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Bmw: nuova Serie 7 iPerformance

 

di Stefano Ursi

 

Unire consapevolezza dell’ambiente e prestazioni invariate, studiando modelli che vedano una sempre maggiore integrazione fra elettrico e termico, fra sensazioni di guida ed ecologia applicata all’auto. Il futuro non avanza solo nel campo dell’hi-tech e della tecnologia virtuale integrata, bensì anche nel campo delle motorizzazioni ad emissioni zero. La famiglia Serie 7 di BMW si allarga e accoglie fra le sue fila la nuova 740e iPerformance. Presentata al Salone di Ginevra, si presenta come un’ammiraglia di lusso ibrida plug-in che vede tre varianti, tutte con quattro cilindri benzina Twin Power Turbo associato ad un motore elettrico: 740e iPerformance passo normale, 740Le iPerformance passo lungo e 740Le xDrive iPerformance trazione integrale permanente. Un tris di soluzioni e di personalizzazioni che rendono questo modello da subito interessante da analizzare; il concetto della mobilità ad emissioni zero è il cuore di Serie 7 iPerformance, concetto che è facilmente rintracciabile nella possibilità di gestione intelligente dell’alimentazione energetica del veicolo. È infatti presente sulla consolle di iPerformance il pulsante della funzione “Auto eDrive” tramite il quale è possibile selezionare la modalità di marcia, il tutto per privilegiare in maniera netta un’andatura a basse velocità in modalità elettrica con conseguenti emissioni zero. Il termico, infatti, non si azione se non dopo aver varcato la soglia degli 80 km/h oppure laddove l’auto necessiti di una spinta maggiore per via del carico o di altre condizioni del momento. Un fattore da valutare è l’autonomia elettrica del veicolo che vede 44-48 km per 740e iPerformance e 740Le iPerformance e 41-45 km per 740Le xDrive iPerformance. Un aspetto interessante della strumentazione in dotazione all’assetto elettrico è il Battery Control che permette di impostare un livello di ricarica della batteria fra il 30 e il 100% così da poterne fare un uso calcolato per determinate condizioni o percorsi. La batteria è a Ioni di Litio e ha una tempistica di carica piuttosto breve, attorno alle quattro ore su una presa domestica e meno di tre con la Bmw i Wallbox; il comparto elettrico è formato da novantasei celle e da un sistema di raffreddamento dedicato. A livello di estetica queste ammiraglie della famiglia BMW sono facilmente riconoscibili grazie al logo “eDrive” e “i” impressi sulle fiancate che la rendono così impossibile da confondere con i modelli precedenti, da cui pure prendono grossa parte della propria linea esterna.

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Bmw Serie 2 Gran Coupé, avvistato il muletto

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

È bastato un attimo per scatenare le ipotesi e le previsioni su come sarà, dentro e fuori. Un debutto atteso, immaginato da tutti gli amanti del genere. Quello di Bmw Serie 2 Gran Coupé è in realtà un conto alla rovescia perché dopo i test sul circuito del Nurburgring effettuati dal muletto che dovrà appunto fare da apripista alla prossima Serie 2 Gran Coupé già si sprecano le previsioni sulla possibile entrata in scena del tanto atteso modello. Atteso per vari motivi, non per ultimo quello di seguire con forza e decisione la direzione che il mercato ha preso su modelli come questo: la trazione anteriore, la “guidabilità” e costi più contenuti sebbene si stia sempre parlando di veicoli di fascia alta. Durante i test del muletto, tenutisi alla fine di Giugno, è stato peraltro possibile intuire con una certa nettezza le forme e la linea della prossima Bmw Serie 2 Gran Coupé, visto che sulla vettura non erano presenti accorgimenti morfologici atti a mascherarne gli aspetti bensì solo gli adesivi di routine. Il segmento Serie 2 si va dunque allargando, con un nuovo modello che nelle intenzioni di Bmw dovrà mantenere una linea di profonda continuità con la sorella maggiore (la Serie 2 Coupé) modificando alcuni aspetti esteriori che possono già essere identificati ad una prima occhiata dall’esterno del muletto in pista al Nurburgring; sportelli anteriori accorciati e due posteriori in più. Evidente all’esterno e ancora ignota all’interno, visto che nulla si sa dell’equipaggiamento tecnologico e strumentale né delle motorizzazioni che saranno disponibili sulla Serie 2 Gran Coupé. Alcuni, specialmente nei rumors web che ormai dai test in pista si rincorrono, ipotizzano che esso possa rimanere invariato rispetto Serie 2 Coupé ma è ancora presto per fare previsioni e azzardare ipotesi che possano avere un fondamento certo. Non sono infatti arrivate da Monaco di Baviera (né dai mezzi di informazione specializzati che spesso riescono ad averne), indiscrezioni o notizie che possano far propendere per l’una o l’altra ipotesi. Desta molta curiosità negli amanti del mondo Bmw che hanno apprezzato Serie 2 Coupé e Active Tourer capire le motorizzazioni della Gran Coupé, che potrebbe presentarsi come un modello più adatto al trasporto di persone ma non meno sportivo delle sue sorelle nate negli anni scorsi e da cui prende ispirazione. La sensazione è che si stia lavorando, da parte di Bmw, a limare i dettagli. Il debutto di Serie 2 Gran Coupé si avvicina.

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Goodwood: fra passato, presente e futuro

 

di Stefano Ursi

 

Non da oggi (siamo infatti alla ventiquattresima edizione da quel 1993 in cui tutto ebbe inizio) il Goodwood Festival of Speed è l’appuntamento per eccellenza per chi ama fondere in un solo evento la tradizione e la contemporaneità, la storia e le nuove frontiere. Una formula il cui successo è praticamente assicurato grazie alla folta presenza di auto moderne, storiche e di vip, un concentrato che si arricchisce di case di produzione che colgono l’occasione di presentare o lanciare nuovi modelli. Quest’anno il tema conduttore della manifestazione, che si è svolta dal 23 al 26 Giugno nel West Sussex, sono i cento anni di BMW celebrati con la scultura posta davanti alla Goodwood House; una ricorrenza storica che ha fatto da cornice alla presenza di ben 31 case automobilistiche e di alcuni personaggi di rilievo internazionale del comparto dei motori da Nico Rosberg, passando per Lewis Hamilton e Jenson Button. Proprio Hamilton, peraltro, ha battezzato la nuova Mercedes-AMG GT R, un V8 4.0 Biturbo da 585 cavalli che si presenta nel colore verde denominato “Green Hell Magno” dedicato al cosiddetto “inferno verde” del Nurburgring. Grande protagonista alla cronoscalata in terra d’Albione è anche Alpine, che ha presentato due show-car propedeutiche al lancio della sportiva che vedrà la luce a fine 2016: Alpine Visione e Alpine Celebration. A Goodwood anche un gradito ritorno in pista, quello di Carl Fogarty, che dopo otto lunghi anni si è rivisto in sella a due Triumph moderne e a due storiche, messe a disposizione dal National Motorcycle Museum of Birmingham. Un evento altamente suggestivo, che ha visto il quattro volte campione del mondo superbike cavalcare modelli leggendari. Anche Ferrari ha visto una grande partecipazione al Goodwood Festival of Speed e non ha fatto mancare di portare in pista e alla visione del pubblico alcuni modelli; 488 GTB, 488 Spider, F12 TDF e la California T Handling Speciale hanno preso parte alla Michelin Supercar Run. Ma non basta, perché a Goodwood è stata visibile anche 458 MM Speciale, ultima nata della Divisione Progetti Speciali capace di attirare su di sé grande attenzione (non solo) per il fatto di avere una carrozzeria tutta interamente lavorata a mano in alluminio. Un salto nel tempo lo si è poi fatto con Alfa Romeo, che ha portato al Festival alcuni modelli appartenenti al Museo Storico di Arese fra cui la Giulia TI Super del 1963 e la 1750 GT nelle versioni Am, 33 TT 12 e 33.3 lt Le Mans tutte dell’arco temporale dal 1970 al 1975.

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Paralimpiadi Rio 2016, ecco la sedia a ruote hi-tech firmata BMW

 

 

 

 

 

 

di Stefano Ursi

 

L’annuncio dell’inizio del processo di realizzazione è di quasi un anno fa ma per avere davanti agli occhi il modello finito è servito un percorso di confronto lungo e approfondito, che ha visto coinvolti ingegneri e sportivi, designer ed esperti di dinamica e aerodinamica. Così nasce la nuova sedia a ruote hi-tech firmata BMW per i paratleti del Team Usa che parteciperanno alle Paralimpiadi di Rio 2016; un modello evoluto, che guarda con interesse a quelli precedenti ma con la ferma convinzione di dover e voler migliorare uno strumento già di per sé futuristico. Se la si guarda bene la nuova creatura realizzata dal comparto BMW Design Works, in collaborazione con il team sportivo a stelle e strisce, appare già a prima vista progettata per essere quasi invisibile, per fondersi magicamente con il paratleta che in quegli attimi esplode tutta la sua potenza ed abilità in pista, conscio di dover dare il massimo dopo mesi e mesi di duro allenamento per un risultato che potrebbe entrare nella storia dello sport. Personalizzazione è la parola chiave predominante per questa sedia a ruote di nuova generazione, realizzata interamente in fibra di carbonio e dunque più leggera dei precedenti modelli, studiata appositamente tramite misurazioni in 3D e costruita secondo gli standard di qualità più elevati. Per migliorare l’aerodinamica e le prestazioni sono stati realizzati due prototipi su cui si è lavorato alacremente a stretto contatto con i paratleti, studiandone le performance nei vari momenti di gara e plasmando la struttura in base alle esigenze di ogni momento e necessità. La straordinaria novità sta appunto nella capacità del team di BMW di costruire dei modelli totalmente adattabili alle caratteristiche di prestazione del singolo paratleta che dovrà utilizzarla in gara, tramite apposite prove e simulazioni, gettando le basi per un modo innovativo di realizzare prodotti tecnologici destinati a settori specifici. Al fine di ottimizzare la resa e di tracciare nuove strade che possano avere sbocchi anche in ambiti diversi dallo sport.

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BMW: più di 300 km di autonomia con la i3 94 Ah

 

 

 

 

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

La famiglia delle elettriche di BMW si allargherà presto con un nuovo componente: la i3 94 Ah. Questo modello equipaggiato con batterie agli ioni di litio da 33 kWh, quindi più efficienti rispetto a quelle attualmente in circolazione, vedrà la luce del nostro mercato già da prima dell’inizio della prossima estate, mentre gli inglesi dovranno attendere almeno il mese di luglio. Con il nuovo pacco batterie, la i3 94 Ah garantisce una percorrenza maggiore del 50% rispetto alla sorella maggiore i3 60 Ah, raggiungendo così la grande autonomia di 200 chilometri anche in condizioni di utilizzo estreme, cioè con fari accesi, climatizzatore in funzione e in mezzo al traffico; in condizioni normali, invece, la casa tedesca dichiara una percorrenza massima di 314 km con un pieno di energia. E’ un netto miglioramento rispetto alla i3 64 Ah ora in commercio, alla quale la nuova elettrica si affiancherà senza sostituirla, mentre rimangono praticamente le stesse le prestazioni, derivanti dallo stesso motore elettrico da 170 Cv: da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi ed una velocità massima di 150 km/h. A tutti coloro che già possiedono una i3 la BMW permetterà di sostituire le batterie aumentando il raggio d’azione dell’auto fino ad arrivare quasi a quello della nuova 94 Ah. Per tutte e due le versioni sarà comunque possibile avere in futuro una variante con range extender, un piccolo motore bicilindrico a benzina da 650 cc capace di mantenere costante lo stato di carica della batteria durante la guida e di aggiungere 150 km di autonomia; infine con la i3 94 Ah la casa tedesca offrirà delle opzioni di allestimento supplementari e nuove stazioni di carica più efficienti per il garage di casa.

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BMW: per il centenario la Serie 7 “The Next 100 Years”

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Il secolo di vita è ormai stato raggiunto e Bmw ha preparato tutto per festeggiare in grande, come si è potuto intuire nel mese  passato in cui è stata presentata la Vision Next 100, concept di supercar elettrica realizzata con stampa 4D. Questa è però una soluzione che dovrebbe anticipare la i9 del futuro, intanto le candeline saranno spente dalla nuova serie speciale della Serie7 “The Next 100 Years” che è stata appena rivelata: una versione generata dal programma di personalizzazione Bmw Individual che permette di avere dotazioni esclusive ed individuali tanto per gli esterni quanto per gli interni. Prodotta in solamente 100 esemplari e basata, ovviamente, sulla sesta generazione della Serie 7 vista allo scorso Salone di Francoforte, la speciale “The Next 100 years” si presenta tecnologica sia nei materiali, con l’ampio utilizzo di CFRP (Carbon Fybre Reinforced Polymer) per l’abitacolo, che nelle dotazioni, con il sistema di entrata e uscita nei parcheggi in completa autonomia, il dispositivo di controllo gestuale delle funzioni vettura o ancora la ricarica wireless per smartphone. Esternamente, la Bmw Individual ha optato per una tinta “Centennial Blue” metallizzati su tutto il corpo vettura, alla quale si aggiungono cerchi in lega da 20” con disegno a 10 razze nella doppia rifinitura Silver e Ferric Grey, e specifici monogrammi “The Next 100 Years” scritti a mano sui montanti. Nell’abitacolo ci sono rivestimenti in pelle Merlino Individual e in Smoke White con cuciture a mano e dettagli neri a contrasto che richiamano il Piano Black utilizzato per la plancia; pelle e legno per il volante multifunzione e Alcantara sui tappetini completano l’esclusiva eleganza degli interni. Come optional ci sono inoltre alcuni equipaggiamenti come l’Ambient Light, il Welcome Light Carpet e l’Ambient Highlight, l’Ambient Air Package e infine il pacchetto Executive Lounge che include sedili a regolazione elettrica con massaggio e ventilazione attiva, climatizzatore automatico quadri-zona e infotainment con tablet da 7 pollici. Come se non bastasse, ad ognuno dei 100 esemplari verrà abbinata una penna Montblanc in tinta con la carrozzeria del veicolo. Tre le versioni disponibili per la Bmw Serie 7 The Next 100 Years: 740 LeiPerformance ibrida plug-in, 750Li V8, e la potente M760Li xDrive.

 

Nuova Bmw X6, il meglio di un sav con look da coupé

BMW: pronta la seconda generazione della X6

 

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Otto anni fa il suo primo debutto, ora è tempo di ringiovanire per la BMW X6 e dalla casa tedesca arriva quindi la seconda generazione del modello forse più particolare della Serie X. Diventata emblema delle SAV (Sport Activity Coupè) grazie al suo design unico, adesso grazie a ritocchi estetici e a nuove dotazioni che ne accentuano le prestazioni si prepara a sfidare le avversarie Maserati Levante o Mercedes MLC. E’ rimasta sontuosa ed imponente come la precedente versione, ma la nuova X6 è stata modificata nella struttura e resa più leggera dai parafanghi di palstica e al cofano in alluminio; molto più aggressivo e con un look nuovo il frontale, su cui si mettono in mostra il doppio rene ingrandito e i fari allargati, con proiettori allo xeno di serie. Gli interni risultano più lussuosi e confortevoli mentre il bagagliaio è aumentato di ben 75 litri per merito della diversa forma del portellone e del divenetto abbattibile. Oltre ai proiettori bixeno, la dotazione di serie prevede cerchi in lega da 19”, comando automatico del cofano posteriore, cambio sportivo a 8 rapporti Steptronic con palette al volante, allestimento in pelle, specchietto retrovisore interno autoanabbagliante e ancora il pacchetto sicurezza Driving Assistant di Bmw ConnectedDrive. La gamma motori per l’Italia della nuova X6 varia dalla X6 30d da 258 cavalli alla X6 M50d con tre turbocompressori da 381 cv, con prezzi rispettivamente di 70.890 euro e 98.950 euro. Ci sono poi una terzaa variante diesel  da 74.840 euro e 313 Cv, la X6 40d , ed infine la più sportiva e costosa X6 M dotata di un V8 benzina 4.4 da 575 cavalli (128.500 euro).

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BMW Vision Next 100

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

100 candeline sono tanti per tutti, figuriamoci per una delle case automobilistiche più importanti al mondo e per festeggiare il proprio centenario la casa dell’Elica ha creato una concept car che anticipa le tendenze di mobilità del futuro. La BMW Vision Next 100 è una quattro posti modulare a guida autonoma con la quale si può viaggiare in due diverse configurazioni: Ease e Boost. La prima è pensata per il massimo relax garantito dalla guida autonoma mentre la seconda permette di guidare la vettura sfruttandone le performance. In questo caso la vettura muove alcune parti dell’abitacolo, tra cui il volante, per permettere un’esperienza di guida più coinvolgente, mostrando anche le traiettorie ideali per le curve e altri consigli sulla guida. Lunga 4 metri e 90 centimetri, alta 1 metro e 37, la concept car vuole proporre una silhouette sportiva abbinata al dinamismo e spazio di una berlina di lusso. Portiere che si aprono a elitra, incluse le posteriori, lasciando una struttura centrale a correre centralmente sul tetto. Per il momento BMW non ha fornito dettagli sull’unità propulsiva della BMW Vision Next 100 ma nel futuro dell’Elica vi saranno sicuramente nuovi sistemi elettrici, ibridi e ad idrogeno. Dal punto di vista tecnologico si segnala la totale assenza di schermi all’interno dell’abitacolo: tutte le informazioni sono infatti proiettate direttamente sul parabrezza. La carrozzeria della BMW Vision Next 100 è realizzata interamente in fibra di carbonio e plastica. Le ruote risultano interamente ricoperte e i passaruota modificano la propria forma quando si sterza grazie ad una particolare struttura.

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BMW X2: sarà svelato a Ginevra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

di Maurizio Elviretti

 

Destinato a colmare il gap tra X1 ed X3, con quest’ultimo prossimo ad essere completamente rinnovato, la BMW X2 si concede qualche giro ancora nelle vesti di prototipo tra i ghiacci del nord Europa dove è stato immortalato dai fotografi. Sarà uno sport utility di dimensioni compatte a 5 porte che dovrebbe essere svelato nella sua veste definitiva tra poche settimane in occasione del Salone di Ginevra 2016 per arrivare successivamente sul mercato nel corso del 2017. Nonostante le somiglianze con la nuova X1 tutti i pannelli sono stati ridisegnati e l’andamento del frontale, del padiglione e della zona posteriore caratterizzeranno il modello in maniera molto chiara. Purtroppo i gruppi ottici posteriori non sono ancora definitivi e quindi è difficile azzardare ipotesi sulle soluzioni stilistiche, ma sembra che per la X2 si sia scelta una linea che concede qualcosa in più allo spazio e alla praticità. La BMW X2 offrirà le stesse motorizzazioni della X1, con l’adozione della gamma di propulsori modulari a 3 e 4 cilindri, da 1.5 e 2 litri di cilindrata, sia benzina che turbodiesel, da abbinare a cambio automatico a 8 rapporti oppure al manuale a 6 rapporti accoppiati o meno alla trazione integrale. I rumors indicano anche una versione sportiva “M” che con oltre 300 CV andrebbe a rivaleggiare con Audi Q3 RS e che potrebbe vedere la luce nel 2018.

 

 

 

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BMW: a Detroit riflettori puntati su M2 e X40i

 

di Federico Gianandrea de Angelis

 

Dopo aver fatto segnare il record di vendite negli Stati Uniti con 346.000 vetture vendute BMW non poteva di certo sfigurare al Salone di Detroit, e proprio per questo motivo ha scelto il North American International Auto Show per mettere in mostra le sportive M2 e X4 M40i. Nel primo caso parliamo di una coupè compatta che porta in un nuovo segmento l’essenza della sorella maggiore M4, ossia il 3 litri a 6 cilindri in linea con 370 Cavalli e 500 Nm di coppia, in grado di fornire un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,3 secondi e una velocità massima di 270 km/h se si sceglie il Driver’s Package opzionale. Testata ovviamente sulla pista del Nurbugring, la nuova M2 dispone di un cambio manuale a 6 rapporti manuale o di un doppia frizione a 7 marce, ai quali vanno aggiunti elementi tecnici come il differenziale attivo, i freni in materiale composito, le sospensioni in alluminio e i cerchi in lega da 18 pollici; presente anche l’M Dynamic Mode: un sistema di controllo elettronico della stabilità per divertirsi con derapate controllate. Ovviamente BMW, primo brand premium americano dell’anno passato, non ha dimenticato il lusso interno, inserendo nella M2 sedili sportivi rivestiti in Alcantara con cuciture a contrasto blu ed elementi in fibra di carbonio a vista. Accanto alla M2, come detto, presente la SUV-coupè X4 M40i che condivide con l’altra sportiva il motore 3 litri a sei cilindri in linea, anche se con una potenza minore: 360 cavalli e 465 Nm di coppia; questo comporta una accelerazione da 0 a 100 km/h più contenuta pari a 4,9 secondi, dovuta anche al maggior peso, ed una velocità massima limitata a 250 km/h. All’esterno, oltre ai cerchi da 20”, troviamo il pacchetto estetico M con terminali di scarico cromati neri, mentre gli interni sono impreziositi da volante in pelle, sedili sportivi e battitacco con logo dedicato. Nella versione più sportiva, la X4 mette a disposizione un impianto frenante potenziato, sospensioni regolabili elettronicamente ed una trazione integrale Xdrive con prevalenza al posteriore. Svelate le vetture però, BMW non ha ancora reso noti prezzi e tempi di commercializzazione.