F1: MALDONADO DELLA WILLIAMS VINCE IL GP DI SPAGNA, ALONSO SECONDO RAGGIUNGE VETTEL IN TESTA AL MONDIALE

F1: Maldonado approda alla Lotus

 

di Leonardo Frenquelli

 

La stagione di Formula 1 è appena terminata ma il mercato è già nel pieno del suo corso. È questione di ore e sarà ufficiale il passaggio di Pastor Maldonado, pilota venezuelano ex Williams, alla Lotus ormai orfana di Raikkonen. La partenza di “Iceman” è stato un duro colpo per la scuderia di Enstone e per decretare il sostituto più adatto c’è voluto tempo ed è stato necessario valutare molte possibilità. Prima di Maldonado, sembrava certo l’ingaggio di Hulkenberg ma per un intrigo di mercato tra Ferrari, Sauber e la stessa Lotus, l’affare non si è chiuso. Così sarà il venezuelano, che era stato contattato anche dalla Sauber, il compagno di Grosjean nella prossima stagione. Pastor aveva esordito in Formula1 proprio con la Williams il 27 marzo 2011, dopo aver vinto il titolo mondiale di Formula2 nel 2010. I contatti tra il team guidato da Boullier e Maldonado avevano subito una brusca accelerazione durante il Gp del Brasile, sotto l’influenza della Quantum Motorsports, holding che si appresta ad acquisire parte delle quote della scuderia per favorirne la permanenza ad un certo livello di qualità, con investimenti rapidi e mirati. Maldonado si è detto contento di cambiare team, in quanto la Williams non era in grado di garantire un salto di qualità di cui il pilota sente di aver bisogno.

GP AUSTRALIA F1/2013

Coppia d’Assi

 

di Filippo Gherardi

 

Ora o mai più. Questo il motto, a dir la verità più l’imperativo, che attraversa box, paddock e cabine di commento degli addetti ai lavori in previsione del Gp di Singapore di Formula 1, pensando ad un’eventuale, ma difficile, inversione di rotta per una stagione che Sebastian Vettel e la Red Bull stanno indirizzando pesantemente, e per la quarta volta consecutiva, nelle le loro mani. Ora o mai più è il ritornello che in questi giorni campeggia soprattutto nello spogliatoio Ferrari, come ha confermato anche il team principal Stefano Domenicali e come sanno, benissimo, Fernando Alonso e i suoi meccanici. Pressione alle stelle, insomma, in previsione di Singapore e pressione amplificata, se possibile, dalla notizia nell’aria da tempo ma ora ufficializzata che dal prossimo anno tornerà al volante di una Rossa mister Kimi Raikkonen, e cioè vale a dire l’ultimo pilota a portare la Ferrari sul tetto del mondo, ma anche il primo, e finora anche l’unico, a farlo dopo l’impero di Michael Schumacher. L’arrivo di Raikkonen apre la porta, e la mente, a diversi interrogativi e considerazioni. Il primo, ed anche il più scontato: come sapranno coesistere un finlandese dal sangue freddo (non a caso il soprannome di Kimi è Iceman) con uno spagnolo dai tratti latini ma anche dall’appeal, innato, da prima donna come Alonso? Fernando dal suo arrivo alla Ferrari (da campione del mondo in carica nel corso della stagione 2010) non ha mai conosciuto il dubbio di non avere riflettori ed attenzioni tutte per se, ora però, dopo (quasi) quattro tentativi mondiali andati falliti, il dubbio che a Maranello abbiano deciso di provare a scalzare Vettel dal grado di più veloce puntando forte, anche, su Raikkonen è venuto pure a lui. Massa, che saluta il Cavallino dopo otto anni ed un mondiale, nel 2008, perso all’ultima curva, dell’ultimo giro, dell’ultima corsa, era il compagno di squadra ideale: di derivazione latina come Alonso, solare ma anche silenzioso nei momenti in cui Fernando alzava la voce per qualcosa (di troppo) che non andava, e soprattutto avaro di risultati da ormai quasi cinque stagioni, con la miseria di zero vittorie all’attivo ed appena, soprattutto per chi guida una Ferrari, nove piazzamenti sul podio. Proprio ripartendo da questi numeri si apre un secondo interrogativo: Raikkonen, affidabile, veloce ed esperto, il prossimo 17 ottobre compirà comunque la bellezza di 34 anni ed allora, tenendo conto dei risultati succitati e piuttosto deludenti di Massa nelle ultime stagioni, non sarebbe stato meglio investire già da un paio di anni su un pilota più giovane (Perez o Hulkenberg giusto per fare due nomi) e farlo crescere all’ombra di un top driver come, e guarda caso, ha deciso appena qualche settimana fa di fare la Red Bull affiancando Ricciardo a Vettel dalla prossima stagione? Insomma, qualche dubbio rimane, malgrado il dream team Raikkonen-Alonso cominci già a far sognare in grande più di un tifoso ferrarista.

05.07.2013- Fernando Alonso (ESP) Scuderia Ferrari F138

F1, Alonso: “Voglio restare a lungo alla Ferrari”

 

della Redazione

 

Fernando Alonso si “promette” a vita alla scuderia di Maranello, ma al tempo stesso strizza l’occhio al sogno di poter lavorare, un giorno, insieme al grande stratega della Red Bull Adrian Newey. Rispondendo, indirettamente, dalle pagine della ‘Bild’ alle considerazioni fatte da David Coulthard, secondo cui il pilota asturiano avrebbe fatto meglio a guardarsi intorno e lasciare la Ferrari per conquistare un nuovo titolo mondiale, Alonso ha lasciato pochi dubbi sul suo prossimo futuro: «Non so ancora quanto resterò in Formula Uno, ma se rinnoverò sarà con la Ferrari. Non è concepibile una Formula 1 senza la Ferrari, mentre gli altri team vanno e vengono, alcuni costruttori se ne vanno e poi ritornano così come squadre private o produttori di energy drink». A proposito delle altre squadre, Alonso svela sempre alla Bild un sogno legato al grande stratega di casa Red Bull Adrian Newey: «Voglio lavorare con i migliori, quindi mentirei se dicessi di non volere Newey in squadra». Nel frattempo il due volte campione del mondo dovrà accontentarsi di lavorare con James Allison, visto che il ritorno in Ferrari (c’è stato dal 2000 al 2004 ndr) dell’ex direttore tecnico della Lotus sembra ormai cosa fatta.

F1 Grand Prix of Germany - Practice

F1, primo sigillo di Vettel al Nurburgring

 

della Redazione

 

Sebastian Vettel vince per la prima volta in carriera il Gp di Germania, quello di casa per il tre volte campione del mondo in carica. Gara emozionante sul circuito del Nurburgring, con il tedesco della Red Bull che conduce praticamente dall’inizio alla fine, braccato fin sotto la bandiera a scacchi da una Lotus in grande giornata. Secondo, ad una manciata di decimi, si posiziona Kimi Raikkonen che precede il compagno di squadra Romain Grosjean. Quarto posto per Fernando Alonso. Soltanto quinto il poleman Lewis Hamilton, che chiude davanti alla McLaren di Button, all’altra Red Bull di Webber e a Sergio Perez. Fuori dopo pochi giri Felipe Massa. Grande paura per un incidente avvenuto ai box nel corso di un pit stop Red Bull: nel cambiare la ruota posteriore sinistra sulla vettura di Webber, i meccanici non avvitano perfettamente il pneumatico che carambola addosso ad un cameraman del circuito. Fortunatamente il malcapitato operatore non sembra aver riportato serie conseguenze. Nella classifica del mondiale, con questo successo Vettel allunga sui più diretti inseguitori: Alonso e Raikkonen nell’ordine.

Grosjean-Monaco-F1

Formula 1, Grosjean penalizzato per il prossimo GP del Canada

 

della Redazione

 

Partirà con 10 posizioni di penalizzazione in griglia, nel prossimo Gran Premio del Canada del 9 giugno, il pilota della Lotus Romain Grosjean. Questo è quanto è stato deciso, e comminato, dagli steward del Gp di Monaco dopo il tamponamento del pilota ginevrino ai danni della Toro Rosso di Daniel Ricciardo nel corso del 62esimo giro della gara di ieri e conclusasi con la vittoria di Nico Rosberg. L’incidente in questione è costato, di fatto, il ritiro ad entrambi i piloti e secondo i commissari è stato causato proprio da Grosjean che continua, così facendo, il suo periodo no in un inizio di stagione che fin qui lo ha visto conquistare, su sei gran premi disputati, un podio in Bahrain ed un sesto, un decimo e un nono posto, oltre a due ritiri, nelle altre gare, per un totale di 26 punti in classifica.

Vettel

F1: Vettel re del Bahrain, Ferrari quanti guai!

 

della Redazione

 

Dominio di Sebastian Vettel e della sua Red Bull nella quarta gara del mondiale di Formula 1 sul circuito del Bahrain. Dopo la pole del sabato della Mercedes di Nico Rosberg, davanti allo stesso Vettel e alla Ferrari di Alonso, la gara è stata un monologo del tre volte campione del mondo fin dalle prime curve. Pronti-via e Vettel, dopo appena tre giri, prende la testa della corsa, mentre Alonso è costretto ad una sosta lunga, e forzata, ai box a causa di un problema con il DRS e con l’ala posteriore della sua monoposto. L’asturiano rientra in coda al gruppo ed è costretto ai salti mortali per recuperare punti e posizioni, chiudendo, a giochi fatti, con un tutto sommato positivo ottavo posto finale. Week end da dimenticare anche per l’altra Ferrari di Felipe Massa, alla fine soltanto dodicesimo e la cui gara è stata pesantemente condizionata da una doppia foratura. Tornando alle prime posizioni, detto della vittoria di Vettel, alle sue spalle arrivano le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Quarto posto per la sorprendente Force India di Paul Di Resta, brillante protagonista di tutto il fine settimana, quinta la Mercedes di Hamilton che precede la Mc Laren di Perez e l’altra Red Bull di Webber. Soltanto nono il pole-man Nico Rosberg e la sua Mercedes. In classifica, Vettel allunga tra i piloti portandosi a 77 punti, a più dieci su Raikkonen secondo e a più ventisette su Hamilton terzo. Alonso è quarto a trenta punti esatti dal tedesco. Tra i costruttori, Red Bull in testa con 109 punti, seguita dalla Lotus a 93 e dalla Ferrari a 77.

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F1, Libere del Bahrain: La Ferrari prima vola e poi insegue Raikkonen

 

di Filippo Gherardi

 

Giornata di prove libere sul Bahrain International Circuit, sede dell’omonimo Gran Premio del Bahrain e della quarta gara di questo, fin qui avvincente, mondiale 2013 di Formula 1. Nella prima sessione di prove, all’alba italiana, dominio Ferrari con Felipe Massa che chiude con il miglior tempo di 1’34”487, precedendo di appena settantasette millesimi il compagno di squadra Fernando Alonso. Terzo tempo, a poco più di un decimo di ritardo, per la Mercedes di Nico Rosberg, quarto Sebastian Vettel, quinto un sorprendente Paul Di Resta su Force Indie e sesto Jenson Button con la McLaren. Nella seconda sessione miglior tempo per Kimi Raikkonen, che nelle prime libere non era andato oltre il nono posto e che invece, nella seconde, mette il muso della sua Lotus davanti a tutti con un più che positivo 1’34”154. Dietro di lui Webber a soli tre centesimi, terzo posto per l’altra Red Bull di Vettel. Quarta piazza per Alonso che accusa una ritardo di oltre un decimo e mezzo, sesto Massa che chiude con un tempo di poco superiore a quello messo a segno in mattinata (1’34”552 ndr) ma comunque più lento di quattro decimi rispetto a quello di Raikkonen. Tra le due Ferrari, al quinto posto, ancora la sorprendente Force India di Di Resta. Sessione poco positiva invece per le Mercedes: Rosberg è ottavo, Hamilton soltanto decimo. Ancora peggio le McLaren, con Button undicesimo e Perez tredicesimo. Domani terzo turno di libere, mentre alle 13 ore italiane tutti in pista per le qualifiche ufficiali.

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F1, Raikkonen vince a Melbourne

 

della Redazione

 

Si è concluso con la vittoria di Kimi Raikkonen, su Lotus, il primo Gran Premio del mondiale 2013 di Formula 1 svoltosi sul circuito australiano di Melbourne. Secondo posto per Fernando Alonso e la sua Ferrari, terzo per il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel su Red Bull. Era stato lo stesso pilota tedesco, in mattinata, a conquistare la pole position e a partire davanti a tutti in griglia, poi però in gara le differenti strategie di pit stop finiscono col favorire Raikkonen e portarlo, di fatto, fino alla vittoria finale. Soddisfazione anche in casa Ferrari, non solo per il secondo posto sul podio di un Alonso letteralmente indemoniato e capace, a tratti, di guidare la gara e di insidiare, negli ultimi giri, con un ritorno prepotente anche la prima posizione di Raikkonen, ma pure per il quarto posto di un sempre più ritrovato Felipe Massa. E rivolgendo uno sguardo proprio alla classifica finale, al quinto posto ha chiuso Lewis Hamilton su Mercedes, al sesto l’altra Red Bull di Mark Webber davanti alle due Force India di Sutil e Di Resta. Nono Button ed undicesimo Perez, in un fine settimana quanto mai deludente per la McLaren.

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Il gioco del Lotus

 

di Germana Condò

 

Terminati di recente i test sul circuito di Jerez de la Frontera, è in corso in questi giorni la prima sessione di Barcellona. Impossibile tracciare un bilancio sulle prestazioni delle vetture, o tanto più azzardare previsioni per il prossimo mondiale di Formula 1 attraverso i risultati di una sola settimana di prove in cui, tra l’altro, i piloti hanno guidato in condizioni di asfalto, con gomme e carico di carburante sempre diversi. Non sembra allarmare Montezemolo la lentezza della Ferrari F138, impegnata non tanto nella ricerca della velocità quanto in quella dell’aerodinamicità, nella correzione di un problema al cambio e nel test delle nuove Pirelli, le quattro studiate per l’asciutto più le due per la pioggia con mescola più morbida ed una corona rinforzata. Ma in beffa alle scarse aspettative, alla terza giornata la rossa di Maranello con Felipe Massa si è concessa un’accelerata “al limite” , fermando le lancette sull’ 1’17’’879, ottenendo, così, il miglior tempo assoluto di tutte le sessioni di Jerez. Nonostante la nuova C32 ”vada stretta” a Nico Hulkenberg a causa dell’altezza del pilota, senza particolari problemi tecnici la Sauber nei primi quattro giorni ha realizzato il maggior numero di giri di qualunque altro team, seguita da una grintosa Red Bull RB9 che ha sorpreso e che probabilmente si presenterà ai nastri di partenza ancora una volta come l’auto da battere. Nei primi due giorni di prove la corsa dei piloti Mercedes, Nico Rosberg e Lewis Hamilton, è terminata dopo pochissimi giri a causa di problemi elettrici e all’impianto frenante. La riscossa è arrivata alla terza giornata per Rosberg che, percorrendo 655 km con la sua W04, si è aggiudicato il secondo posto in classifica. Niky Lauda, nuovo capo dell’avventura tedesca in formula 1, si è dichiarato ottimista e, pur riconoscendo il primato della velocità a Vettel, è convinto che la Mercedes potrà competere alla stregua degli altri tre top team. Positiva la prova di Pastor Maldonado al volante della Williams, l’unica scuderia a far correre sul circuito la FW34, la monoposto 2012 modificata con un nuovo musetto ed altre componenti del nuovo progetto. Velocissima la McLaren sulle nuove Pirelli morbide, rallentata poi da un guasto alla pompa della benzina. Bella anche la performance della nuova Force India con Jules Bianchi, staccato solo di 27 millesimi da Kimi Raikkonen sulla Lotus E21, che ha terminato le prove di Jerez segnando il miglior tempo della quarta giornata.