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Jaguar: in arrivo il nuovo SUV E-Pace

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo F-Pace, Jaguar vuole proseguire il suo cammino sul viale del successo chiamato SUV con la nuova compatta ad alte prestazioni E-Pace. Il primo ha fatto registrare numeri da capogiro, facendo salire le vendite della casa inglese dell’83% nell’anno fiscale 2016-2017, il secondo non vorrà essere da meno e verrà presentato in anteprima mondiale il prossimo 13 luglio a Londra. La E-Pace è costruita sulla stessa piattaforma della berlina XE, adotta la trazione integrale AWD Jaguar e sarà spinta dai prestazionali motori Ingenium, sia diesel che benzina. Ad un prezzo base di 36.800 euro, fornirà una vasta gamma di tecnologie per la sicurezza e per il massimo confort, cercando di creare un feeling solido e perfetto tra pilota e vettura. All’annuncio della presentazione, Ian Callum, Jaguar Directro of Design, ha cosi commentato l’arrivo del nuovo SUV del Giaguaro: “La combinazione tra un design sportivo e le tipiche prestazioni Jaguar garantirà alla E-Pace di primeggiare nel suo segmento. Ogni Jaguar viene progettata per eccitare i sensi e riteniamo che la E-Pace riesca in questo intento pur mantenendo la propria spiccata personalità”

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Hyundai: si svela Kona, il nuovo SUV compatto

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il grande giorno è arrivato, dopo il vedo-non vedo del teaser di qualche giorno fa, la nuova Hyundai Kona si è svelata al mondo prima e all’Italia poi. Sì perché proprio ieri (martedi 13 giugno) è avvenuta la doppia presentazione, quella mondiale ovviamente tenutasi in Corea del Sud alla quale è seguita la presentazione europea a Milano. Kona rappresenta il SUV compatto visto da Hyundai, va a prendere posto accanto alle più grandi Tucson e Santa Fe e risulta ovviamente più contenuta nelle dimensioni rispetto ad esse: lunghezza di 4,16 metri, larghezza 1,8 m, altezza 1,5 m e passo di 2,6 m. La grande novità è la piattaforma sulla quale è stata sviluppata, in grado di supportare sia la trazione integrale che quella elettrica, con quest’ultima che arriverà entro la fine del 2017 non facendo parte delle motorizzazioni  inizialmente annunciate; per il mercato europeo, al lancio sono previsti i benzina 1.0 T-GDI da 120 CV (quello con più aspettative in termini di volumi) e il top di gamma 1.6 da 177 cavalli. Dal lato diesel, non arriverà prima del 2018 il nuovissimo diesel 1.6 già in regola con i futuri parametri di inquinamento, mentre nel listino italiano il quattro cilindri turbodiesel sarà disponibile nelle potenze di 115 e 136 Cavalli. Il design di Hyundai Kona è moderno e presenta forme ben proporzionate, adotta la Cascading Grille distintiva della nuova generazione Hyundai, una sorta di protezione che domina il design anteriore, e sembra in generale che tutta la vettura indossi un’armatura. Internamente la plancia ha uno schermo a colori a sfioramento da 7” estendibili a 8”, il quale permette di avere connessione internet satellitare con sette anni di servizi “live” inclusi nel prezzo: informazioni aggiornate su meteo, traffico, autovelox; sarà invece un optional il vano con ricarica wireless per smartphone. Sempre in tema tecnologico, ci saranno l’head up display ed il multimedia system compatibile con i sistemi Apple CarPlay e Android Auto, e a livello di assistenza alla guida faranno parte della dotazione la frenata automatica d’emergenza con rilevamento veicoli e pedoni, sistema di mantenimento della corsia, abbaglianti automatici, rilevamento stanchezza del conducente, allerta per l’angolo morto e per le collisioni laterali in fase di retromarcia.

Copyright Wiiliam CROZES @ Continental Productions

Nuovo Citroen C3 Aircross: Suv compatto e confortevole

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si rinforza costantemente l’offensiva SUV del gruppo PSA, dopo la vittoria del Car of the Year con Peugeot 3008 e l’inedita DS7 Crossback, in Citroen si prosegue con la linea Aircross della quale entra a far parte il nuovo C3 Aircross. Un SUV definito “people minded” perché creato per soddisfare qualsiasi tipo di aspettativa, offrendo 85 combinazioni per la carrozzeria e 5 per gli interni ma soprattutto un abitacolo accogliente e tecnologico. Le dimensioni, pari a lunga 4,15 metri, larga 1,76 m e alta 1,64m, sono quelle tipiche dei SUV compatti. così come altre caratteristiche estetiche: 20 mm in più dal suolo rispetto alla berlina C3, una posizione di guida alta, protezioni con effetto alluminio, ruote molto grandi e profili dei passaruota in evidenza. Lo stile, invece,  richiama ovviamente il concept C-Aircross presentato allo scorso salone di Ginevra, fatto di forme rotondeggianti, vivaci dettagli colorati (disponibili 4 Pack Color oltre al gran numero di tinte per carrozzeria e tetto) e vetri posteriori ad effetto “veneziana”. Gli interni sono votati al benessere di guidatore e passeggeri perché seguono il programma “Citroen Advanced Comfort”, il quale prevede sedute ampie, grande modularità ed una capacità che va da 410 a 520 litri con i sedili posteriori alzati, fino a 1289 litri a sedili abbattuti. Chi vi sale a bordo può inoltre beneficiare del vano specifico per la ricarica wireless dello smartphone, di diversi vani portaoggetti, e tecnologicamente parlando di funzione Mirror Screen su display touch da 7 pollici compatibile con AndroidAuto, AppleCarPlay o Mirrorlink. La navigazione è gestibile tramite il Citroen Connect Nav con mappe 3D e riconoscimento vocale, a cui si aggiungono Citroen Connect Box con Pack SOS e assistenza, per la chiamata automatica di emergenza. Il tetto panoramico contribuisce ad avere un’ottima luminosità mentre la tecnologia favorisce la guida: head up Display, Active Safety Brake, riconoscimento limiti velocità, Park Assist e ancora Citroen Connect Nav. Citroen C3 Aircross è fondamentalmente un’auto pensata per la città, ma sa anche come comportarsi in altre situazioni grazie a sistemi come il Grip Control con Hill Assist Descent. La gamma motori è abbastanza ampia, vengono infatti proposti tre benzina (PureTech 130 e PureTech 82 e 110 con manuale o automatico) e due diesel (BlueHDi 100 e 120 con rapporti manuali); il prezzo non è stato ancora svelato, ma sappiamo che arriverà sul mercato europeo per la fine del 2017.

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DR: al Salone di Torino Dr 4 guida la nuova gamma

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Con l’apertura del Salone di Torino si mostra anche la rinnovata gamma DR ma gli occhi saranno puntati tutti sulla nuova DR4, SUV-Crossover di medie dimensioni che avrà l’arduo compito di rafforzare il marchio sul mercato ed in particolare la sua presenza nel segmento dei crossover. Il nuovo modello nasce dalla partnership con i cinesi Jac iniziata lo scorso dicembre ad un’altra kermesse, il Motorshow di Bologna, e rappresenta una sorta di ponte tra le sorelle DR3 e DREvo5. Le dimensioni rimangono abbastanza contenute, 4,32 m di lunghezza, 1,76 m di larghezza e 1,64 m di altezza con un passo di 2,56 m. La dotazione è la stessa delle altre DR, con sensori di parcheggio e telecamera posteriore, climatizzatore, tetto apribile e infotainment con interfaccia smarthone, mentre per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida troviamo cruise control, controllo elettronico di trazione, frenata assistita e controllo della stabilità. Esclusivo per DR4 invece il dispositivo GSI (Gear Shift Indicator), che suggerisce il momento migliore per la cambiata ottimizzando i consumi. Il motore è un 1.6 litri da 120 cavalli disponibile nelle versioni bifuel metano e GPL, derivanti dalla collaborazione con la BRC di Cuneo, azienda impegnata nello sviluppo e produzione di impianti a gas naturale e GPL.  Negli stand DR di Parco Valentino ci saranno anche la nuova DR3, piccola e sportiva, con il 1.5 quattro cilindri da 106 cavalli e la grande DR6, ammiraglia top di gamma, con il 1.5 turbocompresso da 153 cavalli. Tutta la nuova gamma farà il proprio debutto sul mercato italiano il prossimo settembre, a prezzi che partono da 14.980 euro per la nuova D3, da 15.980 euro per l’inedita D4 e 19.980 euro per la D6.

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Hyundai Kona, un teaser svela altri dettagli

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

La presentazione è prevista per il 13 Giugno e per toccarla con mano occorrerà aspettare Settembre a Francoforte, ma, come sempre in questi casi si è alla caccia di dettagli, rumors, indiscrezioni, immagini o di teaser, che possano farci dare una prima occhiata fugace al modello in questione. E nel caso del prossimo Suv compatto Hyundai Kona non si fa eccezione. Il video teaser appena rilasciato ci lascia intravedere alcuni dettagli di stile e di design su cui fare delle ipotesi; lo stile è slanciato, sinuoso nonostante il modello sia ispirato alla compattezza. Cosa che viene in evidenza quando andiamo a posare gli occhi sui passaruote per esempio, che hanno forma imponente, o i cerchi in lega con finitura diamantata. Un particolare su cui molti si sono concentrati è quello relativo alla continuità fra passaruote e paraurti anteriore, con i fari che vanno ad inserirsi in una sorta di cornice stilisticamente molto accattivante. I fari sono progettati come a tagliare l’aria con la luce e da davanti la vettura appare assai suggestiva, con una nota di aggressività che la rende ancora più misteriosa. Certo il fatto che il teaser, come ogni video di questo genere che si rispetti, è dominato dall’effetto ombra non aiuta a comprendere perfettamente come potrà essere Kona ma è giusto così, perché le ipotesi e le suggestioni devono prendere il giusto spazio fino alla presentazione, che di sicuro rivelerà altri particolari accattivanti e interessanti non solo dal punto di vista stilistico ma anche tecnico. Si dibatte molto, infatti, anche sulle motorizzazioni e si ipotizza, ma ancora mancano conferme ufficiali che forse si avranno solo a ridosso della presentazione, che Kona potrebbe montare dei benzina 3 cilindri 1.0/120 CV e 4 cilindri 1.4/140 CV, e turbodiesel non dovrebbe 1.6 da 110 o 136 CV. Il segmento in cui Kona va ad inserirsi è ormai di grande attrattiva per il mercato europeo, dove sempre di più ci si orienta sempre di più verso modelli compatti di Suv che siano compatibili e adattabili alla città, mantenendo però sempre lo stile e il senso di un Suv. E Hyundai si va ad inserire in questo comparto, con un modello di cui ancora tutto non si sa ma che, con ogni probabilità, andrà a tentare di insidiare altre vetture ormai da tempo in corsa per la vetta del segmento.

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Arriva Mazda CX-5, il Suv ”tutt’uno” con il guidatore

 

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Dopo la presentazione del Salone di Ginevra, Mazda CX-5 è pronta a sbarcare nel mercato italiano. L’ultimo Suv di medie dimensioni della casa, riprogettato dentro e fuori, prende le mosse dal design KODO e punta a creare quello che Mazda definisce un ”legame forte tra veicolo e guidatore”, che devono divenire quasi un tutt’uno mentre si è al volante e si guida; quanto all’estetica quel che balza subito agli occhi è la nuova colorazione Soul Red Crystal, che punta deciso su una rinnovata profondità della tonalità e su finiture di altissima qualità, che paiono realizzate da un maestro artigiano. Per quanto riguarda la dinamica di guida si punta dritto ad un’implementazione di qualità della dinamica stessa, promettendo prestazioni e comfort elevate. È la guida a prendere, man mano, un senso nuovo ma sempre nel solco della tradizione del successo Mazda: sedili riprogettati, migliorata insonorizzazione dell’abitacolo, sospensioni, motorizzazioni e sistema G-Vectoring Control (GVC), che rende più lineare la guida e al tempo stesso migliora la sicurezza. Assieme alla trazione integrale i-ACTIV, sistema on-demand che monitora le condizioni della strada con 27 sensori per 200 volte al secondo per trasmettere una trazione perfetta in ogni condizione, e alle più recenti innovazioni di sicurezza attiva che si traducono, e non solo, in i-ACTIVSENSE: tramite il quale telecamere e sensori identificano preventivamente i rischi così da ridurre al minimo il rischio di incidenti. E poi il Cruise Control adattivo, con funzione Stop&Go, e display a colori Active Driving, che integra e implementa la funzione di riconoscimento dei segnali stradali, che vengono proiettati direttamente sul parabrezza del guidatore. Quanto a tecnologie di infotainment, troviamo MZD Connect, sistema intuitivo tramite il quale si può accedere a musica, social media, mappe, contatti e applicazioni, tutto tramite touch-screen da 7″ a colori o Multimedia Commander, che consente di gestire intuitivamente il sistema mediante la rotazione di una manopola tenendo gli occhi sulla strada. Si parte da un listino di 28.150 euro per la versione di ingresso Evolve, equipaggiata con un benzina 2.0 165 cv abbinato a cambio manuale e trazione 2WD; per la stessa versione, a identiche caratteristiche ma con trazione integrale AWD, si passa a 31.750 euro. Vi sono poi altre opzioni intermedie, per finire al top di gamma ovvero alla versione Exclusive, con motore diesel 2.2, 175 cv, abbinato a cambio automatico e trazione integrale 4WD, a 42.000 euro.

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Peugeot 3008 2.0 BlueHDi GT-Line: la prova su strada

 

 

 

 

 

 

 

di Valerio Verdone

 

La Peugeot cambia strada, radicalmente, e trasforma la sua 3008 in un SUV. Niente più crossover quindi, ma SUV, duro e puro, con un frontale alto ed una linea che attira subito gli sguardi. L’abbiamo provata con l’esclusivo allestimento GT-Line, abbinato alla motorizzazione 2 litri turbodiesel da 150 CV, che garantisce una velocità massima di 207 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,6 secondi. Non è la più veloce in gamma, ma tra le diesel è seconda solamente alla 2.0 da 180 CV con il cambio automatico. Comunque, la 3008 è un’auto che conquista subito per via del suo design da salone, tanto che ci si chiede se sia un modello definitivo o un concept per quanto è affascinante. Il cofano alto, la grande calandra, e poi i gruppi ottici a Led, e le tante cromature le conferiscono un’aria da dura ma anche uno stile audace. Un modo di interpretare l’estetica che ritroviamo anche al posteriore, dove spicca la fascia nera nella quale sembrano annegare i gruppi ottici. Se all’esterno la 3008 conquista, all’interno lascia stupefatti, sembra di essere su un’auto del futuro, di quelle che immaginavamo con la fantasia più sfrenata 30 anni fa. La strumentazione virtuale da 12,3 pollici cambia grafica al tocco di un pulsante sul volante, che poi è di soli 35 cm di diametro, mentre il sistema multimediale si comanda attraverso lo schermo touch da 8 pollici che consente di accedere alle voci principali attraverso i comodi pulsanti posizionati al centro della plancia. Un modo intelligente per non distrarsi troppo durante la guida, dove in un attimo possono succedere tante cose. Lo spazio è buono sia davanti che dietro, ed i materiali sono di ottima qualità, compresi quelli che originano dai pannelli porta per andare ad innestarsi sulla plancia. Ampio nonostante la linea il bagagliaio, con una capacità di carico di 520 litri che può arrivare fino a 1.482 litri. Al volante si percepisce tutto l’impegno degli uomini del Leone, visto che la 3008 è comoda e ben insonorizzata, ma, all’occorrenza sa mettere in mostra una verve da sportiva. Il 2 litri turbodiesel è forse la scelta motoristica più azzeccata, visto che la coppia di 370 Nm, consente di spostare agevolmente una massa che, seppur ridotta di 100 kg, supera sempre i 1.500 kg. Ne consegue che il volante impartisce rapidamente gli ordini alle ruote anteriori, che il cambio si manovra con sufficiente rapidità, e che le ruote da 18 pollici garantiscono un appoggio sicuro. Insomma, la 3008 viaggia che è un piacere e con i sedili massaggianti assicura un confort da prima classe, e poi ti vizia con il profumatore, ti coccola con le luci ambientali e non fa rimpiangere le concorrenti di stampo premium. Certo, tutto questo si paga, precisamente 33.900 euro, ma la dotazione è di quelle ricche, la motorizzazione è una delle più potenti in gamma e si ha il vantaggio di viaggiare su un’auto che sta ridefinendo gli standard della categoria.

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Volvo: la Serie 20 per conquistare il segmento B

 

 

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Cavalcando l’onda del mercato, anche Volvo ha deciso di inserire all’interno della propria offerta un SUV dalle dimensioni contenute, completando, o comunque portando avanti, quel processo di ringiovanimento che sta coinvolgendo le proprie vetture. Le grandi di casa sono state rinnovate per prime con l’introduzione della nuova serie 90 (XC90, S90 e V90), scendendo di segmento è poi stato il turno della XC60 e a breve toccherà alla compatta V40 e alla sua corrispondente in versione SUV XC40. Ma l’offensiva svedese non si fermerà qui, perché in un futuro non così lontano vedremo anche una nuova “piccola di casa” che prenderà il nome di Serie 20. A darne notizia è stato il responsabile di Volvo per gli USA Lex Kerssemakers, che in un’intervista rilasciata al magazine britannico AutoExpress ha annunciato il prossimo arrivo: ” È abbastanza chiaro: la 90 è la più grande e la 40 la più piccola. Poi, quando arriverà la Serie 20, sarà ancora più piccola “. In realtà la casa svedese non ha ancora preso una decisione riguardo a quelle che saranno le caratteristiche definitive della nuova Serie 20, ma lo stesso Kerssemakers ha ammesso che con tutta probabilità arriveranno una variante crossover, che prenderà il nome di XC20, ed una berlina tre volumi, denominata S20, mentre sarà molto difficile vederne una versione station wagon, un “taglio” che Volvo considera adatto solamente alle auto di grandi dimensioni. La nuova serie, che dovrebbe misurare intorno ai quattro metri di lunghezza, andrebbe così ad inserirsi nel segmento B per fare concorrenza ad avversari come la Jeep Renegade, la Audi Q2, la Fiat 500X o la Mini Countryman. Nessuna notizia, ovviamente, nemmeno per quanto riguarda i motori, ma considerato l’interesse di Volvo verso l’elettrico al fianco delle tradizionali motorizzazioni benzina e diesel ci saranno quasi sicuramente delle versioni ibride o addirittura 100% elettriche; a favorire quest’ultimo step, l’utilizzo per la Serie 20 della piattaforma modulare CMA, utilizzata già per la creazione della nuova V40 e punto di partenza per i modelli a emissioni zero che verranno prodotti da Volvo e Geely (l’azienda proprietaria della casa svedese) a partire dal 2019.

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Dal concept a Francoforte: caccia ai rumors su Jaguar I-Pace

 

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

Dopo il Salone di Los Angeles 2016, che ne ha svelato il concept, oggi Jaguar I-Pace si prepara a farsi vedere nella sua forma definitiva al Salone di Francoforte; almeno così dicono e anticipano alcuni rumors e alcune indiscrezioni che circolano ormai da tempo in rete e che stanno ingolosendo tutta la community e i media di settore. Il suv a propulsione elettrica dovrebbe dunque essere pronto al debutto sul mercato a Settembre, mese in cui apre i battenti il Salone tedesco; secondo quanto si può leggere dal web e dalle ricostruzioni che circolano, pare che il modello definitivo sarà poco distante, almeno per quanto riguarda il corpo della vettura, da quello del concept presentato a Los Angeles e poi replicato a Ginevra. Il nuovo nato della casa di Coventry dovrebbe dunque montare due motori elettrici, di potenza pari a 400 CV e 700 Nm di coppia massima, 500 km di autonomia su ciclo NEDC, ricarica all’80% in 90 minuti tramite stazione di ricarica da 50kW e completa in circa due ore. Da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Il sistema è a batterie agli ioni di litio, raffreddate a liquido, per l’alimentazione dell’unità powertrain. La vettura è di quelle che non passano inosservate per le dimensioni, visto che porta con sé una lunghezza di 4,68 m e un passo da 2.990 mm, che la fanno di tutto diritto campeggiare nel segmento Suv-Crossover, il che indica già quale sia l’intento della casa: realizzare il primo modello di auto a mobilità sostenibile che però abbia tutte le caratteristiche di prestazioni ma anche estetiche e di design di un modello a mobilità tradizionale. Lo stile del concept, come detto, dovrebbe essere in gran parte quello che vedremo sulla versione definitiva e dunque qualcosa, dalle immagini trapelate e dalla presentazione del prototipo, ci si può già immaginare. Resta tutta da scoprire, in questo senso, la dotazione tecnologica e tutto ciò che concerne gli interni che non dovrebbero variare molto ma, come sempre accade con modelli così attesi, qualche novità di rilievo potrebbero averla in sé. La casa del giaguaro, dunque, si lancia in corsa nel segmento della mobilità sostenibile, presentando, come pare a Francoforte, un modello che dovrebbe unire stile Jaguar con nuove esigenze di futuro. La sfida è lanciata.

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DS7 Crossback, tecnologia e motorizzazioni per scalare il segmento

di Stefano Ursi

Dopo averla vista allo scorso Salone di Ginevra, la nuova DS 7 Crossback si presenta anche alla kermesse di Shangai ma soprattutto si prepara a calcare le nostre strade in una esclusiva versione di lancio, denominata ”La Premiere”, un’edizione limitata disponibile solamente dal 21 aprile al 31 dicembre del 2017. Le motorizzazioni della DS 7 Crossback vedranno, gradualmente, un set di alto profilo: ibrida E-Tense, e poi cinque modalità da euro 6.2: benzina THP, da 225/180 CV, con un nuovo cambio automatico a otto rapporti (EAT8); PureTech 130 CV, Start&Stop con cambio manuale 6 rapporti. E due motori diesel, BlueHDi 130 CV con Start&Stop e cambio manuale a 6 rapporti, su cui poi arriverà il cambio EAT8, e BlueHDi 180 CV con Start&Stop e cambio EAT8. Insomma, una rosa di opportunità importante e molto varia. Ma il design è quel che, almeno a guardarla da fuori e per immagini, colpisce di più, in attesa di poter esaminare e testare le strumentazioni e le prestazioni: lunghezza 4,57 metri, calandra esagonale, griglia sfaccettata, cofano in alluminio, forme muscolari ma sinuose tali da conferire eleganza ma anche potenza e aggressività, tipiche del segmento Suv. E poi gruppi ottici anteriori a LED, con illuminazione viola e capaci di ruotare di 180 gradi, fanali Full LED. E all’interno forme eleganti e comode, con una strumentazione tutta da scoprire, che sfrutta due schermi da 12”, il primo per la navigazione e l’interfaccia multimediale, funzioni DS Connect e Mirror Screen; il secondo personalizzabile, dedicato al quadro strumenti digitale. Per quanto riguarda la tecnologia di bordo, troviamo DS Connected Pilot, per regolare la velocità in base al veicolo che precede la vettura, DS Park Pilot, che assiste al parcheggio e altre funzionalità tutte racchiuse in un pacchetto che coniuga sicurezza e tecnologia di nuova generazione. DS7 Crossback è, a tutti gli effetti, una svolta non indifferente per la casa, che realizza un Suv tutto dedicato al mercato europeo, associando prestazioni e motorizzazioni a materiali di altissima qualità e manifattura artigianale, così da tentare la via dell’unicità. Per scalare un segmento ormai in forte ascesa.