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Suzuki Ignis: a Tokyo la sua prima volta

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Da prototipo a realtà: è questo il percorso che ha fatto la Ingis, ultima nata in casa Suzuki che verrà presentata al prossimo Salone di Tokio (30 ottobre – 9 novembre). Inizialmente veniva identificata con il nome di i-M4, concept car che il marchio giapponese ha più volte messo in bella mostra, adesso però è pronta per essere messa in produzione ed entrare in commercio, con un nome diverso ma non nuovo, in cerca di riscatto: la Ignis, infatti, era già stata prodotta qualche anno fa in collaborazione con Subaru, ma non aveva trovato riscontro nel mercato europeo. Aleggia ancora un velo di mistero intorno a questa vettura a metà tra la city car ed il cross over (3,70 metri di lunghezza), perché Suzuki vuole che il suo piatto venga completamente assaporato durante i giorni della kermesse nipponica. Intanto però qualche foto è stata diffusa, ed è proprio da queste che si nota come sia esattamente improntata sulla concept i-M4, con poche, leggere, differenze per quanto riguarda la grafica dei fari, il paraurti posteriore e il profilo laterale. Dalle immagini degli interni si vede un abitacolo in configurazione 2+2 con un grande display centrale utile a gestire il sistema di infotainment, e ancora una plancia bicolore. Per i motori non c’è ancora nulla di ufficiale, ma si parla di un 1.0 turbo e di un ibrido con propulsore 1.2 combinato ad un’unità elettrica; probabile la presenza di un cambio automatico, di serie sicuramente la trazione anteriore con la possibilità di richiedere quella integrale. La nuova Ignis generata da un concept, a sua volta darà poi vita ad un altro prototipo, una Ignis sportiva con trazione integrale permanente; ques’ultima è stata pensata per i giovani, con forme più moderne, ruote maggiorate e specifiche modanature dei passaruote. Rimanendo in tema di concept, sempre alla mostra di Tokyo Suzuki presenterà la Air Triser, monovolume destinato al mercato dell’India, e la Mighty Deck, una duttile minicar pick-up.

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Salone di Francoforte: tutto pronto per il debutto della nuova Suzuki Baleno

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Debutterà al Salone di Francoforte (in scena dal 15 al 27 settembre) la nuova Suzuki Baleno. L’importante kermesse automobilistica tedesca aggiunge così alla sua lista di anteprime mondiali anche questa attesissima berlina compatta. La casa giapponese ha da sempre un grande impegno nel segmento B, precisamente dal 1955 quando nacque la “Suzukilight”. Il nome della Baleno deriva invece da un’altra automobile, un’utilitaria, prodotta per sette anni a partire dal 1995. Ma se al passato deve il nome, le analogie finiscono qui e lasciano il posto alle novità che sono davvero tantissime. A voler comunque cercare un predecessore, lo troviamo nel concept Sukuzi iK-2 che fu svelato lo scorso marzo al Salone di Ginevra  Nell’analisi delle innovazioni partiamo prima di tutto la tecnologia microibrida che riduce i consumi senza però aumentare peso e i costi tipici delle ibride.  Quanto ai motori, la Nuova Baleno vanta il Boosterjet 1.0 dotato di iniezione diretta e turbocompressore, mentre la componente ibrida ‘smart’ Shvs (Smart  Hybrid Vehicle by Suzuki) pone le sue basi su un componente integrato alternatore/motorino di avviamento con funzioni di assistenza al motore termico e dovrebbe permettere di abbattere notevolemtne le emissioni. C’è poi un evoluto sistema Start&Stop e il sistema di recupero Ene – Charge.  Dalle prime immagini che la Suzuki ha fatto circolare si può apprezzare il design caratterizzato da armonia ed eleganza, la Nuova Baleno sarà probabilmente esclusivamente cinque porte, una vettura spaziosa e robusta, funzionale, con telaio rigido ma leggero (con ottimi effetti in termini di piacere di guida) sviluppato su una piattaforma di nuova generazione e con un bagagliaio dalle ampie dimensioni.  Ricordiamo, inoltre, che l’adozione dell’innovativa piattaforma modulare è finalizzata alla realizzazione di una gamma futura.  Per trovarla sul mercato dovremo attendere la primavera del prossimo anno, quando dovrebbe esserci il debutto anche nelle concessionarie europee.

Top Foto, Suzuki Vitara

Suzuki Vitara

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Dopo ben venticinque anni, Suzuki lancia la quarta generazione della Vitara: un’automobile fortemente rinnovata e innovativa. Più corta di tredici centimetri rispetto al modello precedente (precisamente le sue dimensioni sono 4.175 mm di lunghezza e 1.610 di altezza) la diminuzione più consistente è quella relativa al peso, ben 360 kg in meno. Ciò, abbinato all’uso di acciaio ad alta resistenza, si tramuta in un importante risparmio di C02, per una vettura che dimostra grande interesse all’ambiente. Il look è quello del fuoristrada, un’auto solida con grandi ruote e un’opportuna distanza da terra. Si può inoltre personalizzare scegliendo tra tanti colori diversi con una combinazione interni ed esterni. Tanto confort e spazio all’interno, con molti portaoggetti e un bagagliaio che in situazione normale, quindi con il sedile posteriore alzato, misura 375 litri. Quanto alla tecnologia, non poteva mancare il display touchscreen da 7 pollici che, tra i vari vantaggi, ha anche quello di poter essere utilizzato indossando i guanti. Naturalmente è compatibile con qualsiasi tipo di smartphone. La vettura è disponibile con trazione a due o quattro ruote e si può scegliere tra gli allestimenti V.Cool e V-Top. La Suzuki Vitara offre davvero tutto quello che può rendere magnifica l’esperienza di guida: cerchi in lega da 17’’, climatizzatore automatico, vetri posteriori oscurati, Start&Stop, schermo da 8 pollici con MirrorLink, retrocamera e sistema RBS (radar Brake System) che avverte il conducente in caso di collisione imminente e attiva la frenata di emergenza. Grazie al sistema a gestione elettronica AllGrip si possono selezionare quattro diverse modalità di guida per affrontare al meglio qualsiasi situazione: Auto, Sport, Snow e Lock. Auto è la modalità di default, da scegliere in condizioni di guida normali visto che permette anche di risparmiare carburante. In caso di strade tortuose Sport è l’ideale, mentre per strade innevate e scivolose è un forte aiuto la modalità Snow. Per finire, Lock è da preferire quando l’auto deve districarsi da sabbia, neve o fango. Quanto ai motori sono disponibili l’1.6 benzina con cambio manuale a cinque o sei marce o automatico a sei marce e l’1.6 diesel con cambio a sei rapporti e con il nuovo sistema EGR. In Italia la Suzuki Vitara sarà disponibile a partire da 19.900 euro, un’offerta lancio che terminerà a fine aprile.

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Motodays 2015

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Anche quest’anno abbiamo assistito al momento in cui il mondo delle due ruote incontra la Capitale e in generale tutta l’Italia centrale e meridionale, dal 5 all’8 marzo protagonista la settima edizione del Motodays, ospitata dalla Fiera di Roma. Alle innumerevoli moto da vedere vanno aggiunti i tanti eventi organizzati all’interno del Salone ed anche al suo esterno, visto che oltre ai sei padiglioni occupati dagli stand, sono state allestite sei aree esterne di cui una con pista per Enduro e Supermoto. Ad un evento così importante non potevano mancare tutte le maggiori case motociclistiche: Ducati, Scrambler, BMW, KTM, Suzuki, Yamaha, Honda, Norton, Triumph, Kymco, Gruppo Piaggio e molte altre; tanti i personaggi importanti che hanno partecipato, come il pilota romano di Moto2 Simone Corsi, i ducatisti Andrea Iannone  e Davide Giugliano, e ancora Leon Haslam e Jordi Torres dell’Aprilia. Quattro i temi principali del Motodays, e ad ognuno è stato dedicato uno spazio: partendo dalla zona Kromature pensata per gli appassionati di customizzazione, passando per il Motodays Vintage allestito in stile anni ’80 e per il Days on the Road creato per gli amanti dei viaggi su due ruote, si finisce nell’Area Green, dove il vero protagonista è l’ambiente. Uno degli spazi più grandi lo ha preso sicuramente Yamaha, che ha diviso la sua area per “famiglie”, ovvero Urban, Off-Road e Sport, più vari mini-stand per ogni Club della casa giapponese. Tra le novità qui abbiamo trovato la nuova YZF-R1, dotata di un’elettronica avanzatissima, di un 4 cilindri frontemarcia crossplane da 200 cavalli, e soprattutto di una colorazione in bianco e rosso mai vista prima. Nella parte Urban tutti gli scooter Yamaha, dagli X-Max nelle diverse potenze, a due esemplari del nuovo T-Max, entrambi con la stessa cilindrata, ma uno nella speciale versione IRON MAX; infine all’interno di un piccolo recinto abbiamo potuto osservare una serie di modelli dall’estetica creativa e personalizzati dalla casa stessa. Nello stesso padiglione, Triumph mette sul suo piedistallo la nuova Tiger 800 XR, fornita di Cruise Control e soprattutto unica del segmento ad avere un sistema di mappe inseribili per la navigazione; ovviamente c’erano le versioni aggiornate delle più classiche Bonneville, Newchurch, Thruxton Ace, Spirit e Scrambler, alcune delle quali super personalizzate e create direttamente dalla famosa Numero Tre, la concessionaria romana autorizzata di Triumph. Suzuki ha messo in mostra poi alcune delle due ruote già viste ad EICMA, che rappresentano comunque una novità tanto per Roma quanto per il fatto che non le vedremo sul mercato prima di Aprile, come la GSX-S1000 ABS e GSX-S 1000F ABS, o le Sport Roadster e Super Sport Torunig. Nella sezione delle Enduro Suzuki spicca la V-Strom 1000 ABS nell’allestimento No Compromise, con cerchi a raggio per favorire la guida off-road; neanche l’ambiente è stato trascurato, infatti nello stand giapponese abbiamo trovato lo scooter cittadino Suzuki Address, un 113 cc raffreddato ad aria che permette di fare fino a 49 km con un litro. Per quanto riguarda Ducati al Motodays, riflettori puntati  sulla nuova Multistrada 1200 S, e in particolare sotto la sua sella, dove è posizionato l’inedito motore Testastretta DVT con distribuzione desmodromica e doppio variatore di fase; non passa di certo inosservata la 1299 Panigale S, che essendo troppo potente per il regolamento di gara di SuperBike, si presenta anche nella versione da pista 1199 Panigale. Sorprendono anche la nuova Ducati Davel Titanium, innovativa nei materiali di costruzione, e la nuova Ducati Monster, vista in questo salone per la prima volta con colorazione Straight; parte dello stand di Borgo Panigale è stato dedicato al marchio Scrambler e a quattro dei suoi modelli, differenti nel tipo di assetto ma simili per le possibilità di accessorizzazione e personalizzazione. Honda invece ha tenuto tutti sulle spine fino all’apertura dell’evento, per poi rivelare la sua anteprima mondiale rimasta fino ad allora segretissima: il nuovo SH 300 ABS, con un telaio rivisitato, un motore a bassi consumi e pronto ad essere omologato Euro 4, il primo in assoluto. Sempre dal lato scooter, c’è il nuovo Forza 125 visto al Salone di Parigi, e il rinnovato Integra 750, mentre tra le moto spiccano le classiche CB500F, CB1000R e VFR1200F. Tante due ruote curiose nello stand allestito dalla rivista Bikers Life, l’organizzatrice dell’ Italian Motorcycle Championship, una sorta di concorso di bellezza della moto di cui Roma è diventata una delle tappe più importanti; qui abbiamo potuto vedere oltre sessanta moto con colorazioni ed allestimenti veramente particolari, create principalmente da preparatori professionisti ma anche da privati. Ovviamente al Motodays si è pensato al motociclista a 360 gradi, e infatti oltre alle grandi case produttrici di veicoli ci sono anche quelle di abbigliamento ed accessori, come ad esempio Dainese con il suo primo airbag per centauri, il D-Air, o Giannelli e Arrow con le loro nuove marmitte X-Pro e Exhaust. Motodays 2015 è  quindi moto, scooter, accessori, V.I.P., eventi, spettacoli, prove su strada e tanto altro ancora: come al solito, l’esposizione romana non lascerà delusi i suoi spettatori.

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Suzuki V-Strom 650 XT: dinamismo e avventura

 

di Leonardo Frenquelli

 

Se si parla di enduro stradale, non è possibile non pensare alla Suzuki. Con la V-Strom 650, la casa di Hamamatsu ha colto in pieno le tendenze di mercato e, probabilmente, ne ha dettate delle nuove. Anche grazie a questo modello infatti, la febbre “crossover” ha contagiato anche il mercato delle due ruote. Dopo più di dieci anni di successi, la necessità era soltanto quella di avere a disposizione un modello più adatto all’avventura ed al Touring; nasce così la V-Strom 650 XT ABS. Già disponibile sul mercato, è esattamente il compromesso che i più appassionati chiedevano alla Suzuki che, dall’ottima base della 650, ha tirato fuori l’anima più dinamica ed adatta ad ogni situazione. Non ci sono molte differenze sotanziali, ad esempio, sono stati mantenuti il telaio doppio trave ed il forcellone in alluminio, che garantiscono un peso contenuto ed una tenuta di strada di ottimo livello. La carenatura dell’avantreno presenta un particolare “becco”, richiamo della storia DR Big 750 del 1988 e per questa XT sono disponibili cerchi  a raggi DID, compatibili con degli pneumatici tubeless. Per chi non si accontentasse della versione ABS, si può optare anche per la ACC, con più optional di listino, come borse laterali rigide e bauletto posteriore. Accanto ad un migliorato sistema di freni e sospensioni, c’è sempre l’oramai classico bicilindrico a V, marchio di fabbrica di casa Suzuki. Il V-Twin, longitudinale a 90°, è un quattro tempi da 69 cavalli e 60 Nm di coppia, che rientra nei parametri di omologazione Euro3. Per ampliare la possibile scelta del cliente sono quattro le colorazioni disponibili, grigio opaco, bianco, blu e rosso, giusto per non farsi mancare nulla. Questa speciale V-Strom 650 XT è acquistabile a partire da 9.650 euro e completa il curriculum di una moto che ha poco da invidiare alle altre “sorelle” del settore.

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Suzuki Celerio: la city car piccola ma spaziosa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si è fatta vedere per la prima volta in assoluto all’ultimo Salone di Ginevra la nuova Suzuki Celerio, ma nelle nostre concessionarie non è ancora arrivata, bisogna aspettare ancora un mese o poco più. La Celerio fa parte del segmento delle city car e prenderà il posto delle Alto e della Splash, le dimensioni sono quindi contenute, ma vanta comunque una grande abitabilità. Per essere più precisi, è lunga 3,6 metri, larga 1,6 m e alta 1,53, queste misure le consentono di essere molto agile nel traffico cittadino e di essere parcheggiata con grande facilità, allo stesso tempo però l’interno è molto confortevole ed ha un bagagliaio di 254 litri, uno dei più spaziosi della categoria. Rimanendo dentro, troviamo i tessuti dei sedili parzialmente colorati così come lo sono anche i pannelli porta, mentre la plancia è grigia e nera; il design dei comandi è abbastanza classico, sono comunque facili da utilizzare e molto intuitivi. Le motorizzazioni disponibili saranno due: un propulsore K10B da 68 cavalli e un K10C da 90 CV, capaci di percorrere con un solo litro fino a 23 km e di garantire emissioni di CO2 di 90g/km; non male anche le prestazioni, in particolare quelle del primo motore menzionato, in grado di portare la vettura ad una velocità massima di 155 km/h con una coppia di 90 Nm a 3.500 giri. Sono nuovi anche i tipi di cambio montati sulla Suzuki Celerio, per i quali si potrà scegliere tra una trasmissione manuale a 5 marce e una meccanica robotizzata con un attuatore elettroidraulico che regola gli innesti e la frizione, l’Auto Gear Shift. Al momento del lancio in Italia sarà messo a disposizione degli acquirenti solo il motore K10B con cambio manuale, ma ci saranno due diverse versioni tra cui scegliere, la Celerio GL e la Celerio GLX, entrambe a cinque posti. La prima avrà di serie: aria condizionata, 4 airbag, ABS con ESP, Brake Assist Function, lettore CDMP3, dispositivo Bluetooth e presa USB. Oltre a queste dotazioni, sulla GLX ci saranno anche volante in pelle, cerchi in lega, fendinebbia, specchietti in tinta elettrici e riscaldati. Tra gli optional ci sono dei profili in plastica non verniciata che possono essere aggiunti a porte e passaruota, in grado di dare alla vettura quasi le sembianze di un SUV. Forse esternamente le forme sono un po’ troppo tradizionali e non innovative, ma il vero punto di forza della Celerio è sicuramente il rapporto qualità/prezzo, in quanto le prestazioni e le dotazioni fino ad ora descritte saranno disponibili con una spesa che sarà sicuramente inferiore ai 10 000 euro.

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Euro NCAP: ecco i risultati

 

di Leonardo Frenquelli

 

Sono pronti i risultati dei test Euro NCAP di quest’ultima sessione. Sotto la lente d’ingrandimento c’erano la tedesca BMW, le Nissan Pulsar e Suzuki Selerio di casa nipponica, la Skoda Fabia e la statunitense Tesla Model S. Risultati ottimi, da Cinque Stelle, per tutti i veicoli, ad eccezione della vettura Suzuki: tre stelle. La Celerio, sotto il punta di vista della sicurezza attiva, risulta carente per la limitatezza di disponibilità di dispositivi avanzati e riguardo a tutte le altre, si sono constatate mancanze relative a diversi dettagli, di varia natura. Quando si tratta di sicurezza passiva, quella attinente principalmente la salvaguardia interna del veicolo per il passeggero ed il pilota, ancora la Celerio, stavolta in compagnia della Skoda Fabia comunque eletta a cinque stelle, ma non perfettamente efficiente nella protezione dal colpa di frusta a chi è dentro il veicolo. Ha avuto qualche problema iniziale nei crash-test frontali, subito risolti ed altre correzioni da fare, come i dati riguardo ai danni ai pedoni da cofani in caso di urto frontale, dai quali spicca solo Nissan ed alcune incertezze sui sistemi di protezione della sicurezza dei bambini di tre anni, sempre nell’evenienza di un urto frontale.

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Sbarca in Italia la Suzuki Jimny, anche nella speciale versione Arì

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Suzuki fa debuttare sul mercato italiano la sua nuova gamma, la Jimny 2015, anche nella sua speciale versione Arì Limited Edition, di cui ne verranno prodotti solamente 100 esemplari. Arì in giapponese vuol dire formica, e proprio con una performance da formica si è presentata la speciale 4×4 Suzuki: nella scorsa edizione del 4×4 Fest tenutosi a Marina di Carrara, la Jimny Arì ha trainato per 100 metri una bisarca con sopra altre otto Jimny, per un totale di 30 tonnellate,  un peso di gran lunga superiore al suo, proprio come farebbe il laborioso insetto. Tornando alla vettura, la Arì si basa sulla Jimny Evolution+, ma ha un proprio colore specifico, il Cool Khaki Pearl, e dei fascioni laterali paracolpi grigio scuro; il nome appare sui copriruota rigidi in tinta e sul montante centrale, sotto forma però di ideogramma giapponese.  Inoltre, al prezzo finale di 18.910 euro, lo speciale allestimento Arì prevede vetri oscurati, fari fendinebbia, maniglie in tinta, cerchi in lega leggera da 15 pollici, mancorrenti sul tetto in nero e grigio, e all’interno volante, sedili e poggiatesta in ecopelle. Sotto al cofano troviamo gli stessi componenti della “classica” Jimny, ossia un motore 1.3 benzina da 85 cavalli con cambio manuale a 5 marce.

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Nuova Vitara, acquistabile nel 2015, visibile ora a Parigi

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Durante la scorsa estate eravamo riusciti a intravedere qualche dettaglio grazie ad alcune immagini e teaser mostrati da Suzuki, oggi possiamo vedere in tutta la sua completezza il nuovo fuoristrada della casa giapponese: a Parigi c’è anche la Vitara. Guardandola ci si accorge che esteticamente riprende molto dai precedenti modelli, ma guidandola si capisce che ha qualcosa in più rispetto agli altri veicoli della stessa categoria: grazie al sistema AllGrip, infatti, è possibile gestire le quattro ruote motrici facilmente e in quattro diverse modalità, cioè Auto, Snow, Sport e Lock. La nuova Vitara non ha un’ampia gamma motori, sono previsti solamente due 1.6 da 120 cavalli, uno a benzina e uno turbodiesel, e sono gli stessi della S-Cross, come lo è anche la barra di torsione con sezione a U delle sospensioni posteriori, a differenza di quelle anteriori che usano montanti McPherson. Sulla nuova Suzuki è poi garantita la sicurezza, non solo grazie ai freni a disco con gli anteriori auto ventilanti, ma soprattutto per merito del pacchetto di dispositivi di assistenza alla guida fornito di radar anteriore. Del pacchetto fanno parte il Cruise Control Adattivo, capace di mantenere le distanze di sicurezza dall’auto che si ha davanti e di far partire la frenata automatica di emergenza anche ad alte velocità. Tecnologia arricchita poi dal nuovo display touch da sette pollici per il sistema di infotainment, il quale ha la piena connettività per tutte le app dei maggiori sistemi operativi degli smartphone. La quarta generazione di Vitara è quindi possibile vederla in questi giorni nel Salone dell’auto francese, ma la produzione, che avverrà in Ungheria, non partirà prima dell’inizio del 2015.

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Il nuovo volto della Suzuki Vitara

 

di Leonardo Frenquelli

 

La Suzuki ha reso nota la prima immagine ufficiale ed il primo video teaser di un nuovo modello che segna un passo importante nella storia del marchio. Stiamo parlando del restyling della storica Vitara, caposaldo della produzione nipponica in ambito di fuoristrada, che per il 2015 reindirizza del tutto il mercato di questo veicolo. Dalle prime indiscrezioni e da quanto possibile apprendere dalle immagini, la Suzuki ha deciso di dare una nuova impronta alla Vitara, passando dal puro “off-road” ad un crossover più duttile ed aperto ad una maggiore frangia di mercato. Fonte ispiratrice è stata indubbiamente la iV4 Concept, modello che era stato reso noto in occasione del Salone di Francoforte 2013. La casa di Hamamatsu ha prodotto così un design sostanzialmente diverso dalla prima versione e punterà moltissimo sulla personalizzazione del veicolo: nuove opzioni per interni ed esterni, come la possibilità di rendere la propria Vitara di due colori diversi e molte altre particolarità. Per essere aperti a più clienti possibili sarà disponibile sia a un sistema di trazione integrale, il nuovo AllGrip 4WD, molto noto sul mercato giapponese, sia la classica versione a due ruote motrici. Fino ad ora non sono state rese note le specifiche tecniche riguardante le motorizzazioni di gamma, se non che saranno disponibili sia diesel che benzina, entrambi con molta attenzione alle basse emissioni. La nuova Vitara sarà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Parigi, previsto tra il quattro ed il diciannove ottobre, per poi essere disponibile sul mercato a partire da marzo 2015.