175cv Proactive 4×4 ESM. Questo livello è quello più consigliato per entrare nel mondo Koleos e offre un equipaggiamento di serie completo: ESP, airbag frontali, laterali e a tendina, il sistema di apertura / chiusura e partenza senza chiavi Easy Access System II, assistenza alla partenza in salita (ADC) abbinata al sistema 4×4 (con le pendenze superiori al 10%), attacchi Isofix sul sedile posteriore, cerchi in lega da 17’‘, sensori di parcheggio posteriori e pack SKI (protezioni anteriori e posteriori satinate). Il livello Energy è considerato il top della gamma Koleos e viene proposto anche nella versione diesel 2.0 dCi 175cv 4×4 ESM. Oltre agli equipaggiamenti già disponibili sul primo livello, sono di serie la Radio Bose Sound System con Radio CD e MP3, presa Jack e USB, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera, le sellerie in pelle, i sedili anteriori riscaldabili elettricamente con regolazione elettrica in altezza del sedile conducente, i retrovisori esterni ripiegabili elettricamente e dettagli di look tra cui il tetto in vetro apribile elettrico panoramico e i cerchi in lega da 18’‘ diamantati neri. Grande novità, inoltre, il sistema di avvertimento della presenza di veicoli nell’angolo cieco (Blind Spot warning) che avvisa il conducente tramite un segnale visivo, garantendo la massima sicurezza nelle manovre di sorpasso. A completare il rinnovamento della gamma, Renault Koleos M.Y. 2014 propone di serie su tutte le versioni, il nuovo sistema multimediale integrato Renault R-Link con schermo touch screen 7 pollici, che racchiude tutte le funzionalità multimediali: navigatore, radio, telefono con Bluetooth e streaming audio  e connettività per apparecchi portatili. La nuova Renault Koleos M.Y. 2014 sarà disponibile sul mercato a partire da un prezzo di 30.100 euro.

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Toyota Prius Plug-in

 

di Valerio Zuddas

 

Tutte le vetture ibride Toyota combinano, ormai, fonti di alimentazione a benzina ed elettriche. La novità di Prius Plug-in è rappresentata dalla potente batteria a ioni di litio, ricaricabile tramite una rete elettrica domestica in solo un’ora e mezza, senza aver bisogno di particolari punti di ricarica dedicati e capace di incrementare l’autonomia della modalità elettrica fino a 25 km. La vettura presenta tutte le caratteristiche di Prius ma con una maggiore autonomia in modalità solo elettrica. Prius Plug-in richiama la forma e lo stile aerodinamico di Prius originale. Inoltre, presenta un design dai dettagli cromati integrati nella parte posteriore, anteriore e sulle maniglie delle portiere. Prius Plug-in produce zero emissioni in modalità elettrica (EV) ed emissioni ultra ridotte in modalità ibrida (HV). L’alloggiamento del motore elettrico, del generatore e del dispositivo di ripartizione della potenza è situato all’interno di un’unica scatola dalle dimensioni simili a quelle di una scatola del cambio convenzionale. A differenza di una trasmissione CVT convenzionale, il sistema HSD garantisce i livelli di coppia tramite un dispositivo di ripartizione della potenza costituito da un cambio planetario; il generatore è quindi collegato direttamente all’ingranaggio planetario mentre il motore è collegato al pignone centrale. Infine, il motore elettrico è collegato alla corona dentata esterna, che a sua volta è connessa al differenziale: questo garantisce trazione alle ruote. Di conseguenza, con la potenza trasmessa dal motore termico da quello elettrico o mediante la combinazione di entrambi, il regime della corona dentata determina la velocità del veicolo. La potenza del sistema è fornita dal motore benzina VVT-i a ciclo Atkinson da 1.798 cc e 4 cilindri, capace di sviluppare 99 CV/73 kW a 5.200 rpm e 142 Nm di coppia a 4.000 rpm. A questo si aggiunge il motore sincrono a magnete permanente da 60 kW in grado di generare 207 Nm di coppia a partire da 0 rpm. Il motore termico e quello elettrico si uniscono per garantire al veicolo una potenza totale di 136 CV/100 kW. Il veicolo è silenzioso in modalità elettrica e offre un’esperienza di guida confortevole e rilassante. La tecnologia ibrida è studiata per adattarsi allo stile di vita e alle esigenze del guidatore, senza scendere a compromessi tra dinamicità e comfort. Prius Plug-in ha un’autonomia in modalità elettrica fino a 25 km con una velocità massima di 85 km/h. Secondo un sondaggio effettuato, coprirebbe addirittura il 70% degli spostamenti giornalieri. Per distanze superiori, l’utilizzo della modalità ibrida elimina ogni pensiero di autonomia limitata, estendendo la percorrenza oltre i 1.200 km.

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Volkswagen Passat: settima generazione

 

di Valerio Zuddas

 

Grande attesa per il restyling della Volkswagen Passat, che vedrà il suo debutto nel 2014. Saranno tanti i cambiamenti della vettura, che segnerà la settima generazione del modello Passat: per quanto riguarda il frontale, i gruppi ottici hanno un taglio più deciso e la mascherina è disposta, rispetto ad essi, in linea retta, mentre quella inferiore assume il design a forma di baffo; il laterale, sportivo e muscoloso, ha un lunotto notevolmente inclinato con delle nette scanalature nelle portiere e cerchi in lega a dieci razze; nel posteriore, la linea di cintura presenta gruppi ottici più sottili che si estendono verso il portellone e i terminali di scarico hanno forma ovalizzata. Non pochi elementi stilistici derivano dal design della SUV compatta Volkswagen Taigun e dalla nuova Golf (come la più leggera piattaforma modulare MQB, che caratterizza le nuove generazioni di Audi A3, Seat Leon e Skoda Octavia e che ha consentito agli stessi tecnici tedeschi di ridurre gli sbalzi e aumentare il passo). L’ibrido sarà basato sulla tecnologia plug-in con 170 CV di potenza ed un’autonomia in  modalità elettrica di ben 50 km. Sotto il cofano della Volkswagen Passat 2014 ci saranno motori a benzina TSI con sistema di disattivazione dei cilindri, come il nuovo 1.4 da 140 CV, che abbiamo visto nella Golf 7. I diesel TDI adotterà il filtro antiparticolato e un sistema di abbattimento degli ossidi di azoto per ridurre le emissioni inquinanti. Non ci sarà più il 6 cilindri, sostituito dal biturbo con potenze superiori a 170 CV. Non si hanno ancora dettagli sugli interni, ma sono stati annunciati miglioramenti nelle dotazioni e nelle rifiniture. La nuova Passat sarà disponibile nelle varianti berlina, station wagon, cabriolet e coupè.

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“Auto dell’anno”: ecco le sette finaliste

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo la pubblicazione delle 30 candidature, il Comitato Organizzatore del premio “Auto dell’anno” ha svelato 7 vetture finaliste, tra cui sono presenti due vetture elettriche, la Bmw i3 e la Tesla Model S. Non ci sarà nessuna vettura del gruppo Fiat tra le auto che si contenderanno il prestigioso premio automobilistico. Le magnifiche sette saranno BMW i3, Citroën C4 Picasso, Mazda 3, Mercedes-Benz Classe S, Peugeot 308, Skoda Octavia e Tesla Model S. L’auto vincitrice verrà annunciata il 3 marzo, con la riunione della giuria internazionale a Ginevra (il giorno precedente all’apertura del Salone) dovre avranno luogo le votazioni. Daranno il loro giudizio 58 giornalisti provenienti da 22 Paesi europei, sei per ognuno dei cinque mercati principali (Francia, Germania, Inghilterra, Italia e Spagna). Ogni votante avrà a disposizione 25 punti da distribuire tra le sette finaliste, con un massimo di 10 punti da poter attribuire alla prima scelta.

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Prime info sulla Lamborghini Huracan

 

di Valerio Zuddas

 

Doveva chiamarsi Cabrera, la supercar firmata Lamborghini che dal 2014 raccoglierà l’eredità della Gallardo (ormai fuori produzione dopo aver venduto nell’arco di 10 anni, 14.022 esemplari). Invece si chiamerà Huracan, nome che si ispira a quello di un leggendario toro messicano, definito in tutto il Sudamerica il «toro del secolo» e addirittura il «migliore toro del mondo». Il suo debutto è previsto al Salone di Ginevra nel marzo 2014 e si potranno avere delle anticipazioni con un comunicato e alcune immagini prima di Natale. Il look sembra essere molto personale e dinamico e l’architettura dovrebbe essere analoga alla Gallardo, con molte innovazioni che derivano dalle esperienze fatte con la concept Sesto Elemento (a cui Huracan si ispira nel design) in tema di riduzione del peso e di miglioramento aerodinamico. La base della Huracan sarà una nuova piattaforma modulare in alluminio, come quella che verrà utilizzata dalla prossima Audi R8, in programma per il 2015. Non ci saranno rivoluzioni, invece, a livello di motore e cambio: il collaudato V10 Lamborghini ad iniezione diretta è stato rivisto in modo da ridurre consumi ed emissioni erogando però una potenza di 600 Cv, 30 in più rispetto all’ultima Gallardo da strada. Cambio manuale a 6 marce e doppia frizione sequenziale a 7 rapporti. All’inizio la Huracan sarà venduta solo con trazione integrale, ma non si esclude che in una seconda fase la sola trazione posteriore possa essere riservata a versioni con connotazione sportiva ancora maggiore. Non sappiamo ancora quale sarà il prezzo, che sicuramente non sarà inferiore a 150 mila euro come ingresso, in linea con quello della Gallardo.

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Nuova Chrysler 200

 

di Valerio Zuddas

 

La nuova Chrysler 200 sbarcherà sul mercato nel 2014 e sarà ufficialmente presentata al primo salone dell’anno, che, come tradizione, si svolgerà a Detroit. Questa vettura darà sicuramente del grosso filo da torcere alla concorrenza, lanciandosi prepotentemente nel segmento delle medie compatte, basandosi sulla stessa piattaforma della Giulietta e sfruttando un design decisamente più filante con un andamento della coda più sfuggente come a richiamare una berlina coupè a quattro porte, un pò come quello che ha fatto la Volkswagen con la Passat CC. Secondo le prime foto spia, la piattaforma di telaio e le sospensioni richiamano, quindi, il buon progetto della Giulietta, mentre per quello che riguarda il cambio ci si è affidato a qualcosa di più classico e più attinente al mercato americano. Infatti, sulla Chrysler 200 ci sarà un cambio automatico ZF, uguale a quello che montano le Jaguar e le Land Rover con ottimi risultati. Non si tratta più del classico cambio a leva ma un moderno automatico a convertitore, leggero e con comandi al volante di tipo a paletta. Non sappiamo ancora se questa interessante versione della tre volumi americana possa arrivare in Europa, o fungere da base per una versione Lancia più adatta al nostro mercato.

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Mercedes E BlueTEC HYBRID

 

di Valerio Zuddas

 

La Mercedes E BlueTEC HYBRID è uno dei modelli più parsimoniosi della sua categoria, con una potenza di 150 kW erogati dal motore diesel e di 20 kW forniti dal motore elettrico, un consumo nel ciclo combinato di 4,5-4,4 l/100 km ed emissioni di CO2 di appena 119-116 g/km. Con questo modello, la casa tedesca fa un altro passo in avanti verso l’obiettivo dichiarato della mobilità a zero emissioni. Con la  combinazione di un motore diesel a 4 cilindri e un motore elettrico, infatti, questo modello di Nuova Classe E si colloca tra le vetture più efficienti della categoria. La E BlueTEC HYBRID è un punto di riferimento negli ambiti della parsimonia nei consumi,  della sostenibilità e del comfort. Il veicolo è molto silenzioso e a velocità inferiori ai 160 km/h il motore a combustione interna si spegne in rilascio. Questo accorgimento riduce sensibilmente i consumi e le emissioni. Il termine tecnico per questa tipo di locomozione è stato denominato funzione “Sailing”. Con la funzione supplementare “Sailing+”, attivabile manualmente con i comandi al volante, si possono ridurre ulteriormente i consumi: il recupero di energia si riduce al minimo e il motore a combustione interna rimane spento. Nelle accelerazioni importanti la funzione “Boost” incrementa notevolmente la dinamica di marcia grazie alla potenza congiunta dei due motori e l’alloggiamento delle batterie agli ioni di litio nel vano motore evita la riduzione delle dimensioni del bagagliaio. L’efficienza e la potenza sono straordinarie, con il propulsore diesel a 4 cilindri, coadiuvato dal motore elettrico, che si configura come uno dei gruppi propulsori attualmente più parsimoniosi della categoria, oltre ad essere estremamente silenzioso; la compatta e potente batteria agli ioni di litio accumula l’energia generata dal motore elettrico e quella recuperata in fase di frenata, per poi rimetterla a disposizione, nel moderno sistema propulsivo; il cambio automatico 7G-TRONIC PLUS di serie è studiato in modo specifico per la trazione ibrida; i passaggi dal motore a combustione al motore elettrico e i cambi marcia sono impercettibili per il guidatore e i passeggeri; l’elettronica di potenza gestisce automaticamente motore diesel e motore elettrico per garantire sempre la loro perfetta interazione; il motore elettrico assiste il propulsore diesel mettendo a disposizione una coppia massima supplementare di 250 Nm; il sistema innovativo di frenata a recupero di energia immagazzina nella batteria l’energia liberata in frenata, e, inoltre, la funzione ECO start/stop spegne il motore a combustione interna nelle soste, come, ad esempio, ai semafori ( la vettura riparte poi automaticamente utilizzando l’energia elettrica accumulata).

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Ducati Riding Experience 2014

 

di Valerio Zuddas

 

Dopo i successi delle edizioni precedenti, anche per il 2014 ci sarà la Ducati Riding Experience (DRE), la scuola di guida della casa di Borgo Panigale che aprirà ufficialmente le iscrizioni dal 16 dicembre prossimo (si potranno effettuare sul sito ufficiale della casa bolognese). Tante le novità nell’edizione 2014 della scuola ad iniziare dalle moto a disposizione dei partecipanti, come la 899 Panigale (corsi di pista di 1° e 2° livello), che presenta il nuovo motore Superquadro di 898cc con una potenza di 148 CV, e il Monster 1200 (per il corso intermedio), nominata “moto più bella del salone” dopo il suo debutto al Salone EICMA di Milano. I corsi DRE sono sempre più strutturati per soddisfare tutti gli appassionati e i motociclisti di ogni livello di esperienza, dal principiante allo specialista della pista. Partono da quello base, per gli esordienti delle due ruote, fino ad arrivare al Master di pilotaggio e alla Troy Bayliss Academy, per chi vuole ulteriormente migliorare ed ottenere alte prestazioni in pista. Per il 2014 il DRE propone, per il Corso Pista primo livello e il Corso Master di pilotaggio, un nuovo format per preparare al meglio gli allievi ad una guida veloce e sicura, grazie ad uno specifico approfondimento didattico prima dell’esperienza su pista. Per raggiungere questo obiettivo, i corsi si svolgeranno in 2 giorni. Il pomeriggio del primo giorno si terrà un briefing teorico ed esercizi finalizzati al corso in Pista di primo livello. Per il Master di pilotaggio, quello più avanzato, ci sarà un incontro di circa due ore con Alessandro Valia, responsabile del corso Master e collaudatore ufficiale Ducati per le moto di serie e con Dario Marchetti, responsabile degli istruttori. ll Corso Pista di secondo livello rimane invariato rispetto alla passata edizione. È strutturato per chi ha già esperienza in pista ma vuole imparare a migliorare ed incrementare la velocità di ingresso e percorrenza in curva, sfruttare al massimo l’accelerazione, perfezionare la fluidità dello stile di guida e acquisire ulteriore sicurezza nella guida sportiva. Confermata la Troy Bayliss Academy, il corso di altissimo livello tecnico (in cui  l’istruttore sarà il pluri Campione del Mondo) che è rivolto a soli 5 partecipanti esperti, che hanno già confidenza con la pista e che vogliono imparare a sfruttare al massimo le potenzialità del proprio mezzo. La moto utilizzata per questo corso sarà la 1199 Panigale S che solo per l’ Academy avrà lo scarico Termignoni. I corsi in Pista di 1° e 2° livello ospiteranno al massimo 50 iscritti divisi in gruppi di 5 persone, il corso Master accoglierà, invece, 12 iscritti, suddivisi in gruppi di 3 persone, mentre il corso Academy sarà limitato ad un numero massimo di 5 persone per ogni data. Ogni gruppo sarà guidato da un istruttore esperto e qualificato. La partecipazione ai Corsi in pista (1° e 2° Livello, Master ed Academy) è riservata, solo ed esclusivamente, a coloro che sono in possesso della patente A senza limitazioni di cilindrata. Ci sarà, inoltre, anche il corso intermedio e il corso base. Il corso Intermedio sarà per quanti desiderano migliorare la tecnica di guida su strada e la sicurezza, e prevede l’utilizzo della Multistrada 1200, dell’Hypermotard e della Hyperstrada, moto versatili e divertenti su ogni tracciato. La novità sarà, però, nel parco moto del corso intermedio, il nuovo Monster 1200, dotato del potente motore 1198 Testastretta 11° DS straordinariamente fluido e corposo ed estremamente confortevole grazie anche all’ innovativo sistema di regolazione dell’altezza della sella, equipaggiato anche con il sistema di controllo di trazione a 8 livelli, ABS a 3 livelli e Ride-by-Wire a 3 livelli, associati ai Riding Mode Ducati, che si possono selezionare attraverso il pulsante di ritorno frecce. La partecipazione a questi corsi comprenderà l’utilizzo della moto, gli istruttori, il pranzo e il kit di benvenuto.

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Yaris Hybrid R: l’ibrido diventa sportivo

 

di Valerio Zuddas

 

Il concept della Toyota Yaris Hybrid R, presentato a Francoforte lo scorso settembre, racchiude diversi contesti, da quello urbano a quello sportivo, ed è stato creato per mostrare al pubblico i possibili sviluppi della tecnologia ibrida, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni e il piacere alla guida. Facendo riferimento alla versione 3 porte del modello, la trasmissione ibrida di questa vettura unisce un motore benzina 1.6 a due potenti propulsori elettrici offrendo le prestazioni di una trazione integrale elettrica ed “intelligente”. Le ruote anteriori sono spinte da un motore turbo 1.6 da 4 cilindri e 300 CV a iniezione diretta, sviluppato appositamente dalla Toyota Motorsport GmbH (TMG) secondo il regolamento previsto dalla FIA (Federation Internationale de l’Automobile) per un’unità da utilizzare in diverse discipline automobilistiche. La trazione alle ruote posteriori è invece fornita individualmente da due propulsori elettrici con 60 CV ciascuno, già presenti nella Yaris Hybrid. La trasmissione ibrida libera quindi una potenza totale di 420 CV. I due motori elettrici sono utilizzati come generatori di energia durante le fasi di frenata, fornendo una potenza supplementare in accelerazione. Come già visto nella TS 030 Hybrid, l’energia recuperata durante le frenante viene immagazzinata all’interno di un super-accumulatore. Nella Yaris Hybrid-R l’accumulatore è situato sotto il sedile posteriore, nella stessa posizione in cui si trova la batteria sulle versioni standard. Rispetto alla batteria ibrida al nichel-idruro di metallo, però, questo super-accumulatore risulta particolarmente adatto alle auto sportive grazie all’elevata densità di potenza e alla elevata velocità di ricarica. Tra il motore e il cambio sequenziale a sei rapporti, c’è un terzo motore elettrico da 60 CV che agisce da generazione in due diverse situazioni: nella decelerazione, per fornire energia al super-accumulatore, e durante l’accelerazione, per garantire potenza immediata ai propulsori elettrici posteriori. Se la potenza fornita alle ruote anteriori rischia di metterne in crisi l’aderenza, il generatore viene utilizzato come una sorta di sistema di controllo avanzato della trazione, che trasforma la coppia in eccesso in energia elettrica da destinare alle ruote posteriori, incrementando l’accelerazione e migliorando l’handling del veicolo. Per quanto riguarda il design, l’automobile si rifà ai nuovi modelli Toyota, dal look aggressivo. Le novità sono i gruppi ottici, la griglia anteriore più ampia e i dettagli blu e neri in contrasto con il colore bianco della scocca. Il design del paraurti incorpora due ampie prese d’aria e luci di marcia diurne a LED di colore blu, che contribuiscono al raffreddamento dell’impianto frenante anteriore, mentre la forma del paraurti inferiore è studiata per incanalare centralmente il flusso dell’aria sotto il veicolo. I passaruota hanno cerchi TRD da 18” con pneumatici 225/40 R18 Michelin Pilot Sport Cup dall’impronta asimmetrica, che ricorda le linee sportive della Yaris Hybrid-R. Questi pneumatici, ideali sia su strada che su pista, sono il risultato della vincente collaborazione tra Michelin e il team Toyota impegnato nel Campionato Mondiale FIA Endurance. I dischi dei freni, sportivi, sono abbinati a pinze a sei pistoncini sulla parte anteriore e da pinze a quattro pistoncini sul retrotreno. Il tappo del serbatoio, posizionato sul montante posteriore, consente una rapida apertura e semplifica le operazioni di rifornimento. Al posteriore, le luci a LED mantengono invariata la forma della versione di serie, mentre un esclusivo spoiler è stato posizionato sul tetto, ed il nuovo paraurti incorpora un ampio diffusore con tubo di scarico posizionato tra due estrattori.

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McLaren P1 da record

 

di Valerio Zuddas

 

Secondo le ultime indiscrezioni, la McLaren P1 avrebbe superato il record detenuto dalla Porsche 918 Spyder (6’57’’) sulle famigerate curve del Nurburgring, pista lunga oltre 20 kilometri, dove passa ogni nuova auto sportiva del pianeta per la gioia del pubblico che sembra gradire non poco questa “guerra mediatica”. L’obiettivo delle vetture che si cimentano in questo “inferno verde” è quello di abbattere il muro di 7 minuti, limite impensabile fino a qualche anno fa, raggiunto grazie all’esasperazione aerodinamica e ai potentissimi powertrain ibridi. Da Woking ancora non c’è l’ufficialità, ma sul canale ufficiale di McLaren è stato celebrato con un video il successo della nuova hypercar ibrida della Casa inglese sul circuito tedesco. Non sono stati ancora resi noti i dati di quello che sarebbe un vero e proprio trionfo (si parla di 6’47’’) ma sembra che la velocità media tenuta durante la prova sia stata di 178 km/h. Tutti sono, comunque, in attesa che anche la più potente casa produttrice di auto da corsa, la Ferrari, si presti alla durissima prova di Nurburgring.