Foto Editoriale

Tutti in riga

 

di Filippo Gherardi

 

Definizione di dominatore: Colui che si impone sugli altri. Ma anche, più semplicemente: predominante, prevalente o padrone. Una parola per un concetto, quello che negli ultimi anni, in Formula 1, sembra sposarsi alla perfezione con Sebastian Vettel. Dopo tre anni in cui il “cannibale di Heppenheim” è stato sì insignito dell’alloro di campione del mondo ma anche spesso, forse troppo spesso, apostrofato come un buon pilota nelle mani di una scuderia geniale e rivoluzionaria capace di assegnargli una macchina praticamente perfetta, oggi, dopo l’impressionante facilità con cui Vettel ha dominato il Gran Premio del Canada, è giusto toglierci il cappello solo, e soltanto, dinnanzi a lui. Il gap tra la Red Bull e le altre scuderie quest’anno si è senza dubbio ridotto, lo dicono i risultati e lo confermano i tempi, tuttavia lui rimane lì, in testa alla classifica, con un margine di trentasei punti di vantaggio sul secondo della classe, un certo Fernando Alonso, che sembra quasi un’esagerazione se consideriamo proprio il profilo degli avversari e che la stagione è cominciata da appena sette gare. Sì, certo, su questo distacco pesa come un macigno il ritiro dell’asturiano nel Gran Premio di della Malesia, vinto proprio da Vettel, ma è anche vero che il tedesco ha sin qui messo a segno tre vittorie, un secondo, un terzo e “solo” due quarti posti. Una costanza impressionante e difficile da trovare altrove, che sbiadisce soltanto dinnanzi ad un carattere, il suo, di rigoroso profilo teutonico. Lo stesso che ha fin qui permesso a Vettel di rimandare ogni volta al mittente provocazioni (molte delle quali, di natura dialettica, sferrate dai suoi stessi avversari), pressioni (due mondiali vinti all’ultima gara) e critiche (la vittoria in Malesia e il contestato sorpasso al compagno di squadra Webber sono ancora di fresca memoria). Vettel è il più forte di tutti in questo momento. Con buona pace di Alonso, Hamilton, Raikkonene Rosberg, tra le speranze di chi si augura, Ferrari in primis, che il suo regno sia inversamente proporzionato alla sua giovane età (ventisei anni il prossimo luglio ndr). Differentemente, il dominatore continuerà a riscrivere la storia sua e di questo sport.

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F1, Libere del Bahrain: La Ferrari prima vola e poi insegue Raikkonen

 

di Filippo Gherardi

 

Giornata di prove libere sul Bahrain International Circuit, sede dell’omonimo Gran Premio del Bahrain e della quarta gara di questo, fin qui avvincente, mondiale 2013 di Formula 1. Nella prima sessione di prove, all’alba italiana, dominio Ferrari con Felipe Massa che chiude con il miglior tempo di 1’34”487, precedendo di appena settantasette millesimi il compagno di squadra Fernando Alonso. Terzo tempo, a poco più di un decimo di ritardo, per la Mercedes di Nico Rosberg, quarto Sebastian Vettel, quinto un sorprendente Paul Di Resta su Force Indie e sesto Jenson Button con la McLaren. Nella seconda sessione miglior tempo per Kimi Raikkonen, che nelle prime libere non era andato oltre il nono posto e che invece, nella seconde, mette il muso della sua Lotus davanti a tutti con un più che positivo 1’34”154. Dietro di lui Webber a soli tre centesimi, terzo posto per l’altra Red Bull di Vettel. Quarta piazza per Alonso che accusa una ritardo di oltre un decimo e mezzo, sesto Massa che chiude con un tempo di poco superiore a quello messo a segno in mattinata (1’34”552 ndr) ma comunque più lento di quattro decimi rispetto a quello di Raikkonen. Tra le due Ferrari, al quinto posto, ancora la sorprendente Force India di Di Resta. Sessione poco positiva invece per le Mercedes: Rosberg è ottavo, Hamilton soltanto decimo. Ancora peggio le McLaren, con Button undicesimo e Perez tredicesimo. Domani terzo turno di libere, mentre alle 13 ore italiane tutti in pista per le qualifiche ufficiali.

15.03.2013- Free Practice 1, Sebastian Vettel (GER) Red Bull Racing RB9

Gp d’Australia, Vettel vola nelle libere del venerdì

 

di Filippo Gherardi

 

È scattato ufficialmente stamattina il Campionato mondiale di Formula 1, e più nello specifico è cominciato con la doppia sessione di libere del Gran Premio d’Australia in programma a Melbourne, in attesa delle qualifiche di domani e della gara in programma domenica all’alba italiana. Si è ripartiti, almeno apparentemente, con lo stesso canovaccio utilizzato, a tratti quasi abusato, nelle ultime stagioni: Vettel e la Red Bull rimangono la “coppia più bella mondo”, e dietro tutti, Ferrari compresa, ad inseguire sin dalla prima curva. Il tre volte campione del mondo in carica ha chiuso con il miglior tempo sia la prima che la seconda sessione, quello che è cambiato, quindi, è stato per lo più l’ordine degli inseguitori. Nella prima sessione alle spalle del tedesco si sono piazzate le due Ferrari, con Massa davanti ad Alonso, e poi, nell’ordine, Hamilton, Webber e Raikkonen. Male la Mclaren che non va oltre il nono posto con Button. Seconda sessione con ancora Vettel davanti a tutti, ma con un maiuscolo 1’25″908 che migliora di circa un secondo e mezzo il tempo fatto registrare qualche ora prima. Alle sue spalle, questa volta, il compagno di squadra Mark Webber distante due decimi e mezzo, Niko Rosberg e la coppia Lotus Raikkonen-Grosjean. Sesto Alonso e ottavo Massa, con Hamilton che si inserisce al settimo posto e le due McLaren, con Button e Perez rispettivamente undicesimo e tredicesimo, ancora in evidente difficoltà.

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Q50 Infiniti, una macchina da campioni del mondo

 

della Redazione

 

Si chiama Q50, e passerà alla storia, almeno per quel che riguarda Nissan e il suo marchio di auto di lusso Infiniti, come la prima vettura a montare una motorizzazione Mercedes. LaInfiniti Q50, infatti, avrà sotto il cofano tanto un V6 benzina da 3.7 litri e 328 Cv, quanto una propulsione ibrida che abbina un V6 da 3.5 litri e 305 Cv ad un motore elettrico da 67 Cv. In entrambi casi cambio automatico a sette rapporti, mentre per quel che riguarda la trazione è disponibile sia posteriore che integrale. Venendo alla misure, la Q50 Infiniti sarà leggermente più bassa rispetto al modello che l’ha preceduta (circa 30 mm), con una lunghezza di 4.77 metri che consegna a questa berlina un profilo slanciato ma, al tempo stesso, compatto. Sviluppatissima anche l’aerodinamicità, con un coefficiente di penetrazione ridotto ai minimi termini. Caratteristica significativa è l’Infiniti Drive Mode Selector, un sistema di selezione che permette al guidatore di utilizzare la Q50 in cinque modalità diverse: Snow, Eco, Standard, Sport e Custom. Supporti tecnologici importanti anche sotto il profilo della sicurezza, con il “drive by drive” che permette di gestire al meglio le sollecitazioni stradali e il “Direct Adaptive Steering” che attraverso telecamere e sensori elettrici permette di mantenere la traiettoria corretta. La Q50 è stata presentata in occasione dell’ultimo Salone di Detroit, ed al momento la sua commercializzazione è circoscritta al continente nord americano. L’arrivo in Europa è previsto per il 2014. Curiosità finale, la fase di sviluppo della Q50 Infiniti ha visto la partecipazione anche del tre volte campione del mondo di F1 Sebastian Vettel.