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Vendere e comprare un veicolo? In Italia si risparmia

 

di Maurizio Elviretti

 

Secondo Autoscout24, sito leader per la compravendita di veicoli online, i migliori affari a due e quattro ruote si fanno in Italia. Lo scorso anno l’Agpi italiano, ovvero l’indice che misura il costo medio di tutte le inserzioni presenti (oltre 415mila), ha raggiunto la cifra di 12.835 euro, con un incremento rispetto al 2014 del 2,6%. Interessante il confronto con gli altri grandi Paesi europei: il 2015 si è chiuso, infatti, con l’incremento record del prezzo dell’usato in Francia (+9,1%) dove l’Agpi ha superato, anche se di poco, i 18 mila euro (18.077 per l’esattezza). Appena dietro la Germania: qui il prezzo dell’usato si è fermato a 17.082 euro con un leggerissimo aumento (+1,3%). Terza la Spagna: gli annunci iberici hanno registrato nel 2015 un prezzo medio di 15.074 euro in forte crescita rispetto al 2014 (+5,4%).
Secondo Autoscout24 l’Italia è il Paese giusto dove coronare il proprio sogno automobilistico a prescindere dal tipo di auto desiderata. Il prezzo medio delle city-car nel Bel Paese è di 8.859 euro, contro i 9.673 della Spagna, i 10.285 della Germania e gli 11.560 della Francia. Le utilitarie, invece, hanno registrato un costo medio di 12.720 euro, appena 100 euro in più di quanto evidenziato in Spagna, ma nettamente meno rispetto a Francia (15.729 euro) e Germania (15.767). Le berline medie nello Stivale hanno registrato un costo di 17.343 euro. Anche in questo caso il prezzo è leggermente più alto di quello spagnolo (16.831 euro) ma lontanissimo comunque da Germania (19.916 euro) e Francia (20.820 euro). Le berline di grandi dimensioni hanno messo a segno un costo medio di 23.520 euro contro i 23.403 in Spagna, i 26.457 in Germania e i 29.880 euro in Francia. L’Italia è di certo la più economica quando si sale di categoria e si prendono in considerazione le vetture di lusso: in questo caso il prezzo medio è di 36.269 euro. In Spagna il costo è di 37.983 euro. Lontanissime Germania e Francia dove si registra un Agpi rispettivamente di 44.641 euro e di 51.768 euro. Identico discorso per le auto sportive: in Italia il prezzo medio è stato nel 2015 di 43.406 euro contro i 44.872 euro della Spagna, i 44.257 della Germania e addirittura i 53.855 euro della Francia. Bassissimo il costo dei monovolume, sempre più difficili da avvistare sulle strade del Bel Paese. Questi veicoli hanno registrato un prezzo di appena 11.471 euro mentre in Spagna di 12.014 euro. In questo segmento la Germania batte la Francia con un prezzo di 16.482 euro contro i 13.776 registrati oltralpe. Infine i fuoristrada: ancora una volta l’Italia è quella con i prezzi migliori, con un Agpi nel 2015 di 21.616 euro. In Spagna nello stesso periodo si è registrato un prezzo medio di 24.037 euro, in Francia di 27.514 euro e in Germania di 27.794 euro.

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BMW Serie 3: arriva un’esclusiva per l’Italia

 

di Maurizio Elviretti

 

Sarà un’esclusiva tutta italiana, la nuova BMW Serie 3 speciale 40 Years Edition, la cui produzione sarà limitata a soli 100 esemplari numerati. Nello specifico, la Serie 3 “40 Years Edition”, nata per celebrare il quarantesimo anniversario del relativo modello, deriva dalla declinazione 320d e sarà proposta solo nella variante station wagon Touring. Infatti, la versione speciale “40 Years Edition” della BMW Serie 3 restyling è equipaggiata con il motore diesel 2.0d TwinPower Turbo a quattro cilindri da 190 CV di potenza e 400 Nm di coppia massima, abbinato alla trazione integrale xDrive e al cambio automatico Steptronic ad otto rapporti nella configurazione sportiva con paddles al volante. Inoltre, la Serie 3 “40 Years Edition” deriva dall’allestimento MSport, il cui omonimo pacchetto prevede gli specifici cerchi in lega da 19 pollici con gommatura asimmetrica, l’impianto frenante maggiorato con le pinze dei freni in tinta con la carrozzeria e il kit aerodinamico dalla vocazione sportiva. Esteticamente, la nuova BMW Serie 3 “40 Years Edition” sarà riconoscibile per gli elementi esterni in alluminio satinato, tra cui il badge dedicato, nonché per la carrozzeria nella colorazione Tanzanite Blue metallizzata, già prevista nel programma di personalizzazione BMW Individual. L’abitacolo, invece, sarà caratterizzato dagli interni in pelle merino Opal White a grana fine con cuciture nere a contrasto, in abbinamento alle modanature Piano Black della plancia. Per quanto riguarda l’equipaggiamento di serie, la versione speciale “40 Years Edition” della station wagon Serie 3 Touring sarà dotata di navigatore satellitare BMW Connected Pro, tetto apribile in vetro scorrevole ed inclinabile ad azionamento elettronico, sensori di parcheggio PDC (Park Distance Control) anteriori e posteriori, autoradio con gli altoparlanti Hi-Fi e pannello della strumentazione con funzionalità estesa. Inoltre, la dotazione di serie comprenderà anche il pacchetto Connected Drive Pack e il kit da viaggio Piquadro con trolley e zaino dedicati.

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Kia Optima arriva in Italia

 

di Maurizio Elviretti

 

Anche Kia inizia il suo piano d’espansione nel mercato europeo e lo fa con l’imminente debutto della nuova Optima, berlina di taglia medio-grande giunta alla quarta generazione, ma prima d’ora mai sbarcata sul mercato italiano. Il marchio, conosciuto nel nostro Paese per le sport utility bestseller Sportage e Sorento, la crossover Soul e le compatte Rio e Picanto, si appresta a sfidare la Case europee nel segmento delle berline premium, con un prodotto che si preannuncia molto interessante. Presumibilmente anche a livello di listino, considerando che l’attuale gamma negli States parte da 21 mila dollari. Il debutto al Salone di Francoforte, mentre per vedere le prime Optima su strada bisognerà aspettare l’inizio del nuovo anno. Per insidiare tedesche e francesi, Kia ha aumentato le dimensioni della sedan (4,855 metri di lunghezza e 1,860 di larghezza, bagagliaio di 510 litri), aggiornando l’estetica secondo gli ultimi canoni del design del marchio, con il frontale dominato dal “tiger nose”, gruppi ottici anteriori (LED) affilati, “spalle larghe” e un aspetto compelssivamente atletico. Dalle prime immagini e da quanto assicurano in Kia, gli interni non temono concorrenza in fatto di eleganza, con un ampio abitacolo arricchito da materiali soft-touch, tessuti e pelli in tinte naturali e modanature in metallo. Debuttano sul modello una serie di tecnologie di ultima generazione, come il Kia Navigation System con touchscreen da 7 pollici e sistema di ricarica wireless per gli smartphone. Migliorata anche la sicurezza: di serie sette airbag, il Vehicle Stability Management che garantisce la stabilità in frenata e, in opzione, il Lane Keeping Assist System, per il mantenimento della marcia in corsia e lo Speed Limit Information Function, che indica i limiti di velocità in vigore lungo il percorso. Al momento del lancio Kia Optima sarà disponibile con la sola motorizzazione diesel 1700 CRDi (omologato Euro6) da 141 cavalli, abbinabile al nuovo cambio automatico doppia frizione a sette rapporti. Ipotizzabile anche un modello ibrido, ma questo non prima dell’estate prossima.

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Italia: è prima in Europa nelle vendite di eco-veicoli

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

Secondo un esame condotto dall’Associazione Europea Costruzioni automobili sulle immatricolazioni di vetture biffe alimentate a gpl o metano, di ibride normali e plug-in elettriche l’Italia si attesa al primo posto in quanto a vendite di veicoli con sistemi di alimentazione e propulsione alternativi.  Precisamente i dati riferiti al primo semestre vedono il nostro Stivale contare ben 121.124 immatricolazioni di cui 106.823 bi-fuel, 12.937 ibridi e 1.364 elettrici, un incremento del 11% rispetto ai primi sei mesi del 2014. Sul secondo gradino del podio troviamo la Francia con 48.256 immatricolazioni, al terzo c’è invece la Gran Bretagna (37.903 veicoli) seguita dalla Germania (26.687). Stando invece ai dati del primo trimestre le vendite dei modelli alternativi sono cresciute in Europa del 17,4%, nel secondo del 22,6%.

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In Italia automobili sempre più vecchie

 

di Delfina Maria D’Ambrosio

 

La crisi, si sa, ha portato le persone a risparmiare il più possibile. Si spende sempre meno, il potere d’acquisto delle famiglie è nettamente calato e le cose vecchie non si buttano più con quella facilità di un tempo. Tutto questo è vero anche, e forse soprattutto, per il mercato automobilistico. Secondo una ricerca condotta dal Centro Studi Continental l’età media delle vetture italiane sarebbe di 9 anni e 11 mesi. Un numero che cresce ancor di più nel Sud, toccando l’apice nella regione Campania con una vita media di 12 anni e 9 mesi. Dati che rispecchiano comunque quelli della crisi, visto che proprio il Meridione ne è stato è il più colpito. A seguire, infatti troviamo le seguenti regioni: Calabria (12 anni e 3 mesi), Basilicata e Sicilia (12 anni e 2 mesi),  Puglia (11 anni e 8 mesi), Molise (11 anni e 7 mesi), Sardegna (10 anni e 10 mesi), Abruzzo (10 anni e 6 mesi), Umbria (10 anni e 3 mesi), Lazio e Marche (9 anni e 11 mesi), Friuli Venezia Giulia (9 anni e 8 mesi), Veneto (9 anni e 3 mesi), Liguria, (9 anni e 2 mesi), Piemonte (8 anni e 11 mesi), Emilia Romagna (8 anni e 10 mesi), Lombardia (8 anni e 7 mesi), Toscana (8 anni e 4 mesi), Trentino Alto Adige (5 anni e 10 mesi) e Valle D’Aosta (4 anni e 7 mesi).

 

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La Lancia inaugura il nuovo modello di Ypsilon

 

di  Edoardo D’Angeli

 

La Lancia Ypsilon fa trent’anni e li celebrerà al Salone di Ginevra. La vettura in questione prenderà il nome della vecchia auto più la scritta 30th Anniversary. La casa italiana può affermare di aver avuto con questo tipo di modello una delle storie più belle del proprio scenario automobilistico. La nuova Yipsilon si arricchisce, e lo fa con delle nuove innovazione, infatti nell’auto si potranno trovare tantissimi accessori tra cui: il sistema Start&Stop, climatizzatore automatico, Magic Parking e il sistema Blue&Me con comandi al volante. Per quanto riguarda il listino, saranno disponibili tutte le motorizzazioni ad oggi in vendita, quindi: motori a benzina 0.9 TwinAir da 86 cavalli e il 1.2 Fire Evo II da 69 cavalli, per quanto riguarda il diesel ci sarà il 1.3 16V diesel Multijet da 95 cavalli e con il bifuel il 1.2 GPL da 67 cavalli e per finire lo 0.9 TwinAir Ecochic a metano da 80 cavalli. A Ginevra gli appassionati delle quattro ruote potranno ammirare due modelli della nuova Lancia, la prima è caraterizzata da un badge celebrativo sui montanti e da un esclusiva tinta blu, mentre l’interno sarà ricoperto in tessuto castiglio nero o beige mentre l’altro modello avrà il bicolore Cipria Glam e Nero Vulcano con interni in castiglio nero.

All'asta a Berlino per 30mila euro un'Alfasud Sprint 1981

Alfa Romeo Sprint 1.5 del 1981 all’asta

 

di Edoardo D’angeli

 

Il 27 febbraio nell’evento Classi Car organizzato da Auctionata AG a Berlino andrà all’asta anche un’Alfa Romeno Alfasud Sprint 1.5 del 1981. Se possiamo dirlo, un modello fino ad oggi abbastanza trascurato dal collezionismo automobilistico. Ma non per tutti è così, infatti, per gli appassionati del classico italiano sarà una gioia poterla acquistare e portare nel proprio harem di auto da collezione. Valutata tra i 24.000 e 30.000 € sarà questa la somma da cui partirà l’asta per la trentaquattrenne Alfa Romeo e pensare che all’epoca venne proposta a 9.750.000 lire.  Venne prodotta in 2000 unità, solo 700 furono destinate per il mercato italiano mentre le restaNti in esatta corrispondenza vennero indirizzate: 500 in Francia, 250 in Germania, 250 in Svizzera, 150 in UK e le restati 150 in altri paesi. Si può affermare che è un auto non conosciutissima, e per questo molto più bramata dai collezionisti di tutto il mondo. Passiamo alle parti stilistiche dell’Alfasud, contraddistinta dalla colorazione bronzo metalizzato. Vengono arricchiti con decorazioni dorate i cerchi in lega, lo spoiler anteriore e i bordi del quadrifoglio posti nelle uscite d’aria. La vettura ha una scritta posteriore di identificazione verniciata in nero opaco e il terminale di scarico in acciaio inox. Mentre per l’interno possiamo trovare i sedili in velluto semi opaco, volante e cambio sono color legno. Nella plancia il vano radio e i comandi del riscaldatore sono di color marrone scuro.

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Mercato delle due ruote: parte forte l’Italia

 

di Maurizio Elviretti

 

L’anno nuovo porta buone notizie anche sul fronte del mercato delle due ruote. Infatti dopo il mercato delle automobili che dopo 7 anni è finalmente dato in netta ripresa rispetto a quanto accaduto negli ultimi anni, adesso è venuto il momento della riscossa anche per le due ruote. Sono di oggi infatti i dati che parlano del mese di gennaio 2015 e mettono in evidenza come rispetto allo scorso anno nel nostro paese vi sia stata una crescita di tale settore pari al 2,6% complessivamente parlando. Si tratta indubbiamente di un ottimo risultato che da tempo era atteso dalle associazioni di categoria che hanno vissuto con estrema difficoltà questo lungo periodo di crisi che ha portato ad un notevole calo delle vendite negli scorsi anni. A gennaio 2015 in totale le immatricolazioni  in Italia sono state ben 10.566. Ottimo aumento sia per quanto riguarda le moto sia per quello che concerne gli scooter. Invece in contro tendenza i cosiddetti “cinquantini” che invece in questo primo mese dell’anno subiscono un calo nelle vendite nella misura di un significativo -18,8% con solo 1.362 registrazioni. Di contro il buon risultato per le moto si lega alla realizzazione di ben 3.806 immatricolazioni che in pratica hanno portato ad un incremento per la categoria pari ad un lusinghiero +7,4%. Molto bene anche gli scooter che registrano 5.408 vendite con un +6,3% che sicuramente rappresenta un risultato davvero niente male se paragonato ai magri risultati degli ultimi tempi. Questi dati molti interessanti e particolarmente indicativi dello stato di salute del mercato a due ruote italiano sono stati comunicati da Confindustria Ancma che in pratica sarebbe l’associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori italiana.

Pegeot 308 GT

Da febbraio in Italia la nuova Peugeot 308 GT

 

di Edoardo D’Angeli

 

La  308 GT della Peugeot ha lanciato due nuove versione, la Berlina e la Station Wagon. Il primo modello monta il quattro cilindri benzina 1.6 THP con turbocompressore Twin-Scroll e 205 Cv di potenza. Mentre il secondo, propone il quattro cilindri turbodiesel 2.0 BlueHDi con Common Rail da 2.000 bar di pressione. La vettura quando non si lancia su strada ad alte velocità può essere ammirata per tutto il suo fascio esteriore, si può notare subito la nuova calandra, illuminazione full led, con elementi daylight inseriti nelle prese d’aria laterali, indicatori di direzione dinamici e proiettori high tech composti da 62 elementi. Nelle carrozzeria si possono vedere le nuove modanature, l’assetto è stato ribassato di 7mm davanti e di 10mm dietro, cerchi in lega diamantati da 18 pollici con pneumatici Michelin Pilot Sport 3. Grazie al diffusore nero ed al doppio terminale di scarico si può ben distinguere la postura stabile. Ma parliamo dell’aspetto interno, i rivestimenti vengono colorati di nero e grigio antracite mentre la plancia, pannelli porta e cuffia cambio sono rossi. Le modifiche nel quadro strumenti sono: il touchscreen ha un nuovo tema grafico con una gran presenza del coloro rosso, rossa anche la spia del pulsante che fa mutare il segno della 308 GT, con il Driver Sport Pack di serie con entrambe le motorizzazioni. In modalità Sport il pilota dispone di una cartografia del pedale dell’acceleratore più sensibile, di una risposta più rigida dello sterzo, mentre nella turbodiesel si ha una sensibilità superiore del cambio EAT6. La 308 GT conferma la qualità delle sospensione, grazie ai test fatti sulle strade di Cascais, sono più rigide davanti del 10% mentre dietro arrivano al +20%. La versione con i 2.0 BlueHDi da 180 Cv, grazie al cambio sequenziale a sei rapporti (cambio azionabile anche con le palette al volante) e 400Nm di coppia, rende quest’auto la più adatta per i guidatori italiani. La Peugeot 308 GT sarà disponibile da febbraio con prezzi da 28.600€ a 31.400€ Berlina, mentre la versione Station Wagon va dai 29.400€ ai 32.200€.

FARI

Il caro-fari, sta prendendo il sopravvento in Italia

 

di Edoardo D’Angeli

 

In Italia si sta passando oltre al caro-luce e sta nascendo la problematica del caro-fari. È proprio così, questi piccoli accessori per automobili stanno prendendo il sopravvento in termini di euro. Si va dai 340 € per i fari di una Panda ai 6.000 € di quelli di una Mercedes Classe S coupè. Oramai sono sempre di più i dispositivi intelligenti che raggiungono addirittura il 20% del valore dell’auto. Tutto ciò grava sul povero cliente che comprando l’auto è ignaro dei costi che potrebbero scaturire da un possibile incidente stradale. Da una recente analisi della Dat-Italia, i proiettori hanno un notevole valore sul veicolo nuovo ma da quanto emerge non è affatto la stessa cosa quando si vende.