40faf62f88c071e1ef56f78003ea8312

Zoyte SR8: la Macan made in China

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Una Porsche Macan a soli 20mila dollari? Ci ha pensato la Zoyte, casa cinese che ha progettato la sua SR8, copia identica della tedesca Macan, che sarà presentata al prossimo Salone di Pechino. Facile accostare il “cinese” con “scadente”, ma è anche vero che per avere una Porsche Macan bisogna sborsare circa 60mila euro, mentre per una Zoyte SR8 circa 18mila, per un risparmio di 41mila euro, che al giorno d’oggi fanno differenza. Certo, il mercato cinese e soprattutto asiatico è talmente ampio che c’è spazio per tutti, per ora, ma bisogna comunque stare attenti, perché una differenza di questo genere non può di certo far pensare ad una vettura pari all’originale. E non si tratta di un unicum, perché la Zotye è ben conosciuta alle Case europee. La sua attività di riproduzione è ben nota e tutti sanno che è illegale per le norme internazionali, ma tollerata in Cina. E dunque ecco la Audi Q3 ribattezzata Zotye SR7, la Audi Q5 (T600) la Volkswagen Tiguan (Damai X5) e molte altre. La Zotye SR8 è una copia perfetta della Macan, con minime differenze e una meccanica Mitsubishi meno raffinata. La SR8 fa parte di una nuova gamma di 15 modelli totali, molti dei quali clonati. L’obiettivo della Zoyte è vendere almeno 500mila unità, contro le 222.899 di auto vendute nel 2015. Tutto mentre Porsche ha già messo le carte in mano ai propri avvocati.

macan

Porsche: ordinabile la nuova Macan

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si amplia la famiglia dei SUV compatti del marchio Porsche, arriva la versione Macan con il motore 2.0 sportivo ed efficiente. Il propulsore turbo benzina a 4 cilindri in linea si caratterizza per una grande potenza, pari a 252 cavalli tra i 5.000 e i 6.800 giri, e si combina perfettamente con il cambio PDK a sette rapporti che garantisce il buon funzionamento del motore sovralimentato. La nuova Macan raggiunge i 100 km/h partendo da fermo in soli 6,7 secondi, ma con il pacchetto Sport Chrono disponibile tra gli optional i tempi si fermano a 6,5 secondi; la velocità massima è di 229 km/h mentre per quanto riguarda i consumi sono dichiarati tra i 7,4 e i 7,2 l/100 km. L’inedito propulsore permette alla tedesca di contenere il peso entro 1.770 kg, eleggendolo a SUV più leggero del marchio, e soprattutto fornisce tanta maneggevolezza ed un alto piacere di guida; la trazione integrale Porsche Traction Management è di serie, mentre sono opzionali le sospensioni pneumatiche con controllo del livello e funzione di ammortizzazione adattiva PASM. Sia esteticamente che negli equipaggiamenti sono solo i dettagli a renderla differente dalle altre della famiglia, all’esterno spiccano le cornici dei cristalli laterali nere opache, le pinze dei freni sempre in nero dietro ai cerchi da 18”, e l’impianto di scarico con due terminali singoli. All’interno troviamo praticamente la stessa dotazione dei modelli S, come i sedili comfort con regolazione elettrica, l’utilizzo dell’alcantare per i tessuti, o il Porsche Communication Management di ultima generazione. I costi non sono di certo alla portata di tutti ma nemmeno così elevati per una vettura di questo livello, si parte da 58.667 euro, le prime consegne partiranno dal prossimo giugno ma è già possibile ordinarla.

porsche 718

Porsche 718 Boxster e Boxster S: rinnovate dentro e fuori

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Si sente una musica diversa dalle parti di Porsche, proviene dagli scarichi delle nuove Boxster e Boxster S ed è suonata dal motore quattro cilindri che è andato a sostituire il vecchio sei cilindri. In realtà anche il nome di questo modello ventennale ha subito delle modifiche, perché ora accanto alla denomionazione Boxster ci sarà un numero, il 718, in omaggio alla sportiva che tra gli anni ’50 e ’60 vinse per tre volte la Targa Florio. Ma torniamo al motore e alle distinzioni tra le due versioni: sulla Porsche 718 Boxster c’è un 2 litri da 300 cavalli e 380 Nm di coppia massima, che in termini di prestazioni significa una velocità massima di 275 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi; per la trasmissione si può scegliere un manuale a sei rapporti o un cambio PDK a doppia frizione, e grazie all’abbinamento con quest’ultimo la vettura riesce a fornire consumi pari a 6,9 litri ogni 100 chilometri. Passando alla 718 Boxster S, troviamo un motore 2,5 litri che grazie ai suoi 350 cavalli e alla coppia massima di 420 Nm può portare la nuova sportiva di Stoccarda fino a 285 km/h e da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi, con consumi di 7,3 litri ogni 100 chilometri percorsi. Come si può capire dai numeri, tutte e due le nuove motorizzazioni garantiscono più potenza e allo stesso tempo minori consumi (13%) rispetto alle precedenti versioni, ma il restyling fatto da Porsche non riguarda solo le propulsioni, è andato a colpire le vetture quasi nella loro completezza, lasciando invariati solamente parabrezza, vano bagagli e capote. Esteticamente, infatti, ci sono inedite prese d’aria, un nuovo disegno per i cerchi in lega, gruppi ottici bi-xeno con luci diurne a LED, mentre nell’abitacolo aggiornato la dotazione comprende l’impianto audio Sound Package Plus e il sistema infotelematico Porsche Comunication Management, al quale si possono aggiungere il navigatore satellitare e la tecnologia Connect Plus. Dal lato tecnico, sulle nuove 718 Boxster e 718 Boxster S sono state introdotte le sospensioni a controllo elettronico Porsche Active Suspension Management, oltre che il servosterzo elettromeccanico ancor più preciso e il pacchetto Sport Chrono. Le ordinazioni sono già state aperte, ma il loro arrivo nelle concessionarie è previsto per il prossimo 30 aprile a prezzi che partono da 56.213 euro per la Boxster e da 69.176 per la Boxster S.

jaguar

SUV-mania: i grandi e lussuosi veicoli pronti a conquistare il 2016

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Visto il grande successo ottenuto nell’anno che si è appena chiuso, tutto fa pensare che il 2016 sarà ancor di più l’anno dei SUV. I volumi di vendite del 2014 sono stati già ampiamente superati ed è sempre più vicino il raggiungimento delle 14 milioni di unità, senza considerare che, con la chiusura in attivo dello scorso novembre, sono ventisette mesi consecutivi che il settore fa registrare una crescita. Nello specifico, per quanto riguarda le case specializzate nella produzione dei SUV, parliamo di un aumento del 139,1 % (+52,9% nel mese di novembre) fatto segnare da Jeep e del 20,1% (+66,7% a novembre) da parte di Land Rover. Anche in Italia, dove gli Sport Utility Vehicles hanno ormai conquistato il segmento E, tutti i dati fanno pensare ad un incremento futuro delle vendite, come lo dimostra l’aumento da sei a sette modelli presenti nella classifica stilata da UNRAE delle migliori dieci del settore; le sette lussuose sorelle (Range Rover Sport, BMW X5, Jeep Grand Cherokee, Porsche Cayenne, Mercedes ML, BMW X6, Volvo XC90) hanno fatto segnare 10.630 immatricolazioni su un totale di 27.779. Rimanendo sempre nel nostro Paese, SUV e crossover (con 365.070 targhe) si sono presi una fetta del mercato automobilistico pari al 24,8 %; e in un’analisi maggiormente definita risulta inoltre una crescita del 40,1% (245.178 unità) per le due ruote motrici che UNRAE inserisce nella categoria crossover, e del 21,7% (119.901 unità) per quelli invece classificati come fuoristrada. Sempre UNRAE prevede quindi una chiusura del 2015 con 1.560.000 unità vendute (ossia un + 14,7 % e 200.000 vendite in più rispetto all’anno precedente) e un 2016 con 1.640.000 immatricolazioni. Sono il lusso e le grandi dimensioni quelle che più andranno in voga e sarà proprio Maserati con la sua Levante (primo modello SUV del marchio e in grado di fornire prestazioni da supercar e interni esclusivi a firma Ermenegildo Zenga) a tentare di porsi come leader nel settore mettendosi in competizione con i modelli premium tedeschi, tra cui non possiamo non citare la BMW X4 e la nuovissima Mercedes GLC. Non potremo però ammirare in strada la Maserati Levante prima di inizio maggio, quindi, rimanendo in tema di vetture che vedremo nell’anno appena cominciato ma andando in ordine cronologico, già da gennaio assisteremo all’entrata in commercio della RX di Lexus (in Italia esclusivamente ibrida) e qualche mese più tardi, a marzo, inizieranno anche le consegne di Mercedes GLS; già sono state mostrate al pubblico ma solo nei primi mesi dell’anno arriveranno poi nelle concessionarie le inglesi Jaguar F-Pace e Bentley Bentayga (il SUV più veloce al mondo che toccherà i 301 km /h). Dal continente asiatico, poi, sono pronte a sbarcare in Europa sia la nuova generazione della Kia Sportage, stilisticamente molto evoluta, che la Infiniti QX30, la Mercedes GLA del marchio giapponese (ne condivide pianale, motori e meccanica). Va detto però che il 2016 sarà anche l’anno dell’ecologico: già è possibile ordinare la grande fuoristrada ibrida plug-in di Audi, la Q7 e-Tron, ed è sempre più forte il desiderio di sapere che impatto avrà sul mercato la nuova elettrica Tesla Model X. Rimanendo nel settore “green” ma uscendo dal 2016, sono previste una versione ibrida plug-in della Maserati Levante ed un’altra elettrica Audi, la Q6 e-tron proveniente dal concept visto nell’ultimo Salone di Francoforte, anche se in realtà è più probabile che quest’ultima entri in produzione nel 2018, anno in cui dovrebbe debuttare anche il SUV supersportivo della famiglia Lamborghini, l’Urus. Rimane per ora solamente un’idea il Q6 h-tron a idrogeno di Audi, il quale verrà anticipato da un prototipo durante il prossimo Salone di Detroit che si terrà tra l’11 e il 24 gennaio prossimo, ma la moda dei veicoli rialzati da terra toccherà il suo punto massimo all’inizio del 2018, quando anche Rolls-Royce entrerà in campo con il primo Sport Utility Vehicles con lo Spirit of Esctasy sul cofano: l’esclusivissimo Cullinan che sta già facendo i primi test su strada.

Porsche-Logo-750x400

Porsche record nel 2015

 

di Maurizio Elviretti

 

Un 2015 da record quello di Porsche che ha già consegnato ben 209.894 vetture in tutto il mondo (dati in aumento con il mese di dicembre), registrando un aumento del 24%rispetto allo stesso periodo del 2014. In tal modo, per la prima volta nella storia dell’azienda, Porsche ha consegnato ai propri clienti più di 200.000 vetture. Già l’anno scorso, il costruttore di vetture sportive di Stoccarda aveva stabilito un record con un totale di 189.849 vetture consegnate in tutto il mondo. “Con oltre 200.000 modelli consegnati, abbiamo raggiunto con largo anticipo uno degli obiettivi della nostra strategia 2018″, sottolinea Detlev von Platen, membro del Board a capo delle Vendite e Marketing, e aggiunge: “I collaboratori Porsche in tutto il mondo hanno contribuito insieme a rendere possibile questo successo. Grazie ai nostri prodotti orientati al futuro, al nostro personale motivato e ai nostri forti partner di vendita in tutto il mondo, siamo pronti ad affrontare il futuro”. A Novembre, Porsche ha consegnato complessivamente 18.110 vetture nuove. Il modello preferito resta la Macan: con quasi 70.000 unità vendute entro Ottobre, il SUV compatto, quest’anno è la vettura più venduta del marchio. Anche la Cayenne è molto richiesta: sono state consegnate ai clienti oltre 60.000 vetture, pari al 12% in più rispetto al periodo Gennaio-Ottobre 2014 e con 6.579 vetture consegnate solo nel mese di Novembre 2015, le vendite sono aumentate del 39% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante l’imminente cambio di modello, l’attuale Porsche 911 continua a piacere: da Gennaio a Ottobre 2015 sono state consegnate in tutto il mondo 27.281 vetture, pari ad un aumento del 7 percento. Il più grande mercato nazionale nel periodo da Gennaio a Novembre è stato quello cinese, dove Porsche ha venduto 54.302 vetture, pari ad un aumento del 34%, seguito dagli Stati Uniti, con 47.819 vetture consegnate (+ 9%). Il mercato europeo è cresciuto del 30% (70.509 unità).

 

PORSCHE AG

Units shipped

Ottobre

da gennaio ad ottobre

2015

2014

Difference (%)

2015

2014

Difference (%)

World

18,699

15,820

+ 18.2

191,784

151,462

+ 26.6

Europe

6,691

6,016

+ 11.2

64,841

49,282

+ 31.6

Germany

2,644

2,396

+ 10.4

24,961

20,244

+ 23.3

The Americas

4,877

4,391

+ 11.1

52,107

46,168

+ 12.9

USA

4,070

3,667

+11.0

43,370

39,033

+ 11.1

Asia-Pacific, Africa 

and the Middle East

7,131

5,413

+ 31.7

74,836

56,012

+ 33.6

China

4,950

3,429

+ 44.4

49,190

36,021

+ 36.6

 

padova

Auto e Moto d’Epoca 2015

 

di Filippo Gherardi

 

Trentaduesima edizione del Salone Auto e Moto d’Epoca che ha aperto i propri battenti quest’oggi, nella classica cornice della Fiera di Padova, e che rimarrà aperto al pubblico fino a domenica accompagnando per l’intero week end migliaia di appassionati e collezionisti del settore. Un’edizione 2015 che sin dalla sua immediata vigilia ha saputo conquistarsi l’appellativo di edizione dei record, con la presenza di ben 18 case automobilistiche (mai così tante) ed un totale di vetture esposte che superano le 4mila unità. Ora bisognerà capire se anche l’affluenza di pubblico saprà confermare le attese, nella speranza, da parte degli organizzatori, perlomeno di eguagliare, se non migliorare, gli 80mila spettatori dello scorso anno. Nel frattempo, sin dalla prima giornata dedicata principalmente alla stampa Auto e Moto d’Epoca si conferma ancora una volta una preziosa opportunità per tanti appassionati di incontrarsi per vendere, scambiare, comprare o semplicemente restaurare le proprie auto storiche. Non solo passato comunque, perché tra i padiglioni della Fiera non mancano anche anteprime italiane di alcune ultimissime novità introdotte, dai marchi presenti, sul palcoscenico europeo nel corso delle ultime settimane e svelate al grande pubblico al Salone di Francoforte. Entrando più nel dettaglio dei vari stand, a dir poco centrale quello che accomuna, in tre dimensioni differenti, i marchi PSA. Peugeot esalta il suo legame con la Parigi-Dakar esponendo un trittico da leggenda: 504 Coupé V6 del 1978, 205 T16 Grand Raid del 1987 e 405 T16 Grand Raid del 1988, Citroen risponde per le rime rispolverando l’icona Méhari accanto alla creatività della C4 Cactus e all’unicità della 2CV Soleil, esposta nell’unico esemplare realizzato. Non da meno DS, che accanto alla DS 19 Décapotable del 1961 e la DS 23 Pallas del 1974 propone la DS5 (insignita ad inizio ottobre del grado di Auto Europa 2016) nell’edizione speciale e limitata 1955. Sconfinando in territorio tedesco, BMW celebra i quarant’anni della Serie 3, mentre Mercedes esalta e si esalta con le sue Cabriolet con un viaggio temporale che arriva fino all’ultimissima Classe S Coupé. Impossibile non parlare di Porsche, dove la combinazione chiave è ovviamente 911 turbo, con la celebrazione di 40 anni, anche in questo caso, di un mito senza tempo. Un mito è anche l’Alfa Romeo Giulietta, arrivata a spegnere sessanta candeline, tutte, o quasi, rispolverate nello stand Alfa accanto all’ultima Giulia. Compleanni importanti anche in casa Jaguar (80 anni) e Range Rover (45 anni). Nel primo caso la scena la dividono in molte accanto alla nuova Jaguar XF, nel secondo, e malgrado le alternative non manchino, le luci dei riflettori appaiono soprattutto per l’omaggio dedicato ad una icona come Defender. Festeggia un secolo di attvità e di successi anche Maserati, mettendo in mostra il carattere e il dinamismo di vetture che hanno fatto la storia dell’automobilismo e la cui bellezza rimane incasontata nel tempo, lo stesso che sembra essersi fermato girando tra gli stand dell’Auto e Moto d’epoca di Padova 2015.

Porsche-Mission-E-4-640x426

Porsche: a Francoforte si punta sull’elettrico

 

di Maurizio Elviretti

 

Aveva annunciato una sorpresa, e sorpresa è stata. Al Salone di Francoforte, in programma mentre scriviamo, uno degli “stand” più visitati è quello di chi naturalmente gioca in casa, Porsche, che svela agli appassionati la nuova Mission E, una rivoluzionaria coupé 4 porte e 4 posti interamente elettrica, dalle prestazioni incredibili: ben 600 cavalli (440 Kw) e una accelerazione mozzafiato che la porta da 0 a 100 km/h in appena 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in 12 secondi. Ma soprattutto un’autonomia spaventosa, di ben 500 km. L’aspetto è filante e aggressivo nello stesso tempo; il frontale molto diverso dalla tradizione Porsche con due fari a Led che sembrano quelli del prototipo 919H da corsa. Dietro un faro a tutta larghezza che disegna in orizzontale la coda rappresenta un motivo estetico originale. Per realizzare la Mission E Porsche ha fuso le proprie conoscenze in fatto di dinamica sportiva di marcia e tutto quello che ha imparato in due anni di gare Endurance con la 919 Hybrid sui motori elettrici. Infatti la Mission E monta due motori elettrici sui due assi, simili a quelli usati nel Prototipo da corsa, che oltre a trasmettere il moto alle ruote, possono ricaricare le batterie in frenata a recuperando l’energia cinetica (Kers). Il Porsche Vectoring System montato sulla Mission E è simile a quello adottato su altre vetture del marchio e trasmette automaticamente la coppia motrice alle ruote in modo indipendente l’una dall’altra migliorando trazione, motricità e direzionalità. L’altra grande novità tecnologica della Mission E è il sistema di gestione della ricarica delle batterie. Porsche ha adottato per la prima volta nel campo delle auto elettriche un sistema che lavora ad altissimo voltaggio: 800 volt. Questo permette di generare una tensione di corrente elevatissima che ricarica le batterie all’80% in appena 15 minuti che bastano per ben 400 km di marcia. Ma visto che di sistemi di ricarica a 800 volt non se ne trovano poi tanti in giro, la Mission E può essere anche ricaricata con la normale corrente trifase a 380v o attraverso una piattaforma a induzione che agisce a contatto senza necessità di cavi. Ovviamente la Mission E è una concept, ma è probabile che quest’auto diventerà uno dei 20 modelli elettrici che il capo del gruppo VW, Martin Winterkhorn ha promesso di realizzare e vendere entro il 2020.

Porsche-918-Spyder-503x340

Porsche 918 Spyder: una gloriosa carriera che volge al termine

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il traguardo è stato raggiunto ed è andato tutto come previsto: l’esemplare numero 918 della Porsche 918 Spyder è stato creato, e da ora in poi non ce ne saranno altre così come era annunciato all’inizio della produzione 21 mesi fa. L’assemblaggio fatto a Zuffenhausen dell’ultima Porsche 918 Spyder ha messo la parola fine ad un’avventura iniziata nel 2010, quando la sportiva ibrida plug-in fu lanciata come concept al Salone di Ginevra, per poi essere messa in produzione nel 2013 al prezzo di 794.000 euro. Attraverso questo modello sono stati sviluppati contenuti tecnici d’avanguardia che verranno utilizzati nei prossimi anni anche sulle auto di serie del marchio tedesco, ma soprattutto grazie ad esso è stato creato il prototipo ibrido LMP1 919 Hybrid, quello che ha appena trionfato nella 24 Ore di Le Mans arrestando l’egemonia di Audi degli ultimi tempi. Spinta da un motore termico e da due propulsori elettrici in grado di generare una potenza massima di 887 cavalli, la Spyder 918 può marciare con cinque diverse modalità di funzionamento: da quella a zero emissioni, solo elettrica, capace di percorrere fino a 29 km, a quella “hot lap” che permette di avere la massima potenza per un periodo limitato di tempo. Tra i tanti successi, il record sul giro per le vetture di serie sul famoso circuito di Nurburgring, con un tempo di 6 minuti e 57 secondi; nessuno ci avrebbe creduto prima di vederla correre, invece lei dopo aver stupito tutti va in pensione a testa alta, lasciando una piccola parte di sé alle eredi di serie che verranno prodotte della casa di Stoccarda.

img_9003

Aston Martin Vantage GT12

 

di Maurizio Elviretti

 

Al Salone di Ginevra 2015 si era presentata come Aston Martin Vantage GT3, reinterpretazione in serie limitata a 100 unità dell’esperienza su pista accumulata dal marchio alato. Ora è diventata Vantage GT12. La decisione di rinominare la vettura sarebbe stata presa per evitare un lungo e costoso contenzioso legale, con la Porsche, sull’utilizzo dell’acronimo GT3. Si era infatti diffusa una notizia sul disappunto della casa Tedesca, e di eventuali conseguenze legali. Secondo quanto emerso, Porsche avrebbe rivendicato i propri diritti sul nome, mentre il marchio alato avrebbe fatto presente come esso si riferisse a una specifica categoria di auto da corsa e fosse già stato utilizzato su altre vetture non marchiate Porsche: come ad esempio la Lotus Esprit GT3 o la Bentley Continental GT3 R. Il costruttore britannico, dunque, ha ribattezzato la sua speciale sportiva come Vantage GT12, rendendo noto il cambiamento sia sul proprio sito web sia attraverso la presentazione video della vettura.
La sportiva, come già indicato in precedenti articoli, è caratterizzata da un design filante ed elaborato, spinta da un poderoso motore V12 da 6.0 litri. Un propulsore in grado di sviluppare 600 cavalli (441 kW) e 625 Nm di coppia, a cui è associato un cambio manuale automatizzato a sette rapporti. Scatto da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e velocità massima di 297 km/h. La Aston Martin Vantage GT12 presenta forme robuste e sportive, evidenziate da alcuni elementi come i paraurti modificati, i parafanghi maggiorati, le minigonne laterali, marcati anche dalla vernice arancione. Questa spicca sul colore bianco della carrozzeria, e lo stile esterno è valorizzato anche da altri particolari: uno splitter ancorato al frontale, un cofano in fibra di carbonio, un’imperiosa ala posteriore e un diffusore.

porsche_911_black_edition_01

Porsche 911 e Boxster Black Edition: tutta l’eleganza del nero

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Come si può facilmente intuire dal nome, è il nero il tema dominante delle Black Edition di Porsche Carrera 911 e Boxster, già nelle nostre concessionarie con prezzi che partono da 98.741 euro per la prima e 61.810 euro per la seconda. Non è solo il nero della scocca e degli interni in pelle a distinguerle, ma anche degli equipaggiamenti nuovi rispetto ai modelli base, perché l’allestimento Black Edition comprende di serie: Porsche Communication Management con modulo di navigazione, sensore pioggia, Tempostat, dispositivo antiabbagliante per specchi retrovisori, volante sportivo Sport Design e Park Assistant anteriore e posteriore. La 911 Carrer Black Edition sarà disponibile in versione Coupè o Cabriolet, in entrambi i casi con il motore boxer da 3,4 litri e 350 cavalli e gli stessi cerchi in lega da 20 pollici della 911 Turbo; in quanto a dotazione ci sono proiettori anteriori a LED con Pdls+(Porsche Dynamic Light System Plus) integrato, sistema audio Bose Surround Sound System e sedili sportivi riscaldabili, modulo telefono e telecamera posteriore. Motore da 2.7 litri e 265 cavalli per la Boxster Black Edition invece, completa di capote e rollbar neri, e rete frangivento per ridurre il fastidio dell’aria che si genera quando si viaggia con la capote aperta; di serie poi troviamo cerchi da 20 pollici Carrera Classic, fari Bi-Xeno con PDLS, climatizzatore automatico bi-zona, sedili riscaldabili e sistema audio Sound Package Plus.