renault-twingo-2015_07

Renault Twingo EDC

 

di Pierluigi Bianchi

 

In Europa il cluster delle city-car è in continuo sviluppo perché permette di combinare la comodità di una vettura dalle piccole dimensioni in un contesto urbano e nuove soluzioni innovative. Renault presentando la nuova Twingo ha sintetizzato queste due caratteristiche coniugando tecnologie e esigenze di mobilità. La peculiarità della nuova vettura Renault, che permette di distinguerla dalle altre city-car, è il fatto che il design deriva da una piattaforma con motore posteriore. Dotata di 5 porte e 4,30 mt di sterzata garantisce dinamismo e semplicità nella guida urbana. Le ridotte dimensioni però non sanciscono una scomodità degli utilizzatori, ma al contrario garantiscono di trasportare comunque oggetti grandi e ingombranti. Due motorizzazioni, entrambe da 899cc: un turbo con 90CV che risulta essere molto generoso sia in termini di prestazioni che di consumi, e un aspirato a 70CV. La novità più sorprendente che Renault ha inserito nelle sue vetture è il nuovo cambio EDC. L’efficient Dual Clutch riunisce tre caratteristiche: comfort, piacere di guida e rispetto per l’ambiente. Si tratta di una trasmissione automatica a doppia frizione dotata di 6 rapporti che garantisce cambi di marcia fluidi, risposte immediate e consumi molto ridotti.  Tutti questi elementi innovativi permettono di definire la nuova Twingo come agile, dinamica e tecnologica.

scenic

Renault Scenic XMod: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Una monovolume pratica, versatile, con grande capacità di carico ma che non disdegna connotati estetici all’avanguardia? Riassunto in un’unica vettura: Renault Scenic XMod. Abbiamo provato nelle ultime settimane la versione Limited, e questi sono gli aspetti più importanti che abbiamo deciso di segnare sul nostro taccuino. Carrozzeria color bianco ghiaccio dalle forme lineari ma tutto sommato elegante, specchietti retrovisori ripiegabili color nero, gruppi ottici dalle dimensioni generose sia per quel che concerne l’anteriore che il posteriore e cerchi da in lega 16″. Il profilo è quello tipico di una vettura con assetto turistico, che lascia poco spazio a sportività e dinamismo ma concede tanto alla comodità rendendola adattissima per viaggi a lunga distanza. Il vero punto di forza rimane, però, lo spazio interno. Abitabilità assoluta anche per cinque persone ed un bagagliaio che parte da una capacità di carico di 437 litri ed arriva fino ad un massimo di 1837 litri (!!), merito di sedili posteriori scorrevoli e removibili. Le dimensioni della Scenic XMod non sono quelle di una classica city car ovviamente, l’assenza di una retrocamera non facilita le manovre ma i sensori di parcheggio, sommati ad uno sterzo alleggerito, diventano più che validi alleati. Sotto il cofano la versione che abbiamo provato presentava un motore turbodiesel 1.5 di cilindrata e 110 CV di potenza, con S&S ed abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti. I consumi, trattandosi essenzialmente di una familiare, sono contenuti e dichiarati sui 24,4 km/l, le prestazioni registrano una velocità massima di 180 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 in 12.5 secondi. Non manca il piacere di guida, con un motore silenzioso e sospensioni soffici che rispondono bene anche a differenti condizioni di asfalto. Da un punto di vista tecnologico, nella parte superiore della plancia troviamo due interfaccia digitali, il primo (partendo dal posto guida) di forma rettangolare è di fatto l’autentico quadro strumenti della vettura, con informazioni di natura tecnica ma anche integrazioni, gestibili attraverso comandi manuali presenti nel cuore della plancia, come radio e telefono, il secondo, subito accanto e di forma quadrata, è destinato alla navigazione (che nella versione Limited che abbiamo provato dispone del pack Europa) ed è gestibile tramite un piccolo joystick collocato nel tunnel centrale e comodamente a portata di mano sia dalla seduta del conducente che del passeggero anteriore. A proposito di tunnel centrale, quello della Renaul Scenic XMod è scorrevole e si regola a seconda di quella che è la posizione di guida. Un’ulteriore comodità in una macchina davvero pratica e versatile e che tra le altre dispone, anche, di autoradio con CD/Mp3, cruise control e climatizzatore automatico bizona. Il prezzo della versione Limited provata dalla nostra redazione è di 24.800.

peugeot 108

Peugeot 108: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Compatta, maneggevole ed economica. Dopo la presentazione a giugno 2014, la Peugeot 108 torna a far visita nella nostra redazione con due settimane di prove che ci hanno permesso, ancor meglio, di conoscere la piccola city-car del Leone francese nella sua versione più glamour ed accessoriata, quella TOP con capote apribile. Il vero tratto distintivo della Peugeot 108 è senza dubbio riconducibile al design esterno, con gruppi ottici incastonati nel resto della carrozzeria che ne esaltano, per forme e stile, lo spirito dinamico, mentre quelli posteriori sono dominati dagli ormai noti artigli luminosi. Design ma anche personalizzazione, la versione provata da noi di Professione Motori, con carrozzeria viola ed inserti black, è solo una delle tante combinazioni cromatiche disponibili. Sono in totale sette i temi diversi, che non riguardano soltanto la carrozzeria ma anche tappettini, cover retrovisori, cover del telecomando e stickers della plancia. Anche la capote, nel nostro caso in tessuto nero, è disponibile in tre colorazioni differenti e la sua apertura, semplice e funzionale, copre l’intera porzione superiore dell’auto. Le misure sono quelle tipiche di una city car, con una lunghezza di 3,47 m, una larghezza di 1,62 m ed un passo di 2,34 metri, abbinate ad un peso complessivo di 840 kg. Numeri che consegnano, come detto in apertura, una compattezza ed una maneggevolezza, con un raggio di sterzata contenuto in parametri minimi, davvero competitivi. Rimane comodo, tuttavia, anche l’ingresso all’interno dell’abitacolo ed in particolar modo nella versione 5 porte che abbiamo provato. Il bagagliaio oscilla tra una capacita, minima, di 243 litri ad una, massima e frazionando il divano posteriore, di 868 litri. All’interno sedili comodi e con una originale griffe che ne esalta l’eleganza, ma anche un comparto tecnologico di tutto rispetto con Touch Screen integrato da 7″ con sistema Mirror Link che permette di collegare il proprio smartphone, anche di ultimissima generazione, e di utilizzarne le principali funzioni. Disponibile anche la retrocamera ed un pacchetto di optional che prevede, tra gli altri, Hill Assist di serie per partenze in salita, accensione automatica delle luci e limitatore di velocità. In Italia è arrivata ormai da un anno, esattamente da giugno 2014, ed è disponibile sia nella variante 3 che 5 porte. Da un punto di vista di gamma motori, la versione che abbiamo provato presentava un propulsore 1.0 Vti da 68 CV, abbinato a cambio manuale, fluido e dinamico ma al tempo stesso contenuto nei consumi. Lo stesso propulsore è disponibile anche con cambio robotizzato, ma in gamma è presente anche il 1.2 Pure Tech da 82 CV. Il target di riferimento è quello indicato, sin dal lancio, anche dai vertici Peugeot, e vale dire donne ma anche coppie giovani e senza figli. I prezzi variano dai 9.950 euro della versione Access 1.0 Vti, fino ai 14.650 del top di gamma rappresentato dalla Allure TOP 1.2 Pure Tech.

Tivoli-front-xlarge

Ssangyong Tivoli

 

di Pierluigi Bianchi

 

Ssangyong, noto brand coreano per i Suv Korando e Rexton e per la monovolume Rodius, si affaccia per la prima volta in un segmento fortemente in crescita in Europa e nel resto del mondo: i B-SUV. Per penetrare nel mercato europeo, con un obiettivo di circa 300 unità al mese, la casa automobilistica coreana ha utilizzato il nome di una località laziale sfruttando la location e il bellissimo contesto di una delle città dotate di due dei cinquanta siti protetti dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità. Il crossover Tivoli nasce con un 1.6 benzina (dotato di 128 CV) a cui si aggiungerà un modello bi-fuel GPL  e un turbo diesel (115 CV). Le dimensioni della vettura sono tipiche del segmento scelto, circa 4 metri di lunghezza e 1,6 metri di altezza, e garantiscono un’ottima abitabilità e confort. Confort che è inoltre garantito dagli ammortizzatori montati che adattano la vettura all’uso stradale ma anche a superfici più “complicate”. Il design della vettura è ispirato al contesto urbano e alla natura, spicca in particolare l’ampia griglia orizzontale che slancia la vettura e i gruppi ottici anteriori che garantiscono un’ottima visuale. Il cambio sarà a 6 marce sia in versione automatica che in versione manuale. L’automobile è dotata del sistema Smart Steer che fornisce tre opzioni di scelta che permettono di utilizzare la macchina con diversi stili di guida: Sport, Normale e Comfort Il tutto è completato da una dotazione di sicurezza completa che include 7 airbag, il Brake Assist e l’ESP. Gli interni sono originali e curati con ottimi materiali e accessori funzionali. Lo schermo da 7” provvisto degli ultimi sistemi di entertaiment permette di ascoltare tutti i formati audio e di collegare i dispositivi portatili tramite Usb/Aux, il Bluetooth o tramite l’ingresso HDMI. La product identity della Ssangyoug non è quella di fornire un’auto a prezzi estremamente bassi, ma di fornire un adeguato value for money garantito dall’originalità e dalla qualità.

CL 15.046.013

DS5: la presentazione alla stampa

 

di Filippo Gherardi

 

Savoir-Faire, esperienza del cliente, heritage ed unicità, questi i quattro punti cardinali della filosofia DS, gli stessi che caratterizzano la nuova DS5, ammiraglia assoluta della nuovo percorso (indipendente) appena intrapreso dal marchio premium del gruppo PSA. Dopo il debutto assoluto a Ginevra, e dopo aver strappato primi e significativi riconoscimenti, la nuova DS5 arriva in Italia e, come succede in questi casi, ecco puntuale la presentazione alla stampa nella splendida cornice delle colline senesi. La nostra redazione era presente, e in attesa della prova su strada che realizzeremo nelle prossime settimane abbiamo raccolto, nel frattempo, le prime indicazioni al volante di questa nuova berlina di lusso. Partiamo col dire che se l’obiettivo dichiarato del marchio DS è quello, innanzitutto, di distinguersi, allora la DS5 ne è una dimostrazione più che mai tangibile. Stile unico, con questa innovativa calandra verticale DS Wings caratterizzata da una griglia esagonale ed una rifinitura cromata che ne esalta l’eleganza. A questo si aggiungano i fari DS LED Vision, che abbinano sia nei gruppi ottici anteriori che in quelli posteriori la tecnologia LED con quella Xeno. “La prima concept car mai prodotta”, così come la definiscono i vertici parigini, si caratterizza anche per uno stile interno davvero inedito, con un abitacolo ed un posto di guida ispirato al mondo dell’aeronautica e con materiali inediti e di prima qualità (3 tipi di pelle diversi ed 8 tonalità di serigrafia laser) che invece presentano chiari riferimenti al settore dell’orologeria. Non manca, naturalmente, una vasta componente tecnologica, con touchpad da 7″ dotato dell’innovativo DS Connect, attraverso il quale si possono ottenere in maniera comoda e diretta informazioni su autonomia, manutenzione, localizzazione ed assistenza tecnica della vettura, oltre al sistema New Mirror Screen, con Mirror Link, che collega il proprio smartphone alla vettura in maniera ancor più efficace rispetto alle precedenti versioni. In termini di assistenza alla guida, DS5 presenta, tra gli altri, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto. Da un punto di vista tecnico invece, una novità importante è rappresentata dalla nuove sospensioni. A casa DS hanno fatto tesoro delle indicazioni che sono arrivate riguardo alla rigidità (eccessiva) riscontrata sulla vecchia DS5, e per questo nuovo modello hanno cambiato fornitore e consegnato delle sospensioni più brillanti e più adatte a qualsiasi tipo di superficie, diminuendo vibrazioni ed aumentando il confort interno, pur preservando comunque il dinamismo. Capitolo motori: la gamma prevede due varianti benzina THP da 165 e 210 CV con S&S di serie ed abbinate sia a cambio manuale che automatico EAT6, oltre a tre versioni diesel BlueHDi da 120, 150 e 180 CV, con quest’ultimo che rappresenta il vero fiore all’occhiello della proposta abbinato al cambio EAT6 e consumi davvero contenuti. Da aggiungere, doverosamente, anche la versione Hybrid 4×4 che combina un motore diesel BlueHDi (anteriore) ad un’unita elettrica (posteriore), capace di sviluppare una potenza complessiva di 200 CV e con quattro diverse modalità di funzionamento: Auto, Sport, ZEV e 4WD. Tre gli allestimenti disponibili (Chic, So Chic e Sport Chic), a cui vanno aggiunte le varianti Business e Business Combi oltre all’edizione speciale, top di gamma, 1955. Il target di riferimento, come confermato anche da Eugenio Franzetti e Florian Martin in una doppia intervista che proporremo nei prossimi giorni all’interno della nostra trasmissione, è quello dei manager di azienda e dei liberi professionisti, con prezzi che partono dai 31.500 euro della versione Chic THP da 165 CV con cambio EAT6 ed arrivano fino ai 47.250 euro dell’edizione limitata 1955 Hybrid 4×4.

M_bdc367d5-8581-4426-9c8a-a9e55f05885b

Peugeot 308 GTi

 

di Pierluigi Bianchi

 

Peugeot ha svelato e testato, in questi giorni, la nuova 308 GTi al Goodwood Festival of Speed. La versione più estrema della 308 fa quindi il suo debutto ufficiale. Presentata con una carrozzeria bi-colore rossa e nera, Maxime Picat, direttore generale della casa automobilistica francese, spiega come questa vettura sia improntata su uno stile performante garantito dal peso, un telaio efficiente, i freni e le prestazioni del motore. Il leone, logo della Peugeot, “ruggisce” sia sul cofano che dentro grazie al motore 1.6 THP proposto in due livelli di potenza 250 CV e 270 CV. Con un ottimo rapporto peso/potenza la vettura da 270cv accelera da 0 a 100 km/h in 6 secondi senza perdere il controllo della strada grazie ad un differenziale a slittamento limitato Torsen e ai cerchi da 19” che garantiscono aderenza e stabilità. Il modello a 270 Cv inoltre è equipaggiato con freni a disco anteriori da 380mm e a disco posteriori da 268 mm. Il sistema Drive Sport Pack permetterà una resa del motore in accelerazione più performante scegliendo la modalità Sport. Non è però solo l’aspetto prestazionale che attira l’attenzione. Il design della vettura è esclusivo e molto sportivo. Assetto ribassato, paraurti frontali e posteriori sportivi, minigonne laterali allargate sono solo alcune delle caratteristiche che distinguono la vettura dalle altre. Un doppio scarico singolo molto ampio spicca sul posteriore garantendo uno stile aggressivo e un rombo degno delle migliori auto sportive. Molto vistoso è anche il logo GTi posto sui parafanghi anteriori e sul portellone. Gli interni sono stati progettati con un giusto compromesso tra eleganza e sportività con sedili avvolgenti in TEP e Alcantara oppure in pelle e Alcantara.

mercedes

Mercedes G500 4×4

 

di Pierluigi Bianchi

 

Nessun ostacolo limiterà il percorso della nuova Mercedes G500 4×4. Nata da un compromesso tra la G63 e la G63 Amg 6×6, la 4×4 avrà soluzioni simili alla 6×6 ma più agevole per un uso urbano. Le spiccate doti di offroad sono garantite da un’altezza da terra pari a 450mm, una profondità massima di guado di 1000 mm cerchi in lega da 22 pollici con pneumatici 325/55 e un biturbo V8 da 4.0 litri in lega d’alluminio che sviluppa 422 cavalli garantendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi circa grazie al peso contenuto. La lunghezza della vettura non dovrebbe essere molto differente rispetto ai 4 metri e 66 centimetri della versione originale. Tutta questa potenza è abbinata ad un telaio all’avanguardia con gli assali delle sospensioni a portale, cioè con i semiassi di trasmissione e i gruppi differenziali più alti dei mozzi ruota, adattando la guida nel miglior modo possibile a tutte le possibili situazioni. Nonostante il suo carattere fortemente offroad e dedito all’avventura, la vettura non perde i connotati Mercedes garantendo lusso e comfort. Ordinabile da dicembre, certamente non ad un prezzo di un’utilitaria, sul fuoristrada non avrà rivali.

Fiat-Doblo-Trekking-2015_horizontal_lancio_sezione_grande_doppio

Fiat Doblò Trekking

 

di Pierluigi Bianchi

 

Oltre alle versioni Trekking di Panda, Qubo e 500L, Fiat ha svelato il nuovo Doblò Trekking. Studiato per mixare praticità, compattezza e funzionalità,  mostra un look da Crossover dotato di numerosi accorgimenti che lo rendono perfetto per gestire terreni sconnessi. Quindi il nuovo Doblò è orientato verso un target che ricerca una vettura camaleontica con un look e un carattere off road. A livello estetico è contraddistinto da un design outdoor con modanature laterali sulle quali è presente il logo Trekking, cerchi in lega da 16 pollici, paraurti anteriori e posteriori completamente ridisegnati e un assetto più rialzato (circa 10 mm) dotato di sistema Traction+. Questo nuovo sistema di trazione, oltre ad migliorare la motricità del veicolo sui terreni più difficili, presenta una soluzione meno costosa di una trazione 4×4 garantendo gli stessi vantaggi di quest’ultima. A completamento della performance troviamo le sospensioni posteriori bi-link che garantiscono una delle migliori esperienze di guida  della categoria. Il frontale è caratterizzato da fari molto ampi racchiusi in una mascherina sulla quale spicca il logo Fiat.  Il nuovo crossover porta al debutto un nuovo colore della carrozzeria: il Bronzo Magnetico. Il punto di forza della Fiat Doblò è lo spazio. Offrendo fino a 7 posti e un notevole comfort dell’abitacolo sia per i passeggeri anteriori che per quelli posteriori, il nuovo Doblò è dotato di un cruscotto semplificato con un sistema multimediale Uconnect con touchscreen a colori da 5”. Tre gli allestimenti previsti: Pop, Easy e Lounge. Mentre i motori disponibili sono due a benzina (1.4 da 95cv e 1.4 turbo T-jet da 120) e tre diesel (1.6 Multijet da 90 Cv, 1.6MJT da 105 e 2.0 MJT da 135).

Top Foto, Lexus RX 450Hybrid

Lexus RX 450Hybrid: la prova

 

di Filippo Gherardi

 

Può una macchina con una massa complessiva di 2700 kg nascondere una maneggevolezza insospettabile? La risposta è sì. La risposta è, soprattutto, RX 450Hybrid. La nostra redazione ha avuto modo di provare la versione F-Sport del muscoloso SUV di casa Lexus, capace di combinare comodità e tecnologia ad una pronunciata praticità di guida che la predispone sia per un utilizzo extraurbano che per uno più cittadino. Le forme sono generose e si avvertono in pieno anche all’interno dell’abitacolo (con una lunghezza di 4,7 m ed una larghezza di 1,8 m), anche la capacità di carico rimane notevole, con un bagagliaio che parte dai 496 litri in configurazione base e raggiunge un massimo di 1570 litri ripiegando i sedili posteriori e con carico ad altezza tetto. La versione F-Sport presenta, come consuetudine in casa Lexus, anche una gamma stilistica propria con tratti distintivi quali: paraurti anteriore, griglia a fuso, loghi F-Sport laterali, intarsi color argento, cielo color nero, vetri posteriori oscurati e pedali traforati in alluminio. Traforati sono anche i rivestimenti in pelle degli interni, cosi come il volante (con comandi integrati) e il pomello del cambio. I cerchi sono da 19″, con pneumatici 235/55 R19, la tecnologia al LED caratterizza luci diurne, luci posteriori e stop. All’interno display multinformazione da 8″ gestibile attraverso pratico joystick collocato nel tunnel centrale, impianto audio a 9 altoparlanti, climatizzatore elettrico bizona e sedili anteriori regolabili elettricamente. Non manca, come abbiamo già visto in altre vetture del marchio di lusso di casa Toyota, neanche il sistema di entrata ed uscita facilitata così come la solita buona dose di sistemi rivolti alla sicurezza, attiva e passiva. Rimane quello legato all’aspetto tecnico, però, il capitolo di gran lunga più interessante. La Lexus RX 450h abbina un motore benzina 6 cilindri 3.5 di cilindrata da 249 CV a due unità elettriche, una anteriore ed una posteriore, con potenze rispettive di 167 e 68 Cv. Il piacere di guida è assoluto, il comfort acustico esaltato ai massimi livelli, mentre le prestazioni sono riconducibili ai 200 km/h della velocità massima e ai 7,8 secondi dell’accelerazione da 0 a 100. Il cambio a variazione continua di rapporto, la trazione integrale con sistema E-Four ed il servosterzo elettrico (con un raggio minimo di sterzata di 5,7 m) sono ulteriori elementi che compongono un progetto tecnico impeccabile ed efficiente. Chiudiamo con i prezzi, la “nostra” versione F-Sport costa, chiavi in mano, 72.250 euro.