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Renault Kwid: grazie al motore Twingo potrebbe sbarcare anche in Europa

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Per ora è solo un’esclusiva del mercato indiano ma, visto il grande successo che ha avuto grazie al suo contenuto prezzo di 3.500 euro, il mini-suv Renault Kwid potrebbe presto sbarcare in Europa. A dare la notizia è stato il magazine francese Autoplus secondo il quale il piccolo SUV dovrebbe montare sotto al cofano lo stesso 3 cilindri 1.0 da 70 cavalli utilizzato dalla Twingo, ovviamente accanto a quello che viene già utilizzato in India, ossia lo 0.8 da 57 cavalli. L’utilizzo del primo propulsore menzionato sarebbe una condizione necessaria e sufficiente per omologare la Kwid anche nel Vecchio Continente, ma modificata nelle caratteristiche e nel design per competere con le rivali del segmento B. Sempre secondo il magazine francese, la versione europea avrebbe bisogno di una serie di interventi sui dispositivi di sicurezza obbligatori e non presenti in India, i quali potrebbero però far salire leggermente il prezzo della Kwid a circa 6.000 euro, rimanendo quindi ben al di sotto della Dacia Logan, la vettura più economica del gruppo. Per ora è solo un’indiscrezione, non è ancora arrivata nessuna conferma da parte della casa francese.

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Dacia Sandero Hit Edition

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

E’ stata presentata lo scorso 22 giugno, a Milano, la nuova Dacia Sandero Hit Edition. Una macchina che abbina alla perfezione una robustezza da “familiare” ad un look prettamente giovanile. Rivestita con una pellicola nero opaco, realizzata dalla Luxury Skin, azienda romana specializzata nel car wrapping, con grafica “equalizer” sulle fiancate, vetri posteriori oscurati e inserti rossi per mascherina, gusci degli specchietti e spoiler. Più sobrio e in grado di mettere tutti d’accordo è invece l’abitacolo, impreziosito solo da tappetini personalizzati, badge con numero progressivo dell’esemplare (in totale sono 100) e da un esclusivo impianto audio Focal da 120W. Composto da 2 woofer e altrettanti twitter nelle portiere anteriori e da 2 altoparlanti in quelle posteriori, va ad arricchire le dotazioni della “Hit Edition”, praticamente “full-optional”. Di serie figurano quattro alzacristalli elettrici, cerchi in lega da 16”, climatizzatore manuale, sensori di parcheggio posteriori, cruise control, navigatore satellitare e ruota di scorta, al posto dello scomodo kit di riparazione. Solo con il turbodiesel più potente rispetto alle “normali” versioni della Sandero Stepway, la Hit Edition è proposta unicamente col 1.5 dCi da 90 CV con start/stop. Un’unità ben collaudata, che assicura al piccolo crossover rumeno il giusto brio e costi di gestione contenuti: stando ai dati dichiarati dalla Casa, raggiunge 167 km/h, impiega 11,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h e percorre in media 26,3 chilometri con un litro di gasolio. La Dacia Sandero Hit Edition è proposta a 14.500 euro, un prezzo interessante dato che il valore complessivo dell’auto con le dotazioni sopra elencate sarebbe di 15.900 euro. Il lancio commerciale è previsto per il weekend del 24-25 settembre con un “porte aperte” delle concessionarie, ma per chi fosse interessato all’acquisto è già ordinabile online con ulteriori vantaggi: garanzia estesa a cinque anni (al posto di 3 anni/100.000 km) e un anno di assicurazione su furto e incendio incluso nel prezzo.

 

 

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Dacia Sandero Stepway GPL: la prova

 

di Valerio Verdone

 

La Dacia è entrata subito nel cuore degli automobilisti italiani, perché il Brand low cost di Renualt, consente di acquistare una vettura nuova, nello specifico, una Sandero, a partire da 9.000 euro. L’utilitaria di Casa Dacia però è disponibile anche in una variante pensata per chi predilige i crossover, denominata Stepway, che abbiamo provato con il motore a 3 cilindri 900, sovralimentato, e con doppia alimentazione benzina/Gpl. Esteticamente, la Stepway si presenta più alta di 10 cm rispetto alla versione convenzionale, e questo la rende più simile ad un SUV compatto che ad una vettura del segmento B. Le protezioni che originano nei paraurti e continuano nella fiancata, unite alle barre portatutto sul tetto e ad elementi silver presenti nel frontale e nella vista posteriore, contribuiscono all’effetto crossover, così come le scritte Stepway sulle portiere anteriori ed i cerchi in lega da 16 pollici. All’interno si notano materiali pensati per durare nel tempo, quindi plastiche solide e robuste, con diverso trattamento per quelle presenti nella zona interna della plancia. Cromature disseminate intorno alla strumentazione, alle bocchette d’areazioni e sul pomello del cambio, sottolineano la volontà di conferire più carattere all’abitacolo, così come i sedili originali. Il sistema d’infotainment presenta uno schermo touch da 7 pollici, semplice e di rapida comprensione nelle differenti funzioni, mentre, la presa USB nelle sue vicinanze è collocata in maniera intelligente. Certo, bisogna rinunciare al volante regolabile in profondità, ma per il resto l’abitacolo della Stepway è ben organizzato. Al volante la maggiore altezza da terra enfatizza il rollio quando si affrontano le curve con piglio sportivo, ma non è questa la sua destinazione d’uso, per cui il comportamento dalla Stepway ad andature turistiche è piacevole e rassicurante. La vera novità però è sotto il cofano e riguarda il motore 3 cilindri da 900 cm3 che, grazie alla sovralimentazione, risulta più brioso del precedente 1.2 aspirato a 16 valvole da 75 CV. Oltre alla potenza ulteriore, si parla di 90 CV, è la coppia di 35 Nm più elevata a fare la differenza, perché viene erogata a quasi 2.000 giri in meno. Questo comporta riprese più rapide e una migliore risposta al comando del gas, nonostante una voce che filtra nell’abitacolo quando si esplora la zona alta del contagiri. Utilizzando l’alimentazione a Gpl, che non va a comportare nessuna rinuncia a livello di volume di carico (il bagagliaio rimane di 320 litri estendibili a 1.200 litri), si percorrono quasi 550 km a Gpl ed oltre 1.500 km sfruttando anche il pieno di benzina. Per quanto riguarda il prezzo, quello della versione più ricca, la Prestige della nostra prova, è di 12.200 euro, una cifra competitiva in relazione ai contenuti offerti dalla vettura, in puro stile Dacia.

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Dacia: ecco la speciale serie Family

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Prosegue ad un buon ritmo la crescita di Dacia nel mercato italiano, come lo dimostrano le 46.828 consegne effettuate nel 2015, una clientela composta per oltre l’80 % delle famiglie. Per mantenere questa direzione il marchio low cost di Renault introduce nel nostro paese, e non solo, un allestimento speciale chiamato “Family” e dedicato appunto ai nuclei familiari. Sarà introdotto su tutti i modelli della gamma, ed in questo modo i due livelli di equipaggiamento Ambiance Family e Laureate Family si arricchiscono di confort e tecnologia. Il primo propone, in più rispetto ad una normale Ambiance, una nuova tinta marrone metallizzato Brown Chili e fendinebbia per i modelli Sandero, Logan MCV e Lodgy, con ritocchi estetici per gli stripping laterali. Esclusivamente per la Duster saranno disponibili anche cerchi inlega specifici da 16”. Il Laureate Family è leggermente più tecnologico con la sua dotazione ompleta di sistema multimediale con navigatore Media NAV Evolution per la Logan MCV e per la Dokker, e sensori di distanza posteriori con reterocamera Radar Parking per Duster e Lodigy. La più economica Sandero nella Serie Speciale Family parte da un prezzo di 8.150 euro con motore 1.2 litri da 75 cavalli nell’equipaggiamento Ambience, mentre servono 9.400 euro per la station wagon Logan MCV, sempre nello stesso equipaggiamento e con la medesima motorizzazione. Le ordinazioni sono già aperte ma solo il prossimo 16 e 17 aprile sarà possibile provare la nuova serie Family nelle concessionarie.

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Arriva in Italia Kwid

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Un SUV da 7000 euro. Pura fantasia? Neanche per sogno. Infatti, con tutta probabilità, sbarcherà nei prossimi mesi in Europa e in Italia un nuovo city crossover dal prezzo incredibile. Parliamo della versione EMEA del Kwid, veicolo Renault prodotto per il mercato indiano, dove è commercializzato ad un prezzo di circa 3500-4000 euro. Il Kwid è inseribile nel segmento A ed è l’erede diretto del Kwid Concept presentato lo scorso anno al Salone di Nuova Delhi, prima concept car presentata fuori dall’Europa dal gruppo internazionale. Basato sulla piattaforma CMF-A, comune a Renault e Nissan, da un lato la nuova Kwid ha le dimensioni tipiche della citycar: 3,68 metri di lunghezza e 1,58 metri di larghezza, ma dall’altro ha caratteristiche tipiche del suv, come l’altezza da terra, superiore a quella delle citycar (18 centimetri), gli archi neri, rinforzati e squadrati dei passaruota e la modanatura nella parte inferiore delle porte. Lateralmente si notano poi alcuni tratti tipici delle ultime Renault, in primis il profilo delle fiancate lievemente concave. Internamente il design è pulito ed essenziale, i materiali sobri e lo spazio sfruttato al massimo, tanto da avere l’omologazione per cinque posti. A livello estetico, la plancia esalta l’orizzontalità delle linee ed è apprezzabile l’integrazione del sistema multimediale e di navigazione. Ancora sconosciuta la gamma dei motori, ma con ogni probabilità si dovrebbe puntare sul benzina 1.0 da 90 Cv, più potente dello 0.8 da 57 Cv commercializzato in India. Al centro c’è il touch-screen da 7″ con MediaNav, Bluetooth e ingresso USB, la chiusura è centralizzata, con apertura e avviamento keyless e gli alzavetri anteriori sono elettrici. Di serie anche fendinebbia, airbag, ABS e ESP e frenata d’emergenza. Allo stesso modo, non è ancora chiaro sotto quale brand arriverà in Europa il Kwid. L’ipotesi è che Renault stia puntando ora su una versione con brand Dacia da vendere in Europa e da far produrre, probabilmente, in Russia per compensare il rallentamento della produzione locale per la crisi di quel mercato.

 

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Dacia Turbo GPL

 

di Filippo Gherardi

 

Qualità di prodotto abbinata a prezzi davvero record. Questo, da sempre, l’equilibrio imposto da Dacia ai propri modelli di punta, rinnovato dall’ultima introduzione in gamma: il motore 0.9 TCe GPL con S&S. Prestazioni brillanti al pari di un propulsore benzina, del cui rispetto all’omologo in terimini di dimensioni e potenza (90 CV) costa appena 500 euro in più. Consumi contenuti, con dati dichiarati di 6,2l/100km, ed emissioni di Co2 pari a 98g/km. Il nuovo propulsore turbo GPL verrà introdotto su Sandero, Sandero Stepway e Logan MCV, tre vetture simbolo dell’offensiva sul mercato degli ultimi anni del marchio low cost di casa Renault. Design moderno ed elegante per Sandero, abbinato alla tecnologia Smart Buy e, da adesso, anche alla motorizzazione Turbo GPL con prezzi che partono da 9.500 euro. Look più da crossover, invece, per la Sandero Stepway, con Cruiste Control, ESP, Cerchi Flexwheel da 16″ e navigatore integrato MEDIA NAV Evolution, oltre ad un bagagliaio con una capacità standard di 320litri. I prezzi di listino, in questo caso, con il nuovo propulsore GPL partono da 12.200 euro. Chiusura dedicata alla Logan MCV, e cioè alla Wagon GPL più venduta del mercato. Dimensioni generose, forme accattivanti e un design robusto e forte, oltre a prezzi di listino che partono da 10.750 euro. Un trittico di proposte dal profilo diverso ma dalla stessa anima GPL, che va ad alimentare un successo ormai inarrestabile legato al marchio Dacia. I numeri parlano di 3,6 milioni di vendite totali tra Europa e bacino Mediterraneo, oltre 225.000 unità dal lancio in Italia datato 2006 ed una quota di mercato Gennaio-Novembre 2015 del 2,74%, con crescita dei volumi rispetto al 2014 del 17%. Dacia insomma continua a conquistare (in gran parte nel segmento della clientela privata ndr) ed ora può disporre anche di una freccia in più al proprio arco.

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Dacia Duster Urban Explorer: la presentazione

 

di Filippo Gherardi

 

Comodità e confort a prezzi davvero competitivi? E’ possibile, ancora una volta, grazie a Dacia Duster. Presentato a Milano il Model Year 2016 di quella che, numeri alla mano, si è andata ad affermare sempre più negli anni come l’ammiraglia del secondo marchio di casa Renault. Circa il 50%, infatti, dei modelli venduti da Dacia nel nostro paese sono riconducibili proprio a Duster, una formula efficace, vincente e ben recepita dal mercato, pronta a rinnovarsi una volta di più ripartendo, sempre, da quelli che sono i capisaldi della filosofia Dacia: qualità di prodotto, prezzo unico, comunicazione semplice e rete motivata. Tornando alla presentazione del MY 2016, quest’ultimo è stato svelato alla stampa nella sua serie limitata S.L. Urban Explorer che va ad integrare la versione di serie con una serie di sottili, ma al tempo stesso ben evidenti, differenze stilistiche. Un primo impatto al pubblico che lascia comunque traspirare alcuni punti di forza del nuovo modello prossimo al lancio. Partiamo col dire che sono disponibili due pack differenti, Pack All e Pack Look, ad esaltare lo spirito Explorer della vettura grazie ad un design rivisitato che presenta, tra gli altri, nuove protezioni laterali dei passaruota, cerchi in lega diamantati color neri, ski anteriorei e posteriori, barre da tetto, pedane laterali e specchietti esterni satinati Dark Metal, oltre a scarico posteriore cromato e l’inedita tinta Altaj (dal nome di una catena montuosa siberiana) con sfumature color oro. All’interno voltante e pomello del cambio in cuoio ma anche tanta robusta tecnologia che ne esalta, per forza di cose, il secondo profilo, quello squisitamente Urban. Si parte dal sistema MEDIA-NAV Evolution che propone: navigatore integrato con sistema di informazioni sul traffico, accesso alla connettività tramite un’applicazione dedicata (dotata di riconoscimento vocale SIRI di Apple) ed interfaccia più moderna, a colori e con nuove icone, a tutto ciò si aggiunga Camera Parking posteriore con sensori integrati ed alzacristalli elettrici. Capitolo motorizzazioni: disponibili il 1.6 Benzina da 115 Cv con S&S e il 1.5 Diesel dCi da 110 CV, entrambi sia 4×2 che 4×4. I prezzi, il vero biglietto da visita della gamma Dacia, della serie limitata Duster S.L. Urban Explorer partono da 14.800 euro, mentre il nuovo MY2016 partirà addirittura da 11.900 euro.

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Renault: a Buenos Aires svelato Oroch

 

di Maurizio Elviretti

 

Vetrina importante, quella deI “Buenos Aires International Motor Show”, in programma proprio in questi giorni, per Renault che porta sotto i riflettori Oroch, un nuovo pick-up allestito sulla base della collaudata Dacia Duster. Rivolto principalmente ai mercati sudamericani, dove ogni anno si vendono circa 1.000.000 di pick-up, questo veicolo mantiene il logo Renault e rappresenta la naturale evoluzione del concept presentato lo scorso anno al Salone di San Paolo in Brasile. Sul mercato argentino, il primo nel quale verrà commercializzato, il nuovo pick-up Oroch sarà disponibile nella fase di lancio con due propulsori a benzina (da 1.6 e 2.0 lt), con un equipaggiamento di serie abbastanza completo che comprende anche un nuovo sistema di infotainment e navigazione abbinato ad un display touch-screen da 7 pollici.

 

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Ecco il secondo episodio della Dacia Extra Limited Edition: Duster Freeway

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dacia occupa ormai due terzi del podio nel mercato italiano, grazie alle sue Duster e Dacia Sandero, rispettivamente seconda e terza auto più vendute del segmento, alle spalle solamente della Renault Clio. Per celebrare questo successo, Dacia ha messo in produzione la saga Extra Limited Edition, tre versioni da cento esemplari l’una, con degli equipaggiamenti ed un estetica inediti. Fuori, le tre versioni speciali sfoggiano  un look veramente originale grazie all’applicazione di una pellicola termoformabile 3M, e un’ampia scelta di equipaggiamenti. Ogni modello è stato pensato per sottolineare un punto di forza della vettura, il primo uscito evidenziava le ottime prestazioni off-road della Duster e si chiama Brave, presentata già nello scorso febbraio: è realizzata prendendo spunto dalla Duster Laurèate 1.5 dCi 110 Cv 4×4, ma di serie ha i pack look, radar di parcheggio, volante in cuoio, vetri elettrici posteriori, ruota di scorta e portabagagli satinata, tutto ad un prezzo di 19.900 euro.  Ora è arrivata la Duster Freeway, per girare al meglio dentro le città, con una pellicola 3M opaca che riproduce il panorama degli edifici di New York, e creata sulla base di Duster Laureate 1.5 dCi 110 Cv 4×2.  Di serie su quest’ultima troviamo il cruise control, variante in cuoio, vetri posteriori elettrici, ruota di scorta e navigatore con tutta la cartografia dell’Europa già caricata; disponibile ad un prezzo di 16.900 euro a partire dal prossimo settembre, a completare la parte esterna della Freeway c’è un tetto grigio cometa metallizzato, gli specchietti retrovisori neri, lo spoiler posteriore e la soglia del bagagliaio e lo scarico cromati.

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Dacia: 6000 euro per una city car

 

di Leonardo Frenquelli

 

“Low cost ma senza rinunce”. Questo è il motto principale che guida la Dacia, marchio rumeno sempre più inserito nel mercato internazionale. Da dieci anni di proprietà del gruppo Renault, questa casa sta cambiando il concetto di low cost che non è più sinonimo di scarsa qualità ma la semplice ricerca del  giusto rapporto tra qualità e prezzo, come specificato sul sito del marchio stesso. In linea con la filosofia della Dacia, la Renault sembra aver deciso di sfruttare la vecchia piattaforma su cui era prodotta la Twingo a trazione anteriore, per dare vita ad una city car che sarebbe riduttivo definire accessibile alla maggior parte del pubblico. Così come altri modelli della casa rumena sfruttano piattaforme Renault ormai obsolete, approfittandone per creare vetture a prezzi ultra- competitivi, lo stesso discorso verrà fatto per la nuova city car che dovrebbe entrare sul mercato al prezzo di listino di 6000 euro. Qualità, prezzo e spazio guidano le produzioni Dacia ma ovviamente non si  può pretendere troppo da una macchina con un prezzo simile: saranno probabilmente di serie i sistemi Abs ed Esp ma sarà necessaria l’aggiunta di optional per avere la chiusura delle portiere centralizzata, cerchi in lega, finestrini elettronici e sistema radio. Il low cost diventa si una garanzia di qualità ma necessità dunque di qualche compromesso. La Dacia è indubbiamente il brand di riferimento di questa nuova filosofia che, vista la situazione economica europea e mondiale, potrebbe prendere sempre più piede per il mercato automobilistico. Probabilmente la vettura sarà presentata entro la fine del prossimo anno ed attraverso questo progetto Dacia incrementerà ulteriormente la propria capacità produttiva, sfruttando per fabbricazione ed assemblamento lo stabilimento a Togliatti (Russia) di proprietà della Lada, società che fa parte della “alleanza” con il gruppo Renault.